L'Anima
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- L'Anima –
“Le anime di ogni generazione umana moriranno. Quando questa gente, comunque, ha completato il periodo del regno e lo spirito li lascia, i loro corpi moriranno ma le loro anime saranno vive, ed esse saranno portate su.”
Cristo è venuto a riscattare qualcuno, per salvare altri, per redimere altri. Ha riscattato quelli che erano stranieri e li ha fatti proprio suoi. E ha messo a parte i suoi propri, quelli a cui ha dato un impegno, secondo il suo progetto. Non fu soltanto quando sembrò che Egli volontariamente deponesse la sua vita, ma Egli volontariamente depose la sua vita proprio da quel giorno in cui il mondo è venuto in essere. Allora è venuto prima per poterla prendere, dato che gli era stata data come un pegno. E' caduta nelle mani dei ladroni (gli Arconti) e venne catturata, ma Lui l'ha salvata. Ha redento le persone buone del mondo come pure le cattive.
Giovanni chiese al Salvatore: "Signore, allora tutte le anime saranno portati nella luce pura"?
Egli rispose e disse: “Queste sono grandi cose che sono sorte nella tua mente, perché è difficile spiegarle a chiunque altro, ad eccezione di quelli che sono dalla razza stabile. Quelli su cui lo Spirito della Vita discenderà e (con i quali) Egli sarà potentemente presente, essi saranno salvati e diventeranno perfetti. Ed essi diventeranno degni dei grandi Eoni (reami). E saranno purificati in quel posto da tutto il male e da ciò che concerne la malvagità. Allora essi non avranno cura di niente, tranne soltanto dell'Immortalità, partecipando ad essa da quel punto in avanti senza rabbia o invidia o gelosia, o desiderio e avidità di qualsiasi cosa. Perché essi non sono trattenuti da nulla tranne che dalla realtà della carne soltanto, che loro sopportano mentre aspettano ferventemente il tempo quando essi saranno visitati da quelli che li riceveranno. Perché così quando essi saranno degni dell'imperitura vita eterna e della chiamata, sopportano tutto, sopportando ogni cosa, così che essi possano completare il contesto ed ereditare la vita eterna.”
Giovanni chiese al Salvatore: "Le anime di quelli sopra cui è sceso il Potere dello Spirito della Vita ma che non avevano fatto queste opere, saranno escluse?”
Egli rispose e disse: “Se lo Spirito (discende su di esse), esse saranno salvate in ogni caso, ed esse cambieranno (in meglio). Perché il Potere scenderà su ogni essere umano, infatti senza di esso nessuno è abile di stare in piedi. Dopo che essi sono nati, allora, se lo Spirito della Vita cresce ed il Potere viene a rafforzare quell'anima, non è possibile portarla fuori strada dentro le opere della malvagità. Ma coloro in cui scende lo spirito contraffatto sono diretti da esso ed portati fuori strada.
Giovanni chiese al Salvatore: "Dove andranno le anime di questi quando vengono fuori dalla loro carne?”
Egli rispose e disse: “L'anima in cui il Potere diventerà più forte dello spirito contraffatto, perché (l'anima) è forte e fugge dal male, essa sarà salvata mediante la visita dell'Incorruttibile , ed essa sarà ammessa nel riposo degli Eoni.”
Giovanni chiese al Salvatore: "Dove saranno, allora, le anime che non sanno a chi le loro anime appartengono?”
Egli rispose e disse: “In quelli, lo spirito spregevole (contraffatto) ha proliferato conducendoli fuori strada. Esso aggrava l'anima e la conduce alle opere della malvagità, e la getta giù dentro l'oblio. E quando essa viene fuori (dal corpo), essi la consegnano alle Autorità, che sono venuti in essere mediante l'Arconte (Principale,Yaltabaoth). Ed Esse la legano con catene e la gettano in prigione. Ed Esse si accompagnano con essa fino a quando è svegliata dall'oblio ed riceve conoscenza. Ed in questo modo viene perfezionata e salvata.”
Giovanni chiese al Salvatore: "Come può l'anima diventare più piccola e ritornare nella natura di sua madre o in un uomo?”
