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(641) - Sapere

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(641)

Collazione > Note


(-641-.html).- la Battaglia Celeste.Le acque celesti erano mescolate insieme; non erano ancora separate da un Bracciale Martellato (817). A quell'epoca, i circuiti non erano ancora completamente formati. I destini degli dèi non erano ancora decretati. I fratelli divini si coalizzarono; i loro modi erano erratici. II loro comportamento nei confronti di Apsu (650) era detestabile. - Tiamat (650a), infastidita, era insieme afflitta e infuriata. Formò una folla che iniziò a marciare al suo fianco, creò una schiera rabbiosa e ringhiante contro i figli di Apsu (650). - Creò così undici guerrieri di questo tipo.
 
Proclamò il suo primogenito, Kingu (941), loro capo. Quando gli dèi celesti sentirono questo, si riunirono in consiglio. Ha elevato Kingu (941), nelle sue mani ha messo l'alto comando come se fosse An (812)! Così si dissero. Ha fissato sul suo petto la Tavola dei Destini (960), per conquistare il suo circuito. Ha istruito il suo discendente Kingu (941) per andare in battaglia contro gli dèi. - Chi si opporrà a Tiamat (650a)? Così gli dèi si chiesero. Nessuno nei loro circuiti si fece avanti, nessuno avrebbe impugnato l'arma per la battaglia. - A quell'epoca, nel cuore del Profondo (630) un dio era stato creato. Era nato nella Camera dei Fati (630), il Luogo dei Destini (630). Era stato creato da un Abile Creatore (7), era il figlio del suo stesso Sole. Dal Profondo (630) dove era stato creato, il dio si allontanò in tutta fretta, dalla sua famiglia. - Portava via con sé un dono del suo Creatore (42), il Seme della Vita (1056). Fece rotta verso il vuoto; era alla ricerca di un nuovo destino (1055). Antu (812a) fu la prima a vederlo, il suo seno non aveva mai allattato. Vieni, sii mio figlio. - Le sue parole riempirono di orgoglio il cuore del nuovo arrivato; colei che lo avrebbe allattato lo rese altezzoso. La sua testa raddoppiò di misura, ai suoi lati quattro membra germogliarono. Verso Antu (812a) deviò la sua rotta, così da mostrare ben presto la sua faccia ad An (812). Quando An (812) lo vide, Figlio mio! Figlio mio! Così gridò estasiato. Sarai destinato alla guida, una schiera di servitori sarà al tuo fianco! Che Nibiru (800) sia il tuo nome, per sempre noto come Luogo dell'Attraversamento (800). Gettò la sua rete, prese quattro servitori per Nibiru (800). Voleva che la schiera fosse al suo fianco: il Vento del Sud (801), il Vento del Nord (802), il Vento dell'Est (803) e il Vento dell'Ovest (804). Con immensa gioia An (812) annunciò al suo progenitore Anshar (815a) l'arrivo di Nibiru (800). A questa notizia Anshar (815a) inviò come emissario Gaga (816), che gli era accanto, per comunicare ad An (812) parole di saggezza, per assegnare un incarico a Nibiru (800). Incaricò Gaga (816) di esprimere quello che sentiva nel profondo del suo cuore, di parlare così ad An (812): Tiamat (650a), che ci ha generati, ora ci detesta. Ha preparato una schiera armata, è furiosa di rabbia. Contro gli dèi, i suoi figli, undici guerrieri le marciano al fianco. Ha proclamato Kingu (941) loro capo, ha fissato il destino al suo petto senza alcun diritto. Nessun dio fra di noi sa opporsi al suo astio, la sua schiera suscita in tutti noi grande paura. Che Nibiru (800) diventi il nostro Vendicatore! Che possa sconfiggere Tiamat (650a), che possa salvare le nostre vite! Che sia per lui decretato il Fato (1054), che possa affrontare il nostro grande nemico! Gaga (816) partì verso An (812); s'inchinò davanti a lui, ripeté le parole di Anshar (815a). An (812) ripeté le parole del progenitore a Nibiru (800), gli rivelò il messaggio di Gaga (816). Nibiru (800) ascoltò le parole con meraviglia; sentì con stupore di quella madre che sarebbe anche capace di divorare i propri figli. Il suo cuore già lo spronava a schierarsi contro Tiamat (650a). Aprì la bocca, così parlò ad An (812) e Gaga (816): Se davvero dovrò sconfiggere Tiamat (650a) per salvare la vostra vita, che sia convocata l'assemblea degli dèi, che sia proclamato supremo il mio destino! Che tutti gli dèi concordino in consiglio di proclamarmi capo, che si inchinino al mio comando! Quando Lahmu (660) e Lahamu (665) udirono questo, gridarono con angoscia: La richiesta era invero molto strana, il suo significato era incomprensibile! Così essi dissero. Gli dèi che decretano i fati si consultarono. Tutti furono concordi: