Capitolo 47°
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Zecharia Sitchin
Il Libro perduto del Dio Enki
Le Parole di Enki
Dodicesima Tavoletta
Capitolo 47°
Questo è ora il racconto della prima Città degli Uomini e della sovranità sulla Terra (1311a), e di come Marduk (1031a) progettò di costruire una torre e di come Inanna (1042bb) rubò i ME (680).
Nella Prima Regione (1311), nelle terre dell'Eden (1084) e nelle città con i sacri recinti, le divinità Anunnaki (1072) insegnarono ai Terrestri (1075a) le arti e i lavori manuali. Non trascorse molto tempo che i campi furono irrigati, che le barche navigarono lungo canali e fiumi. Gli ovili e i granai traboccavano, la terra era ricca e prospera. La Prima Regione (1311) venne chiamata Ki-Engi (1311), Terra dei Supremi Osservatori (1311). Poi venne deciso di consentire che il popolo dalla testa nera possedesse una città tutta sua. Kish (1311a), la Città dello Scettro (1311a), così venne chiamata; a Kish (1311a) ebbe inizio la Sovranità dell'Uomo (1075ba). Lì, nel suolo consacrato, Anu (1020) ed Enlil (1040) collocarono l'Oggetto Celeste Luminoso (1005). Lì Ninurta (1041a) nominò il primo re (1311b), il suo titolo regale fu Uomo Potente (1311b). Al fine di creare un centro per l'Umanità Civilizzata (1075b), Ninurta (1041a) si recò a Eridu (1080a). Voleva ottenere da Enki (1030) le Tavolette del ME (681) che contengono le formule divine della sovranità. Adeguatamente abbigliato, con rispetto, Ninurta (1041a) entrò a Eridu (1080a), chiese le Tavolette del ME (681) della sovranità. Enki (1030), il signore che custodisce tutti i ME (680), cinquanta ME (681) concesse a Ninurta (1041a). A Kish (1311a) il popolo dalla testa nera (1075bb) imparò a fare di calcolo con i numeri. La divina Nisaba (1072ba) insegnò loro a scrivere, la divina Ninkashi (1072bb) insegnò loro a fare la birra. A Kish (1311a), sotto la guida di Ninurta (1041a), proliferavano le fornaci e le fucine dei fabbri. Fu a Kish (1311a) che, per la prima volta, vennero fabbricati vagoni con le ruote, da legare dietro agli animali. Leggi di giustizia e di comportamento retto furono promulgate a Kish (1311a). Fu a Kish (1311a) che la gente compose inni di lode in onore di Ninurta (1041a). Cantavano dei suoi atti eroici e delle sue vittorie, cantavano del suo Divino Uccello Nero (1094g) che incuteva timore. Cantavano di come, nelle terre lontane aveva domato i bisonti, di come aveva scoperto il metallo bianco (1000) da mescolare al rame. Era il tempo glorioso di Ninurta (1041a), con la Costellazione del Sagittario (672_i) fu onorato. In tutto quel tempo Inanna (1042bb), a Unug-ki (1081g), attendeva la sua signoria sulla Terza Regione (1313). In tutto quel tempo continuava a chiedere ai Capi (1051a) un dominio tutto suo. La Terza Regione (1313) verrà dopo la Seconda (1312)! Così la rassicurarono i Capi (1051a). Avendo visto come Ninurta (1041a) aveva viaggiato fino a Eridu (1080a), e di come aveva ottenuto il ME (681) della sovranità, Inanna (1042bb) in cuor suo ordì un piano; da Enki (1030) tramò di ottenere i ME (681). Mandò Ninshubur (1072bc), sua ancella, a Eridu (1080a); la inviò per annunciare una sua visita. Nell'udir ciò Enki (1030), impartì rapidamente istruzioni a Isimud (1170), suo maestro di casa: La fanciulla (1042bb), tutta sola, è in viaggio verso Eridu (1080a), la mia città. Quando tutta sola arriverà, nelle mie stanze falla entrare. Versa per lei acqua fresca per rinfrescarle il cuore, offrile dolci di orzo con il burro. Prepara vino dolce, i bicchieri di birra siano riempiti fino all'orlo! Quando Inanna (1042bb), da sola, fece il suo ingresso nella dimora di Enki (1030), Isimud (1170) eseguì gli ordini di Enki (1030). Poi, quando Enki (1030) salutò Inanna (1042bb), fu sopraffatto dalla bellezza di lei: Inanna (1042bb) era ricoperta di gioielli, l'abito sottile rivelava le fattezze del suo corpo. Quando si chinava, Enki (1030) poteva ammirarne la vulva. Bevvero vino dolce dalle coppe, fecero una gara nel bere birra! Mostrami i ME (680). Così disse Inanna (1042bb) nel corso del gioco. Che io possa tenerli in mano! Sette volte nel corso della gara Enki (1030) affidò a Inanna (1042bb) i ME (680). Le formule divine per la posizione di signore e di re, di sacerdote e di scriba, Enki (1030) le dette da tenere i ME (680) per l'amore e per la guerra. Le dette i ME (680) per la musica e per il canto, per la lavorazione del legno e dei metalli e delle pietre preziose. Enki (1030) dette a Inanna (1042bb) novantaquattro ME (680), necessari per i regni civilizzati. Tenendo ben stretti i premi, Inanna (1042bb) di soppiatto fuggì da Enki (1030) addormentato. Si affrettò alla Barca Celeste (1094a), dette istruzioni al suo pilota di allontanarsi in volo. Allorché lsimud (1170) risvegliò Enki (1030) dal suo sonno, Enki (1030) così gli ordinò: Cattura Inanna (1042bb)! Quando lsimud (1170) comunicò a Enki (1030) che Inanna (1042bb) era già partita a bordo della sua Barca Celeste (1094a), Enki (1030) affidò a lsimud (1170) la sua Nave Celeste (1094a), gli ordinò di inseguire Inanna (1042bb). Devi recuperare tutti i ME (680)! Così gli disse. lsimud (1170) intercettò la Barca Celeste (1094a) di Inanna (1042bb) mentre si avvicinava a Unug-ki (1081g). La obbligò a ritornare a Eridu (1080a) per affrontare così la collera di Enki (1030). Ma quando Inanna (1042bb) giunse a Eridu (1080a), non aveva più con sé i ME (680): li aveva affidati a Ninshubur (1072bc), la sua ancella; Ninshubur (1072bc) li portò alla Casa di Anu (1081g) a Unug-ki (1081g). In nome del potere che mi è conferito, in nome di Anu (1020), mio padre, ti ordino di restituirmi i ME (680)! Così disse infuriato Enki (1030) a Inanna (1042bb), nella sua dimora la tenne prigioniera. Quando Enlil (1040) lo venne a sapere, giunse a Eridu (1080a) per affrontare il fratello.
Con diritto ho ottenuto i ME (680), lo stesso Enki (1030) li ha messi nelle mie mani! Così disse Inanna (1042bb) a Enlil (1040); Enki (1030), mestamente, ammise la veridicità di quelle affermazioni. Quando sarà completato il tempo di Kish (1311a), la sovranità passerà a Unug-ki (1081g)! Così dichiarò Enlil (1040).
