Sura 7 - Sapere

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Sura 7


Il Corano
Traduzione di Ida Zilio-Grandi


Sura 7 - Al-A'raf - Il Limbo
 

Nel nome di Dio, il Clemente, il Compassionevole
1 Alif, Lam, Mim, Sad.
2Questa è una scrittura che ti è stata rivelata – non ne sia angustiato il tuo cuore – affinché, per suo tramite, tu ammonisca gli uomini, affinché essa li edifichi.
3  Seguite quel che vi è stato rivelato dal vostro Signore e non seguite patroni diversi da Lui, voi riflettete così poco.
4 Quante città abbiamo distrutto, la Nostra ira li colse di notte o mentre la gente era assopita a metà del giorno,
5 e quando la Nostra ira li colse il loro grido fu solo questo: «Siamo stati ingiusti».
6  Coloro ai quali Noi abbiamo inviato i Nostri messaggeri Noi li interrogheremo, e interrogheremo anche i messaggeri,
7 e racconteremo loro tutte le loro storie, Noi le conosciamo bene, Noi non eravamo assenti.
8 In quel giorno l’unico peso sarà la verità, e quelli che avranno le bilance pesanti, quelli saranno i fortunati,
9 mentre quelli che avranno le bilance leggere, quelli saranno coloro che avranno perduto se stessi perché sono stati ingiusti contro i Nostri segni.
10  Noi vi abbiamo dato potere sulla terra e su di essa abbiamo posto per voi i mezzi per viverci, e com’è poca la vostra gratitudine.
11 Eppure vi abbiamo creato, poi vi abbiamo formato e poi abbiamo detto agli angeli: «Prosternatevi davanti a Adamo», e tutti si prosternarono tranne Iblis, egli non fu tra quelli che si prosternarono.
12 Dio disse: «Cosa ti ha impedito di prosternarti, quando Io te l’ho ordinato?». Rispose: «Io sono migliore di lui, Tu mi hai creato di fuoco e lui lo hai creato d’argilla».
13 Dio disse: «Via di qui, non ti è concesso qui fare il superbo, vattene, tu sia disprezzato».
14 Disse: «Fammi attendere fino al giorno in cui risusciteranno».
15  Rispose: «Ti sia concesso di attendere fino a quel giorno».
16 Disse: «Poiché Tu mi hai fatto errare, io mi apposterò sulla Tua via diritta
17 e apparirò loro davanti e dietro, a destra e a sinistra, e non saranno molti quelli che Ti ringrazieranno».
18 Disse Dio: «Fuori di qui, esci di qui, disprezzato, bandito, e di quelli che ti seguiranno, di tutti voi riempirò la Geenna».
19 «Adamo, abita il giardino, e anche la tua compagna, mangiate dove volete ma non avvicinatevi a quest’albero, sareste dei colpevoli.»
20  Satana bisbigliò loro nel cuore per mostrare loro le vergogne che erano loro nascoste. Disse: «Il vostro Signore vi ha proibito di avvicinarvi a quest’albero solo perché non diventiate angeli o non viviate eternamente».
21 Giurò loro: «Davvero sono per voi un buon consigliere»
22 e così li indusse in perdizione. Quando essi gustarono dei frutti dell’albero le loro vergogne apparvero loro e presero a coprirsi con delle foglie del giardino. Il loro Signore li chiamò. Disse: «Non vi avevo proibito di avvicinarvi a quell’albero? Non vi avevo detto che Satana è un chiaro nemico per voi?».
23  Risposero: «Signore nostro, abbiamo fatto torto a noi stessi, se Tu non ci perdonerai e non avrai compassione di noi, saremo perduti».
24  Rispose: «Via di qui, siate nemici gli uni per gli altri, avrete una dimora sulla terra e ne gioirete fino a un tempo dato».
25 Disse ancora: «Vivrete e morrete sulla terra e poi ne sarete tratti fuori».
26 Figli di Adamo, vi abbiamo donato delle vesti per coprire le vostre vergogne, e delle piume, però migliore di tutto questo è il vestito della pietà, ecco un segno di Dio affinché essi riflettano.
27 Figli di Adamo, non vi seduca Satana come quando scacciò i vostri padri dal giardino togliendo loro le vesti per mostrare loro le loro vergogne, e sappiate che egli vi vede, e anche la sua banda, da un luogo in cui voi non potete vederli. Noi abbiamo fatto dei demoni i patroni dei miscredenti.
28 Quando commettono qualche turpitudine dicono: «Abbiamo trovato che questa è la consuetudine dei nostri padri, è Dio che ce lo ha ordinato». Rispondi: «Dio non ordina la turpitudine. Dite contro Dio quel che non conoscete?».
29 Di': «Il mio Signore ha ordinato l’equità, dunque alzate il volto in un luogo di preghiera, invocatelo e rendetegli un culto puro. Egli vi ha dato principio e a Lui farete ritorno.
30 Egli ha guidato al bene alcuni di voi mentre altri hanno meritato l’errore perché hanno scelto come patroni i demoni anziché Dio, e credono di essere nella verità».
