Capitolo 15°
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Zecharia Sitchin
Il Libro perduto del Dio Enki
Le Parole di Enki
Quarta Tavoletta
Capitolo 15°
Questo è ora il racconto del giudizio di Alalu (820) ; e di quanto avvenne dopo sulla Terra (666) e su Lahmu (660).
Nella sua capanna di canne Anu (1020) era sofferente, Enki (1030) lo curò nella capanna di canne. Nella sua capanna di canne era seduto Alalu (820), dalla bocca sputava schiuma. Il fallo di Anu (1020) pesava come un macigno nelle sue interiora. Del seme di Anu (1020) erano impregnate le sue interiora; il suo ventre si gonfiò come quello di una femmina in travaglio. Il terzo giorno i dolori di Anu (1020) si placarono; il suo orgoglio era profondamente ferito. Desidero fare ritorno a Nibiru (800)! Così disse Anu (1020) ai suoi due figli.
Prima però, che Alalu (820) venga giudicato; che gli venga inflitta una sentenza commisurata al crimine commesso! Secondo le leggi di Nibiru (800) Sette Giudici (1026) dovevano essere presenti, colui di rango più elevato avrebbe presieduto. Nella piazza di Eridu (1080) gli eroi si riunirono per assistere al processo di Alalu (820).
Sette seggi erano stati preparati per i Sette che Giudicano (1026); per Anu (1020), che presiedeva, fu approntato il seggio più alto. Alla sua destra era assiso Enki (1030); alla sua sinistra era assiso Enlil (1040). Anzu (1150) e Nungal (1202) erano seduti alla destra di Enki (1030); Abgal (1201) e Alalgar (1203) erano seduti alla sinistra di Enlil (1040).
Enlil (1040) fu il primo a prendere la parola: in modo leale è stata condotta la lotta, Alalu (820) aveva perso il trono di Anu (1020).
Cos'hai da dire, Alalu (820)? Così Enki (1030) lo interrogò. In modo leale è stata condotta la lotta, ho perso il trono! Così ripeté Alalu (820). Poiché era stato sconfitto, Alalu (820) ha commesso un crimine abominevole, ha staccato con un morso e ha ingoiato il membro di Anu (1020)!
Con queste parole Enlil (1040) formulò l'accusa. Che sia punito con la morte! Così Enlil (1040) disse. Cos'hai da dire, Alalu (820)? Enki (1030) chiese a colui che era diventato suo padre in virtù del matrimonio.
Cadde il silenzio; Alalu (820) non rispose alla domanda.
Noi tutti del crimine siamo stati testimoni! Così disse Alalgar (1203). La condanna deve essere commisurata al crimine commesso! Se desideri dire qualcosa, parla prima che venga emesso il giudizio! Enki (1030) così disse ad Alalu (820). Alalu (820) ruppe il silenzio, nel silenzio così parlò: Su Nibiru (800) sono stato re, per diritto di successione ho regnato. Anu (1020) era il mio coppiere. Sollevò i principi, mi sfidò a una lotta. Per nove Circuiti (805) io fui re su Nibiru (800), il potere sovrano apparteneva al mio seme. Anu (1020) prese posto sul mio trono, per sfuggire alla morte compii un viaggio pericoloso fino alla Terra (666). Io, Alalu (820), scoprii la salvezza per Nibiru (800) sul pianeta straniero! Mi fu promesso di fare ritorno a Nibiru (800) per poter lealmente riconquistare il trono! Giunse poi Ea (1030) sulla Terra (666); venne designato a regnare su Nibiru (800) in virtù di un compromesso. Giunse poi Enlil (1040), rivendicando per sé la successione da Anu (1020). Poi giunse Anu (1020), tirando a sorte ingannò Ea (1030); proclamò Enki (1030), Signore della Terra (56a). Della Terra (666) e non di Nibiru (800) sarebbe stato il padrone. Poi il comando fu assegnato ad Enlil (1040), Enki (1030) venne relegato nel lontano Abzu (1085). Il mio cuore era per questo molto addolorato, il mio petto scoppiava dalla vergogna e dalla rabbia. Poi Anu (1020) posò il suo piede sul mio petto, calpestava così il mio cuore infranto!
Calò il silenzio, Anu (1020) prese la parola: ottenni il trono per seme regale e per legge, lo ottenni a seguito di lotta leale. Con un morso hai staccato e ingoiato il mio fallo, per interrompere la mia discendenza!
Enlil (1040) parlò: l'accusato ha ammesso il crimine, che sia emessa la sentenza. Che la punizione sia la morte!
Le loro parole Anu (1020) in cuor suo ponderava: il suo animo era combattuto tra collera e pietà. Morirà in esilio, che questa sia la sua condanna! Così disse Anu (1020).
