Capitolo 48°
Epica > Enki > Il Libro Perduto > 12° Tavoletta
Zecharia Sitchin
Il Libro perduto del Dio Enki
Le Parole di Enki
Dodicesima Tavoletta
Capitolo 48°
Questo è ora il racconto di come furono create la Seconda (1312) e la Terza Regione (1313), e di come Ningishzidda (1031d) fu esiliato e Unug-ki (1081g) minacciò Aratta (1313_b).
Quando Marduk (1031a), dopo una lunga assenza, fece ritorno alla Terra dei Due Canali (1085f), vi trovò insediato Ningishzidda (1031d); il Supremo Signore (1072b) era Ningishzidda (1031d). Con l'aiuto dei discendenti degli Anunnaki (1072), che avevano sposato le Terrestri (1075_a), Ningishzidda (1031d) sorvegliava le terre. Ciò che Marduk (1031a) aveva un tempo progettato e creato, da Ningishzidda (1031d) fu distrutto. Cosa è mai accaduto? Così Marduk (1031a) interrogò Ningishzidda (1031d). Marduk (1031a) accusò Ningishzidda (1031d) della distruzione della cose nascoste, della partenza di Horus (1031ac_a) verso un luogo deserto, un luogo senza acqua. Un luogo infinito dove non si conoscono i piaceri del sesso! I due fratelli si alterarono, iniziarono così a litigare aspramente. Ascoltami bene, questo posto mi appartiene! Così disse Marduk (1031a) a Ningishzidda (1031d). Sei stato il mio sostituto, da ora in poi potrai essere solo il mio vice. Ma se sei propenso alla ribellione, dovrai andartene lontano in un'altra terra! Per trecento cinquant'anni terrestri i fratelli litigarono nella Terra dei Due Canali (1085f). Per trecento cinquant'anni sul quel territorio regnò il caos, fra i fratelli era conteso. Poi Enki (1030), loro padre, così disse a Ningishzidda (1031d): Per amor di pace, vai in altre terre! Ningishzidda (1031d) scelse di recarsi in una Terra al di là degli Oceani (1108_a), vi si recò con un gruppo di seguaci. A quei tempi il conto era di seicentocinquanta anni terrestri (672_bae). Ma nel nuovo dominio, dove Ningishzidda (1031d) era chiamato il Serpente Alato (1031d) (Quetzalcoatl ???), ebbe inizio un conto tutto suo (il calendario dei Maya?). Nella Terra dei Due Canali (1085f), venne creata la Seconda Regione (1312), posta sotto la signoria di Marduk (1031a). Negli annali della Prima Regione (1311), Magan (1311_a) fu chiamata, la Terra del Fiume con le Cascate (1311_a). Ma dalla gente della Seconda Regione (1312), le cui lingue erano state confuse, Hem-Ta (1311_a), Terra Bruna (1311_a), fu chiamata da allora in poi. Nella nuova lingua gli Anunnaki (1072) vennero chiamati Neteru (1072), Coloro Che sono i Guardiani (1072). Marduk (1031a) era venerato come Ra (1031a), lo Splendente (1031a); Enki (1030) era adorato come Ptah (1030), Colui Che ha Dato Forma alle Cose (1030). Ningishzidda (1031d) venne ricordato come Tehuti (1031d), il Misuratore Divino (1031d). Per cancellarne il ricordo, Ra (1031a) sostituì la sua immagine sul Leone di Pietra (1130) con quella di suo figlio Osiride (1031ac). Ra (1031a) fece contare la gente non su scala sessagesimale (1500), bensì decimale (1501). Anche gli anni li divise di dieci in dieci (1502). Sostituì l'osservazione (1503) della Luna con quella del Sole. Mentre sotto la signoria di Tehuti (1031d) vennero ricostruite la Vecchia Città del Nord (1085f_a) e la Città del Sud (1085f_b), Marduk Ra (1031a) unì le due terre, quella del Nord (1085f_a) e quella del Sud (1085f_b), in un'unica Città della Corona (1085f_c). Nominò re un discendente di Neteru (1072) e di Terrestri (1075_a): Mena (1311c) era il suo nome. Laddove le due terre si incontrano e il grande fiume si divide, Ra (1031a) fondò la Città dello Scettro (1085f_c). La rese tanto splendente da oscurare Kish (1311a), nella Prima Regione (1311): Mena-Nefer (1085f_c), la Bellezza di Mena, questo fu il suo nome. Per onorare i propri genitori, Ra (1031a) costruì una città sacra, in onore del re di Nibiru (800) Annu (1085f_d) la chiamò. Lì, su di una piattaforma, eresse una dimora tempio per suo padre Enki-Ptah (1030). La sua testa, all'interno di un'alta torre, svettava verso il cielo come una guglia di roccia. Ra (1031a) nel suo tempio collocò la parte superiore della sua Barca Celeste (1094a), Ben-Ben (1094_a) la chiamò. Con lei aveva viaggiato dal Pianeta dei Milioni di Anni (800). Il giorno del Nuovo Anno, il re (1311c) celebrava i riti in qualità di Sommo Sacerdote (64_ba). Quel giorno e quel giorno soltanto, entrava nella parte più interna della Stanza delle Stelle(1094_b), davanti al Ben-Ben (1094_a) deponeva offerte. Affinché la Seconda Regione (1312) ne traesse beneficio, Ptah (1030) affidò a Ra (1031a) ogni sorta di ME (680). Cosa so che tu non sai? Così chiese il padre (1030) al figlio (1031a). Egli trasmise allora a Ra (1031a) ogni sorta di conoscenza, tranne quella di resuscitare i morti. Come il Grande dei Dodici Dei Celesti (1030), Ptah (1030) destinò a Ra (1031a) il segno della Costellazione dell'Ariete (672_a). Ptah (1030) regolò per Ra (1031a) e per il suo popolo il flusso di acqua di Hapi (1312_a), il grande fiume della regione.
L'abbondanza ben presto proliferò nei terreni fertili, uomini e bestiame si moltiplicarono. I Capi (1051a) furono incoraggiati dal successo della Seconda Regione (1312); procedettero allora a creare le Terza Regione (1313). Decretarono di farne un dominio per Inanna (1042bb), così come le era stato promesso. Come si addice alla Signora (1042bb) della Regione (1313), le venne assegnata una costellazione celeste. Prima, insieme a suo fratello Utu (1042ba), condivideva la Stazione dei Gemelli (672_ca). Da quel momento, quale dono di Ninharsag (1050), le venne assegnata la Costellazione della Vergine (672_f). Nell'anno ottocentosessanta, secondo il conto degli anni (672_baf) della Terra (666), così Inanna (1042bb) venne onorata. Molto lontana, nelle terre orientali, oltre le sette catene montuose, si trovava la Terza Regione (1313). Zamush (1313_a), la Terra delle Sessanta Pietre Preziose (1313_a), era il nome del suo reame dell'altopiano. Aratta (1313_b), il Reame del Bosco (1313_b), era ubicato nella valle del grande fiume serpeggiante. Nella grande pianura la gente coltivava cercali e pascolava mandrie di bestiame con le corna.