Nell'udir ciò Marduk (1031a) montò su tutte le furie; la sua collera non conobbe limiti. Sono stato umiliato a sufficienza! Così Marduk (1031a) urlò a Enki (1030), suo padre. Chiese perciò a Enlil (1040) che gli fosse subito assegnata una città sacra tutta sua nell'Eden (1084). Quando Enlil (1040) non dette ascolto alla sua richiesta, Marduk (1031a) afferrò il fato (1054) nelle proprie mani. In un luogo, tra quelli presi in considerazione per la visita di Anu (1020), prima che venisse scelta Unug-ki (1081g), Nabu (1031ab) chiamò a raccolta gli Igigi (1073) e i loro figli dalle terre in cui si erano insediati. Affinché lì costruissero per Marduk (1031a) una città sacra, un luogo per le Navicelle Spaziali (1094b)! Quando i suoi seguaci si radunarono nel luogo prescelto, non trovarono pietre per la costruzione. Marduk (1031a) insegnò loro come fabbricare mattoni e cuocerli al fuoco, insegnò loro a usarli come pietre! Con essi dovevano costruire una torre alta (1132), una torre la cui cima doveva toccare i cieli. Per impedire il progetto Enlil (1040) si affrettò al luogo prescelto, con la persuasione cercò di placare Marduk (1031a). Enlil (1040) non riuscì a impedire il piano di Marduk (1031a) e Nabu (1031ab). A Nibru-ki (1081ca) si riunirono Enlil (1040), i suoi figli e i suoi nipoti; tutti loro rifletterono sul da farsi. Marduk (1031a) sta costruendo senza permesso una Porta degli Dei (1132)! La sta affidando ai Terrestri (1075a)! Così disse Enlil (1040) ai propri figli e nipoti. Se permettiamo che ciò accada, qualunque cosa gli esseri umani vorranno fare non sarà più impossibile per loro! Il piano malvagio deve essere fermato! Così disse Ninurta (1041a); tutti acconsentirono.
Era notte fonda quando da Nibru-ki (1081ca) giunsero gli Anunnaki Enliliti (1072c). Dalle loro Navicelle Spaziali (1094b) fecero piovere distruzione sulla torre in costruzione; fuoco e zolfo fecero piovere. Distrussero completamente la torre (1132) e tutto l'accampamento. Enlil (1040) decise poi di disperdere lontano il capo (1031a) e i suoi seguaci. Da quel momento in poi Enlil (1040) decretò di confondere i loro consigli, di distruggere la loro unità: Fino a questo momento tutti i Terrestri (1075a) hanno parlato una sola lingua, hanno conosciuto una sola lingua. D'ora in poi confonderò la loro lingua, così che non possano più comprendersi! Questo accadde nell'anno trecentodieci da quando aveva avuto inizio il conto degli anni (672_bab) della Terra (666). Enlil (1040) fece sì che in ogni regione e in ogni terra ciascuno parlasse una lingua diversa. Dopo di che venne data loro una forma diversa di scrittura, una che gli altri non avrebbero compreso. Ventitré re regnarono a Kish (1311a), per quattrocentotto anni fu la Città dello Scettro (1311a). Fu anche a Kish (1311a) che Etana (1215), re prediletto, fu condotto a fare un viaggio nei cieli.
Che al tempo prestabilito la sovranità sia trasferita a Unug-ki (1081g)! Così decretò Enlil (1040). Lì, da Kish (1311a), venne trasferito l'Oggetto Celeste Luminoso (1005). Quando la decisione venne annunciata al popolo, canti di lode questi innalzò a Inanna (1042bb): Signora dei ME (1042bb), regina risplendente di fulgore, virtuosa, abbigliata di radiosità, prediletta dal cielo e dalla Terra (666). Consacrata dall'amore di Anu (1020), benedetta da grande adorazione, sette volte ha ottenuto i ME (680), nelle sue mani ora li tiene. Appropriati alla tiara della sovranità, adatti al nobile sacerdozio, Signora dei grandi ME (680), lei ne è la custode! Nell'anno quattrocentonove dopo che il conto degli anni (672_bad) della Terra (666) era iniziato, la sovranità dalla Prima Regione (1311) venne trasferita a Unug-ki (1081g). Il suo primo re fu il sommo sacerdote della dimora-tempio di Eanna (1081ag), era un figlio di Utu (1042ba)!