(1030)
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(1030).- Ea. Colui la Cui Casa è l'Acqua. - Enki, Figlio Primogenito di Anu, generato con Ninul, una concubina. - Enki, Signore della Terra. - Chiamato Nudimmud, l'Abile Creatore. - Genero di Alalu. -- Colui che conosce le cose. - Ptah, Colui Che ha Dato Forma alle Cose. – Enki-Ptah. - il Grande dei Dodici Dei Celesti. -
(-1030--1.html).- Enki (1030) - Ea (1030) - Ptah - Enki-Ptah - Ea, Colui la Cui Casa è l'Acqua. – Colui che è delle Acque. - Enki-Ptah. - Enki, Figlio Primogenito di Anu, generato con una concubina. - Enki, Signore della Terra. – Che Ea sia chiamato Nudimmud, l'Abile Creatore. - Genero di Alalu. - Figlio Primogenito di Anu. - generato con una concubina. - I mari e gli oceani furono concessi a Ea come suo dominio. - Di Abzu (1085) sarebbe stato il Signore, per estrarre con ingegno l'oro. - Che Eridu (1080) diventi per sempre dimora di Ea. - Enlil (1040) rivelò loro in segreto notizia dell'imminente Calamità (64b). - Ora che una Calamità (64b) è stata decretata da un destino sconosciuto, lasciamo che accada ciò che deve accadere! Così Enlil (1040) infuriato asserì. Che tutti i capi giurino solennemente di lasciar accadere gli eventi senza ostacolarli! Così Enlil (1040) chiese a tutti loro. - Per quei pochi di noi Anunnaki (1072), che decideranno di restare, il rifugio saranno le Navi Celesti (1094a), nei cieli della Terra (666), per attendere la calamità, per essere testimoni del Fato (1054) della Terra (666)! - In qualità di comandante, sarò il primo a restare! Così disse Enlil (1040). Che gli altri compiano ciascuno la propria scelta! - Enki (1030) e Ninki (1030a) scelsero di restare e di non abbandonare la Terra (666); con orgoglio la loro decisione annunciarono. - Uno alla volta gli altri figli di Enki (1030) annunciarono la propria decisione di restare: Nergal (1031c) e Gibil (1031b), Ninagal (1031f) e Ningishzidda (1031d) e anche Dumuzi (1031e) - Tutti gli occhi si puntarono su Ninmah (1050)! - Con orgoglio annunciò la sua decisione di restare: Qui è il lavoro di tutta la mia vita! Non abbandonerò i Terrestri (1075a), frutto della mia creazione! - Che accada tutto, come decretato dal Fato (1054), che sia nota come la decisione di Enlil (1040). Che solo su di lui ricadano per sempre le responsabilità! Così disse Enki (1030) rivolto a tutti. - Enki (1030), assopito nella sua dimora, ricevette in sogno una visione, l'immagine di un uomo, lucente e scintillante, come i cieli. Riconobbe nelle sue fattezze Galzu (1010), l'emissario dai capelli bianchi! - Si avvicinò al letto di Enki (1030), Galzu (1010) apri bocca e così disse: Le tue accuse nei confronti di Enlil (1040) erano infondate, perché lui ha detto solo la verità. La decisione che passerà alla storia come Decisione di Enlil (64bb) non è sua, bensì decretata dal Destino (1055). - Ora prendi il Fato (1054) nelle tue mani, perché i Terrestri (1075a) erediteranno la Terra (666). - Convoca tuo figlio Ziusudra (1074g_afc), senza infrangere il giuramento, rivelagli dell'imminente calamità. Digli di costruire una barca in grado di resistere alla valanga di acqua, deve costruire una barca che possa essere sommersa. Ti mostro il modello su questa tavoletta. - Che si salvino lui e la sua famiglia, e che prenda anche con sé i semi di tutto ciò che è utile, che siano piante o che siano animali. Questa è la volontà del Creatore di Tutte le Cose (1)! - E Galzu (1010), nella visione, sulla tavoletta con lo stilo tracciò un'immagine. E depose la tavoletta così incisa accanto al letto di Enki (1030) e la visione si dissolse. - La tavoletta, quella che aveva visto nella visione si era materializzata accanto al suo letto! - Su di essa vi era tracciato il disegno di una barca dalla forma strana. Sui bordi della tavoletta vi erano segni di misurazioni, indicavano le dimensioni della barca! - Per non infrangere il giuramento, il dio Enki (1030) non parlò a Ziusudra (1074g_afc), bensì alla parete