Enuma Elish 3°
Epica > Marduk
Tavola 3°
Enuma Elish
Anshar allora aprì la
bocca e rivolse queste parole a Kaka, suo paggio: "Kaka, paggio mio, che
mi rallegri l'anima, dopo i Lahmu e Lahamu io ti delego, tu, che sai ben
giudicare e che puoi discorrere! Fai venire davanti a me gli dèi miei padri:
che mi si portino anche gli dèi al gran completo, tengano consiglio, prendano
parte al Banchetto, mangino il loro pane, bevano la loro birra, stabiliscano il
destino di Marduk, loro vendicatore!
Và, parti, o Kaka e
davanti ad essi, in piedi, ripeti loro tutto quello che ti ho detto qui:
"Vostro figlio Anshar mi ha incaricato di esporvi nei particolari ciò che
gli detta il suo cuore: Tiamat, nostra
progenitrice, ci ha presi in odio, avendo tenuto consiglio freme, con furia, e
i suoi dèi, al completo, la circondano: anche alcuni tra quelli che voi avete
creato hanno scelto di stare dalla sua parte!”.
In piedi, in cerchio
intorno a Tiamat, furibondi, complottano senza tregua, notte e giorno,
incitandosi al combattimento, battendo i piedi, infuriati, hanno tenuto un
consiglio per programmare la guerra.
La Madre-Abisso, che
tutto ha formato, ha preparato armi irresistibili: ha messo al mondo Dragoni
giganti dai denti aguzzi, dalle zanne (?) spietate, a cui ha riempito il corpo
di veleno al posto del sangue; e Leviatani feroci, a cui ha dato aspetto
spaventoso e circonfusi di splendore soprannaturale, equiparandoli così agli
dèi; Chi li vede (ha detto Tiamat) perda i sensi! E che una volta lanciati, non
indietreggino mai! Ha creato ancora Idre, Dragoni formidabili, Mostri marini, Leoni
colossali, Molossi rabbiosi, Uomini-Scorpione, Mostri aggressivi, Uomini-Pesce,
Bisonti giganteschi: tutti brandenti armi spietate e senza tema di
combattimento. Dai poteri delegati, smisurati, ed essi irresistibili!
In verità, quegli Undici,
erano proprio tali quali li aveva creati! Dopo di che, tra gli dèi, suoi
rampolli, che avevano tenuto consiglio con lei, ha esaltato Quingu,
conferendogli tra loro il rango più elevato: il comando dell'armata, la
direzione del consiglio di guerra, il compito dell'arruolamento, la condotta in
battaglia, l'autorità sui combattenti.
Ha affidato tutto ciò
nelle sue mani e l'ha insediato sul trono d'onore (dicendo): “Ho proferito per
te la Formula e ti ho reso superiore all'assemblea degli dèi! Ti ho offerto il Principato
su tutti loro! Sii il più grande! Sii il mio unico Sposo! Che si esalti il tuo
nome su tutti gli Anunnaki!”.
E gli ha rimesso la
Tavoletta dei destini, che ha fissato sul suo petto, (ha detto): "Che
irrevocabile sia il tuo ordine! Che la tua parola si realizzi!".
Quingu così esaltato è
posto in possesso della Supremazia; per gli dèi suoi figli ella ha stabilito
questo destino: "Aprendo soltanto la bocca, spegnete il Fuoco! Che il
vostro veleno concentrato faccia cadere la Tirannia!".
Ho inviato Anu, ma
non ha potuto tenerle testa; Nudimmud, spaventato, è tornato indietro! Allora,
Marduk si è offerto, il Saggio fra gli dèi, vostro figlio: il suo coraggio lo
spinge ad andare ad affrontare Tiamat. Ma proprio a me ha espressamente
dichiarato: "Se io vi devo vendicare, sbaragliare Tiamat per salvarvi,
tenete consiglio, proclamate per me un destino trascendente! Nella Sala delle
deliberazioni, sedete allegramente insieme e fate sì che, con una parola, in
vostra vece, io fissi i destini, che nulla si muti di ciò che io disporrò e che
ogni ordine proferito dalle mie labbra resti irreversibile, irrevocabile!".
