Capitolo 42°
Epica > Enki > Il Libro Perduto > 11° Tavoletta
Zecharia Sitchin
Il Libro perduto del Dio Enki
Le Parole di Enki
Undicesima Tavoletta
Capitolo 42°
Questa è ora la storia del perché, nel paese lontano, fu costruito un Nuovo Luogo dei Carri (1095c), e dell'amore di Dumuzi (1031e) e di Inanna (1042bb), che Marduk (1031a) distrusse, causando la morte di Dumuzi (1031e).
Accadde dopo la contesa fra Horus (1031ac_a) e Seth (1031ad) e dopo la battaglia aerea nei cieli di Tilmun (1085g).
Enlil (1040) convocò i suoi tre figli in consiglio. Preoccupato per quanto stava accadendo, disse loro: All'inizio creammo i Terrestri (1075) a nostra immagine e somiglianza. Ora, invece, i discendenti degli Anunnaki (1072) sono diventati a immagine e somiglianza dei Terrestri (1075)! Prima Caino (1074e) uccise suo fratello, ora un figlio di Marduk (1031a) è l'assassino del proprio fratello! Per la prima volta un discendente degli Anunnaki (1072), dai Terrestri (1075) ha formato un'esercito. Nelle loro mani ha posto armi di un metallo particolare, un segreto degli Anunnaki (1072)! Dai giorni in cui la nostra legittimità venne sfidata da Alalu (820) e Anzu (1150), gli Igigi (1073) hanno continuato a creare problemi e a violare le regole. Ora le Vette che fungono da Faro (1125) si trovano nella terra di Marduk (1031a), il Luogo dell'Atterraggio (1095ca) è controllato dagli Igigi (1073). Ora gli Igigi (1073) avanzano verso il Luogo dei Carri (1095c). In nome di Seth (1031ad) rivendicheranno per loro tutte le stazioni Cielo-Terra! Questo disse Enlil (1040) ai suoi tre figli; propose dunque di adottare delle contromisure: Dobbiamo creare in segreto un'installazione alternativa Cielo-Terra (1091)! Che sia creata nella terra di Ninurta (1041a), al di là degli oceani (1108_a), in mezzo a Terrestri (1074eb) a noi leali! Fu così che la missione segreta venne affidata nelle mani di Ninurta (1041a).
Nella Terre delle Montagne (1108_a), al di là degli oceani, accanto al grande lago, costruì un nuovo Legame Cielo-Terra (1091), lo circondò con un recinto.
Ai piedi delle montagne, dove erano disseminate le pepite d'oro, scelse una pianura con terreno stabile; vi tracciò i segni per l'ascesa e per la discesa. Le stazioni sono primitive, ma serviranno bene allo scopo! Così dichiarò Ninurta (1041a) al padre: Da lì possono proseguire le spedizioni di oro su Nibiru (800), anche noi, in caso di necessità, possiamo da lì ascendere!
A quel tempo ciò che ebbe inizio come un evento benedetto, culminò poi in una terribile sciagura. A quel tempo Dumuzi (1031e), figlio minore di Enki (1030), si innamorò di Inanna (1042bb), figlia di Nannar (1041b). Inanna (1042bb), nipote di Enlil (1040), fu affascinata dal Signore della pastorizia (1031e). Erano travolti da un amore che non conosce confini, la passione infiammava i loro cuori. Molte delle canzoni d'amore, cantate poi nei tempi a venire, Inanna (1042bb) e Dumuzi (1031e) furono i primi a cantarle; con le canzoni narrarono il loro amore.
Enki (1030) destinò a Dumuzi (1031e), suo figlio più giovane, un grande dominio sopra l'Abzu (1085).
Meluhhah (1085ba), Terra Nera, questo era il suo nome: vi crescevano alberi degli altipiani, abbondanti erano le acque. Tori possenti si aggiravano fra i canneti, lungo i suoi fiumi, numeroso pascolava il bestiame. Argento era nelle sue montagne, il suo rame brillava lucente come l'oro.
Dumuzi (1031e) era molto amato; dopo la morte di Osiride (1031ac) era il prediletto di Enki (1030). Marduk (1031a) era molto geloso del fratello minore. Inanna (1042bb) era amata dai suoi genitori, Nannar (1041b) e Ningal (1041ba). Enlil (1040) sedeva vicino alla sua culla. Era bella al di là di ogni immaginazione, nelle arti marziali gareggiava insieme agli eroi Anunnaki (1072).
Da suo fratello Utu (1042ba) apprese di viaggi nei cieli e di barche celesti. Gli Anunnaki (1072) le donarono una Nave Spaziale (1094b), tutta per lei, per vagare nei cieli della Terra (666). Dopo il Diluvio (64b), sulla Piattaforma di Atterraggio (1095ca), Dumuzi (1031e) e Inanna (1042bb) si invaghirono l'uno dell'altra. All'inaugurazione dei Monti Artificiali (1125) forte fu la reciproca attrazione. All'inizio erano esitanti, lui del clan di Enki (1030), lei una discendente di Enlil (1040). Quando Ninharsag (1050) riunì i clan in conflitto per decretare la pace, Inanna (1042bb) e Dumuzi (1031e) riuscirono a restare soli insieme; lontani dagli altri, si dichiararono il loro reciproco amore. Mentre passeggiavano, si scambiarono dolci parole di amore appassionato. Si sdraiarono l'uno accanto all'altra, un cuore parlava all'altro cuore. Attorno alla vita di lei Dumuzi (1031e) pose il braccio, come un toro selvaggio desiderava farla sua. Lascia che ti insegni! Lascia che ti insegni! Così Dumuzi (1031e) supplicava Inanna (1042bb).
