Sura 11
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Il Corano
Traduzione di Ida Zilio-Grandi
Sura 11 - Hud
Nel nome di Dio, il Clemente, il Compassionevole
1 Alif, Lam, Ra. Questo è un libro dai versetti solidi, chiari e precisi, da parte di un Saggio, informato di tutto.
2 Non adorate altri che Dio. Io sono per voi, da parte Sua, un annunciatore e un ammonitore.
3 Chiedete perdono al vostro Signore e poi volgetevi a Lui affinché Egli vi doni una provvista buona fino a un termine designato e affinché conceda il Suo favore a chi merita un favore, e se volterete le spalle io temo per voi il castigo di un giorno grandioso,
4 a Dio farete ritorno, Egli è potente su tutto.
5 Non ripiegano forse il loro cuore per nascondere a Lui quel che contiene? Forse Dio non conosce quel che nascondono e quel che manifestano, pur se si avvolgono nelle vesti? Egli conosce il segreto dei cuori
6 e non c’è animale sulla terra a cui Dio non provveda il suo cibo, di cui Dio non conosca la dimora e il rifugio, ogni cosa è scritta in un libro chiaro.
7 Egli è Colui che ha creato i cieli e la terra in sei giorni mentre il Suo trono si librava sull’acqua, per provarvi: chi di voi
agirà meglio? Ma i miscredenti, se dici loro: «Dopo la morte sarete risuscitati», rispondono: «Altro non è che magia chiara».
8 E se Noi rimandassimo il loro castigo fino al tempo di una comunità determinata, direbbero: «Cosa Lo trattiene?». Ma nessuno potrà stornare il castigo nel giorno in cui arriverà, e quel che essi schernivano li avvolgerà da ogni parte.
9 Se Noi facciamo gustare all’uomo un favore e poi di nuovo glielo togliamo, eccolo disperato e pieno di ingratitudine,
10 e se gli facciamo gustare una gioia dopo un’avversità che l’abbia colpito, dirà: «I mali mi hanno lasciato», ed eccolo contento e fiero di sé.
11 Invece chi è paziente e compie azioni buone avrà perdono e grazia grande.
12 Forse tralasci parte di ciò che ti è rivelato, il tuo cuore si angustia quando dicono: «Almeno gli fosse stato mandato un tesoro dal cielo, almeno un angelo lo avesse accompagnato». Ma tu sei soltanto un ammonitore, e Dio è il Guardiano di ogni cosa.
13 Oppure diranno: «Lo ha inventato lui». Rispondi: «Allora portate dieci sure come queste, inventate da voi, e invocate chi potete al di fuori di Dio, se siete sinceri».
14 E se nessuno vi risponderà, sappiate che questo libro è stato rivelato per mezzo della scienza di Dio e non c’è altro Dio che Lui. Sarete sottomessi a Dio?
15 Quelli che desiderano la vita terrena con i suoi ornamenti, Noi li ripagheremo sulla terra per le loro azioni e sulla terra non verranno defraudati,
16 ma nell’altra vita non avranno che il fuoco, e le loro opere nel mondo saranno annullate, vanificate saranno le azioni che hanno compiuto.
17 Forse somiglia a costoro chi si appoggia a una prova chiara da parte del suo Signore, e un testimone che viene da Lui lo segue, e ha davanti a sé il libro di Mosè come guida e misericordia? Ecco coloro che credono, e quanto a chi non crede, tra le fazioni, costui sarà nel fuoco, tu non avere alcun dubbio. Questa è la verità che viene dal tuo Signore, ma la gran parte degli uomini non crede,
18 e chi è più ingiusto di chi inventa falsità contro Dio? Saranno presentati al loro Signore, e i testimoni diranno: «Ecco quelli che hanno accusato di menzogna il loro Signore». Forse la maledizione di Dio non si abbatterà sui colpevoli
19 che allontanano gli altri dal sentiero di Dio, e lo vorrebbero un sentiero ricurvo, e non credono nella vita dell’aldilà?
20 Non potranno impedire nulla sulla terra, e al di fuori di Dio nessuno li aiuterà. Avranno un castigo doppio, perché non possono udire e non hanno veduto. 21 Sono coloro che hanno perduto se stessi, e gli dèi che hanno inventato se ne fuggiranno lontano,
22 e di certo nell’altra vita i massimi perdenti saranno loro.
23 Invece quelli che credono e fanno il bene e si umiliano davanti al loro Signore, ecco quelli del giardino, nel quale resteranno eternamente.
