Capitolo 35° - Sapere

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Capitolo 35°

Epica > Enki > Il Libro Perduto > 9° Tavoletta
Zecharia Sitchin

Il Libro perduto del Dio Enki

Le Parole di Enki
Nona Tavoletta
Capitolo 35°

Questo è ora il racconto delle tribolazioni della Terra (666) prima del Diluvio (64b), e di come il misterioso Galzu  (1010) influenzò in segreto decisioni di vita e di morte.

Enlil (1040) era fortemente turbato dalle unioni degli Igigi (1073) con le Figlie dei Terrestri (1075_a). Dal matrimonio di Marduk (1031a) con una femmina Terrestre (1031aa), Enlil (1040) era profondamente turbato. Ai suoi occhi la missione degli Anunnaki (1072) sulla Terra (666) era degenerata. Ai suoi occhi le masse di Terrestri (1075a) che urlavano a gran voce erano diventate un anatema. Le dichiarazioni dei Terrestri (1075a) sono diventate opprimenti. Le loro unioni mi tolgono il sonno! Così disse Enlil (1040) agli altri capi.
Ai tempi di Ziusudra (1074g_afc), piaghe e pestilenze afflissero la Terra (666). Dolori, vertigini, brividi, febbri colpivano i Terrestri (1075a). Insegniamo ai Terrestri (1075a) a curarsi, che imparino a curarsi da soli! Così disse Ninmah (1050). Lo proibisco per decreto! Così Enlil (1040) rispose alle sue suppliche. Nelle terre dove si erano moltiplicati i Terrestri (1075a) non sgorgavano acque dalle fonti. La Terra (666) chiuse il suo grembo, la vegetazione non germogliava. Insegniamo ai Terrestri (1075a) come costruire laghi e canali, che dai mari possano trarre pesci e cibo! Così disse Enki (1030) agli altri capi. Lo proibisco per decreto! Così disse Enlil (1040) a Enki (1030).
Che i Terrestri (1075a) periscano per fame e pestilenze! Per uno Shar (il centosesto (678q), tra il 62.633 a.C. e il 59.033 a.C.) i Terrestri (1075a) mangiarono l'erba dei campi. Per il secondo Shar (il centosettimo (678qb), tra il 59.033 a.C.  e il 55.433 a.C.), per il terzo Shar (il cento ottavo (678qba), tra il 55.433 a.C. e il 51.833 a.C.) soffrirono per la vendetta di Enlil (1040). A Shurubak (1081b), città di Ziusudra (1074g_afc), la sofferenza stava diventando insopportabile. Ziusudra (1074g_afc), portavoce dei Terrestri (1075a) viaggiò fino a Eridu (1080). Ziusudra (1074g_afc) giunse fino alla casa del dio Enki (1030), lo supplicò.
Lo supplicò di aiutarlo a salvare la sua gente; Enki (1030) era vincolato dai decreti di Enlil (1040). In quei giorni gli Anunnaki (1072) erano preoccupati per la propria sopravvivenza. Anche le loro razioni si erano ridotte, essi stessi erano colpiti dai mutamenti sulla Terra (666). Le stagioni, sulla Terra (666), come già su Lahmu (660), persero di regolarità. Per uno Shar (il centonono (678qc), tra il 51.833 a.C. e il 48.233 a.C.), per due Shar (il centodecimo (678qca), tra il 48.233 a.C. e il 44.633 a.C.), (il centoundicesimo (678qcb), tra il 44.633 a.C. e il 41.033 a.C.) da Nibiru i circuiti celesti furono studiati. Da Nibiru (800) furono osservate anomalie nei destini dei pianeti. Sul volto del Sole (650) comparvero strane macchie scure, dal suo volto si sprigionavano fiammate.
