(1031a) - Sapere

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(-1031a-.html).- Marduk. (1031a). - Ra (1031a), - Marduk, Figlio Primogenito di Enki e Damkina. - Colui Che è nato in un Luogo Puro. - colui che è Primogenito (1031a) sulla Terra (666) - Il Supremo dei tempi del Principio (1031a) - Signore dell'Eternità (1031a) - Che Marduk porti il corpo di Anzu (1150) su Lahmu (660), che Marduk ivi si stabilisca come comandante! - il supremo degli Igigi (1073) e di Lahmu (660). - Marduk non fece ritorno su Lahmu (660); non si recò con suo padre nell'Abzu (1085). - Marduk istruì Abele. - Marduk era il mentore di Abele, per l'arte di allevare e pascolare pecore e agnelli. – Così asserì Enki (1030) alzando il tono della voce. Se nostro figlio sposerà Sarpanit (1031aa), mai più farà ritorno a Nibiru (800), rinuncerà per sempre alle sue prerogative regali! A queste parole Marduk rispose con un riso amaro: I miei diritti su Nibiru (800) comunque non esistono, perfino sulla Terra (666) sono stati calpestati. Questa è invero la mia decisione: da principe diventerò re sulla Terra (666), il Signore (1310) di questo pianeta! - Così disse Anu (1020): Marduk può sposarsi, ma su Nibiru (800) non sarà più principe! La decisione venne accettata da Enki (1030) e Marduk, anche Enlil (1040) dovette accettare le parole irradiate da Nibiru (800). Che sia celebrato il matrimonio, che sia celebrato a Eridu (1080)! Così disse loro Ninki (1030a). - Facciamo un dono di nozze a Marduk e alla sua sposa alzando il tono della voce. Se nostro figlio sposerà Sarpanit (1031aa): un dominio tutto loro, lontano dall'Eden (1084), in un'altra terra! Così disse Enki (1030) a Enlil (1040). -  Un dominio sopra l'Abzu (1085), nella terra che lambisce il Mare Superiore (1085cb). Quella che è separata dall'Eden (1084) dalle acque, che si può raggiungere con le navi! - Una grande moltitudine di Terrestri Civilizzati (1075a) si riunì a Eridu (1080), per loro il matrimonio era come un'incoronazione. - Erano presenti al matrimonio anche giovani Anunnaki (1072), in gran numero giunsero da Lahmu (660) gli Igigi (1073). Siamo giunti per celebrare lo sposalizio del nostro capo, siamo giunti per essere testimoni dell'unione fra la Terra (666) e Nibiru (800)! Così dissero gli Igigi (1073) per giustificare il loro arrivo così numerosi! - Marduk e Sarpanit (1031aa), la sua sposa, ebbero dei figli, Osiride (1031ac) e Seth (1031ad), così vennero chiamati i primi due figli maschi. - Poi Nergal (1031c) ed Ereshkigal (1031ca) registrarono uno strano rombare fra le nevi della Terra Bianca (1108_b). La coltre di neve e ghiaccio che ricopre la Terra Bianca (1108_b) ha iniziato a scivolare! Così riferirono dalla cima dell'Abzu (1085). - Enlil (1040) rivelò loro in segreto notizia dell'imminente Calamità (64b). - Ora che una Calamità (64b) è stata decretata da un destino sconosciuto, lasciamo che accada ciò che deve accadere! Così Enlil (1040) infuriato asserì. Che tutti i capi giurino solennemente di lasciar accadere gli eventi senza ostacolarli! Così Enlil (1040) chiese a tutti loro. - Per quei pochi di noi Anunnaki (1072), che decideranno di restare, il rifugio saranno le Navi Celesti (1094a), nei cieli della Terra (666), per attendere la calamità, per essere testimoni del Fato (1054) della Terra (666)!  - In qualità di comandante, sarò il primo a restare! Così disse Enlil (1040). Che gli altri compiano ciascuno la propria scelta!  - Enki (1030) e Ninki (1030a) scelsero di restare e di non abbandonare la Terra (666); con orgoglio la loro decisione annunciarono. - Uno alla volta gli altri figli di Enki (1030) annunciarono la propria decisione di restare: Nergal (1031c) e Gibil (1031b), Ninagal (1031f) e Ningishzidda (1031d) e anche Dumuzi (1031e) - Tutti gli occhi si puntarono su Ninmah (1050)! - Con orgoglio annunciò la sua decisione di restare: Qui è il lavoro di tutta la mia vita! Non abbandonerò i Terrestri (1075a), frutto della mia creazione! - Che accada tutto, come decretato dal Fato (1054), che sia nota come la Decisione di Enlil (1040). Che solo su di lui ricadano per sempre le responsabilità! Così disse Enki (1030) rivolto a tutti. - Gli Igigi (1073) e Sarpanit (1031aa) non abbandonerò! Così Marduk (1031a) dichiarò infuriato. – Dopo che furono completati i lanci verso Nibiru (800), fu la volta di Marduk (1031a), degli Igigi (1073) e delle loro spose terrestri (1075_a). Marduk (1031a) li radunò tutti al Luogo dell'Atterraggio (1095), offrì loro la scelta: di andare con lui, Sarpanit (1031aa), i suoi due figli e le figlie a Lahmu (660), per attendere la Calamità (64b). Oppure di disperdersi nelle lontane regioni montuose della Terra (666), per trovare un rifugio dal Diluvio (64b). Dopo il Diluvio (64b) vennero allora inviate notizie a Marduk (1031a) su Lahmu (660) e a Nannar (1041b) sulla Luna (941). E anche loro fecero ritorno sulla Terra (666), discesero al Luogo dell'Atterraggio (1095). - Lahmu (660) è stata devastata dal passaggio di Nibiru (800)! Così riferì Marduk (1031a). La sua atmosfera è stata risucchiata, le sue acque sono poi evaporate, si è trasformata in un luogo di tempeste di polvere! - Mentre era in corso il lavoro di incidere e plasmare il Leone (1130) dalla roccia, Marduk (1031a) rammaricato queste parole disse a suo padre (1030): Mi promettesti il dominio di tutta la Terra (666). Ora comando e gloria sono concessi ad altri, io rimango senza compito o regno. Le Montagne Artificiali (1125) si trovano in quello che un tempo era il mio dominio, il Leone (1130) deve essere fatto a mia immagine! - Ningishzidda (1031d) si incollerì per le parole di Marduk (1031a), anche gli altri figli furono irritati. Anche Ninurta (1041a) e i suoi fratelli furono coinvolti dal clamore per rivendicare i domini. Ciascuno chiedeva terre per sé e per i fedeli Terrestri (1075a)! - Che Marduk (1031a) non privi Ningishzidda (1031d) dell'onore, ma diamo anche ascolto alle parole di Marduk (1031a)! Così parlò Ninmah (1050), la Pacificatrice (1050), ai capi in lotta. Perché continui a regnare la pace, dobbiamo spartirci le terre abitabili! Così Enlil (1040) disse a Enki (1030). - Horus (1031ac_a) venne dichiarato vincitore, il trono del padre poteva così ereditare. La decisione del consiglio venne incisa su di una tavoletta di metallo, nella Sala degli Archivi (1028a) venne conservata. Marduk (1031a), nella sua dimora, fu soddisfatto della decisione; gli eventi lo avevano addolorato: pur se Horus (1031ac_a) era figlio di Osiride (1031ac), sangue del suo sangue, discendeva pur sempre da Shamgaz (1073_a), l'Igigi (1073). - Avendo perso entrambi i figli, Marduk (1031a) e Sarpanit (1031aa) cercavano conforto l'uno nell'altra. Nel tempo era nato loro un altro figlio, lo chiamarono Nabu (1031ab), Colui Che Porta la Profezia (1031ab). - Dumuzi (1031e) come sposo fu ben accolto da Nannar (1041b). Che così sia! Anche Utu (1042ba), fratello di Inanna (1042bb), approvò. - Enki (1030) pure impartì così la propria benedizione a Dumuzi (1031e). Tutti i fratelli furono felici del matrimonio, tutti tranne Marduk (1031a). - Com'era usanza, una sorella di Dumuzi (1031e) venne incaricata di profumare e abbigliare la sposa. Geshtinanna (1031g) era il nome della futura cognata di Inanna (1042bb). A lei Inanna (1042bb) aprì il cuore, le parlò della sua vita futura con Dumuzi (1031e). - Ho la visione di una grande nazione, Dumuzi (1031e) sarà così elevato al rango di Grande Anunnaki (1072a). Il suo nome su quello degli altri sarà esaltato, io sarò la sua sposa regina. Condivideremo la posizione regale, insieme sottometteremo i paesi ribelli. Darò la posizione regale a Dumuzi (1031e), io governerò il paese! - A suo fratello Marduk (1031a) Geshtinanna (1031g) riferì la visione di Inanna (1042bb) di regno e gloria. Marduk (1031a) fu molto infastidito dalle ambizioni di Inanna (1042bb); con Geshtinanna (1031g) ordì un piano segreto. - Geshtinanna (1031g) si recò allora da suo fratello Dumuzi (1031e), alla Dimora del Pastore (1085bb). Dall'aspetto incantevole e tutta profumata, così parlò a suo fratello Dumuzi (1031e): Prima di giacere abbracciato con la tua giovane moglie, devi avere un erede legittimo, figlio di tua sorella! Fratello mio, giacerò con te! Sposo, potremo insieme procreare un pari di Enki (1030)! - Nel suo grembo Dumuzi (1031e) riversò il proprio seme, con le sue carezze si addormentò. - Durante la notte Dumuzi fece un sogno, ebbe una premonizione di morte. - Angosciato e agitato Dumuzi (1031e), si risvegliò nel cuore della notte, il sogno raccontò a Geshtinanna (1031g). II sogno non è un buon auspicio! Così disse Geshtinanna (1031g) a Dumuzi (1031e) ancora sconvolto. Marduk  (1031a) ti