24 Questi due partiti somigliano a chi è cieco e sordo e a chi vede e sente: sono esempi comparabili? Non riflettete?
25 Abbiamo inviato Noè al suo popolo. Disse: «Io sono per voi un chiaro ammonitore
26 affinché non adoriate altri che Dio. Temo per voi il castigo di un giorno doloroso».
27 I notabili del suo popolo, che erano dei miscredenti, risposero: «Vediamo che sei un uomo come noi, null’altro, e vediamo
che ti seguono solo i più miserabili tra noi, di primo acchito, e vediamo che voi non avete alcuna superiorità su di noi, anzi, pensiamo che siate degli impostori».
28 Disse: «Popolo mio, cosa ne pensate? Se io mi appoggio a una prova chiara che viene dal mio Signore, che Egli mi ha dato come misericordia Sua che sta presso di Lui, una prova che voi non vedete, forse devo costringervi a vostro dispetto?
29 Popolo mio, io non vi chiedo alcuna ricchezza come compenso, il mio compenso spetta soltanto a Dio. Io non respingo quanti credono che un giorno incontreranno il loro Signore, però vedo che siete un popolo di ignoranti:
30 popolo mio, se li respingessi, chi potrebbe difendermi da Dio? Non riflettete?
31 Io non vi dico: “Possiedo i tesori di Dio”, non vi dico: “Conosco il mistero”, non vi dico: “Sono un angelo”, e non dico a quelli che voi guardate con disprezzo che Dio non darà loro alcun bene. Dio conosce meglio di chiunque il contenuto delle loro anime, se così facessi sarei tra i colpevoli».
32 Risposero: «Noè, hai parlato fin troppo con noi, mostraci ora quel che ci hai paventato, se sei sincero».
33 Disse: «Ve lo mostrerà Dio, se vuole, e voi non potrete impedire nulla.
34 Il mio consiglio non vi gioverebbe se volessi portarvi consiglio e Dio vuole traviarvi, Egli è il vostro Signore e a Lui sarete ricondotti».
35 Oppure diranno: «Lo ha inventato lui». Rispondi: «Se l’ho inventato io, il mio delitto ricada su di me, ma dei delitti vostri sono innocente».
36 A Noè è stato rivelato: «Del tuo popolo, crederanno solo quelli che già credono, e tu non dolerti per le loro azioni.
37 Costruisci l’arca davanti ai Nostri occhi come ti abbiamo ispirato, e non parlarMi dei colpevoli, saranno sommersi».
38 Costruiva l’arca, e ogni volta che i notabili del suo popolo passavano accanto a lui lo schernivano. Disse loro: «Adesso voi vi burlate di noi, ma in seguito saremo noi a burlarci di voi come voi di noi,
39 presto saprete chi sarà colto da un castigo che lo umilierà, saprete chi sarà colto da un castigo permanente».
40 E quando giunse il Nostro ordine e il forno fu bollente, dicemmo a Noè: «Porta nell’arca una coppia di tutti gli animali e anche la tua famiglia, tranne chi è stato condannato da una previa parola, e ognuno che abbia fede», ma pochi ebbero fede insieme a lui. 41 Noè disse: «Salite sull’arca, e il suo viaggio e l’approdo siano nel nome di Dio, il mio Signore è indulgente e compassionevole».
42 L’arca correva con loro tra onde come montagne, e Noè gridò a suo figlio che era rimasto in disparte: «Figlio mio, sali sull’arca con noi, non rimanere con gli empi».
43 Rispose: «Mi rifugerò su un monte che mi proteggerà dall’acqua». «In questo giorno» disse Noè «non c’è protettore dall’ordine di Dio, solo colui che ha misericordia.» Tra loro si frapposero le onde ed egli fu di quelli che annegarono.
44 Una voce disse: «Terra, inghiotti la tua acqua» e disse: «Cielo, trattienila», e l’acqua diminuì e l’ordine fu compiuto. L’arca si posò sul monte Al-Judi e una voce disse: «Via di qui il popolo dei colpevoli».
45 Noè chiamò il suo Signore: «Signore, mio figlio era della mia famiglia e la tua promessa è verità, Tu sei il più giusto dei giudici».
46 Ma Dio rispose: «Noè, tuo figlio non era della tua famiglia e questa non è bontà. Non chiedermi ciò che non conosci, Io ti ammonisco, non essere tra gli ignoranti».
47 Disse Noè: «Signore mio, mi rifugio in Te dal chiederti ciò che non conosco, se Tu non mi perdoni e non hai pietà di me
sarò tra quelli che perdono».