Poi, quando chiese ciò, Egli fu felice e disse: “In verità, tu sei benedetto, perché hai capito! Quell'anima è fatta per seguire un'altra (fem.), che ha lo Spirito della vita in essa. Essa viene salvata da quell'altra. Allora essa non è gettata nuovamente dentro un'altra carne.”
Giovanni chiese al Salvatore: "Signore, cosa avviene a quelli che sapevano, ma si sono allontanati, dove andranno le loro anime?”
Egli rispose e disse: “Esse saranno portate a quel luogo dove vanno gli Angeli della Povertà, il posto dove non c'è pentimento, ed Essi le custodiranno fino al giorno in cui quelli che hanno bestemmiato contro lo Spirito saranno torturati. Ed essi saranno puniti con pena eterna.”
Gli uomini saggi dell'antichità diedero all'anima un nome femminile. Infatti essa è femmina pure nella sua natura. Essa ha anche il suo grembo.
Finché era sola con il Padre, essa era vergine ed in forma androgina. Ma quando lei cadde giù dentro un corpo e venne a questa vita, allora essa cadde nelle mani di molti ladroni. E le creature sfrenate se la passarono da uno all'altro. Alcuni fecero uso di lei con la forza, mentre altri lo hanno fatto così, seducendola con un regalo. In breve, la contaminarono, e lei perse la sua verginità.
Fin quando l'anima continua a gironzolare ovunque copulando con chiunque incontri ed a contaminare se stessa, essa soffrirà la sua meritata punizione.
E nel suo corpo lei si prostituì e diede se stessa a tutti, considerando come se ognuno che ella stava per abbracciare fosse suo marito. Quando lei ebbe dato se stessa a sfrenati, adulteri infedeli, così che essi potessero fare uso di lei, allora sospirò profondamente e si pentì.
Ma anche quando essa gira la sua faccia da quei adulteri, essa corre ad altri ed essi la costringono a vivere con loro e rendere loro servizio sui loro letti, come se essi fossero suoi padroni.
Svergognata essa non osa più lasciare loro, mentre essi l'hanno ingannata per molto tempo, fingendo di essere fedeli, mariti sinceri, come se essi la rispettassero notevolmente. E dopo tutto questo essi la abbandonano e vanno via.
Allora è diventa una povera vedova desolata, senza aiuto; neppure una porzione di cibo le è stata lasciata sin dal tempo della sua afflizione. Perché da essi non ha guadagnato nulla, tranne le contaminazioni che le diedero mentre avevano rapporti sessuali con lei.
Ed i suoi discendenti avuti dagli adulteri sono muti, ciechi e malati. Essi sono ritardati mentali.
Ma quando essa percepisce la miseria in cui lei si trova, piange davanti al Padre e si pente, ma quando il Padre suo che è sopra guardò giù a lei e la vide sospirando - con le sue sofferenze e la sua disgrazia - ed il pentimento della prostituzione in cui lei coinvolta, e quando essa cominciò ad invocare il suo nome perché Lui potesse aiutarla, con tutto il cuore, dicendo: "Salvami, Padre mio, perché ecco, io renderò conto a Te, perché ho abbandonato la mia casa e fuggii dai miei quartieri di nubile. Riportami nuovamente a te stesso."
Quando Egli la vide in un tale stato, allora la considerò degna della sua misericordia, perché molte sono le afflizioni che sono venute su di lei, avendo abbandonato la sua casa.
Allora il Padre avrà misericordia di lei e Lui farà girare il suo grembo dall'esterno di nuovo verso l'interno, in modo che l'anima riacquisti il suo carattere corretto. Però non è così per una donna. Perché il grembo del corpo è all'interno del corpo, come gli altri organi interni, ma il grembo dell'anima è rivolto alla parte esterna, come i genitali maschili che sono esterni.
Così, quando il grembo dell'anima, per volontà del Padre, si rivolta verso l'interno, essa è battezzata ed è immediatamente pulita dell'inquinamento esterno che era impresso su di essa, proprio come quando indumenti sporchi, sono messi nell'acqua e girati fino a quando il loro sporco viene rimosso e diventano puliti. E così la purificazione dell'anima è di riottenere il nuovo stato della sua natura precedente e rigirare se stessa nuovamente.
Questo è il suo battesimo.