che Nibiru (800) fosse il loro Vendicatore, che a lui fosse decretato un fato supremo. Da questo momento in poi i tuoi ordini saranno inconfutabili! Così gli dissero. Nessuno fra noi dèi trasgredirà i tuoi confini! Vai, Nibiru (800), sii il nostro Vendicatore! Gli crearono un circuito sontuoso per procedere verso Tiamat (650a). Impartirono a Nibiru (800) la loro benedizione, consegnarono a Nibiru (800) armi terribili. Anshar (815a) generò tre altri venti di Nibiru (800): il Vento del Male (1061), il Turbine del Vento (1062), il Vento senza Pari (1063). Kishar (815aa) riempì il suo corpo di una fiamma ardente, così da formare una rete per imbrigliare Tiamat (650a). Così, pronto per la battaglia, Nibiru (800) fece rotta direttamente verso Tiamat (650a). Il Signore (800) andò avanti, seguì la sua strada decisa dal Fato (1054). Si rivolse verso la rabbiosa Tiamat (650a), con le sue stesse labbra pronunciò un incantesimo. Indossò come vestito di protezione Ciò Che Pulsa (1064) e Ciò Che Irradia (1065). La sua testa fu incoronata da un terribile fulgore. Alla sua destra posizionò Ciò Che Colpisce (1066), alla sua sinistra mise Ciò Che Respinge (1067). Mandò avanti come una tempesta i sette venti, la sua schiera di aiutanti. Avanzava per esplorare Tiamat (650a) e i suoi aiutanti, per scrutare il piano di Kingu (941), comandante della schiera di Tiamat (650a). Quando scorse il valoroso Kingu (941), la sua vista si offuscò; mentre guardava i mostri, il suo corso si sconvolgeva, non riusciva a mantenere la direzione, compiva gesti confusi. Gli aiutanti di Tiamat (650a) le si strinsero intorno, tremanti di terrore. Le radici di Tiamat (650a) si scossero, emise un terribile ruggito. Su Nibiru (800) operò un incantesimo, lo avviluppò con il suo fascino. Fra i due si arrivò allo scontro, la battaglia era inevitabile! Tiamat (650a) e Nibiru (800) si trovarono faccia a faccia; avanzavano l'uno contro l'altro. Si avvicinavano alla battaglia, si preparavano a un duello. Il Signore (800) distese la sua rete, la gettò per avvilupparla. Con furia Tiamat (650a) gridò, perse i sensi come se fosse posseduta. Il Vento del Male (1061), che lo seguiva, Nibiru (800) le scatenò contro; Il Vento del Male (1061) le scagliò in faccia. Tiamat (650a) aprì la bocca per divorare il Vento del Male (1061), ma non riuscì più a richiudere le labbra. Il Vento del Male (1061) caricò il suo ventre, penetrò nelle sue viscere. Le sue viscere erano dilaniate, il suo corpo si gonfiò, la sua bocca si spalancò. Attraverso l'apertura Nibiru scagliò una freccia lucente, un lampo divino. Penetrò nelle sue viscere le dilaniò il ventre; le si conficcò nel grembo, le spezzò il cuore. Dopo averla così domata, egli spense il suo soffio vitale. Nibiru (800) esaminò il corpo senza vita, Tiamat (650a) era ora come una carcassa macellata. Vicino alla padrona senza vita, i suoi undici aiutanti erano tremanti di paura. Nella rete di Nibiru (800) furono catturati; furono incapaci di fuggire. Anche Kingu (941), proclamato da Tiamat (650a) capo della schiera, era fra di loro. Il Signore (800) lo incatenò, lo legò alla padrona senza vita. Strappò da Kingu (941) le Tavole dei Destini (960), ingiustamente a lui date. Vi impresse il suo sigillo, fissò il Destino (1055) al suo petto. Gli altri della schiera di Tiamat (650a) legò come prigionieri, li intrappolò nel suo circuito. Li calpestò sotto i suoi piedi, li fece a pezzi. Li legò al suo circuito; li fece orbitare indietro. Nibiru (800) partì poi dal Luogo della Battaglia (640), si recò ad annunciare la vittoria agli dèi che lo avevano prescelto. Compì un circuito intorno ad Apsu (650), viaggiò verso Kishar (815aa) e Anshar (815a). Gaga (816) venne a salutarlo, poi fece rotta come messaggero verso gli altri. Nibiru (800) oltrepassò An (812) ed Antu (812a), si diresse verso la Dimora nel Profondo (630). Ripensò poi al Fato (1054) di Tiamat (650a) ormai senza vita e a quello di Kingu (941). Il Signore Nibiru (800) allora ritornò a Tiamat (650a), che prima aveva domato. Le si avvicinò, si soffermò a vedere il suo corpo senza vita. Nel suo cuore concepì ingegnosamente un piano per dividere il mostro. Poi, come si fa con un mitilo, la divise in due parti, le separò il petto dalle parti inferiori. Recise i canali del suo sangue, guardò con stupore le sue vene d'oro. Calpestando la sua parte posteriore, il Signore (800) le tranciò di netto la parte superiore. Convocò accanto a sé il Vento del Nord (802), suo aiutante.
 