48 Una voce disse: «Noè, scendi di qui con la pace che viene da Noi, tu sia benedetto e anche le comunità che nasceranno da chi è insieme a te. Vi sono comunità che noi faremo gioire ma poi le coglierà da parte Nostra un castigo doloroso».
49 Questa è una delle storie sul mistero che Noi ti riveliamo e che tu non conoscevi prima, e nemmeno il tuo popolo. Sii paziente, il buon esito è di chi teme Dio.
50 Agli ‘Ad abbiamo inviato il loro fratello Hud, che disse loro: «Popolo mio, adorate Dio, per voi non c’è un dio diverso da Lui, ma voi non fate che inventare falsità.
51 Popolo mio, io non vi chiedo alcuna ricompensa per questo, la mia ricompensa sta solo a Chi mi ha creato, non comprendete?».
52 «Popolo mio, chiedete perdono al vostro Signore e poi fate ritorno a Lui, Egli vi manderà il cielo pieno di pioggia e aggiungerà forza alla vostra forza. Non Gli voltate le spalle da malfattori.»
53 Risposero: «Hud, non ci hai portato alcuna prova chiara e noi non abbandoneremo i nostri dèi per le tue parole, noi non abbiamo fede in te
54 e l’unica cosa che possiamo dire è che uno dei nostri dèi ti ha fatto del male». Rispose: «Chiamo a testimone Dio, e anche voi siate testimoni: sono innocente di quel che associate a Dio
55 al di fuori di Lui. Tramate pure tutti insieme insidie contro di me e poi non fatemi attendere,
56 io confido in Dio, Signore mio e Signore vostro, non c’è animale che Egli non tenga saldo per il ciuffo. Certo il mio Signore sta su una via diritta
57 e se voi Gli voltate le spalle, ebbene, io vi ho riferito il messaggio per cui vi sono stato inviato. Il mio Signore farà succedere a voi un popolo diverso da voi, e nessun danno Gli arrecherete, il mio Signore è Colui che custodisce ogni cosa».
58 Quando giunse il Nostro ordine, Noi salvammo Hud e quelli che avevano creduto insieme a lui, per Nostra misericordia, li salvammo da un duro castigo.
59 Questi sono gli ‘Ad che hanno osteggiato i segni del loro Signore, che hanno disubbidito ai Suoi profeti per ubbidire agli ordini di ogni caparbio prepotente.
60 In questo mondo furono inseguiti da una maledizione, e nel giorno della resurrezione una voce dirà: «Forse gli ‘Ad non hanno rinnegato il loro Signore? Forse non lo hanno fatto? Via di qui gli ‘Ad, il popolo di Hud».
61 Ai Thamud abbiamo inviato il loro fratello Salih, che disse: «Popolo mio, adorate Dio, per voi non c’è un dio diverso da Lui, è Lui che vi ha tratto fuori dalla terra e sulla terra vi ha dato dimora, chiedetegli perdono e fate ritorno a Lui, certo il mio Signore è vicino, ed esaudisce».
62 Risposero: «Salih, tu, che sei stato una speranza tra di noi, ora vuoi vietarci di adorare quel che adoravano i nostri padri? Davvero dubitiamo del tuo invito, dubitiamo molto».
63 Disse: «Popolo mio, cosa pensate? Se anche avessi una prova chiara dal mio Signore ed Egli mi avesse donato della misericordia che viene da Lui, chi mi aiuterebbe contro Dio se Gli disubbidissi? Non fareste che accrescere la mia rovina.
64 Popolo mio, ecco la cammella di Dio come segno per voi, lasciatela pascolare sulla terra di Dio e non fatele del male
affinché non vi colga un castigo imminente».
65 Le tagliarono i garretti, e allora egli disse: «Gioite in casa vostra ancora tre giorni, questa è una promessa che non andrà smentita».
66 Quando giunse il Nostro ordine, Noi salvammo Salih e quelli che avevano fede insieme a lui, per Nostra misericordia, dall’infamia di quel giorno, il tuo Signore è pieno di forza ed è potente.
67 Il grido sorprese i colpevoli, e il mattino dopo giacevano riversi nelle loro case
68 quasi non le avessero abitate mai. «Forse i Thamud non hanno smentito il loro Signore? Forse non lo hanno fatto? Via di qui i Thamud.»
69 I Nostri inviati hanno portato ad Abramo il lieto annuncio. Gli dissero: «Pace». «Pace», rispose, e non tardò a portare un vitello arrostito.