accuserà di avermi violentata, ti invierà degli emissari malvagi per arrestarti. Ordinerà di giudicarti e di disonorarti, per impedire il legame con una Enlilita! - Come una bestia ferita Dumuzi (1031e) proruppe in un urlo: Tradimento! Tradimento! Così egli urlò. Chiese allora aiuto a Utu (1042ba), fratello di Inanna (1042bb): Aiutami! Come fosse un talismano, invocò il nome di suo padre Enki (1030). Dumuzi (1031e) si affrettò a scappare attraverso il deserto di Emush, il Deserto dei Serpenti (1085h). Per sfuggire ai malvagi corse a nascondersi nel luogo delle maestose cascate. Laddove le acque zampillanti rendevano le rocce lisce e sdrucciolevoli, Dumuzi (1031e) scivolò e cadde. In una schiuma bianca le acque vorticose ne trascinarono via il corpo ormai esanime. Inanna (1042bb) ordinò agli emissari (1075d) di portare l'amante (1031e) della sua gioventù alla dimora (1085bb) di Dumuzi (1031e), nella Terra Nera (1085ba), di lavarlo con acqua pura, di ungerlo con oli profumati, di vestirlo con un sudario rosso, di deporlo su di una lastra di lapislazzuli. Infine di scavare nella roccia un luogo per farlo riposare, per attendere lì il Giorno del Risveglio (920). - Poi Inanna (1042bb) si avviò verso la dimora di Enki (1030): voleva vendicare la morte del suo amato; esigeva la morte di Marduk (1031a), il colpevole. Ci sono state già abbastanza morti! Così le rispose Enki (1030). l’Istigatore. –Marduk (1031a) è stato un istigatore, ma non ha commesso omicidio! Allorché Inanna (1042bb) venne a sapere che Enki (1030) non avrebbe punito Marduk (1031a), Inanna (1042bb) si recò dai propri genitori e dal fratello. Elevò un lamento nell'alto dei cieli: Giustizia! Vendetta! Morte a Marduk (1031a)! Così implorò. - Alla dimora di Enlil (1040) gli altri suoi figli si unirono a Inanna (1042bb) e Utu (1042ba), si riunirono in un consiglio di guerra. - Di Marduk (1031a), serpe maligna, la Terra (666) si deve liberare! Così Enlil (1040) concordò con loro. - Quando a Enki (1030) fu inviata richiesta della resa di Marduk (1031a), Enki (1030) convocò alla sua dimora Marduk (1031a) e tutti gli altri suoi figli. - Pur se Marduk (1031a) ha istigato il male, Dumuzi (1031e) è morto per colpa del fato malvagio (1054) e non per mano di Marduk (1031a). - Marduk (1031a) è il mio primogenito, Ninki (1030a) è sua madre, è destinato alla successione. Deve essere protetto dalla condanna a morte decisa dalla banda di Ninurta (1041a)! Così parlò Enki (1030). - Ningishzidda (1031d) era contrario. Nergal (1031c) esitava: Lo aiuterò soltanto se si troverà in pericolo di vita! - Una guerra, di una ferocia sconosciuta, scoppiò fra i due clan. - Inanna (1042bb) dette il via alla guerra, a bordo della sua barca celeste, sconfinò nei domini dei figli di Enki (1030). - Sfidò Marduk (1031a) alla battaglia, fino ai domini di Ninagal (1031f) e di Gibil (1031b) lo inseguì. Per aiutarla, Ninurta (1041a) dal suo Uccello della Tempesta (1094e) scoccò Raggi Distruttori (1099b) contro la roccaforte del nemico. Ishkur (1041c), dai cieli, attaccò con Lampi di Fuoco (1062_b) e tuoni violenti. Nell'Abzu (1085) risucchiò i pesci dai fiumi, disperse il bestiame nei campi. A Nord, nel luogo dei Monti Artificiali (1125), Marduk (1031a) allora si ritirò. Inseguendolo, Ninurta (1041a) fece piovere missili venefici sulle abitazioni. La sua Arma Che Lacera (1062_a) tolse i sensi a coloro che abitavano quelle terre. - I canali che portavano l'acqua del fiume, rossi di sangue divennero. I Dardi Fulgidi (1062_b) di Ishkur (1041c) trasformarono il buio della notte in giorni fiammeggianti. Quando gli scontri devastanti avanzarono verso nord, Marduk (1031a) stesso si nascose nell'Ekur (1082f). Gibil (1031b) ideò uno scudo invisibile, Nergal (1031c) sollevò al cielo il suo Occhio che tutto vedeva (1067b). Con un'Arma di Brillantezza (1067c), guidata da un corno, Inanna (1042bb) attaccò il nascondiglio. - Giunse Horus (1031ac_a) per difendere il proprio nonno; il suo occhio destro fu leso dalla Brillantezza (1067c). Mentre Utu (1042ba) tratteneva al di là di Tilmun (1085g), gli Igigi (1073) e le loro orde di Terrestri (1075a), ai piedi dei Monti Artificiali (1125) gli Anunnaki (1072), sostenendo questo o quel clan, si scontrarono in battaglia. Che Marduk (1031a) si arrenda, che lo spargimento di sangue abbia fine! Queste parole