Lì costruirono due città con mattoni di fango, le riempirono di granai. Come aveva decretato Enlil (1040), il dio Enki (1030), Signore della Saggezza (1030), per la Terza Regione (1313) una nuova lingua ideò, per lei un nuovo genere di scrittura creò. Enki (1030) creò per Aratta (1313_b), nella sua immensa saggezza, una lingua prima di allora sconosciuta. Ma Enki (1030) non concesse i ME (680) dei regni civilizzati alla Terza Regione (1313). Che Inanna (1042bb) condivida con la nuova Regione (1313) ciò che ha ottenuto! Così dichiarò Enki (1030). Ad Aratta (1313_b) Inanna (1042bb) nominò un capo pastore, molto simile al suo amato Dumuzi (1031e). Nella sua Navicella Spaziale (1094b) Inanna (1042bb) viaggiò da Unug-ki (1081g) ad Aratta (1313_b), sorvolò montagne e vallate. Aveva molto a cuore le pietre preziose di Zamush (1313_a), con sé a Unug-ki (1081g) portò dei lapislazzuli puri. A quel tempo il re di Unug-ki (1081g) era Enmerkar (1081f_b), era il secondo a regnare lì. Fu lui a estendere i confini di Unug-ki (1081g), dalle sue imprese gloriose Inanna (1042bb) fu esaltata. Fu lui che bramava la ricchezza di Aratta (1313_b), che progettava di essere il Signore Supremo di Aratta (1313_b). Enmerkar (1081f_b) inviò un emissario ad Aratta (1313_b), per richiedere quale tributo le sue ricchezze. Al di là di sette catene montuose, attraversando terre prima inaridite e poi inondate dal Diluvio (64b), l'emissario giunse ad Aratta (1313_b). Al re di quella città ripeté, parola per parola, le richieste di Enmerkar (1081f_b). Il re di Aratta (1313_b) non era in grado di comprendere il suo linguaggio; il suo suono era simile al raglio di un asino. Il re di Aratta (1313_b) consegnò all'emissario uno scettro di legno, sul quale era inciso un messaggio. Il messaggio del re chiedeva di condividere con Aratta (1313_b) il ME (680) di Unug-ki (1081g). Come dono regale a Unug-ki (1081g), a dorso di asino vennero caricati cereali; con l'emissario furono trasportati a Unug-ki (1081g). Quando Enmerkar (1081f_b) ricevette lo scettro con le iscrizioni, nessuno a Unug-ki (1081g) ne comprese il messaggio. Lo portò dalla luce all'ombra, lo portò dall'ombra alla luce. Che tipo di legno è mai questo? Così chiese. Poi ordinò di piantarlo nel suo giardino. Trascorsero cinque anni, trascorsero dieci anni, dallo scettro crebbe un albero, un albero frondoso che dava ombra. Cosa devo fare? Così chiese frustrato Enmerkar (1081f_b) a Utu (1042ba), suo nonno. Utu (1042ba) intercedette presso la celeste Nisaba (1072ba), Signora degli scribi e della scrittura. Nisaba (1072ba) insegnò a Enmerkar (1081f_b) a incidere il suo messaggio su di una tavoletta di argilla: era inciso nella lingua di Aratta (1313_b). Il messaggio fu consegnato dalle mani stesse di Banda (1081f_bb), suo figlio: sottomissione o guerra! Così diceva. Inanna (1042bb) non ha abbandonato Aratta (1313_b), a Unug-ki (1081g) Aratta (1313_b) non si sottometterà! Così disse il re di Aratta (1313_b). Se Unug-ki (1081g) desidera la guerra, che un guerriero incontri un altro guerriero in combattimento! Meglio ancora, scambiamoci doni preziosi in pace; che Unug-ki (1081g) dia i suoi ME (680) in cambio delle ricchezze di Aratta (1313_b)! Sulla via del ritorno, portando il messaggio di pace, Banda (1081f_bb) ebbe un malore; il suo spirito lo abbandonò. I suoi compagni gli sollevarono ii capo, era privo del soffio di vita. Sul Monte Hurum (1313_ba), lungo la strada che proveniva da Aratta (1313_b), Banda (1081f_bb) incontrò la morte. Unug-ki (1081g) non ricevette le ricchezze di Aratta (1313_b); Aratta (1313_b) non ottenne i ME (680) di Unug-ki (1081g). Nella Terza Regione (1313), l'Umanità Civilizzata (1075b), non fiorì mai del tutto.