Con grande stupore i giudici si guardarono. Riflettevano su quanto Anu (1020) aveva appena detto. L'esilio non dovrà essere né su Nibiru (800), né sulla Terra (666)! Così disse Anu. Lungo la rotta c'è il pianeta Lahmu (660), che di acque e di atmosfera è dotato.
Enlil (1040), come Ea (1030), fece una pausa. Avevo pensato a quel pianeta (660) come a una stazione di passaggio. La forza della sua rete è minore di quella della Terra (666), vantaggio da valutare con saggezza. A bordo del Carro Celeste (1094) Alalu (820) verrà portato. Quando partirò dalla Terra (56a), compirà il viaggio con me. Compiremo circuiti attorno al pianeta Lahmu (660), doneremo ad Alalu (820) una Camera Celeste (1094a). Verrà fatto discendere sul pianeta Lahmu (660). Da solo sarà in esilio su di un pianeta sconosciuto. In solitudine conterà i suoi giorni fino all'ultimo!
Così pronunciò il giudizio Anu (1020), le parole vennero ascoltate solennemente. All'unanimità il giudizio su Alalu (820) fu emesso, alla presenza degli eroi fu pronunciato.
Che Nungal (1202) sia il mio pilota fino a Nibiru (800), perché da lì possa pilotare i Carri (1094) che trasporteranno altri eroi sulla Terra (666).
Che Anzu (1150) si unisca al viaggio, che sia incaricato della discesa su Lahmu (660)! Questo fu il comando di Anu (1020).
Per il giorno seguente fu approntata la partenza; tutti coloro che partivano vennero condotti al Carro (1094) a bordo di imbarcazioni. Devi preparare un Luogo di Atterraggio (1095) sulla terraferma! Così disse Anu (1020) a Enlil (1040). Dovresti fare progetti per utilizzare Lahmu (660) come Stazione di Passaggio (1095a)! Vi furono addii, permeati sia di gioia che di dolore. Zoppicando Anu (1020) si imbarcò sul carro, con le mani legate Alalu (820) entrò nel carro. Poi il Carro (1094) si innalzò verso i cieli e la visita reale giunse così al termine.
Compirono un circuito attorno alla Luna (941); Anu (1020) alla sua vista rimase incantato. Viaggiarono verso Lahmu (660) dal colore rossastro; due volte vi orbitarono intorno. Scesero poi verso il pianeta sconosciuto (660), notarono squarci sulla sua superficie e montagne alte fino a toccare il cielo. Osservarono il luogo dove una volta il carro di Ea (1030) era atterrato; si trovava accanto a un lago. Rallentati dal potere della rete di Lahmu (660), all'interno del Carro (1094) prepararono la Camera Celeste (1094a).
Anzu (1150), il pilota, così inaspettatamente parlò ad Anu (1020): Discenderò sul suolo di Lahmu (660) insieme ad Alalu (820). Non desidero fare ritorno sul Carro (1094) a bordo della Camera Celeste (1094a)! Resterò al fianco di Alalu (820) sul pianeta sconosciuto (660); lo proteggerò fino alla sua morte. Quando morirà per il veleno che è nelle sue interiora, lo seppellirò come si conviene a un re! Per quanto mi riguarda, il mio nome diventerà così famoso: Anzu (1150), diranno, a dispetto delle circostanze, fu compagno di un re in esilio. Ha visto cose mai vedute da altri, su di un pianeta inesplorato ha affrontato cose sconosciute! Anzu (1150), diranno fino alla fine dei tempi, è caduto da eroe! C'erano lacrime negli occhi di Alalu (820), vi era stupore nel cuore di Anu (1020). Che il tuo desiderio venga esaudito, disse Anu (1020) ad Anzu (1150). Qui, ora, ti faccio una promessa. Ti giuro così con la mano alzata: La prossima volta che un Carro (1094) orbiterà intorno a Lahmu (660), la sua Nave Celeste (1094a) discenderà fino a te. Se ti troverà ancora vivo, sarai proclamato Signore di Lahmu (1150). Quando verrà creata una Stazione di Passaggio (1095a) su Lahmu (660), ne sarai il comandante!
Anzu (1150) piegò il capo. Che così sia! Rispose ad Anu (1020). Alalu (820) ed Anzu (1150) entrarono nella Camera Celeste (1094a).
Vennero consegnati loro gli Elmetti d'Aquila (1101) e i Vestiti da Pesce (1102); cibo e strumenti vennero loro forniti. La Nave Celeste (1094a) lasciò così il Carro (1094) orbitante, dal Carro (1094) venne seguita la sua discesa. Poi sparì alla vista e il Carro (1094) proseguì il suo viaggio fino a Nibiru (800).