Enlil (1040) a Enki (1030) irradiò. - Dal suo nascondiglio, nell'Ekur (1082f), Marduk (1031a) continuò a sfidare i suoi inseguitori. All'interno della Casa Che è Come una Montagna (1082f), preparò la resistenza finale. Inanna (1042bb) non riusciva a superare la massiccia struttura di pietra, le sue lisce fiancate deviavano le armi. Allora Ninurta (1041a) apprese dell'ingresso segreto, trovò la pietra girevole sul versante nord! - Ninurta (1041a) attraversò un corridoio buio, raggiunse la grande galleria. Grazie alle emissioni di mille colori dei cristalli, la sua volta brillava come un arcobaleno. Al suo interno, allarmato dall'intrusione, ad armi spiegate Marduk (1031a) attendeva Ninurta (1041a). Rispondendo con le armi, mandando in frantumi i cristalli magici, Ninurta (1041a) continuò a percorrere la galleria. Marduk (1031a) si ritirò nella camera superiore, luogo della Grande Pietra Pulsante (1067d). Al suo ingresso Marduk (1031a) abbassò le lastre di pietra che fungevano da chiusura; impedivano qualsiasi ingresso. Inanna (1042bb) e Ishkur (1041c) seguirono Ninurta (1041a) nell'Ekur (1082f); riflettevano sulla mossa successiva. Che il nascondiglio incassato diventi la bara di pietra di Marduk (1031a)! Così disse loro Ishkur (1041c). Ishkur (1041c) attirò la loro attenzione sulle tre pietre di chiusura, già pronte per scivolare giù. Che una morte lenta, perché sepolto vivo, sia la condanna di Marduk (1031a)! Così Inanna (1042bb) approvò. Alla fine della galleria, i tre abbassarono le pietre di chiusura. Ciascuna di esse scivolò per chiudere l'ingresso, per sigillare Marduk come in una tomba (1031a).- Lontano dal Sole e dalla luce, senza cibo, né acqua, all'interno dell'Ekur (1082f), Marduk (1031a) venne sepolto vivo. Che Marduk (1031a) sia riportato fra i vivi! Così Sarpanit (1031aa) supplicò Enki (1030). Enki (1030) la inviò da Utu (1042ba) e Nannar (1041b), che avevano il potere di intercedere presso Inanna (1042bb). Che sia concesso il dono della vita al mio signore Marduk (1031a)! Così Sarpanit (1031aa) invocò, indossando abito di penitente. Che gli sia concesso di continuare a vivere con umiltà, rinuncerà allora al regno! Per la morte del mio amato, l'Istigatore (1031a) deve morire! Così replicò Inanna (1042bb). Ninharsag (1050), la Pacificatrice (1050), convocò Enki (1030) ed Enlil (1040), suoi fratelli. Marduk (1031a) deve essere punito, ma la morte non è giustificata! Così disse loro. Che Marduk (1031a) viva in esilio, che a Ninurta (1041a) la successione sulla Terra (666) sia demandata! - Se la scelta deve essere tra la vita e la successione, cosa posso mai dire io, che sono il padre? Così rispose Enki (1030) con cuore greve. Le mie terre sono ormai in preda alla desolazione. I conflitti devono finire, sto ancora piangendo per Dumuzi (1031e); che Marduk (1031a) viva in esilio! - Così disse Enlil (1040) a Enki (1030): Tutte le stazioni del Legame Cielo-Terra (1095f) devono essere affidate a me solo e a me soltanto. Devi affidare il dominio sulla Terra dei Due Canali (1085f) a un altro dei tuoi figli. Gli Igigi (1073), che seguiranno Marduk (1031a), dovranno rinunciare al Luogo dell'Atterraggio (1095ca) e dovranno abbandonarlo. Marduk (1031a) deve andare in esilio nella Terra Senza Ritorno (1108_c), che non è abitata da nessuno dei discendenti di Ziusudra (1074g_afc)! - Enki (1030) in cuor suo riconobbe la mano del Fato (1054): Che così sia! Così acconsentì a capo chino. - Soltanto Ningishzidda (1031d) conosce le viscere di Ekur (1082f); che sia padrone sulla sua terra! Una volta annunciate le decisioni dei Grandi Anunnaki (1072a), venne convocato Ningishzidda (1031d) per operare il salvataggio. - Ningishzidda (1031d) esaminò i progetti segreti di Ekur (1082f), studiò come aggirare il blocco. Salverò Marduk (1031a) attraverso un'apertura superiore, che sarà scavata nella roccia! Così disse ai capi (1051a). - Gli Anunnaki (1072), guidati da Ningishzidda (1031d), seguirono il piano da lui escogitato. Crearono l'apertura con attrezzi che frantumano le pietre, scavarono il pozzo di salvataggio. Raggiunsero così l'interno del monte artificiale (1082f), con un'esplosione si aprirono un varco. Aggirando le tre pietre che bloccavano il passaggio, raggiunsero la camera superiore. Sollevarono su di una piccola piattaforma le saracinesche; trassero in salvo Marduk (1031a) svenuto. - Fuori, Sarpanit (1031aa) e Nabu (1031ab) erano in attesa dello sposo e del padre: fu una riunione felice. - Quando  però a Marduk (1031a) il padre Enki (1030) riferì le condizioni della liberazione, Marduk (1031a) si infuriò: preferisco morire anziché rinunciare al mio diritto regale per nascita! - Marduk (1031a) insieme a Sarpanit (1031aa) e a Nabu (1031ab) partì alla volta della Terra Senza Ritorno (1108_c). Con moglie e figlio si recò in un luogo dove le bestie con le corna vengono cacciate. (l’America del Nord ??) - A Ninurta (1041a), che aveva sconfitto Anzu (1150) e Marduk (1031a), vennero concessi i poteri della successione di Enlil (1040). In tutte le terre avrebbe sostituito il padre. era umiliato - Al Fato (1054) mi arrendo! Così mormorò in un sussurro appena percettibile. Insieme a Sarpanit (1031aa) e a Nabu (1031ab) partì alla volta della Terra Senza Ritorno (1108_c). Con moglie e figlio si recò in un luogo dove le bestie con le corna vengono cacciate. (l’America del Nord ??) - Anu (1020) rifletteva; desiderava riprendere in esame la punizione inflitta a Marduk (1031a). Quando ti recherai alle Terre al di là degli Oceani (1108_a), a Marduk (1031a) sarà concesso di venirti a incontrare! La Regione (1108_a) dove Marduk (1031a) si trova è in quella parte della Terra (666)! Così riferì Enlil (1040) ad Anu (1020). - Poi, dalle terre dal nord, le terre dove vengono cacciate le bestie dalle grandi corna, Marduk (1031a) giunse al cospetto di Enki (1030), suo padre, e di Anu (1020), suo nonno; Nabu (1031ab), suo figlio, era con lui. Quando Enki (1030) chiese di Sarpanit (1031aa), Marduk (1031a), affranto, raccontò loro della sua morte. Ora Nabu (1031ab) è rimasto con me da solo! Così disse Marduk (1031a) al padre (1030) e al nonno (1020). – Anu (1020) strinse Marduk (1031a) forte al petto: sei già stato punito a sufficienza! Così gli disse. Con la mano destra posata sul capo di Marduk (1031a), Anu (1020) lo benedisse e lo perdonò. - Ancora una volta si strinsero, si abbracciarono e si baciarono; dal Nuovo Luogo dei Carri (1095cb) Anu (1020) e Antu (1020a) partirono alla volta di Nibiru (800). - Marduk (1031a) fu il primo a rompere il silenzio carico di tristezza; di collera traboccavano le sue parole: Che cosa è questo Nuovo Luogo dei Carri Celesti (1095cb)? Dagli altri esigeva una spiegazione. Cosa è accaduto a mia insaputa, dopo il mio esilio? Poi Enki (1030) raccontò a Marduk (1031a) della decisione delle quattro regioni. La furia di Marduk (1031a) non conobbe allora limiti: Perché Inanna (1042bb), causa stessa della morte di Dumuzi (1031e), deve avere una regione tutta sua? Le decisioni sono state prese, non possono essere modificate! - Marduk (1031a) e Nabu (1031ab) abitavano a Eridu (1080), nell'Eden (1084) non avevano una dimora propria. - Isimud (1170) intercettò la Barca Celeste (1094a) di Inanna (1042bb) mentre si avvicinava a Unug-ki (1081g). La obbligò a ritornare a Eridu (1080a) per affrontare così la collera di Enki (1030). Ma quando Inanna (1042bb) giunse a Eridu (1080a), non aveva più con sé i ME (680): li aveva affidati a Ninshubur (1072bc), la sua ancella; Ninshubur (1072bc) li portò alla Casa di Anu (1081g) a Unug-ki (1081g). - In nome del potere che mi è conferito, in nome di Anu (1020), mio padre, ti ordino di restituirmi i ME (680)! Così disse infuriato Enki (1030) a Inanna (1042bb), nella sua dimora la tenne prigioniera. - Quando Enlil (1040) lo venne a sapere, giunse a Eridu (1080a) per affrontare il fratello. - Con diritto ho ottenuto i ME (680), lo stesso Enki (1030) li ha messi nelle mie mani! Così disse Inanna (1042bb) a Enlil (1040); Enki (1030), mestamente, ammise la veridicità di quelle affermazioni. Quando sarà completato il tempo di Kish (1311a), la sovranità passerà a Unug-ki (1081g)! Così dichiarò Enlil (1040). - Nell'udir ciò Marduk (1031a) montò su tutte le furie; la sua collera non conobbe limiti. Sono stato umiliato a sufficienza! Così Marduk (1031a) urlò a Enki (1030), suo padre. Chiese perciò a Enlil (1040) che gli fosse subito assegnata una città sacra tutta sua nell'Eden (1084). Enlil (1040) non riuscì a impedire il piano di Marduk (1031a) e Nabu (1031ab). A Nibru-ki (1081ca) si riunirono Enlil (1040), i suoi figli e i suoi nipoti; tutti loro rifletterono sul da farsi. Marduk (1031a) sta