31 Figli di Adamo, adornatevi quando vi recate in un luogo di preghiera e mangiate e bevete e non siate eccessivi, gli eccessivi Dio non li ama.
32 Di': «Chi ha proibito gli ornamenti di Dio che Egli ha preparato per i Suoi servi, e le buone cose di cui Egli vi ha fatto grazia?». Dì: «Tutto ciò spetta ai credenti nella vita del mondo e ancora di più nel giorno della resurrezione, così Noi precisiamo i segni a un popolo che sa».
33 Di': «In verità il mio Signore ha proibito le turpitudini, visibili e nascoste, e anche il peccato e il desiderio ingiusto, e ha proibito di associare a Dio quanto Egli non vi ha autorizzato ad associare a Lui, e di dire contro Dio quel che non conoscete.
34 Ogni comunità ha un termine; quando il termine li raggiunge essi non possono rimandarlo neppure di un’ora, né di un’ora anticiparlo».
35 Figli di Adamo, giungeranno a voi dei messaggeri, uomini come voi, che vi narreranno i Miei segni, e chi teme Dio e fa il bene non dovrà avere paura, la tristezza non lo coglierà,
36 ma coloro che accuseranno di menzogna i Nostri segni e li tratteranno con superbia, ecco quelli del fuoco dove resteranno eternamente.
37  Chi è più ingiusto di chi inventa menzogne contro Dio e smentisce i Suoi segni? Su costoro si abbatterà quello che meritano – così è scritto di loro nel libro – e quando i Nostri messaggeri si recheranno da loro per farli morire diranno: «Dove sono quelli che avete invocato anziché Dio?». Risponderanno: «Ci hanno abbandonato» e così, contro se stessi, saranno testimoni della propria miscredenza.
38 Dio dirà: «Entrate nel fuoco con le comunità di jinn e di uomini che vi hanno preceduto». E ogni volta che una comunità entrerà, maledirà sua sorella e poi, quando tutte vi si ritroveranno, l’ultima dirà della prima: «Signore nostro, sono loro che ci hanno fatto errare, dà loro un doppio castigo di fuoco». Dio risponderà: «Il doppio per tutti, ma voi non sapete nulla».
39  La prima dirà all’ultima: «Voi non siete affatto superiori a noi, dunque assaporate il castigo che vi siete procurati con le vostre azioni».
40 Quelli che hanno accusato di menzogna i Nostri segni e li hanno trattati con superbia, a costoro non saranno aperte le porte del cielo, e prima che essi entrino nel giardino il cammello entrerà nella cruna dell’ago, così ricompensiamo i malfattori.
41  Nella Geenna avranno un giaciglio e coperte ardenti che li avvolgeranno, così ricompensiamo gli ingiusti.
42 Invece coloro che hanno creduto e compiuto azioni pure – Noi imponiamo a ogni anima solo il peso che può sopportare – sono quelli del giardino dove resteranno eternamente,
43 e Noi strapperemo dai loro cuori il rancore che vi sarà rimasto. I ruscelli scorreranno ai loro piedi ed essi diranno: «Sia lode a Dio che ci ha guidato a tutto questo, non avremmo avuto guida se Dio non ci avesse guidato, i messaggeri del nostro Signore ci hanno portato la verità». Una voce griderà: «Ecco il giardino che avete avuto in eredità per le vostre azioni».
44 Quelli del giardino chiameranno quelli del fuoco: «Noi abbiamo trovato vero quel che il nostro Signore ci aveva promesso, e voi, avete trovato vero quanto il vostro Signore aveva promesso a voi?». Risponderanno: «Sì», e il grido di un araldo si leverà tra loro: «La maledizione di Dio sia sui colpevoli
45 che allontanano la gente dal sentiero di Dio e vorrebbero sentieri ricurvi, e non credono nell’aldilà».
46 Tra i due luoghi c’è un velo, e sopra, nel limbo, degli uomini che distingueranno i giusti e i colpevoli dal loro aspetto. Si rivolgeranno a quelli del giardino: «Sia pace su di voi»; non sono ancora entrati nel giardino sebbene lo desiderino ardentemente.
47 E quando i loro sguardi incontreranno quelli del fuoco, essi diranno: «Signore nostro, non ci accompagnare al popolo dei colpevoli».
48 Quelli del limbo rivolgeranno la parola a degli uomini che essi distingueranno dall’aspetto e diranno: «A cosa vi è servito il vostro raccogliere, il vostro affannarvi pieni di superbia?
49  Non sono quelli, coloro dei quali voi giuravate che non avrebbero ottenuto la misericordia di Dio? E voi, che siete i beati, entrate nel giardino del cielo senza timore, senza che vi colga alcuna tristezza».
50 Quelli del fuoco si rivolgeranno a quelli del giardino: «Versate su di noi dell’acqua o un’altra grazia che Dio vi ha donato lassù». Risponderanno: «Dio ha proibito l’una e l’altra cosa ai miscredenti
51 i quali si fecero gioco e beffa della religione, sedotti dalla vita del mondo». In quel giorno Noi li dimenticheremo come essi hanno dimenticato che avrebbero visto questo loro giorno e perché hanno avversato i Nostri segni.
