Capitolo 34° - Sapere

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Capitolo 34°

Epica > Enki > Il Libro Perduto > 9° Tavoletta
Zecharia Sitchin

Il Libro perduto del Dio Enki

Le Parole di Enki
Nona Tavoletta
Capitolo 34°

Questa è ora la storia di come gli Igigi (1073) rapirono le Figlie dei Terrestri (1075_a), e di come seguirono dispiaceri e in che strano modo nacque Ziusudra (1074g_afc).

In gran numero gli Igigi (1073) da Lahmu (660) giunsero sulla Terra (666). Solo un terzo di essi rimase su Lahmu (660), in duecento discesero sulla Terra (666). Desideravano essere vicini a Marduk (1031a), il loro capo; assistere al suo matrimonio, questa fu la loro spiegazione. Ignoto era il loro segreto a Enlil (1040) e a Enki (1030); rapire e accoppiarsi, questo era il loro complotto. Ignari erano i Capi (1051a) della Terra (666): una moltitudine di Igigi (1073) si raccolse su Lahmu (660). Ciò che è permesso a Marduk (1031a) non dovrebbe essere a noi vietato! Così si dicevano. Ne abbiamo abbastanza di sofferenza e di solitudine, di non aver mai avuto discendenti! Così andavano ripetendo. Avevano fatto la spola fra Lahmu (660) e la Terra (666). Avevano visto le Figlie dei Terrestri (1075_a), le Femmine Adapite (1075_a), come essi le chiamavano. Le avevano desiderate; i cospiratori così si dicevano: Andiamo, scegliamoci delle mogli fra le Femmine Adapite (1075_a), e procreiamo!
Uno fra loro, Shamgaz (1073_a) era il suo nome, divenne il loro capo. Anche se nessuno di voi sarà d'accordo, da solo comunque compirò l'impresa! Così disse agli altri. Se una punizione verrà imposta per questo peccato, io soltanto la subirò per tutti voi!
Uno alla volta, altri si unirono al complotto, con un giuramento solenne si impegnarono ad agire insieme. All'epoca del matrimonio di Marduk (1031a) duecento di loro discesero al Luogo dell'Atterraggio (1095). Scesero sulla grande piattaforma nelle Montagne del Cedro (1082a). Da lì viaggiarono fino a raggiungere Eridu (1080), passarono fra i Terrestri (1075a) intenti al lavoro. Insieme a una moltitudine di Terrestri (1075) giunsero a Eridu (1080).
Venne celebrata la cerimonia nuziale di Marduk (1031a) e Sarpanit (1031aa). Alla fine, a un segnale prestabilito, Shamgaz (1073_a) impartì l'ordine agli altri cospiratori. Ciascuno degli Igigi (1073) afferrò una fanciulla terrestre, con la forza la rapì. Gli Igigi (1073) con le fanciulle si recarono al Luogo dell'Atterraggio (1095) fra le Montagne del Cedro (1082a). Trasformarono il luogo in una fortezza, poi lanciarono una sfida ai Capi (1051a): Basta con le privazioni, e con il non avere dei figli! Desideriamo sposare le discendenti di Adapa (1074c). Dovete darci la vostra benedizione, altrimenti con il fuoco distruggeremo tutto ciò che è sulla Terra (666)!
I Capi (1051a) erano allarmati, allora chiesero a Marduk (1031a), comandante degli Igigi (1073), di riprendere il controllo. Se a questo problema devo trovare una soluzione, il mio cuore sta dalla parte degli Igigi (1073)! Così disse Marduk (1031a) agli altri. Ciò che io ho fatto non può essere loro negato! Enki (1030) e Ninmah (1050), scossero il capo, a malincuore dettero il loro consenso. Soltanto Enlil (1040) era così infuriato da non poterlo accettare. Un atto malvagio è stato seguito da un altro altrettanto