costruendo senza permesso una Porta degli Dei (1132)! La sta affidando ai Terrestri (1075a)! - Così disse Enlil (1040) ai propri figli e nipoti. Se permettiamo che ciò accada, qualunque cosa gli esseri umani vorranno fare non sarà più impossibile per loro! - Era notte fonda quando da Nibru-ki (1081ca) giunsero gli Anunnaki Enliliti (1072c). Dalle loro Navicelle Spaziali (1094b) fecero piovere distruzione sulla torre in costruzione; fuoco e zolfo fecero piovere. Distrussero completamente la torre (1132) e tutto l'accampamento. - Marduk (1031a) si recò alla Terra dei Due Canali (1085f). Della Seconda Regione (1312), una volta fondata, era convinto di diventare il signore. - Quando Marduk (1031a), dopo una lunga assenza, fece ritorno alla Terra dei Due Canali (1085f), vi trovò insediato Ningishzidda (1031d); il Supremo Signore (1072b) era Ningishzidda (1031d). - Con l'aiuto dei discendenti degli Anunnaki (1072), che avevano sposato le Terrestri (1075_a), Ningishzidda (1031d) sorvegliava le terre. Ciò che Marduk (1031a) aveva un tempo progettato e creato, da Ningishzidda (1031d) era stato distrutto. -  Marduk (1031a) accusò Ningishzidda (1031d) della distruzione della cose nascoste, della partenza di Horus (1031ac_a) verso un luogo deserto, un luogo senza acqua. Un luogo infinito dove non si conoscono i piaceri del sesso! - Ascoltami bene, questo posto mi appartiene! Così disse Marduk (1031a) a Ningishzidda (1031d). Sei stato il mio sostituto, da ora in poi potrai essere solo il mio vice. Ma se sei propenso alla ribellione, dovrai andartene lontano in un'altra terra! - Nella nuova lingua Marduk (1031a) era venerato come Ra (1031a), lo Splendente (1031a) - Ra (1031a) fece contare la gente non su scala sessagesimale (1500), bensì decimale (1501). Anche gli anni li divise di dieci in dieci (1502). Sostituì l'osservazione (1503) della Luna con quella del Sole. - Mentre sotto la signoria di Tehuti (1031d) vennero ricostruite la Vecchia Città del Nord (1085f_a) e la Città del Sud (1085f_b), Marduk Ra (1031a) unì le due terre, quella del Nord (1085f_a) e quella del Sud (1085f_b), in un'unica Città della Corona (1085f_c). Nominò re un discendente di Neteru (1072) e di Terrestri (1075_a): Mena (1311c) era il suo nome. Laddove le due terre si incontrano e il grande fiume si divide, Ra (1031a) fondò la Città dello Scettro (1085f_c). La rese tanto splendente da oscurare Kish (1311a), nella Prima Regione (1311): Mena-Nefer (1085f_c), la Bellezza di Mena, questo fu il suo nome. – Ra (1031a) era infastidito dai sogni e dalle visioni di Inanna (1042bb), che alludevano al dominio di Dumuzi (1031e). Era ben deciso a opporsi ai progetti di espansione di Inanna (1042bb). Fece profonde riflessioni sulle questioni della risurrezione e dell'immortalità. Il pensiero di assurgere a divinità lo attraeva molto, proclamò di essere egli stesso una divinità! Per quanto era stato concesso a Gilgamesh (1081f_bbc), in buona parte un Terrestre (1075), Ra (1031a) era infuriato. Ma lo ritenne un buon sistema per assicurarsi la lealtà dei re e del popolo. Se ai semidei (1081f_bbe) viene mostrata la porta per l'immortalità, che ciò valga anche per i re della mia regione (1312)! - Così Marduk (1031a), conosciuto nella Seconda Regione (1312) con il nome di Ra (1031a), diceva tra sé: Che i re della mia Regione (1312) siano discendenti di Neteru (1072), che nell'Aldilà (1075l) viaggino fino a Nibiru (800)! Questo decretò Ra (1031a) nel suo regno. Insegnò ai re come costruire tombe rivolte a oriente. Agli scribi sacerdoti dettò un lungo libro, nel quale veniva descritto in ogni particolare il viaggio dell'Aldilà (1075l). Nel libro si narrava come raggiungere il Duat (1095), il Luogo delle Barche Celesti (1095). Come da lì con una Scala viaggiare fino al Cielo, viaggiare fino al Pianeta Imperituro (800). Come mangiare la Pianta della Vita (1074g_afcm), come bere a sazietà le Acque della Giovinezza (1074g_afcn). Ai sacerdoti Ra (1031a) insegnò della venuta degli dei (1072) sulla Terra (666). Disse loro che l'oro è lo splendore della vita. È la carne degli dei! Così Ra (1031a) disse ai re. - Dette istruzioni ai re di compiere spedizioni nell'Abzu (1085) e nel Dominio Inferiore (1085_a), per procurarsi l'oro. Quando, con la forza delle loro armi, i re di Ra (1031a) conquistarono terre non loro, Ra (1031a) invase