52 Eppure avevamo dato loro un libro che abbiamo chiaramente precisato secondo scienza, come guida e misericordia per un popolo che crede.
53 Cosa resta loro da attendere? Solo la sua interpretazione. Ma il giorno in cui l’interpretazione giungerà, diranno quelli che l’avranno già dimenticata: «Sono venuti i messaggeri del nostro Signore con la verità, e adesso, avremo qualcuno che interceda per noi? Saremo riportati sulla terra per agire altrimenti da come abbiamo agito?». Hanno perduto se stessi, e gli idoli che si erano inventati se ne sono andati via da loro.
54 Il vostro Signore è Dio, il quale ha creato i cieli e la terra in sei giorni e poi Si è assiso sul trono, Egli copre il giorno con il velo della notte che lo insegue senza sosta, e ha creato il sole e la luna, e ha soggiogato le stelle al Proprio ordine, non appartengono a Lui la creazione e l’ordine? Sia benedetto Dio, il Signore dei mondi.
55  Invocate il vostro Signore umilmente, in segreto, Egli non ama i trasgressori.
56 E non portate la corruzione sulla terra dopo che Dio l’ha creata giusta e invocatelo pieni di timore e desiderio, per chi fa il bene la misericordia di Dio è prossima.
57 Egli è Colui che invia i venti a portare le buone novelle della Sua misericordia che verrà, finché sono carichi di nuvole grevi che Noi spingiamo verso un paese morto su cui facciamo cadere dell’acqua e ne suscitiamo ogni specie di frutti, e così risusciteremo i morti, forse rifletterete.
58  Se la terra è buona, molte piante vi crescono con il permesso di Dio, ma se è cattiva poche ne crescono, così precisiamo i Nostri segni a gente che sa ringraziare.
59  Abbiamo inviato Noè al suo popolo. Disse: «Popolo mio, adorate Dio, non avete altro Dio che Lui, io temo per voi il castigo di un giorno terribile». 60 Ma i notabili del suo popolo dissero: «Ci sembra che tu sia in errore evidente».
61  Rispose: «Popolo mio, non c’è alcun errore in me, sono un messaggero che viene dal Signore dei mondi
62 e vi annuncio i messaggi da parte del Signore e vi porto il buon consiglio e so da parte di Dio quel che voi non sapete.
63 Vi meraviglia che sia giunto a voi un avvertimento dal vostro Signore tramite un uomo che è uno di voi, per ammonirvi affinché abbiate timore di Dio? Forse Egli avrà misericordia di voi».
64  Lo accusarono di menzogna, ma Noi lo salvammo, lui e quelli che stavano nell’arca con lui, e quanto a chi accusò di menzogna i Nostri segni lo affogammo, era un popolo di ciechi.
65 E agli Ad abbiamo inviato il loro fratello Hud. Disse: «Popolo mio, adorate Dio, non avete altro Dio che Lui, non avrete
timore di Lui?».
66 E i notabili del popolo, che non credevano, dissero: «Ci sembra che tu sia preda della stupidità, pensiamo che tu sia un bugiardo».
67  Rispose: «Popolo mio, non c’è alcuna stupidità in me, sono un messaggero che viene dal Signore dei mondi
68 e vi annuncio i messaggi da parte del mio Signore, e sono per voi un consigliere fidato.
69 Vi meraviglia che sia giunto a voi un avvertimento dal vostro Signore tramite un uomo che è uno di voi, per ammonirvi? Ricordate che il Signore vi ha reso eredi del popolo di Noè e ha accresciuto la vostra corporatura facendo di voi dei giganti, ricordate i benefici di Dio affinché siate felici».
70 «Sei giunto a noi» risposero «per farci adorare un solo Dio e farci abbandonare gli dèi che i nostri padri adoravano? E allora mostraci quel che ci prometti, se sei sincero.»
71 Hud rispose: «Ricada su voi turpitudine e ira da parte del vostro Signore, discuterete con me su nomi che voi stessi avete inventato, voi e i vostri padri? Dio non vi ha dato alcuna autorità per farlo. Aspettate, e anch’io aspetterò con voi».
72  Abbiamo salvato lui e quelli che stavano con lui con una misericordia che viene da Noi, e quelli che avevano smentito i Nostri segni e non avevano creduto li sterminammo.
73 Ai Thamud abbiamo inviato il loro fratello Salih. Disse: «Popolo mio, adorate Dio, non avete altro Dio che Lui, vi è giunta una prova chiara da parte del vostro Signore, la cammella di Dio, è un segno per voi, lasciatela pascolare sulla terra di Dio e non fatele del male, un castigo doloroso vi coglierebbe.
74  Ricordate come Dio vi ha reso eredi dopo il popolo degli ‘Ad e vi ha dato una dimora sulla terra sulle cui pianure avete costruito dei castelli e avete scavato i monti per farvene delle abitazioni, ricordate i benefici di Dio e non siate scellerati sulla terra, portandovi la corruzione».