70 Ma quando vide che non lo toccavano si insospettì di loro e ne ebbe paura. Dissero: «Non avere paura, siamo stati inviati al popolo di Lot».
71 Sua moglie stava in piedi lì vicino e rise, e allora Noi le demmo il lieto annuncio di Isacco, e di Giacobbe dopo Isacco.
72 Disse: «Guai a me, avrò un figlio quando sono anziana e sterile e il mio signore è vecchio? Davvero è una cosa strana».
73 «Ti meraviglia l’ordine di Dio?» le chiesero. «La misericordia di Dio e le Sue benedizioni siano su di voi, gente di questa casa, Egli è degno di lode, degno di gloria.»
74 Quando lo spavento di Abramo si fu dissipato e il lieto annuncio lo ebbe raggiunto, si mise a discutere con Noi del popolo di Lot,
75 perché Abramo era mite, pieno di umiltà e di indulgenza.
76 «Smettila, Abramo, l’ordine del tuo Signore è arrivato, un castigo irrevocabile li coglierà.»
77 Quando i Nostri inviati si recarono da Lot, egli si dolse per il suo popolo, perché il suo braccio era troppo debole per aiutarli. Disse: «È un giorno tremendo».
78 Il suo popolo si precipitò da lui, gente che già prima aveva commesso malvagità. Disse loro: «Popolo mio, ecco le mie figlie, sono più pure per voi, temete Dio e non mi umiliate davanti ai miei ospiti. Non c’è un uomo giusto tra voi?».
79 Risposero: «Sai bene che noi non abbiamo alcun diritto sulle tue figlie, sai bene cosa vogliamo».
80 Disse: «Almeno avessi forza sufficiente per voi, almeno avessi qualcuno che possa sostenermi saldamente».
81 «Lot,» ribatterono gli ospiti «noi siamo gli inviati del tuo Signore ed essi non potranno toccarti. Parti con la tua famiglia durante la notte. Nessuno di voi si volgerà indietro, solo tua moglie, e la coglierà lo stesso castigo che coglierà costoro. Il loro momento è fissato per il mattino, non è imminente il mattino?»
82 Quando arrivò il Nostro ordine mettemmo la città sottosopra e vi facemmo piovere pietre d’argilla infuocata, le une sopra le altre,
83 marchiate presso il tuo Signore, pietre prossime ai colpevoli.
84 Alla gente di Madian abbiamo inviato il loro fratello Shu‘ayb, che disse: «Popolo mio, adorate Dio, per voi non c’è un dio diverso da Lui, non ingannate nella misura e nel peso, vedo che siete nella prosperità ma temo per voi il castigo di un giorno che vi avvolgerà».
85 «Popolo mio, misurate e pesate con equità, non defraudate gli uomini dei loro beni, non commettete crimini sulla terra portando la corruzione,
86 quel che Dio vi lascia è meglio per voi, se siete credenti, e io non sono il vostro custode.»
87 Dissero: «Shu‘ayb, le tue preghiere ti ordinano di farci abbandonare ciò che i nostri padri adoravano? Ti ordinano cosa dobbiamo fare noi delle nostre ricchezze? Eppure tu sei un uomo mite e retto».
88 «Popolo mio,» disse Shu‘ayb «cosa pensate? Se io mi appoggio a una prova chiara da parte del mio Signore il quale mi ha donato una grazia buona che viene da Lui, se non voglio che voi compiate certe azioni, non lo faccio per contrariarvi ma perché voglio rendervi migliori, per quanto posso. Però il mio successo spetta soltanto a Dio, in Lui ho confidato, a Lui mi rivolgo pentito.
89 Popolo mio, l’odio che mi portate non vi induca a fare del male, vi coglierebbe quel che colse il popolo di Noè o il popolo di Hud o il popolo di Salih, e quanto al popolo di Lot non dista molto da voi.
90 Chiedete perdono al vostro Signore e poi fate ritorno a Lui, il mio Signore è clemente e amorevole.»
91 Dissero: «Shu‘ayb, non comprendiamo molto di quel che ci dici, ci sembri debole rispetto a noi, se non fosse per la tua famiglia ti lapideremmo, contro di noi non hai potenza alcuna».
92 Rispose: «Popolo mio, per voi la mia famiglia è più potente di Dio? Credete di potervi gettare Dio alle spalle? Ma il mio Signore sta tutto attorno a quel che fate».
93 «Popolo mio, agite come vi pare, anch’io farò altrettanto, presto saprete chi sarà colpito da un castigo infame e chi è il bugiardo. State di guardia, anch’io starò di guardia insieme a voi.»
