Enuma Elish 6°
Epica > Marduk
Tavola 6°
Enuma Elish
Marduk, udita la
dichiarazione degli dèi, il suo cuore lo spingeva a creare nuove meraviglie!
Aprì dunque la bocca e disse ad Ea, spiegandogli il progetto che aveva chiuso
nel cuore: “Voglio condensare del sangue, costituire un'ossatura e creare così
un Prototipo umano, che si chiamerà “Uomo”! Questo prototipo, questo Uomo,
voglio crearlo perchè gli siano imposte le fatiche degli dèi e che essi abbiano
tempo libero. Nuovamente, voglio render più gradevole la loro esistenza,
affinchè, anche se separati in due gruppi, siano ugualmente onorati!”.
Come risposta, Ea gli
pronunciò queste parole, comunicandogli il suo progetto per il divertimento
degli dèi: “Che mi sia dato uno dei loro fratelli: costui perirà perchè siano
creati gli uomini! Che i grandi dèi si riuniscano affichè sia scelto il Colpevole,
gli altri saranno sani e salvi!”.
Marduk, radunati
dunque gli dèi, li comandò benevolmente e diede i suoi ordini e, quando aprì la
bocca, tutti gli dèi ascoltarono con rispetto; il Re rivolse dunque queste
parole agli Anunnaki: "Fino ad ora voi non avete mai detto che la verità,
certo! Ebbene! Non pronunciate ancora che parole veritiere! Chi ha ordito il Combattimento,
spinto alla rivolta Tiamat e organizzato la battaglia? Che me lo si porti,
colui che ha ordito il Combattimento, che gli inflicca il suo castigo affinché voi
stiate in ozio!”.
Gli Igigi, i Grandi
dèi, gli risposero, a lui Lugal.dimmer.ankia, il Sovrano degli dèi, loro
Signore: "Quingu solo ha ordito il Combattimento, spinto alla rivolta
Tiamat e organizzato la Battaglia!".
Venne dunque
incatenato e messo di fronte ad Ea; poi, per infliggergli il castigo, fu
dissanguato e con il suo sangue Ea creò l'Umanità, alla quale impose il lavoro
degli dèi, liberando questi ultimi.
Dopo che Ea-il-saggio
ebbe creato l'umanità e che le ebbe imposto il lavoro degli dèi
- Ora, c'era un'opera
che va al di là della comprensione; e se Nuddimud l'ha creata, è grazie alla
genialità di Marduk! –
Marduk, il Re, divise
gli dèi, gli Annunaki al completo, In-alto e In-basso: li assegnò ad Anu,
perchè obbedissero ai suoi ordini, e ne installò come guardie Trecento nel
cielo e altrettanti per regolare il funzionamento della Terra. Tra Cielo e
Terra, ne insediò quasi seicento in tutto.
Quando ebbe loro
distribuito le totalità dei Poteri delegati e ne ebbe suddiviso gli attributi
agli Anunnaki celesti e terrestri, questi stessi Anunnaki avendo aperto la
bocca, si rivolsero personalmente a Marduk, loro Signore: “Ora che, nostro Signore,
hai deciso la nostra emancipazione, quale beneficio, in cambio, ti offriremo?
Ebbene! Costruiamo il santuario di cui hai pronunciato il nome! I tuoi
quartieri saranno la nostra sosta: vi riposeremo! Gettiamo le fondamenta di
questo santuario, dove sarà installato il nostro Divano: ogni volta che vi
verremo, noi vi riposeremo!”.
Marduk, quando ebbe
udito ciò, i suoi lineamenti brillarono infinitamente, come il pieno giorno, e
disse: “Erigete dunque Babilonia, poichè ve ne volete assumere la fatica! Che ne
venga preparata la muratura, poi alzatene la copertura!”.
Gli Anunnaki scavarono
il suolo con le loro zappe e, per la durata di un'anno, fabbricarono mattoni;
poi, a partire dal secondo anno, dell'Esagil, copia dell'Apsu, posero il
coronamento. Eressero anche, alta, la Torre a gradoni di questo nuovo Apsu. E
vi apprestarono una dimora per Anu, Enlil ed Ea.
Allora, in maestà,
egli venne a prender posto davanti a questi ultimi. Dal piede dell'Esarra, se
ne poteva contemplare la cima!
Quando fu completata
l'opera dell'Esagil tutti gli Anunnaki vi portarono il loro Luogo di culto:
trecento Igigi del Cielo e seicento con quelli dell'Apsu, vi si erano
stabiliti, in totale!
Il Signore, nel Luogo
molto augusto che gli avevano costruito come dimora, al suo Banchetto invitò
gli dèi suoi padri e disse loro: "Ecco, Babilonia, vostra Dimora e Residenza:
trastullatevi! Riempitevi di letizia!".
I grandi dèi presero
dunque posto e, posando le loro coppe, restarono a banchettare. Quando ebbero
eseguito un'aria di festa e, nel maestoso Esagil, ebbero proceduto all'Oblazione
ed i loro Poteri delegati furono stati confermati e anche tutti i loro Uffici e
Marduk ebbe distribuito a tutti loro le Stazioni del Cielo e della Terra, i Grandi
dèi, in numero di cinquanta, presero posto e incaricarono delle Decisioni gli Dèi
dei destini, in numero di Sette.
Il Signore presentò
allora il suo Arco e depose davanti ad essi questa Arma: e gli dèi suoi padri
contemplarono la Rete che si era costruito e ammirarono quanto meravigliosa
fosse la fattura dell'Arco e lodarono le grandi gesta che aveva compiuto!