Poi essa comincerà ad infuriarsi con se stessa come una donna in travaglio, che si contorce e si infuria nell'ora del parto.
Ma dal momento che essa è femmina, da se stessa è impossibilitata a generare un figlio.
Così dal cielo il Padre le mandò il suo uomo, che è suo fratello, il Primogenito.
Allora lo sposo venne giù alla sposa. Essa abbandonò la sua precedente prostituzione e purificò se stessa dalle contaminazioni degli adulteri, e lei fu rinnovata così da essere una sposa.
Lei si purificò nella camera nuziale, lei la riempì di profumo; vi si sedette in attesa del il vero sposo.
Essa non gira più intorno alla piazza del mercato, copulando con chiunque lei desideri, ma lei continuò ad aspettarlo - (dicendo) "Quando verrà?" - E lo temeva, perché lei non sapeva come le sarebbe sembrato: essa non si ricorda più, dato che essa è caduta dalla casa del Padre suo molto tempo prima.
Ma per volontà del Padre, lei sognava di lui come quando una donna è innamorata di un uomo.
Ma poi lo sposo, per volontà del Padre, venne giù a lei nella camera nuziale, che era stata preparata. Ed egli decorò la camera nuziale.
Questo matrimonio non è come il matrimonio carnale, dove quelli che hanno rapporto l'uno con l'altro si soddisfano con quel rapporto sessuale, e come se fosse un fardello, essi lasciano dietro loro il fastidio del desiderio fisico, e girano le loro facce dall'altro lato. Ma in questo matrimonio una volta che essi si uniscono, essi diventano una sola vita.
Perciò il profeta ha detto (Gn 2,24) relativamente al primo uomo e la prima donna:
"Essi diventeranno una sola carne".
Perché originariamente essi erano uniti l'uno all'altro quando erano con il Padre prima che la donna portasse fuori strada l'uomo, che è suo fratello. Questo matrimonio li ha portati di nuovo insieme e l'anima si è unita al suo vero amore, il suo vero padrone, come è scritto (cfr Gn 3,16; 1 Cor 11, 1; Efesini 5,22-24):
"Perché il padrone della donna è suo marito."
Poi a poco a poco lei lo riconobbe, e si rallegrò ancora una volta, piangendo davanti a lui quando ricordava la disgrazia della sua precedente vedovanza. Ed essa si adorna abbondantemente in modo che egli possa essere contento di stare con lei.
Ed il profeta ha detto nei Salmi (Sal 45:10-11):
"Ascolta figlia mia, guardami e porgi l'orecchio e dimentica la tua gente e la casa di tuo padre, perché il re ha desiderato la tua bellezza, ed egli è il tuo Signore."
Perché lui le chiede di girare la sua faccia dal suo popolo e dalla moltitudine dei suoi adulteri, in mezzo ai quali lei era una volta, per dedicarsi soltanto al suo re, il suo vero signore, e di dimenticare la casa del padre terreno, con il quale le cose sono andato male per lei, ma di ricordare il Padre suo che è nei cieli.
Così, quando l'anima si era ornata di nuovo nella sua bellezza, essa apprezzò il suo amato, ed anche lui l'amava. E quando ha avuto rapporti sessuali con lui, ha ottenuto da lui il seme che è lo spirito datore di vita. Così da lui lei porta buoni figli e li alleva.
Perché questa è la grande, perfetta meraviglia della nascita. E così questo matrimonio è reso perfetto dalla volontà del Padre.
Allora è giusto che l'anima sia rigenerata e diventi di nuovo com'era in passato.
L'anima allora si muove di sua iniziativa. Ed essa ha ricevuto la natura divina del Padre per il suo ringiovanimento, in modo che lei possa essere riportata al luogo in cui era stata originariamente.
Questa è la resurrezione che è dalla morte.
Questo è il riscatto dalla prigionia.
Questo è il viaggio verso l'alto di ascesa al cielo.
Questa è l'ascesa al Padre.
Pertanto, il profeta ha detto (Sal 103:1-5):
"Loda il Signore, o anima mia, e tutto ciò che è dentro di me, (loda) il suo santo nome. Anima mia, loda Dio, che ha perdonato tutti i tuoi peccati, che ha guarito tutte le tue malattie, che ha riscattato la tua vita dalla morte, che ti ha coronato di misericordia, che soddisfa il tuo desiderio di cose buone. La tua gioventù si rinnoverà come quella dell'aquila".
