Capitolo 32°
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Zecharia Sitchin
Il Libro perduto del Dio Enki
Le Parole di Enki
Ottava Tavoletta
Capitolo 32°
Questo è ora il racconto delle generazioni di Adapa (1074c) dopo l'esilio di Caino (1074e), e dei viaggi celesti di Enki-me (1074g_ae) e della morte di Adapa (1074c).
Nel novantanovesimo Shar (678k) (periodo tra il 320.400° e il 324.000° anno terrestre da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra l’87.833 a.C. e l’84.233 a.C., un figlio nacque a Kunin (1074g_ab). Lo aveva concepito con Mualit (1074g_aba), una sorellastra di Kunin (1074g_ab). Malalu (1074g_ac), Colui Che Suona, lei lo chiamò; nella musica e nel canto lui eccelleva. Ninurta (1041a) costruì per lui un'arpa fatta di corde, gli costruì un flauto. Malalu (1074g_ac) suonava inni a Ninurta (1041a), al cospetto di Ninurta (1041a) cantò insieme alle sue figlie. La sposa di Malalu (1074g_ac) fu la figlia del fratello di suo padre, Dunna (1074g_aca) era il suo nome. Nel centesimo Shar (678l) (periodo tra il 356.400° e 360.000° anno terrestre da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra l’84.233 a.C. e l’80.633 a.C., da quando era iniziato il conto sulla Terra (666), un figlio nacque a Malalu (1074g_ac) e a Dunna (1074g_aca); fu il loro primogenito. lrid (1074g_ad), Colui delle Dolci Acque, così sua madre Dunna (1074g_aca) lo chiamò. Dumuzi (1031e) gli aveva insegnato a scavare pozzi, così da abbeverare greggi nei pascoli distanti. Fu lì, accanto ai pozzi nei prati, che i pastori e le fanciulle si incontravano. E fu così che l'Umanità Civilizzata (1075b) si sposò e si moltiplicò. In quei giorni gli Igigi (1073) venivano più di frequente sulla Terra (666). Abbandonavano sempre più l'osservazione dai cieli. Desideravano sempre più guardare da vicino cosa accadeva sulla Terra (666). Enki (1030) supplicò Marduk (1031a) di restare con loro su Lahmu (660). Marduk (1031a) bramava osservare da vicino cosa accadeva sulla Terra (666). Accanto a un pozzo, nei prati, lrid (1074g_ad) incontrò la sua sposa. Il suo nome era Baraka (1074g_ada), era la figlia del fratello di sua madre. Alla fine del centoduesimo Shar (678m) (circa nel 367.200° anno terrestre da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra il 77.033 a.C. e il 73.433 a.C., ai due nacque un figlio. Negli annali venne chiamato Enki-Me (1074g_ae), Enki Colui Che Comprende i ME (680). Saggio e intelligente egli era, in fretta comprendeva i numeri. Insaziabile era la sua curiosità sui cieli e su tutto ciò che li riguardava. Il dio Enki (1030) nutrì una spiccata predilezione nei suoi confronti, gli svelò segreti un tempo già rivelati ad Adapa (1074c). Enki (1030) gli insegnò della Famiglia del Sole (670) e delle Dodici Divinità Celesti. Di come i mesi si contavano seguendo il corso della Luna (941) e gli anni seguendo il corso del Sole (650). Di come su Nibiru (800) si contavano gli Shar (805), e di come questi conti erano stati uniti da Enki (1030).
Di come il dio Enki (1030) divise il cerchio dei cieli in dodici parti. Di come assegnò una Costellazione (672) a ciascuno di loro, di come sistemò Dodici Stazioni (672a) in un grande cerchio. Di come le Stazioni (672a) vennero chiamate con nomi che onoravano i dodici capi degli Anunnaki (1072). Enki-Me (1074g_ae) bramava di visitare i cieli: due viaggi celesti egli compì.