Anu, sollevato
l'Arco, lo baciò e declamò nell'Assemlea degli dèi: "Sì! E' mio
figlio!". Ecco i nomi che attribuì all'arco: "Il primo sarà “Lungo-legno”;
il secondo “Vittorioso”; il terzo “Costellazione-dell'Arca-che-brilla-in-Cielo!”
- di cui stabilì la posizione tra gli astri divini, suoi fratelli!
Quando Anu ebbe
stabilito i destini dell'Arco, eresse un Trono regale che superava quello degli
altri dèi e, nel mezzo di questa assemblea divina, Anu vi insediò Marduk;
E i grandi dèi,
unanimi, esaltarono i destini di Marduk e si inchinarono davanti a lui.
Formularono essi stessi un giuramento esecratorio, giurando per l'Acqua e per
l'Olio e la Mano alla gola, lo autorizzarono ad esercitare la Regalità sugli
dèi, confermandolo nel Potere assoluto sugli dèi del Cielo e della Terra.
Anshar aggiunse ai
suoi nomi quello di Asalluhi e disse: "Quando si pronuncerà questo nome volgiamo
il viso a terra! Quando aprirà la bocca, che gli dèi lo ascoltino con rispetto
e che i suoi ordini prevalgano In-alto e In-basso! Che sia esaltato nostro Figlio
e Vendicatore! Che la sua supremazia prevalga e che sia senza eguali! Che
eserciti l'ufficio del Pastore delle teste-nere, sue creature! D'ora innanzi,
senza mai dimenticarla, che si racconti la sua impresa! Che assicuri ai suoi
padri ricche offerte alimentari! Che eserciti per loro l'Ufficio del Curatore e
si assuma l'incarico dei loro luoghi di culto! Che faccia esalare il profumo
delle fumigazioni! Che diriga i sortilegi esorcistici! Che realizzi sulla Terra
la copia di ciò che ha realizzato in Cielo! Che insegni alle teste-nere a
riverirlo! E che le popolazioni abbiano timore dei loro dèi e li invochino; che
alla sua parola trattino con rispetto le loro dèe! Che alle loro dèe e dèi
portino le offerte alimentari e non dimentichino di offrirle ai loro dèi! Che
illuminino il loro paese costruendovi per essi Luoghi di culto! E se le
Teste-nere sono divise per i loro dèi personali, per noi, in qualunque modo lo
chiamiamo, che sia il nostro solo Dio! Recitiamo dunque i suoi cinquanta Nomi
per dimostrare la gloria della sua persona e anche le sue opere!
Innanzi tutto:
Marduk, come, alla nascita, lo chiamò il padre Anu: il Fornitore di pascoli e
acquazzoni, colui che fa risorgere le stalle degli uomini!
Colui che con la sua
arma Diluvio ha vinto i fautori dell'agitazione e salvato dal grande pericolo
gli dèi suoi padri!
E ancora: Mar.Utu, il
Figlio-Sole-degli-dèi, perchè brilla e, nella sua luce sfolgorante, essi vi
vanno e vengono in perpetuo! Agli uomini che ha creato, esseri dotati di anima,
ha imposto il lavoro degli dèi, per lasciare questi ultimi in ozio! Creare o
annientare, liberare o punire! E' a suo piacimento - essi non fanno che
contemplarlo!
Marukka: cioè il Dio
che li ha creati, lui stesso, per la gioia degli Anunnaki e il piacere degli
Igigi!
Marutukku: cioè il
Sostegno del Paese, della Città e della sua popolazione! Che mai i popoli
smettono di celebrare!
Mar.sa.kus.ù:
Irritato, ma che ragiona; infuriato ma che si contiene; tollerante e che tiene
a freno la sua anima!
Lugal.dimmer.ankia: è
il Nome che gli conferì la nostra Assemblea, dando così ancor più importanza
alla sua Parola che a quella degli dèi suoi padri: infatti è il Signore di
tutti gli dèi del Cielo e della Terra, il Re, davanti a cui gli dèi hanno paura,
In-alto e In-basso.
Nade.lugal.dimmer.ankia:
è il Nome che gli abbiamo dato come reggente di tutti gli dèi; colui che, nel
Cielo e nella Terra, ha ristabilito la nostra posizione, fuori pericolo, e
assegnato i loro Posti, agli Igigi ed Anunnaki! Che a questo nome gli dèi
tremino e tremino ovunque si trovino!
Asalluhi, tale è il Nome
che gli ha conferito suo padre Anshar: poichè è la Luce degli dèi, loro potente
Capofila, colui che, in accordo col suo nome, è il Protettore degli dèi e del
mondo e che, con un formidabile duello, ha salvato la nostra situazione dal
pericolo!
Lo si è anche
chiamato Asalluhi.Namtila: dio vivificatore, egli che, in accordo con la
propria natura, ha ripristinato tutti gli dèi in pericolo! Il Signore che, con
il suo santo Incantesimo, ha reso la vita agli dèi morti e distrutto i loro
ostinati avversari! Celebriamo il suo coraggio!
Asalluhi.Namru,
secondo il Nome che gli è stato conferito per terzo, il dio puro, purificatore
della nostra condotta" Anshar, Lahmu e Lahamu, avendo attribuito ciascuno
uno di questi ultimi tre nomi, dichiararono agli dèi loro figli: “Noi abbiamo
conferito ognuno di questi tre Nomi! Ebbene! Voi, come noi, attribuitegli altri
nomi!”.
Avendo udito questi
ordini, gli dèi ne furono lieti e, nella Sala delle deliberazioni, si
scambiarono le proposte: “Di nostro Figlio, Campione e Vendicatore, del nostro Curatore,
esprimiamo dunque i nomi, noi!” E sedendo nell'Assemblea, nominarono i suoi Destini,
affinchè in tutte le cerimonie si invochi di lui un Nome diverso.