Kaka partì e diresse
i suoi passi verso i Lahmu e Lahamu, gli dèi suoi padri, davanti a loro si
inchinò e baciò la terra; poi si alzò e, in piedi, si rivolse loro: "Vostro
figlio Anshar mi ha incaricato di esporvi nei particolari ciò che vi invia il
suo cuore: “Tiamat, nostra genitrice, ci ha preso in odio. Avendo tenuto
consiglio, freme con furia e i suoi dèi, al completo, la circondano; anche
alcuni che voi avete creato sono passati dalla sua parte!”.
In piedi, in cerchio
intorno a Tiamat, furibondi, complottano senza tregua, notte e giorno,
incitandosi al combattimento, battendo i piedi, infuriati, hanno tenuto un
consiglio per decidere la guerra;
La Madre-Abisso, che
tutto aveva formato, ha preparato Armi irresistibili: ha messo al mondo Dragoni
giganti dai denti aguzzi, dalle zanne (?) spietate, a cui ha riempito il corpo
di veleno al posto del sangue; Leviatani feroci, a cui ha dato un aspetto
spaventoso e circonfusi di splendore soprannaturale, equiparandoli così agli
dèi: chi li vede (ha detto) perda i sensi! E che una volta lanciati non
indietreggino (mai)! Ha creato ancora Idre, Dragoni formidabili, Mostri marini,
Leoni colossali, Molossi rabbiosi, Uomini-scorpione, Mostri aggressivi,
Uomini-pesce, Bisonti giganteschi, tutti brandenti armi spietate e senza tema
del combattimento, dai poteri delegati smisurati ed essi irresistibili!
In verità, quegli Undici
erano proprio tali, quali li aveva creati! Dopo di che, tra gli dèi suoi
rampolli, che avevano tenuto consiglio con lei, ha esaltato Quingu,
conferendogli tra loro il rango più elevato: il comando dell'armata, la
direzione del consiglio di guerra, il compito dell'arruolamento, la condotta
della battaglia, l'autorità sui combattenti;
Ha affidato tutto ciò
nelle sue mani e l'ha insediato sul trono d'onore dicendo: "Ho proferito
per te la Formula e ti ho reso superiore nell'assemblea degli dèi! Ti ho
offerto il principato su tutti loro! Sii il più grande! Sii il mio unico sposo!
Che si esalti il tuo nome su tutti gli Anunnaki!".
E gli ha rimesso la
tavoletta dei destini che ha fissato sul suo petto; ha detto: "Che
irrevocabile sia il tuo ordine! Che la tua parola si realizzi!".
Quingu così esaltato è
posto in possesso della Supremazia; per gli dèi suoi figli ella ha stabilito
questo destino: "Aprendo soltanto la bocca, spegnete il Fuoco! Che il vostro
veleno concentrato faccia cadere la Tirannia!".
Ho inviato Anu, ma
non ha potuto tenerle testa; Nuddimmud è tornato indietro spaventato! Allora Marduk
si è offerto, il Saggio fra gli dèi, vostro figlio. Il suo coraggio lo spinge
ad andare ad affrontare Tiamat. Ma proprio a me ha espressamente dichiarato: “Se
io devo vendicarvi, sbaragliare Tiamat per salvarvi, tenete consiglio e
proclamate per me un destino trascendente! Nella Sala delle deliberazioni
sedete lietamente insieme e fate si che, con una parola, in vostra vece, io
fissi i destini, che nulla sia cambiato di ciò che io disporrò e che ogni
ordine proferito dalle mie labbra resti irreversibile, irrevocabile!
Affrettatevi dunque a venire per stabilire senza indugio il vostro destino,
perchè io vada ad affrontare la vostra potente nemica!”.
Quando Lahmu e Lahamu
ebbero udito ciò lanciarono alte grida e tutti gli Igigi esclamarono con
asprezza: “Che cosa abbiamo fatto di ostile perchè abbia preso con noi tale
decisione? Non conosciamo, noi altri, gli intrighi di Tiamat!”.
E corsero a frotte per
andar vicino ad Anshar. Tutti i grandi dèi che fissano i destini, giunti in
presenza di Anshar, si riempirono di gioia e si abbracciarono l'un l'altro.
Nella loro Assemblea
plenaria tennero consiglio e presero parte al Banchetto; mangiarono il loro
pane e bevvero la loro birra; di dolce bevanda inebriante riempirono le loro
cannucce per bere, sorbendo così la bevanda inebriante, si sentirono il corpo
rilassato. Senza la minima preoccupazione la loro anima era in allegria. Così
stabilirono il destino per Marduk, loro vendicatore”.