Poi, quando diventa di nuovo giovane, essa salirà, lodando il Padre e suo fratello, dal quale è stata salvata. Così è nascendo di nuovo che l'anima verrà salvata. E questo è dovuto non a frasi rutinarie o per competenze professionali o studiando un libro. Piuttosto ciò verrà dalla grazia e dal Dio misericordioso. Perché così è questa cosa celeste. Pertanto, il Salvatore grida (Gv 6:44):
"Nessuno può venire a me a meno che il Padre mio non lo attiri e lo porti a me. Ed io stesso lo risusciterò nell'ultimo giorno".
Ed il Signore non avrebbe detto: "Il Padre Mio che è nei Cieli" (Mt 16, 17), se non avesse avuto un altro padre, ma avrebbe detto semplicemente "il Padre Mio".
È dunque opportuno a pregare il Padre ed invocarlo con tutta la nostra anima - non esternamente con le labbra, ma con lo spirito, che è interiore, che esce dal profondo - sospirando, pentendoci per la vita che abbiamo vissuto, confessando i nostri peccati, riconoscendo l'inganno in cui eravamo, in quanto superficiali; percependo il vuoto zelo; piangendo su come vivevamo nelle tenebre e nell'onda; dispiaciuti per cosa eravamo, che Egli possa avere pietà di noi; odiando noi stessi per come siamo ancora.
Ancora una volta il Salvatore disse (cf Mt 05:04, Lc 6,12):
"Beati coloro che piangono, perché sono loro che saranno compatiti, beati coloro che hanno fame, perché sono loro che saranno saziati."
Ancora ha detto (cfr Lc 14,26):
"Se uno non odia la sua anima non può seguire me."
Perché l'inizio della salvezza è il pentimento.
Pertanto dice ancora (cfr At 13:24):
"Prima dell'apparizione di Cristo è venuto Giovanni, predicando un battesimo di penitenza ".
Ed il pentimento avviene in difficoltà e dolore. Ma il Padre è buono ed ama l'umanità, ed ascolta l'anima che lo invoca e le invia la luce della salvezza.
Pertanto, ha detto attraverso lo spirito al profeta (cfr 1 Cl 8:03):
"Dirai ai figli del mio popolo, Se i vostri peccati si estendono dalla terra al cielo, e se essi diventano rossi come scarlatto e più neri della tela di sacco, ma se voi tornate a me con tutta la vostra anima e mi dite 'Padre mio!', io avrò cura di Te come di un popolo santo'.
Ancora in un altro posto (Is 30:15):
«Così dice il Signore, il Santo di Israele: " Se voi ritornate e sospirate, allora voi sarete salvati e saprete dove eravate quando avete creduto in ciò che è superficiale".
Ancora una volta ha detto in un altro posto (Is 30:19-20):
"Gerusalemme pianse molto, dicendo: 'Abbi pietà di me.' Egli avrà pietà al suono dei vostri lamenti. E quando Egli vide, vi diede ascolto. Ed il Signore vi darà pane dell'afflizione ed l'acqua dell'oppressione. D'ora in poi, coloro che ingannano non si avvicineranno a voi di nuovo. I vostri occhi vedranno quelli che vi stanno ingannando ".
Certo, Israele non sarebbe stata visitata in primo luogo, per essere poi portata fuori dal paese d'Egitto, fuori dalla casa di schiavitù, se non avesse sospirato a Dio e pianto per l'oppressione delle sue fatiche.
Ancora è scritto nei Salmi (6:6-9):
"Io ero rimasto molto turbato nel mio gemito. I bagnerò il mio letto e la mia coperta ogni notte con le mie lacrime. Sono diventato vecchio in mezzo a tutti i miei nemici. Allontanatevi da me, voi tutti che lavorate nell'illegalità, perché ecco il Signore ha udito il grido del mio pianto ed il Signore ha ascoltato la mia preghiera. "
Se ci pentiamo, veramente Dio ci ascolterà, Egli che sta soffrendo da tempo ed è abbondantemente misericordioso, al quale sia la gloria per sempre.