75 I notabili del popolo, che erano dei superbi, dissero ai deboli tra loro, quelli che avevano creduto: «Siete certi che Salih sia un inviato del suo Signore?». Risposero: «Noi crediamo in quel che è stato rivelato per tramite suo».
76 E i superbi dissero: «In quel che credete, noi non crediamo».
77 Tagliarono i garretti della cammella e si ribellarono all’ordine del loro Signore. Dissero: «Salih, mostraci quel che ci
hai promesso, se sei un messaggero di Dio».
78 Il terremoto li colse e il mattino seguente giacevano morti nelle loro case.
79 Salih si allontanò da loro e disse: «Popolo mio, vi ho annunciato i messaggi del mio Signore e vi ho portato il buon consiglio, ma voi non amate chi vi consiglia».
80  Ricorda Lot, quando disse al suo popolo: «Vi darete a questa turpitudine, che mai nessuno ha commesso prima di voi?
81 Voi vi accostate agli uomini anziché alle donne in preda alla vostra passione, siete un popolo di trasgressori».
82 E il suo popolo rispose soltanto: «Scacciateli dalla vostra città. È gente che ostenta purezza».
83  Noi salvammo lui e la sua famiglia eccetto sua moglie, che fu tra quelli che rimasero indietro,
84 e li inondammo di pioggia devastante, dunque considera quale fu la fine dei malfattori.
85  Ai Madian abbiamo inviato il loro fratello Shu‘ayb. Disse: «Popolo mio, adorate Dio, non avete altro Dio che Lui, vi è
giunta una prova chiara da parte del vostro Signore, siate esatti nella misura e nel peso, non frodate la gente nelle loro cose e non corrompete la terra che è stata resa pura, questo è meglio per voi, se siete credenti.
86  Non appostatevi su ogni via per minacciare quelli che credono in Dio e allontanarli dal Suo sentiero che voi vorreste ricurvo, ricordate quando eravate pochi e Dio vi ha moltiplicato, considerate quale fu la fine dei corruttori.
87  Se un gruppo di voi crederà nel mio messaggio e un altro gruppo non vi crederà, siate pazienti finché Dio giudicherà tra voi, Egli è il migliore dei giudici».
88 I notabili del suo popolo, che erano superbi, dissero: «Noi ti scacceremo dalla nostra città, Shu‘ayb, e anche quelli che hanno creduto insieme a te, a meno che non facciate ritorno alla nostra religione». Shu‘ayb chiese: «Pur contro la nostra volontà?
89 Inventeremmo una menzogna contro Dio se facessimo ritorno alla vostra religione dopo che Dio ce ne ha dato scampo, non ci è consentito tornare alla vostra religione se non lo vorrà Dio, Signore nostro. Il nostro Signore abbraccia ogni cosa nella Sua scienza, noi confidiamo in Lui. Signore nostro, pronuncia un giudizio decisivo tra noi e il nostro popolo in tutta verità, Tu sei Colui che decide meglio di ogni altro».
90  Allora i notabili, i miscredenti del suo popolo, dissero: «Se seguirete Shu‘ayb sarete perduti».
91 Il terremoto li colse e il mattino seguente giacevano morti nelle loro case.
92 Quelli che avevano accusato di menzogna Shu‘ayb, fu come se non avessero abitato mai in quelle case, quelli che avevano accusato di menzogna Shu‘ayb, i perduti furono loro.
93  Shu‘ayb si allontanò da loro e disse: «Popolo mio, vi ho annunciato i messaggi del mio Signore e vi ho portato il buon consiglio, come potrei dolermi per un popolo di miscredenti?».
94  Ogni volta che abbiamo inviato un profeta in una città, abbiamo colpito la sua gente con calamità e afflizione affinché si umiliassero,
95 e poi abbiamo scambiato il male con il bene ed essi hanno dimenticato ogni cosa. Hanno detto: «L’avversità e la prosperità sono toccate in sorte anche ai nostri padri». Allora li annientammo all’improvviso, senza che se ne accorgessero.
96  Se la gente della città avesse creduto e avuto timore di Dio, Noi avremmo riversato su di loro benedizioni dal cielo e dalla terra, invece Ci hanno accusato di menzogna e allora li abbiamo annientati come ricompensa per quel che si erano procurati con le loro azioni.
97 Gli abitanti delle città sono sicuri che la Nostra calamità non li coglierà di notte, mentre dormono?
98  Sono sicuri, gli abitanti delle città, che la Nostra calamità non li coglierà di giorno, mentre si divertono?
99  Sono al sicuro dall’insidia di Dio? Solo il popolo dei perdenti si illude di essere al sicuro dall’insidia di Dio.
100  Non giova a coloro che hanno ereditato la terra dopo chi la possedeva prima, sapere che se Noi volessimo, potremmo colpirli per le loro colpe? Noi sigilliamo i loro cuori, ed essi non odono nulla.