i regni dei suoi fratelli, facendo così nascere e crescere la loro ira. - Cosa fa Marduk (1031a)? Così si chiedevano i fratelli. Ci vuole forse sottomettere? Si rivolsero allora a Enki (1030), loro padre; Ra (1031a) non dette ascolto alle parole di Ptah (1030), suo padre. Ra (1031a) dette ordine ai re di Magan (1311_a) e Meluhhah (1085ba) di conquistare tutte le terre circostanti. In cuor suo progettava di essere il Signore delle Quattro Regioni. La Terra (666) è mia, io solo la governerò! Così, inflessibile, disse a suo padre (1030). - Inanna (1042bb) si invaghì della gente che abitava nella pianura superiore dei due fiumi. Trovava gradevole il suono della loro lingua: a parlare la loro lingua ella imparò. Nella loro lingua chiamarono la città di Ki-Engi (1311) la chiamarono Sumer (1311). A Sumer (1311), la Prima Regione (1311), la sovranità passava a turno fra le città. - Nella Seconda Regione (1312), Ra (1031a) non permetteva cambiamenti, desiderava regnare da solo. Il Più Anziano del Cielo (1031a), colui che è Primogenito (1031a) sulla Terra (666)! Così voleva che i sacerdoti lo chiamassero. Il Supremo dei tempi del Principio (1031a)! Così decretò di essere chiamato negli inni. Signore dell'Eternità (1031a), colui che ha creato l'eternità, che presiede su tutti gli dèi. Colui che è senza pari, il grande solitario e l'unico! - Così Marduk (1031a), come Ra (1031a), si pose al di sopra di tutti gli altri dèi. Dei loro poteri e attributi arbitrariamente si appropriò. Come Enlil (1040) sono responsabile della signoria e dei decreti, come Ninurta (1041a) sono responsabile di zappare e combattere. Come Adad (1041c) dei lampi e dei tuoni, come Nannar (1041b) sono responsabile di illuminare la notte. Come Utu (1042ba) sono Shamash (1042ba), come Nergal (1031c) regno sul Mondo Inferiore (1085_a); come Gibil (1031b) conosco le profondità ricche di oro; ho scoperto il luogo da dove provengono rame e argento. Come Ningishzidda (1031d) comando i numeri e il loro conto; i cieli cantano la mia gloria! I Capi Anunnaki (1051a) erano profondamente allarmati per queste sue rivendicazioni. - Cosa ha mai avuto il sopravvento su di te? Così disse Enki (1030) a Marduk (1031a), suo figlio. Le tue pretese sono senza precedenti! I cieli, i cieli cantano la mia supremazia! Così rispose Marduk (1031a) al padre Enki (1030). - II Toro dei Cieli (1040_c), segno della Costellazione di Enlil (672_b), fu ucciso dai suoi stessi figli. Nei cieli si sta avvicinando l'Era dell'Ariete (672_ab), la mia - Nel primo giorno di primavera, che segnava l'inizio di un anno, venne attentamente osservato il sorgere del Sole (650). Quel giorno il Sole (650) sorgeva nelle stelle della Costellazione del Toro (672_b). - L'Era dell'Ariete (672_ab) era ancora remota, si trovavano ancora nell'Era del Toro (672_bb) di Enlil (1040)!  - Enlil (1040) conferì a Sharru-kin (1311d) molti poteri; Inanna (1042bb), con le sue armi di brillantezza, accompagnava i guerrieri. Gli giurarono obbedienza tutte le terre dal Mare Inferiore (1085ca) al Mare Superiore (1085cb). Ai confini della Quarta Regione (1314), per proteggerla, stazionavano le sue truppe. - Con occhio attento Ra (1031a) teneva costantemente sotto controllo Inanna (1042bb) e Sharru-kin (1311d), poi si avventò come un falco sulla preda. Dal luogo in cui Marduk (1031a) aveva tentato di costruire la Torre (1120) alta fino al cielo, da lì Sharru-kin (1311d) trasferì il suolo sacro ad Agade (810), per installarvi l'Oggetto Celeste Luminoso (1005). -  Infuriato Marduk (1031a) si affrettò alla Prima Regione (1311), insieme a Nabu (1031ab) e ai suoi seguaci giunse al luogo della Torre (1120). Del sacro suolo, solo io ho il possesso, una porta degli dèi sarà da me creata! - Così, con decisione parlò Marduk (1031a). Ai suoi seguaci dette ordine di deviare il corso del fiume. Nel luogo della Torre (1120) innalzarono dighe e muri, per Marduk (1031a) costruirono l'Esagila (1081i), la Casa del Dio Supremo (1081i). Babili (1120), Porta degli Dei (1120), Nabu (1031ab) così la chiamò in onore del proprio padre. - Marduk (1031a) si insediò nel cuore dell'Eden (1084), nel centro della Prima Regione (1311)! La furia di Inanna (1042bb) non conobbe limiti; con le sue armi colpì a morte i seguaci di Marduk (1031a). Il sangue della gente, come mai prima visto sulla Terra (666), scorreva