malvagio, gli Igigi (1073) hanno commesso fornicazione come già Marduk (1031a) ed Enki (1030) prima di loro! Hanno gettato al vento il nostro orgoglio e la nostra sacra missione. Per colpa nostra questo pianeta sarà sopraffatto da una moltitudine di Terrestri (1075a)! Sprezzante, cosi parlava Enlil (1040). Che gli Igigi (1073) e le loro femmine (1075_a) abbandonino la Terra (666)! Su Lahmu (660) le condizioni sono diventate insopportabili, la sopravvivenza non è più possibile! Questo riferì Marduk (1031a) a Enlil (1040) e a Enki (1030).
Nell'Eden (1084) non possono restare! Così urlò Enlil (1040) in preda a una furiosa collera. Abbandonò l'assemblea profondamente disgustato. In cuor suo Enlil (1040) meditava vendetta contro Marduk (1031a) e i suoi Terrestri. Sulla Piattaforma di Atterraggio (1095), fra le Montagne del Cedro (1082a), gli Igigi (1073) con le loro femmine  (1075_a) erano ancora segregati. Lì nacquero loro dei figli; Figli delle Navicelle Spaziali (1075_b), così li chiamarono.
Anche Marduk (1031a) e Sarpanit (1031aa), la sua sposa, ebbero dei figli, Osiride (1031ac) e Seth (1031ad), così vennero chiamati i primi due figli maschi. Nel regno sopra l'Abzu (1085b), concesso a lui (1031a) e a Sarpanit (1031aa), Marduk (1031a) invitò gli Igigi (1073). Marduk convocò gli Igigi (1073) perché abitassero nelle due città che per i suoi figli aveva costruito.
Alcuni degli Igigi (1073) e dei loro discendenti giunsero nel regno della terra di color bruno (1085b). Sulla Piattaforma di Atterraggio (1095), fra le Montagne del Cedro (1082a), rimasero Shamgaz (1073_a) e gli altri. Verso le lontane Terre dell'Est (1108), terre di montagne svettanti, alcuni dei loro discendenti si recarono. Ninurta (1041a) osservava attentamente come Marduk (1031a) rafforzasse il proprio dominio fra i Terrestri (1075). Cosa staranno mai tramando Enki (1030) e Marduk (1031a)? Così chiese Ninurta (1041a) a suo padre Enlil (1040). La Terra (666) verrà ereditata dai Terrestri (1075)! Così rispose Enlil (1040) a Ninurta (1041a). Va, trova i discendenti (1074eb) di Caino (1074e), con loro prepara un regno tutto tuo! Ninurta (1041a) si recò dall'altro lato del mondo (1108); lì vi trovò i figli (1074eb) di Caino (1074e). Insegnò loro a fabbricare strumenti e a suonare musica. Insegnò loro a estrarre i minerali, a fonderli e a raffinarli. Insegnò loro a costruire zattere di legno, li guidò nell'attraversare un grande mare. Crearono un regno in una Nuova Terra (1108_a), una città con torri gemelle vi costruirono. Era un regno al di là dei mari (1108_a), non era la regione montuosa (1082a) del nuovo Legame Cielo-Terra (1081c).
Nell'Eden (1084) Lamech (1074g_afb) era capo Lavoratore, il suo dovere era di imporre dei limiti. Il suo compito era quello di ridurre le razioni dei Terrestri (1075). La sua sposa era Batanash (1074g_afba), era la figlia del fratello del padre di Lamech (1074g_afb). Era di una bellezza folgorante, dalla sua bellezza Enki (1030) fu sedotto. Enki (1030) inviò queste parole a Marduk (1031a), suo figlio: convoca Lamech (1074g_afb) nel tuo regno. Insegnagli come far costruire dai Terrestri (1075) una città! E quando Lamech (1074g_afb) fu convocato nel regno (1085b) di Marduk (1031a), condusse la sua sposa Batanash (1074g_afba) alla casa di Ninmah (1050), a Shurubak (1081b), la Città Rifugio (1081b), affinché fosse protetta e al sicuro dalle orde di Terrestri (1075a) infuriati. Lesto fu Enki (1030) nel fare visita alla sorella Ninmah (1050) a Shurubak (1081b). Sul tetto di un'abitazione, mentre Batanash (1074g_afba) era intenta a bagnarsi, Enki (1030) la afferrò per i fianchi, la baciò e riversò il suo seme nel grembo di lei. Un figlio Batanash (1074g_afba) concepì, il suo ventre andava ingrossandosi. Da Shurubak (1081b) la notizia raggiunse Lamech (1074g_afb): Fai ritorno all'Eden (1084), hai un figlio! Lamech (1074g_afb) fece ritorno a Shurubak (1081b), Batanash (1074g_afba) gli mostrò il figlio. La sua pelle era bianca come la neve, del colore della lana i suoi capelli. I suoi occhi del color del cielo, brillavano di una luce straordinaria. Stupito e impaurito era Lamech (1074g_afb); si affrettò da suo padre Matushal (1074g_af).
Batanash (1074g_afba) ha dato alla luce un figlio così diverso dai Terrestri (1075), la sua nascita mi lascia molto perplesso! Matushal (1074g_af) si recò da Batanash (1074g_afba), vide il neonato, fu sconcertato dalle sue sembianze. II padre del bambino era forse uno degli Igigi (1073)?
Da Batanash (1074g_afba) Matushal (1074g_af) pretese la verità. Rivela la verità a Lamech (1074g_afb), tuo sposo, rivelagli se il figlio è suo oppure no! Nessuno degli Igigi (1073) è il padre del bambino, lo giuro sulla mia vita! Così rispose Batanash (1074g_afba). Matushal (1074g_af) si rivolse allora a suo figlio Lamech (1074g_afb), gli posò un braccio sulle spalle con fare rassicurante. Il bambino è un mistero, ma nel suo aspetto così diverso, ti è rivelato un presagio. Lui è unico, il Destino (1055) lo ha scelto per svolgere un compito unico. Non so quale sia questo compito; al momento appropriato lo si saprà! Questo disse Matushal (1074g_af) a Lamech (1074g_afb) suo figlio; alludeva a quanto trapelava sulla Terra (666).
In quei giorni le sofferenze sulla Terra (666) aumentavano sempre più. I giorni si facevano sempre più freddi, i cieli trattenevano le piogge. I campi davano minori raccolti, negli ovili gli agnelli erano pochi. Che il figlio che ti è nato, per quanto diverso, possa essere segno di una imminente tregua! Così parlò Matushal (1074g_af) a Lamech (1074g_afb), suo figlio. Che il suo nome sia Tregua (1074g_afc)!
Batanash (1074g_afba) non rivelò né a Matushal (1074g_af), né a Lamech (1074g_afb) il segreto del proprio figlio. Ziusudra (1074g_afc), Colui dei Lunghi Giorni Lucenti, lo chiamò; a Shurubak (1081b) fu allevato. Ninmah (1050) concesse il suo amore e la sua protezione al nuovo nato. Era dotato di molta comprensione, lei lo fece accedere alla conoscenza. Enki (1030) lo adorava, gli insegnò a leggere gli scritti di Adapa (1074c). Quando il bambino divenne un ragazzo imparò a osservare e a celebrare i riti sacerdotali. Nel centodecimo Shar (678qa) (nel periodo tra 392.400 e 396.000 anni terrestri da quando Alalu (820) arrivò al Pianeta dell'oro (666), tra il 48.233 a.C. e il 44.633 a.C.), nacque Ziusudra (1074g_afc).
A Shurubak (1081b) crebbe e sposò Emzara (1074g_afca), che gli dette tre figli. A quei tempi le sofferenze sulla Terra si intensificarono; piaghe e carestie afflissero la Terra (666).
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