101 Ecco le città delle quali ti narriamo delle storie. I loro inviati sono giunti loro con le prove evidenti, ma essi non hanno creduto in quel che già prima avevano smentito, così Dio sigilla il cuore dei miscredenti.
102  Nella gran parte di quella gente non abbiamo trovato alcuna fedeltà al patto, invece abbiamo trovato che la gran parte di loro apparteneva al numero degli empi.
103 Poi, dopo costoro, abbiamo inviato Mosè con i Nostri segni a Faraone e al suo Consiglio, e anch’essi agirono ingiustamente contro i Nostri segni. Considera quale fu la fine dei corruttori.
104  Mosè disse: «Faraone, io sono un messaggero che viene dal Signore dei mondi,
105  altro diritto non ho che quello di dire la verità su Dio, vi ho portato una prova evidente da parte del vostro Signore, fa’ partire con me i figli di Israele».
106  «Se davvero hai portato una prova» disse Faraone «allora mostrala, se sei sincero.»
107  Mosè gettò il bastone, che divenne una serpe, chiaramente.
108 Tirò fuori la mano dal petto e la videro bianca.
109 I notabili del popolo di Faraone dissero: «È un mago sapiente
110 che vuole scacciarvi dalla vostra terra. Cosa decidete di fare?».
111 Dissero ancora: «Rimandali a dopo, lui e suo fratello, e invia dei messaggeri nelle città affinché radunino
112 e conducano a te ogni mago sapiente».
113 Giunsero i maghi da Faraone e dissero: «Se vinceremo noi, ci spetta una ricompensa».
114  Rispose: «Sì, voi sarete i più vicini a me».
115 Dissero: «Mosè, getti il tuo bastone o lo gettiamo noi per primi?».
116  Rispose: «Gettatelo voi». E quando ebbero gettato i loro bastoni, stregarono gli occhi della gente, li terrorizzarono e produssero una magia sublime.
117 Ispirammo a Mosè: «Adesso getta il tuo bastone». Ed ecco che divorò quel che essi avevano fabbricato,
118 la verità si affermò e i loro incantesimi vennero vanificati,
119 essi furono sconfitti e si trovarono nell’umiliazione.
120 I maghi si gettarono a terra prosternati.
121 Dissero: «Crediamo nel Signore dei mondi,
122  il Signore di Mosè e di Aronne».
123 Disse Faraone: «Avete creduto in Lui prima che io ve lo avessi permesso? È certo un’insidia che avete tramato nella città per scacciare i suoi abitanti, presto saprete,
124 vi taglierò la mano e il piede alternati e poi vi crocifiggerò tutti».
125 Dissero: «Noi faremo ritorno al nostro Signore,
126 ti vendichi di noi solo perché abbiamo creduto nei segni del nostro Signore quando ci sono giunti. Signore, riversa pazienza nel nostro cuore e fa’ che moriamo sottomessi a Te».
127 Il Consiglio del popolo di Faraone disse: «Lascerai che Mosè e la sua gente portino la corruzione sulla terra e abbandonino te e i tuoi dèi?». Rispose: «Uccideremo i loro figli e lasceremo vive solo le loro donne, li soggiogheremo».
128  Mosè disse al suo popolo: «Cercate l’aiuto di Dio e pazientate, la terra è di Dio ed Egli la dona in eredità a chi vuole
tra i Suoi servi, il buon esito spetta a coloro che temono Dio».
129  Risposero: «Abbiamo sofferto molto prima che tu venissi da noi, e anche dopo». Disse Mosè: «Può darsi che il vostro Signore annienti il vostro nemico e vi renda i suoi eredi sulla terra, e poi osserverà quel che farete».
130  Così colpimmo la gente di Faraone con sterilità e penuria affinché riflettessero.
131 Quando giunse loro il bene dissero: «Questo ci appartiene», mentre se li colpiva il male ne tiravano cattivo auspicio contro Mosè e quelli che erano con lui. In verità il loro cattivo auspicio era presso Dio, ma la gran parte di loro non sapeva nulla.
132  «Per quanti siano i segni che ci mostrerai per stregarci, noi non crederemo in te.»
133  Allora inviammo contro di loro l’uragano, le locuste, i pidocchi, le rane e il sangue, segni chiari e precisi, ma si riempirono di superbia, erano un popolo di malfattori.
134 Quando il furore di Dio si abbatté su di loro, dissero: «Mosè, invoca per noi il tuo Signore, Egli ha stretto un patto con te, e se stornerai da noi il furore di Dio, noi crederemo in te e ti lasceremo partire con i figli di Israele».
135  Ma quando stornammo da loro il furore fino a un dato termine che avrebbero dovuto osservare, violarono i loro giuramenti
136 e Noi ci vendicammo di loro e li annegammo nel mare, perché avevano accusato di menzogna i Nostri segni e li avevano trascurati.
137  Abbiamo dato in eredità al popolo umiliato le terre d’oriente e quelle d’occidente, che Noi benedicemmo, e si compì la parola bellissima del tuo Signore per i figli di Israele, per la loro pazienza. Distruggemmo quel che Faraone e la sua gente avevano fabbricato e quel che avevano costruito.