94 Quando giunse il Nostro ordine, Noi salvammo Shu‘ayb e quelli che avevano fede insieme a lui, per Nostra misericordia, e il grido sorprese i colpevoli, e il mattino dopo giacevano riversi nelle loro case
95 quasi non le avessero abitate mai. Forse una voce non griderà: «Via da Noi la gente di Madian», come già prima scacciammo i Thamud? 96 Abbiamo inviato Mosè, con i Nostri segni e chiara autorità,
97 a Faraone e ai suoi notabili. Ma seguirono l’ordine di Faraone, e l’ordine di Faraone non era secondo rettitudine,
98 ed egli precederà il suo popolo nel giorno della resurrezione, li farà discendere nel fuoco, discesa tremenda per chi discenderà.
99 In questo mondo furono inseguiti da una maledizione, e nel giorno della resurrezione riceveranno un dono orribile.
100 Quella che raccontiamo è una storia delle città, alcune restano e altre vennero abbattute,
101 Noi non facemmo loro torto ma si fecero torto da sé, e a nulla valsero loro gli dèi che invocavano anziché Dio quando giunse l’ordine del tuo Signore, e altro non accrebbero che la loro stessa rovina.
102 Così fu la morsa del tuo Signore quando afferrò le città colpevoli in una morsa dolorosa e violenta.
103 In questo c’è un segno per chi teme il castigo dell’aldilà, nel giorno in cui tutti saranno radunati, il giorno in cui tutti testimonieranno,
104 e Noi lo rimandiamo solo fino a un termine dato.
105 In quel giorno, quando arriverà, nessuno potrà parlare senza il Suo permesso, e vi saranno i disgraziati e i felici.
106 Quanto ai disgraziati, staranno nel fuoco tra gemiti e singhiozzi
107 e vi rimarranno per sempre, finché dureranno i cieli e la terra, a meno che il tuo Signore non voglia altrimenti, Egli è Colui che fa quel che vuole.
108 Quanto ai felici, staranno nel giardino, e vi rimarranno per sempre, finché dureranno i cieli e la terra, a meno che il tuo Signore non voglia altrimenti, un dono inalterabile.
109 Non dubitare di ciò che adorano costoro, adorano soltanto quel che i loro padri adoravano prima, e Noi pagheremo loro la parte dovuta senza togliere nulla.
110 Abbiamo dato a Mosè il libro, ma divenne oggetto di discordie, e non fosse per una parola precedente del tuo Signore le loro discordie sarebbero già state giudicate. Annegano nel dubbio.
111 Il tuo Signore pagherà a ciascuno le azioni che costui ha compiuto, Egli sa bene quel che fanno.
112 Tu sii retto come ti è stato ordinato, e anche chi si è rivolto al Signore insieme a te, e non ribellatevi, quel che fate Egli lo osserva,
113 e non appoggiatevi ai colpevoli affinché non vi tocchi il fuoco. Oltre a Dio non avete alleati, poi nessuno vi aiuterà.
114 Compi la preghiera nelle due parti del giorno e all’inizio della notte, perché le buone azioni scacciano le cattive azioni, è un avvertimento per chi sa ricordare.
115 Sii paziente perché Dio non manda perduta la ricompensa dei buoni.
116 Perché, tra le generazioni prima di voi, gli uomini che mantennero la fede, che ammonirono contro la corruzione sulla terra, furono soltanto i pochi che salvammo? Invece, i colpevoli ubbidirono alle loro brame e furono dei malfattori,
117 il tuo Signore non distrugge ingiustamente le città i cui abitanti compiano buone azioni.
118 Se il tuo Signore avesse voluto, avrebbe fatto un’unica comunità di tutti gli uomini; invece essi continuano nelle loro discordie,
119 tranne quelli che hanno la clemenza del tuo Signore, per questo li ha creati,perché la parola del tuo Signore si compia: «Riempirò la Geenna di jinn e uomini insieme».
120 Tutte le storie dei Nostri inviati che Noi ti raccontiamo sono per confermarti il cuore; in queste storie ti è giunta la verità, avvertimento e monito per i credenti.
121 A quelli che non credono di’: «Fate come vi pare, anche Noi faremo altrettanto,
122 attendete, attenderemo anche Noi».
123 A Dio appartiene il mistero dei cieli e della terra, a Lui il decreto è ricondotto. Adoralo e confida in Lui, il tuo Signore non è disattento a quel che fate.