Comandò al Vento (802) di portare via il cranio staccato, di gettarlo nel vuoto. Allora il Vento (802) di Nibiru (800) si librò su Tiamat (650a), investendola con un fiotto di acque. Nibiru (800) scoccò un lampo, impartì il segnale al Vento del Nord (802). Con un fulgore, la parte superiore di Tiamat (650a) venne portata in un luogo sconosciuto. Anche Kingu (941), a lei legato, fu con lei esiliato, per essere compagno della parte staccata.
 
Nibiru (800) rifletté poi sul Fato (1054) della parte posteriore:
 
Che fosse un eterno trofeo della battaglia, questo era il suo volere.
 
Che fosse per sempre ricordato nei cieli, per custodire il Luogo della Battaglia (640).
 
Con la sua mazza schiacciò in mille pezzi la parte posteriore, poi li unì per formare il Bracciale Martellato (817).
 
Unendoli insieme, li posizionò come guardiani, un Firmamento (817) per dividere le acque dalle acque.
 
Separò i Mari Superiori (600) sopra il Firmamento (817) dai Mari Inferiori (610).
 
Tutto questo Nibiru (800) creò con molto ingegno. Il Signore (800) attraversò i cieli per scandagliare le regioni. Misurò le dimensioni dal regno di Apsu (650) alla dimora di Gaga (816). Nibiru (800) esaminò poi il limite del Profondo, gettò lo sguardo verso il suo luogo natale. Si soffermò ed esitò; poi lentamente ritornò al Firmamento (817), al Luogo della Battaglia (640). Nell'attraversare di nuovo la regione di Apsu (650), ripensò con rimorso alla Sposa (650a) del Sole (650) che più non c'era. Guardò la metà ferita di Tiamat (650a), prestò attenzione alla sua Parte Superiore. Le acque della vita, la sua ricchezza, stillavano ancora dalle ferite. Le sue vene d'oro riflettevano i raggi di Apsu (650). Allora Nibiru (800) si ricordò del Seme della Vita (1056), eredità del suo Creatore (7). Quando aveva calpestato Tiamat (650a), quando l'aveva separata, sicuramente le aveva trasmesso il Seme (1056)!
 
Si rivolse ad Apsu (650), così gli parlò:
 
Con i tuoi caldi raggi, risana le ferite!
 
Che nuova vita sia data alla parte staccata, che possa essere accolta nella tua famiglia come una figlia!
 
Che le acque siano tutte raccolte in un luogo,
 
Che possa apparire la terraferma!
 
Che sia chiamata Terraferma (666), che il suo nome d'ora in poi sia Ki! (666)
 
Apsu (650) prestò attenzione alle parole di Nibiru (800):
 
Che la Terra (666) si unisca alla mia famiglia! Così decretò. Ki (666), Terraferma (666) del Mondo Inferiore, (610).
 
che il suo nome d'ora in poi sia Terra (666)!
 
Che, con la sua rotazione, ci siano notte e giorno;
 
Che di giorno io la possa irradiare con i miei raggi risanatori.
 
Che Kingu (941) sia una creatura della notte, di notte brillerà come compagna della Terra (666),
 
Che per sempre sia la Luna (941)!
 
Nibiru (800) ascoltò con compiacimento le parole di Apsu (650). Attraversò i cieli e ispezionò le regioni. Agli dèi, che lo avevano reso supremo, concesse stazioni permanenti. Decise che non dovessero trasgredire i confini dei propri circuiti, né darsi battaglia. Rafforzò le serrature dei cieli, ai loro lati posizionò dei cancelli. Scelse per sé una dimora esterna; si estendeva al di là di Gaga (816). Supplicò Apsu (650) perché decretasse che il grande circuito fosse il suo destino. Dalle loro stazioni tutti gli dèi decretarono: che la sovranità di Nibiru (800) sia senza pari! Lui (800) è il più radioso degli dèi, che lui sia veramente il Figlio del Sole (800)!
 
Dalla sua dimora Apsu (650) concesse la sua benedizione:
 
Nibiru (800) deve essere il Luogo dell'Attraversamento (800) del Cielo e della Terra;
 
Luogo dell'Attraversamento (800) sarà chiamato!
 
Sopra o sotto Nibiru (800) gli dèi non dovranno mai attraversare.
 
Una posizione centrale è stata conferita per sempre a Nibiru (800), per essere così il pastore degli dèi.
 
Il suo circuito sarà uno Shar (805); questo sarà per sempre il suo Destino (1055)!
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