138  Attraversammo il mare con i figli di Israele, ed essi si imbatterono in un popolo di uomini che adoravano certi loro idoli.
«Mosè,» dissero i figli di Israele «fa’ anche a noi un dio come i loro.» «Voi siete un popolo di ignoranti» rispose Mosè
139  «perché ciò che questa gente ritiene vero sarà distrutto, e quel che essi fanno sarà vanificato.»
140 Disse ancora: «Dovrei cercare per voi altre divinità al di fuori di Dio quando Egli vi ha prescelto sui mondi?».
141  Ricordate come Noi vi salvammo dalla gente di Faraone che vi imponeva un duro tormento, che uccideva i vostri figli e lasciava vive solo le vostre donne, questa è stata per voi da parte del vostro Signore una grande tribolazione.
142  Abbiamo stabilito per Mosè trenta notti e poi le abbiamo completate con altre dieci affinché fosse completo in quaranta notti il convegno del suo Signore. Allora Mosè disse a suo fratello Aronne: «Sii il mio vicario presso il mio popolo, agisci rettamente e non seguire la via dei corruttori».
143 E quando Mosè venne al Nostro convegno e il suo Signore ebbe parlato con lui, Mosè disse: «Signore mio, mostrati a me affinché io possa vederti». Rispose: «Non Mi vedrai, ma guarda il monte, e se rimarrà fermo al suo posto, tu Mi vedrai». Ma quando Dio Si manifestò al monte lo ridusse in polvere e Mosè cadde fulminato. Quando tornò in sé disse: «Sia gloria a Te, io mi converto a Te, sono il primo dei credenti».
144 Disse: «Mosè, Io ti ho eletto su tutti gli uomini, ti ho affidato il Mio messaggio e la Mia parola, dunque prendi ciò che ti ho donato e sii grato a Me».
145  Scrivemmo per lui, sulle tavole, un ammonimento su tutte le cose, di tutte le cose una precisa spiegazione. «Prendile con forza» dicemmo «e ordina al tuo popolo che si attengano alla parte migliore, oppure vi mostrerò l’abitazione degli empi,
146  stornerò dai Miei segni chi è superbo sulla terra senza averne diritto, se vedranno ogni sorta di segni non vi crederanno, se vedranno il sentiero della rettitudine non lo sceglieranno come sentiero, se vedranno il sentiero dell’aberrazione, come sentiero sceglieranno quello. Così sia, perché hanno smentito i Nostri segni, hanno trascurato i Nostri segni,
147  e quelli che accuseranno di menzogna i Nostri segni e l’incontro con Dio nell’aldilà, le loro azioni saranno vanificate. Di cosa saranno ripagati? Solo di quel che hanno fatto.»
148 Dopo la partenza di Mosè, gli uomini del suo popolo fecero un vitello con i loro monili, un corpo che muggiva. Non videro che non parlava loro e non li guidava? Eppure lo scelsero come dio, e furono colpevoli.
149 Quando riconobbero la loro colpa e si accorsero dell’errore compiuto, dissero: «Se il nostro Signore non avrà misericordia di noi e non ci perdonerà, andremo in perdizione».
150  Mosè fece ritorno dal suo popolo, adirato e afflitto, e disse: «Com’è orribile quel che avete fatto dopo la mia partenza. Avete voluto affrettare l’ordine del mio Signore?». Poi gettò a terra le tavole e afferrò suo fratello per la testa tirandolo a sé. Aronne gridò: «Figlio di mia madre, il popolo mi ha umiliato, quasi mi hanno ucciso, non consentire ai miei nemici di rallegrarsi per la mia disgrazia, non accompagnarmi agli ingiusti».
151  Mosè pregò: «Signore mio, perdonami, e anche mio fratello, e ammettici alla Tua misericordia, Tu sei il più clemente dei misericordiosi.
152 Su coloro che hanno preferito il vitello, si abbatterà l’ira del loro Signore e nella vita del mondo saranno umiliati», così ricompensiamo chi inventa menzogne,
153 ma quelli che compiono azioni malvagie e poi, dopo questo, si pentono e credono, ebbene, dopo questo, il tuo Signore sarà indulgente e pieno di compassione.
154 Quando la collera di Mosè si calmò, egli riprese le tavole; la loro copia contiene guida e misericordia per chi teme il suo Signore.
155  Mosè scelse tra il suo popolo settanta uomini per l’ora del convegno con Noi, e quando il terremoto li colse egli disse: «Signore, se Tu avessi voluto li avresti annientati già prima, loro e me, ma ci annienterai per quel che hanno compiuto gli stolti tra noi? Questa è una prova che viene da Te con la quale Tu induci in errore chi vuoi e guidi chi vuoi, Tu sei il patrono nostro, perdonaci e abbi pietà di noi, Tu sei Colui che meglio perdona,
156 scrivi per noi una cosa buona in questo mondo e nell’aldilà, noi ritorniamo a Te». Disse Dio: «Con il Mio castigo Io colpisco chi voglio e la Mia misericordia abbraccia ogni cosa, e Io la scriverò per quelli che Mi temono e versano l’elemosina, quelli che credono nei Nostri segni,
157 quelli che seguiranno il Mio messaggero, il Profeta dei gentili che essi troveranno annunciato in quel che possiedono già, nella Torah e nel Vangelo. Egli ordinerà loro il bene e impedirà il male, dichiarerà lecite per loro le cose buone e illecite le cose immonde e solleverà da loro i legami e le catene che gravano loro addosso. Quelli che crederanno in lui lo onoreranno, lo assisteranno e seguiranno la luce discesa dal cielo insieme a lui, quelli sono i fortunati».