Ora, per quanto riguarda la prostituzione dell'anima, lo Spirito Santo profetizza in molti luoghi.
Perché è detto nel profeta Geremia (3:1-4):
"Se il marito ripudia la propria moglie e lei se ne va e prende un altro uomo, può lei tornare da lui dopo ciò? Non ha quella donna contaminato totalmente se stessa? ".
"E tu ti prostituisti con molti pastori e sei tornata a me!" disse il Signore.
"Dai uno sguardo onesto e vedi dove tu ti prostituivi. Non eri tu seduta in strada contaminando la terra con i tuoi atti di prostituzione ed i tuoi vizi? Ed hai preso molti pastori come una pietra d'inciampo per te stessa. Sei diventata spudorata con tutti. Tu non hai invocato a me come congiunto o padre o autore della tua verginità".
Ancora una volta è scritto nel profeta Osea (2:2-7):
"Vieni, vado davanti alla legge, con tua madre, perché lei non sia una moglie per me né io un marito per lei. Io rimuoverò la sua prostituzione dalla mia presenza, ed io rimuoverò il suo adulterio da in mezzo ai suoi seni. La metterò a nudo come nel giorno in cui è nata, e la renderò desolata come una terra senza acqua, e la renderò bramosamente senza figli. Io non mostrerò ai suoi figli nessuna pietà, perché essi sono figli della prostituzione, dal momento che la loro madre si è prostituita ed ha messo i suoi figli nella vergogna.
Perché essa disse: "Io mi prostituirò con i miei amanti. Furono loro a darmi il mio pane e la mia acqua e le mie vesti ed i miei indumenti ed il mio vino ed il mio olio e tutto ciò di cui avevo bisogno."
Perciò ecco, io li metterò a tacere in modo che lei non sarà in grado di correre dietro ai suoi adulteri. E quando essa li cercherà e non li troverà, dirà, 'io ritorno al mio vecchio marito, in quei giorni io stavo molto meglio di adesso."
Ancora una volta è detto in Ezechiele (16:23-26):
Avvenne che dopo molta depravazione, il Signore disse "tu hai costruito per te stessa un bordello ed hai fatto per te stessa un bel posto nella strada. Ed hai costruito per te stessa bordelli in ogni vicolo, e hai sprecato la tua bellezza, ed hai diffuso le gambe in ogni vicolo, e moltiplicato i tuoi atti di prostituzione. Tu ti prostituisti con i figli d'Egitto, quelli che sono i vostri vicini di casa, uomini di carne grande.
Ma cosa significa "i figli dell'Egitto, uomini di carne grande", se non il dominio della carne e del regno percettibile e gli affari della terra, con cui l'anima è diventata contaminata qui, ricevendo pane da loro, così come vino, olio, vestimenti, e altre sciocchezze esterne che circondano il corpo - le cose che lei pensa di avere bisogno.
Ma riguardo a questa prostituzione, gli apostoli del Salvatore comandarono (Atti 15:20, 29; 21:25; 1Ts 4,3; 1 Co 6:18; 2 Co 7:01): "Guardatevi da essa, purificatevi da essa, "parlando non solo della prostituzione del corpo, ma soprattutto quella dell'anima. Per questo motivo gli apostoli scrivono alle chiese di Dio, che tale prostituzione non venga a verificarsi tra noi.
Eppure il più grande problema ha a che fare con la prostituzione dell'anima.
Ovviamente da essa deriva la prostituzione del corpo.
Perciò Paolo, scrivendo ai Corinzi (1 Cor 5,9-10), disse: "Ti ho scritto nella lettera, 'Non associarti con prostitute,' non soltanto (dico) con le prostitute di questo mondo o con l'avido o con i ladri o con gli idolatri, dato che voi dovrete uscire dal mondo. "
Qui si sta parlando spiritualmente: "Perché la nostra lotta non è contro carne e sangue - come è detto (Ep 6,12) - ma contro i governanti di questo mondo di tenebre e gli spiriti di malvagità."
Fin quando l'anima continua a gironzolare ovunque copulando con chiunque incontri ed a contaminare se stessa, essa soffrirà la sua meritata punizione.
