Capitolo 33° - Sapere

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Capitolo 33°

Epica > Enki > Il Libro Perduto > 9° Tavoletta
Zecharia Sitchin

Il Libro perduto del Dio Enki

Le Parole di Enki
SINOSSI DELLA NONA TAVOLETTA
  • L'umanità si moltiplica; la stirpe di Adapa ha prerogative regali
  • Sfidando Enlil, Marduk sposa una femmina terrestre
  • Perturbazioni celesti e mutazioni climatiche colpiscono Lahmu
  • Gli Igigi discendono sulla Terra, catturano femmine terrestri per sposarle
  • Il promiscuo Enki ha un figlio umano, Ziusudra
  • Siccità e pestilenze causano sofferenza sulla Terra
  • Enlil la considera una punizione voluta dal Fato e vuole far ritorno a casa
  • Anche Ninmah, invecchiata dai cicli della Terra, vuole fare ritorno a casa
  • Un emissario misterioso li mette in guardia dal non sfidare il destino
  • Aumentano i segni di un imminente Diluvio Catastrofico
  • La maggior parte degli Anunnaki inzia a fare ritorno su Nibiru
  • Enlil mette in atto un piano per far perire tutto il genere umano
  • Enki e Ninmah inziano a conservare i Semi della Vita della Terra
  • I restanti Anunnaki si preparano per il Giorno del Diluvio
  • Nergal, Signore del Mond o Inferiore, darà il preavviso
Nona Tavoletta
Capitolo 33°

Nei giorni di Lamech (1074g_afb), Marduk (1031a) e gli Igigi (1073) si imparentarono con le Terrestri (1075) tramite matrimonio.