Dolcemente lei lo baciò, poi di sua madre (1041ba) gli parlò. Quale bugia potrei raccontare a mia madre? Cosa dirai a Ningal (1041ba)? Lascia che parliamo a mia madre (1041ba) del nostro amore, per la gioia ci aspergerà di profumo del cedro! Gli amanti si recarono alla dimora di Ningal (1041ba), madre di Inanna (1042bb). A loro Ningal (1041ba) impartì la propria benedizione, la madre di Inanna (1042bb) approvò Dumuzi (1031e).
Dumuzi (1031e), mio signore, sei degno di essere il genero di Nannar (1041b)! Così gli disse. Dumuzi (1031e) come sposo fu ben accolto da Nannar (1041b). Che così sia! Anche Utu (1042ba), fratello di Inanna (1042bb), approvò. Forse il matrimonio sigillerà la pace fra i clan rivali! Così disse a tutti loro Enlil (1040).
Quando Dumuzi (1031e) parlò al padre (1030) e ai fratelli dell'amore e del fidanzamento, Enki (1030) pure pensava alla pace che avrebbe fruttato il matrimonio; impartì così la propria benedizione a Dumuzi (1031e).
Tutti i fratelli furono felici del matrimonio, tutti tranne Marduk (1031a). Gibil (1031b) costruì un letto nuziale d'oro, Nergal (1031c) inviò lapislazzuli blu.
Accanto al letto deposero una ciotola ricolma di datteri dolci, il frutto preferito di Inanna (1042bb). Sotto i frutti nascosero le perle di lapislazzuli, perché Inanna (1042bb) potesse in seguito scoprirle. Com'era usanza, una sorella di Dumuzi (1031e) venne incaricata di profumare e abbigliare la sposa. Geshtinanna (1031g) era il nome della futura cognata di Inanna (1042bb). A lei Inanna (1042bb) aprì il cuore, le parlò della sua vita futura con Dumuzi (1031e).
Ho la visione di una grande nazione, Dumuzi (1031e) sarà così elevato al rango di Grande Anunnaki (1072a). Il suo nome su quello degli altri sarà esaltato, io sarò la sua sposa regina. Condivideremo la posizione regale, insieme sottometteremo i paesi ribelli. Darò la posizione regale a Dumuzi (1031e), io governerò il paese! A suo fratello Marduk (1031a) Geshtinanna (1031g) riferì la visione di Inanna (1042bb) di regno e gloria. Marduk (1031a) fu molto infastidito dalle ambizioni di Inanna (1042bb); con Geshtinanna (1031g) ordì un piano segreto.
Geshtinanna (1031g) si recò allora da suo fratello Dumuzi (1031e), alla Dimora del Pastore (1085bb). Dall'aspetto incantevole e tutta profumata, così parlò a suo fratello Dumuzi (1031e): Prima di giacere abbracciato con la tua giovane moglie, devi avere un erede legittimo, figlio di tua sorella! Il figlio di Inanna (1042bb) non avrà diritto alla successione, non verrà cresciuto sulle ginocchia di tua madre! Prese la mano di lui nella sua mano, premette il suo corpo contro quello di lui. Fratello mio, giacerò con te! Sposo, potremo insieme procreare un pari di Enki (1030)!
Queste parole Geshtinanna (1031g) sussurrò a Dumuzi (1031e), per generare dal suo grembo un nobile erede. Nel suo grembo Dumuzi (1031e) riversò il proprio seme, con le sue carezze si addormentò. Durante la notte Dumuzi fece un sogno, ebbe una premonizione di morte: nel sogno vide giungere alla sua dimora sette banditi malvagi. Il Padrone ci ha inviati per punirti, figlio di Duttur (1210)! Così gli dissero. Fecero fuggire via le sue pecore; i suoi agnelli, insieme agli agnellini, mandarono via. Dalla sua testa tolsero la corona della signoria, gli abiti regali gli strapparono di dosso. Presero e ruppero il bastone della pastorizia, gettarono a terra la coppa dal suo piedistallo. Nudo e a piedi scalzi lo afferrarono, con catene gli legarono le mani. Lo lasciarono morire in nome dell'Uccello Principesco (1400) e del Falco (1410).
Angosciato e agitato Dumuzi (1031e), si risvegliò nel cuore della notte, il sogno raccontò a Geshtinanna (1031g). II sogno non è un buon auspicio! Così disse Geshtinanna (1031g) a Dumuzi (1031e) ancora sconvolto. Marduk (1031a) ti accuserà di avermi violentata, ti invierà degli emissari malvagi per arrestarti. Ordinerà di giudicarti e di disonorarti, per impedire il legame con una Enlilita! Come una bestia ferita Dumuzi (1031e) proruppe in un urlo: Tradimento! Tradimento! Così egli urlò. Chiese allora aiuto a Utu (1042ba), fratello di Inanna (1042bb): Aiutami! Come fosse un talismano, invocò il nome di suo padre Enki (1030). Dumuzi (1031e) si affrettò a scappare attraverso il deserto di Emush, il Deserto dei Serpenti (1085h). Per sfuggire ai malvagi corse a nascondersi nel luogo delle maestose cascate. Laddove le acque zampillanti rendevano le rocce lisce e sdrucciolevoli, Dumuzi (1031e) scivolò e cadde. In una schiuma bianca le acque vorticose ne trascinarono via il corpo ormai esanime.