a fiumi. Nergal (1031c) si recò a Babili (1120) da Marduk (1031a), suo fratello; per il bene della gente lo persuase ad abbandonare Babili (1120). Attendiamo in pace i veri segnali dal cielo! Così disse Nergal (1031c) al fratello. Marduk (1031a) acconsentì a partire, viaggiò di terra in terra per osservare i cieli. Da allora Ra (1031a), nella Seconda Regione (1312), venne chiamato Amon (1031a), il Nascosto o l'Invisibile. - Amon, il Nascosto o l'Invisibile. - Dopo che Marduk (1031a) divenne Amon (1031a), la sovranità si disintegrò nella Seconda Regione (1312), al suo posto regnarono disordine e confusione. - Colui che si è da solo proclamato Dio Supremo (1031a), avrà la supremazia sulla Terra (666). - Mentre Enlil (1040) rifletteva sulla visione, Galzu (1010) e sui segni premonitori, Marduk (1031a) andava di terra in terra. Annunciava alla gente della sua supremazia, il suo scopo era quello di raccogliere seguaci. Nelle terre del Mare Superiore (1085cb) e nelle terre confinanti con Ki-Engi (1311), Nabu (1031ab), figlio di Marduk (1031a), incitava la gente; progettava di conquistare la Quarta Regione (1314). - Non appena Ibru-Um (1311r) ebbe lasciato Harran (1081_ae), proprio in quella città giunse Marduk (1031a). Anche lui aveva osservato le profanazioni, le considerava come i dolori del travaglio per la nascita di un Nuovo Ordine. Da Harran (1081_ae), ai confini di Sumer (1311), progettò il suo attacco finale. Da Harran (1081_ae), situata al margine dei domini di Ishkur (1041c), diresse il sollevamento degli eserciti. - Quando furono trascorsi ventiquattro anni terrestri del suo soggiorno ad Harran (1081_ae), Marduk (1031a), agli altri dèi, di qualsiasi discendenza, rivolse un accorato appello. Confessando le sue trasgressioni, ma insistendo sul suo potere, così disse loro: Oh, dei di Harran (1081_ae), oh, grandi dei che giudicate, apprendete i miei segreti! Indossando la cintura ricordo le mie memorie: sono il divino Marduk (1031a), un grande dio, nei miei domini conosciuto come Ra (1031a). Fui mandato via per le mie colpe, tra le montagne ho vagato, per molte terre ho vagabondato. - Ventiquattro anni sono rimasto ad Harran (1081_ae), ho cercato un oracolo nel suo tempio. Riguardo al mio trono e al mio Dominio, in quella terra chiesi: Fino a quando? I tuoi giorni di esilio sono terminati! Così mi ha rivelato l'oracolo nel tempio. - Oh Grandi Dei (1072a), che determinate il Fato (1054), lasciate che io decida il futuro della mia città. Esagila (1081i), il mio tempio, che sia una dimora eterna, insediate un re a Babili (1120). Nella mia dimora tempio si riuniscano gli dei Anunnaki (1072), che accettino il mio patto! Con queste parole Marduk (1031a), facendo una confessione e un appello, annunziò agli altri dei la propria venuta. - Gli dei Anunnaki (1072) furono disturbati e infastiditi dalla sua richiesta di sottomissione. Enlil (1040) li convocò tutti in consiglio in una grande assemblea. Tutti i Capi Anunnaki (1051a) si riunirono a Nibru-ki (1081c); giunsero anche Enki (1030) e i fratelli di Marduk (1031a). Tutti erano agitati per gli avvenimenti, tutti erano contro Marduk (1031a) e Nabu (1031ab). Nel consiglio dei grandi dei le accuse dilagavano, le recriminazioni riempivano la stanza. Nessuno può evitare quanto sta per accadere; accettiamo la supremazia di Marduk (1031a)! Così Enki (1030) solo consigliò. Se sta davvero giungendo l'Era dell'Ariete (672_ab), priviamo Marduk (1031a) del Legame Cielo-Terra (1091)! Così propose infuriato Enlil (1040). Tutti concordarono di cancellare il Luogo dei Carri Celesti (1095c); tutti tranne Enki (1030). Nergal (1031c) suggerì perciò di utilizzare le Armi del Terrore (1060); solo Enki (1030) vi si oppose. Di questa decisione la Terra (666) dette notizia ad Anu (1020); Anu (1020) ripeté alla Terra (666) quanto aveva già detto. Ciò che è destinato, non sarà impedito dalla vostra decisione! Così ripeté Enki (1030) andando via. Ninurta (1041a) e Nergal (1031c) furono scelti per compiere l'atto malvagio. - Per sette giorni e sette notti i due attesero il segnale di Enlil (1040). - Come era sua intenzione quando fu terminata l'attesa, Marduk (1031a) fece ritorno a Babili (1120). Alla presenza dei suoi seguaci, armati di tutto punto, proclamò la propria supremazia. -
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