Ma quando essa percepisce la miseria in cui lei si trova, piange davanti al Padre e si pente, allora il Padre avrà misericordia di lei e Lui farà girare il suo grembo dall'esterno di nuovo verso l'interno, in modo che l'anima riacquisti il suo carattere corretto.
Però non è così per una donna. Perché il grembo del corpo è all'interno del corpo, come gli altri organi interni, ma il grembo dell'anima è rivolto alla parte esterna, come i genitali maschili che sono esterni.
Così, quando il grembo dell'anima, per volontà del Padre, si rivolta verso l'interno, essa è battezzata ed è immediatamente pulita dell'inquinamento esterno che era impresso su di essa, proprio come quando indumenti sporchi, sono messi nell'acqua e girati fino a quando il loro sporco viene rimosso e diventano puliti.
E così la purificazione dell'anima è di riottenere il nuovo stato della sua natura precedente e rigirare se stessa nuovamente.
Questo è il suo battesimo.
Poi essa comincerà ad infuriarsi con se stessa come una donna in travaglio, che si contorce e si infuria nell'ora del parto.
Ma dal momento che essa è femmina, da se stessa è impossibilitata a generare un figlio.
Così dal cielo il Padre le mandò il suo uomo, che è suo fratello, il Primogenito. Allora lo sposo venne giù alla sposa.
Essa abbandonò la sua precedente prostituzione e purificò se stessa dalle contaminazioni degli adulteri, e lei fu rinnovata così da essere una sposa.
Lei si purificò nella camera nuziale, lei la riempì di profumo; vi si sedette in attesa del vero sposo. Essa non gira più intorno alla piazza del mercato, copulando con chiunque lei desideri, ma lei continuò ad aspettarlo - (dicendo) "Quando verrà?" - E lo temeva, perché lei non sapeva come le sarebbe sembrato: essa non si ricorda più, dato che essa è caduta dalla casa del Padre suo molto tempo prima.
Ma per volontà del Padre, lei sognava di lui come quando una donna è innamorata di un uomo.
Ma poi lo sposo, per volontà del Padre, venne giù a lei nella camera nuziale, che era stata preparata. Ed egli decorò la camera nuziale.
Questo matrimonio non è come il matrimonio carnale, dove quelli che hanno rapporto l'uno con l'altro si soddisfano con quel rapporto sessuale, e come se fosse un fardello, essi si lasciano dietro di loro il fastidio del desiderio fisico, e girano le loro facce dall'altro lato.
Ma in questo matrimonio una volta che essi si uniscono, essi diventano una sola vita.
Perciò il profeta ha detto (Gn 2,24) relativamente al primo uomo e la prima donna:
"Essi diventeranno una sola carne".
Perché originariamente essi erano uniti l'uno all'altro quando erano con il Padre prima che la donna portasse fuori strada l'uomo, che è suo fratello. Questo matrimonio li ha portati di nuovo insieme e l'anima si è unita al suo vero amore, il suo vero padrone, come è scritto (cfr Gn 3,16; 1 Cor 11, 1; Ep 5,23): "Perché il padrone della donna è suo marito."
Poi a poco a poco lei lo riconobbe, e si rallegrò ancora una volta, piangendo davanti a lui quando ricordava la disgrazia della sua precedente vedovanza.
Ed essa si adorna abbondantemente in modo che egli possa essere contento di stare con lei.
Ed il profeta ha detto nei Salmi (Sal 45:10-11):
"Ascolta figlia mia, guardami e porgi l'orecchio e dimentica la tua gente e la casa di tuo padre, perché il re ha desiderato la tua bellezza, ed egli è il tuo Signore."
Perché lui le chiede di girare la sua faccia dal suo popolo e dalla moltitudine dei suoi adulteri, in mezzo ai quali lei era una volta, per dedicarsi soltanto al suo re, il suo vero signore, e di dimenticare la casa del padre terreno, con il quale le cose sono andato male per lei, ma di ricordare il Padre suo che è nei cieli.
Così pure è stato detto (Gn 12,1) ad Abramo:
"Esci dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre " .
Così, quando l'anima si era ornata di nuovo nella sua bellezza, essa apprezzò il suo amato, ed anche lui l'amava. E quando ha avuto rapporti sessuali con lui, ha ottenuto da lui il seme che è lo spirito datore di vita. Così da lui lei porta buoni figli e li alleva. Perché questa è la grande, perfetta meraviglia della nascita. E così questo matrimonio è reso perfetto dalla volontà del Padre.
Allora è giusto che l'anima sia rigenerata e diventi di nuovo com'era in passato. L'anima allora si muove di sua iniziativa. Ed essa ha ricevuto la natura divina del Padre per il suo ringiovanimento, in modo che lei possa essere riportata al luogo in cui era stata originariamente. Questa è la resurrezione che è dalla morte. Questo è il riscatto dalla prigionia. Questo è il viaggio verso l'alto di ascesa al cielo. Questa è l'ascesa al Padre.
Coloro che dicono che il Signore è morto prima e (poi) è asceso, sono in errore, perché è asceso prima e (poi) è morto. Se uno non arriva prima alla risurrezione, egli non morirà. Vive come Dio, Egli vorrebbe [...].
Alcuni hanno paura di svegliarsi nudi. Per questo vogliono svegliarsi nella carne e non sanno che sono proprio quelli che indossano la carne che sono nudi.
Sono coloro che [...] a spogliare se stessi che non sono nudi.
"Carne e sangue non erediteranno il Regno di Dio" (1 Co 15:50). Che cosa è questo che non erediterà? Ciò che è addosso a noi.
Ma che cosa è questo, anche, che erediterà? È ciò che appartiene a Gesù ed al suo sangue.
Per questo Egli ha detto: "Colui che non mangia la mia carne e beve il mio sangue non ha vita in lui" (Gv 6,53).
Che significa? La sua carne è la Parola ed il suo sangue è lo Spirito Santo.
Chi ha ricevuto queste cose ha cibo ed ha beveraggi ed vestiario. Io trovo errore negli altri che dicono che non risusciterà. Così entrambi sono in errore. Voi dite che la carne non risusciterà. Ma ditemi che cosa risusciterà, affinché possiamo onorarvi.
Voi dite lo Spirito (è) nella carne, e vi è anche questa luce nella carne. (Ma) anche questo è una materia che è nella carne, perché qualsiasi cosa che direte, non direte niente al di fuori della carne.
È necessario resuscitare in questa carne, dato che tutto esiste in essa. In questo mondo, coloro che indossano abiti sono migliori dei vestiti.
Nel Regno dei Cieli, i vestiti sono migliori di quelli che li hanno indossati.
Pertanto, il profeta ha detto (Sal 103:1-5):
"Loda il Signore, o anima mia, e tutto ciò che è dentro di me, (loda) il suo santo nome. Anima mia, loda Dio, che ha perdonato tutti i tuoi peccati, che ha guarito tutte le tue malattie, che ha riscattato la tua vita dalla morte, che ti ha coronato di misericordia, che soddisfa il tuo desiderio di cose buone. La tua gioventù si rinnoverà come quella dell'aquila".
Poi, quando diventa di nuovo giovane, essa salirà, lodando il Padre e suo fratello, dal quale è stata salvata. Così è nascendo di nuovo che l'anima verrà salvata. E questo è dovuto non a frasi rutinarie o per competenze professionali o studiando un libro. Piuttosto ciò verrà dalla grazia e dal Dio misericordioso. Perché così è questa cosa celeste. Pertanto, il Salvatore grida (Gv 6:44):
"Nessuno può venire a me a meno che il Padre mio non lo attiri e lo porti a me. Ed io stesso lo risusciterò nell'ultimo giorno".
È dunque opportuno a pregare il Padre ed invocarlo con tutta la nostra anima - non esternamente con le labbra, ma con lo spirito, che è interiore, che esce dal profondo - sospirando, pentendoci per la vita che abbiamo vissuto, confessando i nostri peccati, riconoscendo l'inganno in cui eravamo, in quanto superficiali; percependo il vuoto zelo; piangendo su come vivevamo nelle tenebre e nell'onda; dispiaciuti per cosa eravamo noi, che Egli possa avere pietà di noi; odiando noi stessi per come siamo ancora.