In quei giorni gli stenti sulla Terra (666) aumentavano sempre più. In quei giorni su Lahmu (660), il pianeta fu avvolto da aridità e polvere. Enki (1030), Enlil (1040) e Ninmah (1050), gli Anunnaki (1051a) che decretano il fato (1054), si consultarono. Quali condizioni si stavano alterando sulla Terra (666) e su Lahmu (660)? Così si chiesero. Osservarono bagliori sul Sole (650), vi erano sconvolgimenti nella forza di attrazione delle reti della Terra (666) e di Lahmu (660). Nell'Abzu (1085), all'estremità di fronte alla Terra Bianca (1108_b), installarono strumenti per l'osservazione. Gli strumenti vennero affidati a Nergal (1031c), figlio di Enki (1030), e della sua sposa Ereshkigal (1031ca). Ninurta (1041a) fu assegnato alla Terra al di Là dei Mari (1108_a), per creare fra le montagne un Legame Cielo-Terra (1091). Gli Igigi (1073) su Lahmu (660) erano irrequieti; a Marduk (1031a) venne affidato il compito di tranquillizzarli. Fino a quando vi saranno gli stenti, la Stazione di Passaggio (1095a) su Lahmu (660) deve restare! Così dissero i Capi (1051a) a Marduk (1031a).
I tre che decretano i fati (1051a) si consultarono. Si guardarono. Come sono invecchiati gli altri! Così pensava ciascuno in cuor suo. Enki (1030), che ancora piangeva la morte di Adapa (1074c), fu il primo a parlare. Più di cento Shar (805) (circa 360.000 anni terrestri) sono trascorsi dal mio arrivo, così disse al fratello e alla sorella. A quei tempi ero un capo impetuoso, ora sono vecchio, barbuto e stanco! Ero un eroe pieno di entusiasmo, pronto al comando e all'avventura! Così disse allora Enlil (1040): Ora ho figli che hanno a loro volta figli, tutti loro sono nati sulla Terra (666). Sulla Terra (666) siamo diventati vecchi, ma quelli che sono nati sulla Terra (666) invecchiano ancora prima! Così disse, afflitto, Enlil (1040) al fratello e alla sorella.
Mi chiamano vecchia bacucca! Così con tristezza disse Ninmah (1050). Mentre gli altri sono andati e venuti, per fare i turni sulla Terra (666), noi, i capi (1051a), siamo sempre rimasti! Forse è giunta per noi l'ora di ripartire! Così disse Enlil (1040). Me lo sono chiesto spesso. Così disse loro Enki (1030). Ogni volta che uno di noi esprimeva il desiderio di ritornare a Nibiru (800), sempre da Nibiru (800) ci è stato impartito l'ordine di non rientrare! Me lo sono chiesto spesso anch'io, disse Enlil (1040): forse una cosa è su Nibiru (800), una cosa è sulla Terra (666)? Forse riguarda i cicli vitali che sono diversi? Così disse Ninmah (1050). I tre capi (1048) decisero di aspettare e di assistere agli eventi. Fu allora che il Fato (1054), o forse era il Destino (1055), prese la decisione.
Accadde che subito dopo Marduk (1031a) si recasse da Enki (1030), suo padre. Una faccenda molto seria desiderava discutere con lui. Sulla Terra (666) i tre figli di Enlil (1040) hanno scelto delle spose: Ninurta (1041a) ha sposato Ba'u (1041aa), una giovane figlia di Anu (1020); Nannar (1041b) ha scelto Ningal (1041ba), Ishkur (1041c) ha scelto Shala (1041ca).
Nergal (1031c), tuo figlio, ha preso in sposa Ereshkigal (1031ca), una nipote di Enlil (1040). Con la minaccia di ucciderla ha estorto il suo consenso. Nergal (1031c) non ha atteso che io, che sono il tuo primogenito, per primo mi sposassi. Gli altri quattro attendono con deferenza il mio matrimonio. Desidero scegliermi una moglie, di avere una sposa è il mio desiderio! Così disse Marduk (1031a) a Enki (1030), suo padre.
Le tue parole mi riempiono di gioia! Così rispose Enki (1030) a Marduk (1031a). Anche tua madre se ne rallegrerà! Prima di riferire il suo desiderio a Ninki (1030a), Marduk (1031a) spiegò ogni cosa al padre. È una delle fanciulle che curano e che danno soccorso? Così continuò a indagare Enki (1030). È una discendente di Adapa (1074c), è della Terra (666) e non di Nibiru (800)! Così Marduk (1031a) sussurrò con un filo di voce. Con uno sguardo perplesso Enki (1030) ammutolì; poi in preda a una furia incontrollata si mise a urlare: Un principe di Nibiru (800), un Primogenito, che ha il diritto alla successione, vuole sposare una Terrestre (1075_a)?! Marduk (1031a) replicò, non una Terrestre (1075), bensì una tua discendente. È una figlia di Enki-ME (1074g_ae), che è salito in cielo, il suo nome è Sarpanit (1031aa)! Enki (1030) convocò la sua sposa Ninki (1030a), le riferì quanto era trapelato dalle parole di Marduk (1031a). Marduk (1031a) ripeté a Ninki (1030a), sua madre, il desiderio che nutriva nel profondo del suo cuore e così disse: Quando Enki-ME (1074g_ae) viaggiava con me e gli insegnavo dei cieli e della Terra (666), io stesso, con i miei occhi, ho visto ciò che mio padre una volta mi disse: Passo dopo passo abbiamo creato su questo pianeta un Essere Primitivo (1075a), uno che fosse come noi. Il Terrestre Civilizzato (1075a) è a nostra immagine e somiglianza, tranne che per la durata della sua vita lui è uguale a noi! Una figlia di Enki-ME (1074g_ae) mi ha affascinato e desidero sposarla! Ninki (1030a) rifletté sulle parole del figlio. E la fanciulla, apprezza le tue attenzioni? Così chiese a Marduk (1031a). Sì! Così Marduk (1031a) rispose alla madre.