Anche Kishar (815aa) si comportava in modo strano, la sua schiera aveva perso equilibrio, confusi erano i suoi circuiti. Il Bracciale Martellato (817) era tirato e spinto da invisibili forze di attrazione della rete. Per ragioni misteriose, il Sole (650) disturbava la sua stessa Famiglia (670). I Destini (1055) dei pianeti celesti vennero sopraffatti da Fati (1054) ripugnanti! Su Nibiru (800) i saggi lanciarono l'allarme, nelle pubbliche piazze le folle si riunirono. Il Creatore di Tutte le Cose (1) sta facendo regredire i cieli ai giorni primordiali. In collera è il Creatore di Tutte le Cose (1)! Così urlava la gente! Sulla Terra (666) le tribolazioni aumentavano, fame e carestia si intensificarono. Per tre Shar (il centododicesimo (678qd), tra il 41.033 a.C. e il 37.433 a.C.), (il centotredicesimo (678qda), tra il 37.433 a.C. e il 33.833 a.C.), (il centoquattordicesimo (678qdb), tra il 33.833 a.C. e il 30.233 a.C.), per quattro Shar (il centoquindicesimo (678qdc), tra il 30.233 a.C. e il 26.633 a.C.), (il centosedicesimo (678qe),tra il 26.633 a.C. e il 23.033 a.C.), (il centodiciassettesimo (678qea), tra il 23.033 a.C. e il 19.433 a.C.), (il centodiciottesimo (678qeb), tra il 19.433 a.C. e il 15.833 a.C.) vennero tenuti sotto osservazione gli strumenti di fronte alla Terra Bianca (1108_b). Nergal (1031c) ed Ereshkigal (1031ca) registrarono uno strano rombare fra le nevi della Terra Bianca (1108_b). La coltre di neve e ghiaccio che ricopre la Terra Bianca (1108_b) ha iniziato a scivolare! Così riferirono dalla cima dell'Abzu (1085). Nella Terra al di Là dei Mari (1108_a), Ninurta (1041a) installò nel suo rifugio i suoi strumenti di predizione. Con gli strumenti tremiti e scossoni notò nelle viscere della Terra (666). Sta succedendo qualcosa di davvero strano! Queste parole di allarme Enlil (1040) irradiò ad Anu (1020) su Nibiru (800). Nel quinto Shar (il centodiciannovesimo (678qec), tra il 15.833 a.C. e il 12.233 a.C.), nel sesto Shar (il centoventesimo (678qed), tra il 12.233 a.C. e l’8.595 a.C.) i fenomeni si intensificarono. Su Nibiru (800) i saggi si misero in allarme, preavvisarono il Re (1020) di imminenti calamità. La prossima volta che Nibiru (800) si avvicinerà al Sole (650), la Terra (666) sarà esposta alla forza di attrazione di Nibiru (800). Lahmu (660) prenderà una stazione nei suoi circuiti sull'altro versante del Sole (650). Dalla forza di attrazione di Nibiru (800) la Terra (666), nei cieli, non avrà alcuna protezione. Kishar (815aa) e la sua schiera saranno agitati, anche Lahamu (665) tremerà e sussulterà. Nella grande Terra Inferiore (1108_b) la coltre di neve e ghiaccio della Terra Bianca (1108_b) sta perdendo la sua presa. La prossima volta che Nibiru (800) si avvicinerà alla Terra (666), la coltre di neve e ghiaccio scivolerà via dalla Terra Bianca (1108_b). Causerà una calamità di acqua: da un'enorme ondata, da un Diluvio (64b), la Terra (666) verrà sopraffatta!
Grande fu la costernazione su Nibiru (800), lo stesso Fato (1054) di Nibiru (800) era incerto. Il Re (1020), i saggi, i consiglieri si preoccupavano molto sia della Terra (666), sia di Lahmu (660). Il Re (1020) e i consiglieri presero una decisione: che ci si prepari a evacuare la Terra (666) e Lahmu (660)! Nell'Abzu (1085) chiusero le miniere d'oro, da lì gli Anunnaki (1072) si raccolsero nell'Eden (1084). A Bad-Tibira (1085a) cessarono la fusione e la raffinazione, tutto l'oro venne portato in alto, verso Nibiru (800). Vuota, pronta all'evacuazione, una flotta di veloci Carri Celesti (1094) fece ritorno sulla Terra (666). Su Nibiru (800) furono osservati i segni celesti, sulla Terra (666) vennero registrati dei tremori. Fu allora che da uno dei Carri Celesti (1094) scese un Anunnaki (1072) dai capelli bianchi.
