(1031ac_a)
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(-1031ac_a-.html).- Horus, figlio di Iside. – Per sfuggire all'ira di Seth (1031ad), Iside (1031aca) si nascose fra i giunchi del fiume insieme al figlioletto. Chiamò il figlio Horus (1031ac_a), Lo allevò perché potesse vendicare il padre. - Nelle terre brune Horus (1031ac_a), grazie ai rapidi cicli vitali (676b) della Terra (666), crebbe in fretta fino a diventare un eroe. Horus (1031ac_a) venne adottato da Gibil (1031b) suo prozio, da lui venne istruito e addestrato. Gibil (1031b) creò per lui dei sandali alati, affinché fosse in grado di librarsi in volo come un falco. Per lui Gibil (1031b) fabbricò un arpione divino, le sue frecce erano come fulmini. Negli altipiani del sud Gibil (1031b) gli svelò i segreti del metallo e della sua lavorazione. Il segreto di un metallo chiamato ferro, Gibil (1031b) rivelò a Horus (1031ac_a). - Con esso Horus (1031ac_a) fabbricò delle armi, radunò un esercito formato da Terrestri (1075a) leali. Marciarono verso nord per sfidare Seth (1031ad) e gli Igigi (1073), terre e fiumi attraversarono. Quando Horus (1031ac_a) e il suo esercito di Terrestri (1075a) raggiunsero i confini di Tilmun (1085g), la Terra dei Missili (1085g), così Seth (1031ad) sfidò Horus (1031ac_a): Il conflitto è fra noi e noi due soltanto, combattiamo corpo a corpo! - Nei cieli sopra Tilmun (1085g), a bordo del suo Turbine di Vento (1062a), Seth (1031ad) attese Horus (1031ac_a) per combattere con lui. Quando Horus (1031ac_a) si librò in cielo, dirigendosi verso di lui come un falco, Seth (1031ad) gli sparò contro un dardo avvelenato, come la puntura di uno scorpione abbatté Horus (1031ac_a). - Nel vedere ciò Iside (1031aca) levò un urlo al cielo, chiamando in aiuto Ningishzidda (1031d). Ningishzidda (1031d) discese dalla sua Barca Celeste (1094a), giunse per salvare l'eroe, come aveva chiesto la madre. Con poteri magici Ningishzidda (1031d) trasformò il veleno in sangue benigno. Al mattino Horus (1031ac_a) era già guarito, era tornato dal regno dei morti! - Poi, Ningishzidda (1031d) consegnò a Horus (1031ac_a) una Colonna Fiammeggiante (1062b): come un pesce celeste, con le pinne e la coda infuocate, i suoi occhi mutavano colore, dal blu al rosso e poi nuovamente al blu. - A bordo della Colonna Fiammeggiante (1062b) Horus (1031ac_a) si librò in volo verso il trionfante Seth (1031ad). In lungo e in largo si diedero la caccia; feroce e spietato fu il combattimento. All'inizio venne colpita la Colonna Fiammeggiante (1062b), poi con il suo arpione, Horus (1031ac_a) colpì Seth (1031ad). Al suolo Seth (1031ad) si schiantò, Horus (1031ac_a) lo legò. - Quando Horus (1031ac_a) si presentò al cospetto del consiglio, tenendo prigioniero lo zio, essi videro che era accecato, i suoi testicoli erano schiacciati, si reggeva in piedi come un cosa vecchia, ormai inutile.
Che Seth (1031ad), cieco e senza eredi, continui vivere! Così disse Iside (1031aca) al consiglio. Che finisca i suoi giorni come un mortale, fra gli Igigi (1073), così il consiglio ne decretò il fato. - Horus (1031ac_a) venne dichiarato vincitore, il trono del padre poteva così ereditare. La decisione del consiglio venne incisa su di una tavoletta di metallo, nella Sala degli Archivi (1028a) venne conservata. Marduk (1031a), nella sua dimora, fu soddisfatto della decisione; gli eventi lo avevano addolorato: pur se Horus (1031ac_a) era figlio di Osiride (1031ac), sangue del suo sangue, discendeva pur sempre da Shamgaz (1073_a), l'Igigi (1073).
Non gli era stato concesso un regno, uno a lui destinato, così come era usanza fra gli Anunnaki (1072). - Marduk (1031a) accusò Ningishzidda (1031d) della distruzione della cose nascoste, della partenza di Horus (1031ac_a) verso un luogo deserto, un luogo senza acqua. Un luogo infinito dove non si conoscono i piaceri del sesso! -
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