E questo è ora il racconto dei viaggi che Enki-me (1074g_ae) compì nei cieli. E di come Marduk (1031a) dette il via ai guai e alle unioni fra consanguinei.
Enki-Me (1074g_ae) venne inviato nel Luogo dell'Atterraggio (1095b) per stare con Marduk (1031a). Da lì Marduk (1031a), a bordo di una Navicella Spaziale (1094b), lo condusse sulla Luna (941). Lì Marduk (1031a), trasmise a Enki-Me (1074g_ae) quanto aveva appreso da Enki (1030), suo padre. Quando Enki-Me (1074g_ae) fece ritorno sulla Terra (666), fu inviato a Sippar (1095b), il Luogo dei Carri (1095b), per stare con Utu (1042ba). Lì a Enki-Me (1074g_ae) venne affidata una tavoletta per scrivere quanto Utu (1042ba) gli insegnava. Utu (1042ba) consentì a lui, un principe dei Terrestri (1075a), di abitare nella sua lucente dimora. I riti gli insegnò, per dare il via alle Funzioni del Sacerdozio (1316). A Sippar (1095b) Enki-Me (1074g_ae) si stabilì con Edinni (1074g_aea), sua sposa e sorellastra. Nel centoquattresimo Shar (678n) (periodo tra il 370.800° e il 374.400° anno terrestre da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra il 69.833 a.C. e il 66.233 a.C., i due ebbero un figlio: sua madre gli diede nome Matushal (1074g_af), Colui Che è Cresciuto accanto alle Acque Luminose. Fu dopo questo evento che Enki-Me (1074g_ae) intraprese il suo secondo viaggio ai cieli. Anche questa volta Marduk (1031a) fu suo mentore e compagno. A bordo di un Carro Celeste (1094) si innalzarono verso i cieli, orbitarono avvicinandosi e allontanandosi dal Sole (650). Marduk (1031a) lo condusse a visitare gli Igigi (1073) su Lahmu (660). Gli Igigi (1073) nutrirono simpatia nei suoi confronti, da lui appresero molte cose sui Terrestri Civilizzati (1075a). Si dice di lui negli Annali (903) che partì alla volta dei cieli. E che nei cieli rimase fino alla fine dei suoi giorni. Prima che Enki-Me (1074g_ae) partisse alla volta dei cieli, gli venne insegnato tutto ciò che è nei cieli. Enki-Me (1074g_ae) annotò tutto negli scritti, scrisse affinché i suoi figli sapessero. Scrisse di tutto ciò che è nei cieli nella Famiglia del Sole (670). E delle regioni della Terra (666), e anche delle sue terre e dei suoi fiumi. Affidò gli scritti nelle mani di Matushal (1074g_af), suo Figlio Primogenito, affinché abitasse e studiasse con i suoi fratelli Ragim (1074g_ag) e Gaidad (1074g_ah).
Matushal (1074g_af) era nato nel centoquattresimo Shar (678n) (periodo tra il 370.800° e il 374.400° anno terrestre da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra il 69.833 a.C. e il 66.233 a.C.. Fu testimone dei problemi degli Igigi (1073) e di quanto aveva fatto Marduk (1031a). Ednat (1074g_afa), sua sposa, gli dette un figlio, Lamech (1074g_afb), Uomo possente era il suo nome. In quei giorni le condizioni sulla Terra (666) si erano fatte ancora più dure, i lavoratori nei campi e nei pascoli si lamentavano. Gli Anunnaki (1072) nominarono Lamech (1074g_afb) capo Lavoratore, affinché stabilisse delle quote per ridurre le razioni.
In quei giorni per Adapa (1074c) giunse il momento della morte. E quando Adapa (1074c) seppe che i suoi giorni volgevano alla fine, così disse: Che tutti i miei figli e i figli dei miei figli siano qui riuniti! Che possa benedirli prima di morire, che possa parlare loro prima di morire.