Galzu (1010), il Grande Conoscitore, questo era il suo nome. Con passi maestosi si fece strada fino a Enlil (1040), gli presentò un messaggio sigillato di Anu (1020). Sono Galzu (1010), emissario plenipotenziario del Re (1020) e del Consiglio (1025)! Così si presentò a Enlil (1040). Della sua venuta Enlil (1040) rimase sorpreso: Anu (1020) non l'aveva preannunciata. Enlil (1040) esaminò il sigillo di Anu (1020): era intatto e autentico. A Nibru-ki (1081c) venne letta la tavoletta contenente il messaggio; la sua decodificazione era attendibile. Galzu (1010) parla in nome del Re (1020) e del Consiglio (1025), le sue parole sono quanto io ordino! Così recitava il messaggio di Anu (1020). Che siano convocati anche Enki (1030) e Ninmah (1050)! Così richiese Galzu (1010).
Quando giunsero, Galzu (1010) sorrise cordialmente a Ninmah (1050). Siamo della stessa scuola e della stessa età! Così le disse. Questo Ninmah (1050) non riusciva proprio a ricordarlo; l'emissario era giovane come fosse suo figlio, lei sembrava piuttosto la sua anziana madre! Semplice è la spiegazione! Così le disse Galzu (1010): la causa è nei cicli vitali inattivi (676a) dei nostri inverni! A dire il vero questa faccenda fa parte della mia missione; è un segreto per quanto riguarda l'evacuazione.
Da quando Dumuzi (1031e) è rimasto su Nibiru (800), gli Anunnaki (1072) che vi facevano ritorno sono stati esaminati. Coloro che erano rimasti a lungo sulla Terra (666), soffrivano intensamente per il ritorno. I loro corpi non erano più abituati ai cicli di Nibiru (800). II loro sonno era disturbato, la vista indebolita, la forza di attrazione di Nibiru (800) ne appesantiva il cammino.
Anche le loro menti erano colpite, in quanto i figli erano ben più anziani dei genitori che avevano lasciato! La morte, miei compagni, ha colpito ben presto coloro che avevano fatto ritorno; sono qui a mettervi in guardia!
I tre Capi (1051a), che sulla Terra erano rimasti più a lungo, nell'udir ciò rimasero in silenzio. Ninmah (1050) fu la prima a parlare: C'era da aspettarselo! Così disse. Enki (1030), il saggio, approvò le sue parole: Era chiaro che sarebbe successo! Così disse. Enlil (1040) fu in preda alla collera: Prima, i Terrestri (1075a) stavano diventando come noi. Ora siamo noi a diventare come loro, imprigionati su questo pianeta! L'intera missione si è trasformata in un incubo: da che eravamo padroni, siamo stati resi schiavi da Enki (1030) e dai suoi Terrestri (1075a)!
Galzu (1010) ascoltò con compassione il suo sfogo. Invero molto vi è da riflettere. Così disse. Su Nibiru (800) molte riflessioni e molti esami di coscienza stanno sollevando numerose domande: deve forse Nibiru (800) essere abbandonata al suo Fato (1054); qualunque cosa il Creatore di Tutte le Cose (1) avesse in mente, bisogna lasciare che accada? O la venuta sulla Terra (666) era stata concepita dal Creatore di Tutte le Cose (1), e ne siamo solo involontari emissari? E il dibattito, miei compagni, è tutt'altro che esaurito! Così disse loro Galzu (1010).
Questo è l'ordine segreto che vi porto da Nibiru (800): voi tre resterete sulla Terra (666); tornereste su Nibiru (800) solo per morire!
Attenderete la Calamità (64b) a bordo di Carri Celesti (1094) che ruotano attorno alla Terra (666). A ciascuno degli altri Anunnaki (1072) deve essere data la possibilità di andare via o di attendere la calamità. Gli Igigi (1073), che hanno sposato una Terrestre (1075_a), devono scegliere fra la partenza e la loro sposa: nessun Terrestre (1075a), inclusa Sarpanit (1031aa), moglie di Marduk (1031a), ha il permesso di compiere il viaggio fino a Nibiru (800)! Tutti coloro che resteranno e assisteranno agli avvenimenti, dovranno cercare di mettersi in salvo a bordo di Carri Celesti (1094)! Tutti gli altri devono essere pronti a partire subito alla volta di Nibiru (800)! Così Galzu (1010) riferì in segreto ai Capi (1051a) gli ordini che provenivano da Nibiru (800).
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