Ancora una volta il Salvatore disse (cf Mt 05:04, Lc 6,12):
"Beati coloro che piangono, perché sono loro che saranno compatiti, beati coloro che hanno fame, perché sono loro che saranno saziati."
Ancora ha detto (cfr Lc 14,26):
"Se uno non odia la sua anima non può seguire me."
Perché l'inizio della salvezza è il pentimento.
Pertanto dice ancora (cfr At 13:24):
"Prima dell'apparizione di Cristo è venuto Giovanni, predicando un battesimo di penitenza ".
Ed il pentimento avviene in difficoltà e dolore. Ma il Padre è buono ed ama l'umanità, ed ascolta l'anima che lo invoca e le invia la luce della salvezza.
Pertanto, ha detto attraverso lo spirito al profeta (cfr 1 Cl 8:03):
"Dirai ai figli del mio popolo, Se i vostri peccati si estendono dalla terra al cielo, e se essi diventano rossi come scarlatto e più neri della tela di sacco, ma se voi tornate a me con tutta la vostra anima e mi dite 'Padre mio!', io avrò cura di Te come di un popolo santo'.
Ancora in un altro posto (Is 30:15):
«Così dice il Signore, il Santo di Israele:
" Se voi ritornate e sospirate, allora voi sarete salvati e saprete dove eravate quando avete creduto in ciò che è superficiale".
Ancora una volta ha detto in un altro posto (Is 30:19-20):
"Gerusalemme pianse molto, dicendo: 'Abbi pietà di me.' Egli avrà pietà al suono dei vostri lamenti. E quando Egli vide, vi diede ascolto.
Ed il Signore vi darà pane dell'afflizione ed l'acqua dell'oppressione. D'ora in poi, coloro che ingannano non si avvicineranno a voi di nuovo. I vostri occhi vedranno quelli che vi stanno ingannando ".
Quindi è giusto pregare Dio notte e giorno, tendendo le nostre mani verso di Lui, come fanno le persone che navigano in mezzo al mare: essi pregano Dio con tutto il cuore, senza ipocrisia. Perché coloro che pregano ipocritamente ingannano soltanto loro stessi. Infatti, è in modo che egli possa sapere chi è degno di salvezza che Dio ci esamina interiormente ed in fondo al cuore. Perché nessuno che ama ancora il posto dell'inganno è degno di salvezza.
Pertanto, il poeta scrive (Omero,Odissea 1,48-1,59):
"Ulisse sedeva sull'isola piangendo ed addolorandosi e girando il viso dalle parole di Calypso e dai suoi trucchi, mentre desiderava di vedere il suo paese ed il fumo che proveniva da esso. E se non avesse ricevuto aiuto dal cielo, egli non sarebbe mai stato in grado di tornare al suo villaggio. "
Ancora Elena dice ( Odissea 4,260-261):
"Il mio cuore si è voltato da me. E' a casa mia che voglio tornare."
Perché ella sospirò, dicendo ( Odissea 4,261-4,264):
"E' Afrodite che mi ha ingannato e mi ha portato fuori del mio paese. Ho lasciato alle mie spalle la mia unica figlia, ed il mio buono e comprensivo bel marito."
Perché quando l'anima lascia il marito perfetto a causa della perfidia di Afrodite, che esiste qui nell'atto della procreazione, allora l'anima ne soffrirà il danno. Ma se lei sospira e si pente, lei sarà reinserita nella sua casa.
Certo, Israele non sarebbe stata visitata nel primo luogo, per essere poi portata fuori dal paese d'Egitto, fuori dalla casa di schiavitù, se non avesse sospirato a Dio e pianto per l'oppressione delle sue fatiche.
Ancora è scritto nei Salmi (6:6-9):
"Io ero rimasto molto turbato nel mio gemito. I bagnerò il mio letto e la mia coperta ogni notte con le mie lacrime. Sono diventato vecchio in mezzo a tutti i miei nemici. Allontanatevi da me, voi tutti che lavorate nell'illegalità, perché ecco il Signore ha udito il grido del mio pianto ed il Signore ha ascoltato la mia preghiera. "
Se ci pentiamo, veramente Dio ci ascolterà, Egli che sta soffrendo da tempo ed è abbondantemente misericordioso, al quale sia la gloria per sempre.
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