158 Di': «Uomini, io sono il messaggero di Dio inviato a voi tutti da parte di Dio, il quale possiede il regno dei cieli e della terra, non c’è altro Dio che Lui, Egli dà la vita e uccide, dunque credete in Dio e nel Suo messaggero, il Profeta dei gentili che crede in Dio e nelle Sue parole, e seguitelo affinché siate ben guidati».
159  Nel popolo di Mosè c’è una comunità che si dirige in tutta verità, e secondo la verità agisce con giustizia.
160  Abbiamo diviso i figli di Israele in dodici tribù, dodici comunità. Abbiamo rivelato a Mosè, quando il suo popolo gli chiese da bere: «Colpisci la roccia con il tuo bastone». Ne sgorgarono dodici sorgenti e ogni gente seppe a quale sorgente dissetarsi. Li ombreggiammo con la nube e facemmo scendere su loro la manna e le quaglie. Dicemmo: «Mangiate le buone cose che vi abbiamo donato». Non fecero torto a Noi ma a se stessi.
161  Ricorda quando una voce disse loro: «Abitate questa città e mangiate dove volete e chiedete perdono, entrate per la porta prosternati e Noi vi perdoneremo i vostri peccati e faremo prosperare chi fa il bene».
162 Ma quelli di loro che erano colpevoli scambiarono con altre parole quelle che avevamo loro detto e così Noi li colpimmo con un flagello dal cielo perché erano colpevoli.
163  Chiedi loro della città che si trovava sulla riva del mare, quando i suoi abitanti violavano il sabato: quando essi lo osservavano, i pesci venivano sulla superficie dell’acqua ma non venivano nel giorno in cui lo violavano, così Noi li mettevamo alla prova per la loro miscredenza.
164  Ricorda quando alcuni dicevano: «Perché ammonite un popolo che Dio sta per annientare o per castigare con un duro tormento?». Rispondevano: «Perché ci serva di scusa di fronte al vostro Signore, forse essi avranno timore di Dio».
165 E quando dimenticarono gli avvertimenti che avevano ricevuto, Noi salvammo chi impediva il male e afferrammo i colpevoli con un castigo crudele, perché avevano agito da empi.
166 Quando si ribellarono alle Nostre interdizioni dicemmo loro: «Siate delle scimmie spregevoli».
167  Ricorda quando il tuo Signore annunciò che avrebbe mandato contro di loro, prima del giorno della resurrezione, chi li
avrebbe oppressi con un castigo maligno, il tuo Signore castiga rapidamente, Egli è indulgente e pieno di clemenza.
168  Li abbiamo dispersi sulla terra divisi in comunità, alcune buone e pie e altre l’opposto, e le abbiamo messe alla prova con la prosperità e l’avversità affinché tornassero a Noi.
169 Dopo di loro, vennero dei successori che ereditarono il libro e si presero i beni effimeri di quaggiù dicendo: «Tutto questo ci sarà perdonato». E se giungessero loro altri beni effimeri come quelli, li prenderebbero. Non avevamo stipulato con loro il patto del libro perché dicessero di Dio solo la verità? Eppure quel che si trova nel libro essi l’hanno studiato, e
la dimora dell’aldilà è migliore per chi ha timore di Dio, non comprendete?
170  Ma chi si attiene al libro e adempie alla preghiera sappia che Noi non manderemo perduta la ricompensa di chi agisce in
purità.
171  Ricorda quando abbiamo alzato il monte sopra di loro, come un padiglione – pensarono che sarebbe crollato loro addosso – e una voce disse: «Afferrate il libro che vi abbiamo donato e ricordate quel che contiene affinché possiate temere Dio».
172  Ricorda quando il tuo Signore prese dai lombi dei figli di Adamo i loro discendenti e li fece testimoniare contro se stessi: «Non sono Io il vostro Signore?». Risposero: «Sì, ne siamo testimoni». Facemmo questo perché nel giorno della resurrezione non possiate dire: «Non ci siamo accorti di nulla»,
173 oppure: «Anche i nostri padri, prima di noi, associavano altri a Dio e noi siamo la loro discendenza, venuta dopo di loro, dunque ci annienterai per le vane azioni compiute da altri?».
174  Così Noi precisiamo i segni affinché essi tornino a Noi.
175  Narra loro la storia di colui cui Noi insegnammo i Nostri segni, ma egli se ne allontanò e così Satana lo inseguì ed egli smarrì il sentiero.