E quando al suo capezzale si riunirono Sati (1074g) e i figli dei figli, Adapa (1074c) così domandò a tutti loro: Dov'è Caino (1074e), il mio primogenito? Che lo si vada a prendere! Così disse a tutti loro. Al dio Enki (1030) Sati (1074g) espresse il desiderio del padre, gli chiese cosa dovesse fare. Enki (1030) convocò allora Ninurta (1041a): Che l'esiliato, del quale tu fosti il mentore, sia convocato al letto di morte di Adapa (1074c)!
A bordo del suo Uccello Celeste (1094a) Ninurta (1041a) spiccò il volo, fino alla Terra di Vagabondaggio (1108) volò. Vagò per le terre, dai cieli andò alla ricerca di Caino (1074e). E quando alla fine lo trovò, come sulle ali di un'aquila lo condusse fino da Adapa (1074c).
Quando Adapa (1074c) venne informato dell'arrivo del proprio figlio, così disse: Che Caino (1074e) e Sati (1074g) siano condotti a me! Al cospetto del loro padre i due vennero condotti: Caino (1074e), il primogenito alla destra, Sati (1074g), il secondogenito alla sinistra. Poiché Adapa (1074c) aveva perso la vista, per riconoscere i propri figli ne toccò il volto. E quello di Caino (1074e), alla sua destra, era glabro (695), mentre quello di Sati (1074g), alla sua sinistra, aveva la barba. Adapa (1074c) pose allora la sua mano destra sulla testa di Sati (1074g), che era alla sua sinistra. Lo benedisse dicendogli: Del tuo seme la Terra (666) sarà piena, e del tuo seme, come un albero con tre rami, l'Umanità (1075b) sopravviverà a una Grande Calamità (64b).
Pose allora la sua mano sinistra sulla testa di Caino (1074e), che era alla sua destra, e così gli disse: Per il tuo peccato sei privato del diritto di nascita, ma dal tuo seme sorgeranno sette nazioni. Cresceranno in un regno separato, abiteranno terre lontane. Ma poiché hai ucciso tuo fratello con una pietra, da una pietra sarai a tua volta ucciso.
Quando Adapa (1074c) ebbe pronunciato queste parole, lasciò cadere le mani, esalò un sospiro e aggiunse: Convocate ora la mia sposa Titi (1074d), tutti i figli e tutte le figlie. E dopo che lo spirito mi avrà abbandonato, conducetemi al mio luogo natale, vicino al fiume. E lì seppellitemi con il viso rivolto al Sole (650). Titi (1074d) emise un urlo come una bestia ferita, sulle ginocchia al fianco di Adapa (1074c) crollò.
Caino (1074e) e Sati (1074g), i due figli di Adapa (1074c), ne avvolsero il corpo in un telo. Seppellirono Adapa (1074c) in una grotta sulle rive del fiume, che Titi (1074d) mostrò loro. Era nato a metà del novantatreesimo Shar (678g) (circa 333.000 anni terrestri da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666) circa nel 107.633 a.C., a metà del centottavo Shar (678p) (circa 387.000 anni terrestri da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), circa nel 53.683 a.C., egli morì.
Aveva avuto una vita lunga per un Terrestre (1075a); non aveva però il ciclo vitale di Enki (1030). Dopo aver seppellito Adapa (1074c), Caino (1074e) si accomiatò da sua madre e dai suoi fratelli. Ninurta (1041a), a bordo del suo Uccello Celeste (1094a), lo riportò alla Terra di Vagabondaggio (1108). E in un regno distante Caino (1074e) ebbe figli e figlie. E per loro costruì una città, e mentre era intento nella costruzione, restò ucciso dalla caduta di una pietra.
Nell'Eden (1084) Lamech (1074g_ag) serviva gli Anunnaki come capo Lavoratore. Nei giorni di Lamech (1074g_ag) iniziarono i matrimoni misti fra Marduk (1031a) e gli Igigi (1073) e i Terrestri (1075).