Non se ne parla nemmeno! Così asserì Enki (1030) alzando il tono della voce. Se nostro figlio la sposerà, mai più farà ritorno a Nibiru (800), rinuncerà per sempre alle sue prerogative regali! A queste parole Marduk (1031a) rispose con un riso amaro: I miei diritti su Nibiru (800) comunque non esistono, perfino sulla Terra (666) sono stati calpestati. Questa è invero la mia decisione: da principe diventerò re sulla Terra (666), il Signore (1305) di questo pianeta!
Così sia! Così disse Ninki (1030a). Così sia! Così replicò Enki (1030).
Convocarono Matushal (1074g_af), il fratello della sposa; gli riferirono il desiderio di Marduk (1031a). Matushal (1074g_af) si sentì prima umiliato, fu poi sopraffatto dalla gioia. Così sia! Così egli disse.
Quando la notizia fu comunicata a Enlil (1040), questi fu colto da una collera violenta. Si era a stento tollerato il fatto che il padre avesse avuto relazioni con delle Terrestri (1075). Ma non si può certo tollerare che il figlio ne sposi una, conferendole il titolo regale! Quando a Ninmah (1050) venne riferita la notizia, anch'ella ne fu profondamente delusa.
Marduk (1031a) poteva prendere in moglie una qualsiasi delle nostre fanciulle, poteva scegliere anche una delle figlie che ho avuto da Enki (1030). Avrebbe potuto sposare anche una delle sue sorellastre, così come è nostra usanza! Così disse Ninmah (1050).
Infuriato Enlil (1040) irradiò ad Anu (1020),  su Nibiru (800), notizia dell'accaduto: Questo comportamento si è spinto troppo oltre, non lo si può più tollerare! Così disse Enlil (1040) ad Anu (1020), il re. Su Nibiru (800) Anu (1020) convocò i consiglieri per discutere con urgenza la questione con loro. Nel libro delle regole, nessuna ne trovarono adatta a questo caso. Anu (1020) convocò anche i saggi, per discutere le conseguenze della scelta. Su Nibiru (800), Adapa (1074c), progenitore della fanciulla, non è potuto restare! Così gli rammentarono. Per tale motivo a Marduk (1031a) si deve vietare per sempre di far ritorno con lei!
A dire il vero, essendosi abituato ai cicli terrestri, il ritorno di Marduk (1031a) sarebbe impossibile anche senza di lei. Questo dissero i saggi ad Anu (1020); con essi i consiglieri concordavano. Che la decisione venga irradiata sulla Terra (666)!
Così disse Anu (1020): Marduk (1031a) può sposarsi, ma su Nibiru (800) non sarà più principe!
La decisione venne accettata da Enki (1030) e Marduk (1031a), anche Enlil (1040) dovette accettare le parole irradiate da Nibiru (800). Che sia celebrato il matrimonio, che sia celebrato a Eridu (1080)! Così disse loro Ninki (1030a).
Nell'Eden (1084) Marduk (1031a) e la sua sposa non possono restare! Così annunciò il comandante Enlil (1040). Facciamo un dono di nozze a Marduk (1031a) e alla sua sposa: un dominio tutto loro, lontano dall'Eden (1084), in un'altra terra! Così disse Enki (1030) a Enlil (1040). Enlil (1040), in cuor suo, approvava l'idea che Marduk (1031a) fosse mandato via: Di quale terra, di quale dominio parli? Così chiese a Enki (1030), suo fratello.
Un dominio sopra l'Abzu (1085), nella terra (1085b) che lambisce il Mare Superiore (1085cb). Quella che è separata dall'Eden (1084) dalle acque, che si può raggiungere con le navi! Questo disse Enki (1030) a Enlil (1040). Che così sia! Così egli disse.
A Eridu (1080) Ninki (1030a) preparò una celebrazione nuziale per Marduk (1031a) e Sarpanit (1031aa). La sua gente annunciò il matrimonio al suono di un tamburo di rame. Al suono di sette tamburelli le sue sorelle presentarono la sposa allo sposo. Una grande moltitudine di Terrestri Civilizzati (1075a) si riunì a Eridu (1080), per loro il matrimonio era come un'incoronazione.
Erano presenti anche giovani Anunnaki (1072), in gran numero giunsero da Lahmu (660) gli Igigi (1073). Siamo giunti per celebrare lo sposalizio del nostro capo, siamo giunti per essere testimoni dell'unione fra la Terra (666) e Nibiru (800)! Così dissero gli Igigi (1073) per giustificare il loro arrivo così numerosi!
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