176  Se avessimo voluto lo avremmo innalzato, ma si attaccò alla terra e seguì la sua passione. Il suo esempio è quello di un cane che se lo assali ansima con la lingua di fuori, e se lo lasci stare ansima con la lingua di fuori, ecco l’esempio di chi accusa di menzogna i Nostri segni, narra loro le storie antiche affinché possano riflettere.
177  Com’è brutto l’esempio di chi ha smentito i Nostri segni, sono coloro che hanno fatto torto a se stessi.
178  Chi Dio guida è ben guidato, e chi Dio induce in errore, costui ha perso il sentiero.
179  Abbiamo votato alla Geenna molti jinn e uomini, hanno un cuore con cui non comprendono, hanno occhi con cui non
vedono, hanno orecchie con cui non odono nulla, sono come il bestiame e ancora più smarriti, sono gli indifferenti.
180 Dio possiede i nomi più belli, e voi invocateLo con quei nomi e abbandonate chi ne abusa, saranno ricompensati per quel che hanno fatto.
181 Tra le Nostre creature, alcuni guidano rettamente i loro compagni in tutta verità e secondo la verità agiscono con giustizia,
182 ma coloro che accusano di menzogna i Nostri segni, li trascinerò in basso, gradino dopo gradino, e non sapranno da dove.
183  Accorderò loro una dilazione, però la mia insidia è certa.
184  Ma non riflettono? Il loro compagno non è un invasato, è soltanto un chiaro ammonitore.
185  Ma non hanno considerato il regno dei cieli e della terra e tutte le cose che Dio ha creato? Non hanno pensato che forse il loro termine è vicino? A quale discorso crederanno mai, dopo questo?
186  Nessuno guida colui che Dio ha fatto errare, Dio li lascia brancolare nella loro ribellione.
187 Ti chiederanno dell’ora, quando è stabilito che verrà. Rispondi: «La sua conoscenza sta presso il mio Signore e soltanto Lui la manifesterà, a tempo dato, essa graverà sui cieli e sulla terra e vi coglierà all’improvviso». Ti chiederanno di questo
come se ne fossi informato. Rispondi: «La sua conoscenza sta solo presso Dio e la gran parte della gente non sa nulla.
188  Io non posso nulla per me stesso, né a mio favore né a mio danno, solo quel che Dio vorrà. Se conoscessi il mistero godrei di beni in abbondanza e il male non mi colpirebbe, ma sono soltanto un ammonitore, inviato a portare il lieto annuncio a quelli che credono.
189 Egli è Colui che vi ha creato da un’anima unica e ne ha tratto la sua compagna perché riposasse con lei e, quando egli l’ebbe coperta, lei portò un peso leggero con cui poteva camminare, ma quando si fece pesante invocarono Dio, il loro Signore: «Se ci darai un figlio giusto, Ti saremo grati».
190  Ma quando donò loro un figlio giusto Gli diedero dei compagni, sia gloria a Dio, Egli è ben al di sopra di quel che Gli associano.
191 Daranno a Dio compagni che non creano nulla, che sono anch’essi creati,
192 che non possono aiutarli e non possono aiutare neppure se stessi?
193  Se li invitate alla guida non vi seguono, per loro è uguale che li invitiate o che restiate in silenzio.
194 Quelli che invocate al di fuori di Dio sono dei servi, come voi, invocateli pure perché vi esaudiscano, se siete sinceri.
195 Hanno piedi con cui camminare? Hanno mani con cui afferrare? Hanno occhi con cui vedere e orecchie per ascoltare? Dì: «Invocate pure i vostri compagni, tramate insidie contro di me e non mi fate aspettare,
196 il mio patrono è Dio il quale ha rivelato il libro, Egli è Colui che protegge chi è purificato,
197 e invece quelli che voi invocate al di fuori di Lui non vi possono aiutare, non possono aiutare neppure se stessi».
198  Se inviti i miscredenti alla guida non odono nulla, li vedi che ti osservano senza vedere nulla.
199 Tu pratica il perdono, ordina il bene, volgi le spalle agli ignoranti
200 e se una tentazione di Satana ti istigherà al male cerca rifugio in Dio, Egli ascolta e sa.
201 Quelli che temono Dio, se un fantasma che viene da Satana li tocca, ricordano l’avvertimento e ci vedono,
202 quanto ai loro fratelli, i demoni li sospingono nell’aberrazione ed essi non recederanno.
203 Quando non porti loro un versetto ti dicono: «Non lo hai ancora scelto?». Rispondi: «Io seguo solo quel che mi è rivelato dal mio Signore, questi non sono che indici visibili da parte del vostro Signore, una misericordia per i credenti».
204 Quando si recita il Corano, ascoltate in silenzio affinché Dio abbia compassione di voi.
205  Ricorda il nome del tuo Signore dentro la tua anima, in tutta umiltà e con riverenza e a bassa voce, di mattina e di sera, non essere distratto.
206  Coloro che stanno presso il tuo Signore non si astengono superbi dall’adorarLo ma celebrano le Sue lodi e si prosternano davanti a Lui.
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