della capanna: Svegliati! Svegliati! Così esortava Enki (1030) rivolgendosi al muro di paglia, parlava protetto dal paravento di canne. Presta attenzione alle mie parole, presta attenzione alle mie istruzioni! Su tutte le abitazioni, su tutte le città infurierà una tempesta catastrofica. Sarà la distruzione dell'Umanità (1075b) e dei suoi figli. Questa è la decisione finale, il verdetto dell'assemblea che Enlil (1040) ha riunito. Questa è la decisione di Anu (1020), di Enlil (1040) e di Ninmah (1050). - Ascolta le mie parole: abbandona la tua casa, costruisci una barca; rinuncia a ciò che possiedi e salva la tua vita! La barca che devi costruire e le sue misure sono indicate sulla tavoletta che lascerò accanto alla parete della capanna di canne. Assicurati che la barca sia coperta ovunque, il Sole dal suo interno non si deve scorgere. I cavi devono essere molto forti, gli ingranaggi forti e stretti per respingere l'acqua. Che la barca sia in grado di girarsi e rovesciarsi, così da sopravvivere alla valanga d'acqua! - In sette giorni la costruirai, vi farai entrare la tua famiglia e i tuoi parenti. Nella barca stipa cibo e acqua da bere, porta con te anche gli animali domestici. Poi, il giorno prescelto, ti sarà dato un segnale. Quel giorno, un nocchiero, che conosce bene le acque, da me incaricato, verrà da te. Quel giorno dovrai entrare nella barca, sigillare il portello. - Un Diluvio (64b) travolgente, proveniente da sud, devasterà le terre e ogni forma di vita. Solleverà la tua barca dagli ormeggi, la barca si girerà e si rigirerà. Non temere il nocchiero ti condurrà in un porto sicuro. Grazie a te i semi dell'Uomo Civilizzato (1075a) sopravviveranno! - Ziusudra (1074g_afc) uscì da dietro il paravento di canne: vide una tavoletta di lapislazzuli brillare alla luce della Luna e la raccolse. Vi era disegnata l'immagine di una barca, delle tacche ne indicavano le misure. Ziusudra (1074g_afc) era il più saggio fra gli Uomini Civilizzati (1075a), comprese perciò quanto aveva udito. - Al mattino parlò così alla gente della sua città. Il dio Enlil (1040) si è infuriato, e mi è ostile. Navigherò fino all'Abzu (1085), partirò da qui per sempre, a bordo di una barca che devo costruire in fretta. - Si incoraggiarono a vicenda per aiutarlo a costruire in fretta la barca. - Col bitume rese la barca a tenuta stagna sia all'interno che all'esterno. La barca venne completata il quinto giorno. La gente della città portò alla barca cibo e acqua. Si tolsero da bocca il cibo; avevano fretta di placare Enlil (1040)! - Vennero introdotti nella barca anche gli animali a quattro zampe, gli uccelli del cielo vi entrarono di loro spontanea volontà. Nella barca si rinchiusero Ziusudra (1074g_afc), la sua sposa (1074g_afca) e i suoi figli, vennero anche le loro mogli e i loro figli. - Il sesto giorno Ninagal (1031f), il Signore delle Grandi Acque (1031f), giunse alla barca. Era un figlio di Enki (1030), era stato scelto per essere il nocchiere. Teneva fra le mani una scatola di legno di cedro, nella barca la tenne accanto a sé. Contiene le essenze della vita (690) e le uova della vita delle creature viventi, raccolte da Enki (1030) e da Ninmah (1050). Affinché siano protette dalla collera di Enlil (1040), per far risorgere la vita se la Terra (666) mai lo vorrà! - Dopo il Diluvio (64b), Enki (1030) consegnò un dono agli Anunnaki (1072) e ai Terrestri (1075a). Aprì lo scrigno, che Ninagal (1031f) aveva portato, annunciò a tutti il suo sorprendente contenuto. Le Essenze della Vita (690) e le uova della vita possono essere combinate nel ventre degli animali a quattro zampe, salvati nella barca di Ziusudra (1074g_afc). Si moltiplicheranno pecore che daranno carne e lana, noi tutti avremo bestiame per latte e pellami. Poi la Terra (666) sarà ripopolata da altre creature viventi! - Colui che conosce le cose. - In tutto quel tempo continuava a chiedere ai Capi (1051a) un dominio tutto suo. La Terza Regione (1313) verrà dopo la Seconda (1312)! Così la rassicurarono i Capi (1051a). - - Quando si chinava, Enki (1030) poteva ammirarne la vulva di Inanna (1042bb). Bevvero vino dolce dalle coppe, fecero una gara nel bere birra! Mostrami i ME (680). Così disse Inanna (1042bb) nel corso del gioco. Che io possa tenerli in mano! Sette volte nel corso della gara Enki (1030) affidò a Inanna (1042bb) i ME (680). Le formule divine per la posizione di signore e di re, di sacerdote e di scriba, Enki (1030) le dette da tenere i ME (680) per l'amore e per la guerra. Le dette i ME (680) per la musica e per il canto, per la lavorazione del legno e dei metalli e delle pietre preziose. Enki (1030) dette a Inanna (1042bb) novantaquattro ME (680), necessari per i regni civilizzati. Tenendo ben stretti i premi, Inanna (1042bb) di soppiatto fuggì da Enki (1030) addormentato. - - Quando si chinava, Enki (1030) poteva ammirarne la vulva di Inanna (1042bb). Bevvero vino dolce dalle coppe, fecero una gara nel bere birra! Mostrami i ME (680). Così disse Inanna (1042bb) nel corso del gioco. Che io possa tenerli in mano! Sette volte nel corso della gara Enki (1030) affidò a Inanna (1042bb) i ME (680). Le formule divine per la posizione di signore e di re, di sacerdote e di scriba, Enki (1030) le dette da tenere i ME (680) per l'amore e per la guerra. Le dette i ME (680) per la musica e per il canto, per la lavorazione del legno e dei metalli e delle pietre preziose. Enki (1030) dette a Inanna (1042bb) novantaquattro ME (680), necessari per i regni civilizzati. Tenendo ben stretti i premi, Inanna (1042bb) di soppiatto fuggì da Enki (1030) addormentato. - Si affrettò alla Barca Celeste (1094a), dette istruzioni al suo pilota di allontanarsi in volo. - Isimud (1170) intercettò la Barca Celeste (1094a) di Inanna (1042bb) mentre si avvicinava a Unug-ki (1081g). La obbligò a ritornare a Eridu (1080a) per affrontare così la collera di Enki (1030). Ma quando Inanna (1042bb) giunse a Eridu (1080a), non aveva più con sé i ME (680): li aveva affidati a Ninshubur (1072bc), la sua ancella; Ninshubur (1072bc) li portò alla Casa di Anu (1081g) a Unug-ki (1081g). - In nome del potere che mi è conferito, in nome di Anu (1020), mio padre, ti ordino di restituirmi i ME (680)! Così disse infuriato Enki (1030) a Inanna (1042bb), nella sua dimora la tenne prigioniera. - Quando Enlil (1040) lo venne a sapere, giunse a Eridu (1080a) per affrontare il fratello. - Con diritto ho ottenuto i ME (680), lo stesso Enki (1030) li ha messi nelle mie mani! Così disse Inanna (1042bb) a Enlil (1040); Enki (1030), mestamente, ammise la veridicità di quelle affermazioni. Quando sarà completato il tempo di Kish (1311a), la sovranità passerà a Unug-ki (1081g)! Così dichiarò Enlil (1040) - Nella nuova lingua Enki (1030) era adorato come Ptah (1030) - Colui Che ha Dato Forma alle Cose (1030). - Enki-Ptah. - il Grande dei Dodici Dei Celesti. – Come il Grande dei Dodici Dei Celesti (1030), Ptah (1030) destinò a Ra (1031a) il segno della Costellazione dell'Ariete (672_a). - A quel tempo nelle terre occidentali Ur-Nammu (1311e), la Gioia di Urim (1311e), cadde dal suo carro e morì. Sul trono di Urim (1081ae) gli successe suo figlio Shulgi (1311ea). - Shulgi (1311ea) era pieno di viltà e aveva sete di battaglie. A Nibru-ki (1081c) si unse come sommo sacerdote, a Unug-ki (1081g) cercò le gioie della vulva di Inanna (1042bb). Non riconoscente a Nannar (1041b), arruolò nel suo esercito guerrieri che provenivano dalle regioni montuose. Con il loro aiuto invase le terre occidentali, ignorò l'inviolabilità del Centro Controllo Missione (1095d). - Mise piede nella sacra Quarta Regione (1314), si proclamò Re delle Quattro Regioni (1311ea). – Per la profanazione Enlil (1040) era furioso, Enki (1030) parlò a Enlil (1040) dell'invasione: I sovrani della tua regione hanno superato ogni limite! Così amareggiato disse Enki (1030) a Enlil (1040). Marduk (1031a) è l'ispiratore di tutti i guai! Così Enlil (1040) ribatté a Enki (1030).