Sura 2 - Sapere

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Sura 2


Il Corano
Traduzione di Ida Zilio-Grandi


Sura 2 - Al Baqara - (La Giovenca) La Vacca
 

Nel nome di Dio, il Clemente, il Compassionevole
1Alif, Lam, Mim.
2 Questo è il libro scevro di dubbi, guida per chi ha timore di Dio,
3 per quelli che credono nel mistero, compiono la preghiera, dispensano parte di ciò che abbiamo loro donato
4 e credono in ciò che è stato rivelato a te e in ciò che è stato rivelato prima di te, e sono certi dell'aldilà.
5 Ecco chi è ben guidato dal suo Signore, ecco i fortunati.
6 E quanto ai miscredenti, è uguale per loro che tu li ammonisca o non li ammonisca, non crederanno,
7 Dio ha sigillato loro il cuore e l'udito e sui loro occhi c'è un velo, e avranno un castigo enorme.
8 Tra gli uomini, c'è chi dice: «Crediamo in Dio e nell'ultimo giorno», però non sono dei credenti.
9 cercano di ingannare Dio e i credenti, e invece ingannano se stessi e non se ne accorgono.
10 Hanno una malattia nel cuore e questa malattia Dio la accresce, e per la loro menzogna avranno un castigo doloroso.
11 Quando si dice loro: «Non portate la corruzione sulla terra», rispondono: «ma noi facciamo del bene».
12 E invece sono dei corruttori e non se ne accorgono.
13 Quando si dice loro: «Credete, come credono gli altri» , rispondono: « Dovremmo credere come credono gli stolti?». No, gli stolti sono loro e non lo sanno.
14 Quando incontrano i credenti dicono: «Anche noi crediamo», ma quando sono soli con i loro demoni dicono: «Certo siamo con voi, stavamo scherzando».
15 Dio scherzerà con loro, e li lascerà vagare ciechi nella loro ribellione.
16 Ecco coloro che hanno barattato la guida con l'errore, ma l'affare che hanno fatto non porterà loro al cun guadagno, non saranno guidati.
17 somigliano a qualcuno che abbia acceso un fuoco. Quando il fuoco ha illuminato tutto attorno, Dio toglie loro la luce e li lascia ciechi nelle tenebre,
18 sordi, muti e ciechi, non faranno ritorno a Dio.
19 Oppure è come se venisse nel cielo una nuvola densa di pioggia, che porta tenebre, tuoni e saette. Si mettono le dita nelle orecchie per non udire i fulmini, per paura della morte, ma Dio ha circondato i miscredenti.
20 La luce del lampo quasi toglie loro la vista, quando li illumina camminano alla sua luce e quando è buio si fermano. Se Dio volesse, li priverebbe della vista e dell'udito, Dio è potente su ogni cosa.
21 Uomini, adorate il vostro Signore, che ha creato voi e quelli che furono prima di voi, affinché possiate avere timore di Dio,
22 il quale ha fatto per voi la terra come un tappeto e il cielo come un palazzo e ha fatto scendere dal cielo dell'acqua con cui Egli trae dalla terra dei frutti come dono per voi. Voi che sapete tutto questo, non date a Dio degli eguali,
23 e se avete dei dubbi su quanto abbiamo rivelato al Nostro servo, portate una s»ra come queste e chiamate i vostri testimoni al di fuori di Dio, se siete sinceri.
24 Ma se non lo fate - e non lo farete - temete il fuoco che avrà per alimento uom ni e pietre, preparato per i miscredenti.
25 Porta il lieto annuncio a quelli che credono e compiono le buone azioni, per loro ci sono giardini alla cui ombra scorrono i fiumi e ogni volta che riceveranno un frutto come dono diranno: «Questo ci è stato donato anche prima» perché sarà lo stesso in apparenza, lì avranno spose purissime, lì saranno eterni.
26 Dio non disdegna di portare come esempio una mosca qualunque o meno ancora: quelli che credono sanno che è la verità che viene dal loro Signore, e quanto ai miscredenti, dicono: «Cosa ha inteso Dio con questo esempio?». Dio travia molti e molti guida alla verità, ma altri non travia che gli empi
27 i quali violano il patto di Dio dopo averlo accettato e spezzano ciò che Dio ha ordinato di tenere unito e portano la corruzione sulla terra, ecco i perdenti.
28 Come potete non credere in Dio? Eravate morti ed Egli vi ha dato la vita, poi vi farà morire e poi vi farà rivivere e poi sarete ricondotti a Lui.
29 Egli è colui che ha creato per voi tutto quel che è sulla terra, poi si è rivolto al cielo e ha spianato sette cieli, Egli è colui che conosce ogni cosa.
30 Quando il tuo Signore disse agli angeli: «Io metterò sulla terra un mio vicario», risposero: «Metterai sulla terra chi vi porterà la corruzione e spargerà il sangue, mentre noi innalziamo la Tua lode e glorifichiamo la Tua santità?». Rispose: «Io so ciò che voi non sapete».
31 Insegnò a Adamo tutti i nomi delle cose e poi le presentò agli angeli e disse: «Riferitemi i loro nomi, se siete sinceri».
32 risposero: «Sia gloria a Te, noi conosciamo solo quel che Tu ci hai insegnato, Tu sei il Sapiente, il saggio».
33 Disse: «Adamo , riferisci loro i nomi delle cose». E quando Adamo ebbe riferito i loro nomi, Dio disse agli angeli: «Forse non vi ho detto che Io conosco il mistero dei cieli e della terra e conosco quel che avete palesato e quel che tenevate nascosto?».
34 Quando dicemmo agli angeli: «Prosternatevi davanti a Adamo», tutti si prosternarono tranne Ibl¶s, che si insuperbì e fu nel numero dei miscredenti.
35 Dicemmo: «Adamo, abita questo giardino, tu e la tua sposa, e mangiatene tranquillamente e dove volete ma non avvicinatevi a quest'albero, affinché non siate colpevoli».
36 Satana li fece scivolare di lì e li tolse dal luogo in cui stavano. Dicemmo loro: «Scendete di qui, siate nemici l'uno all'altro, sulla terra avrete un alloggio e della gioia fino a un tempo dato».
37 Adamo ricevette parole dal suo Signore, Egli lo perdonò, perché è l'Indulgente, pieno di compassione.
38 Dicemmo loro: «Scendete di qui tutti insieme, e quando vi giungerà una guida da parte mia, quelli che seguiranno la mia guida non dovranno temere, non patiranno tristezza,
39 mentre quelli che non crederanno e accuseranno di menzogna i miei segni, ecco quelli del fuoco, dove resteranno eternamente».
40 Figli di Israele, ricordate la grazia di cui vi ho colmato, siate fedeli al mio patto e Io sarò fedele al vostro, abbiate timore di me.
41 Credete in ciò che ho rivelato a conferma dei vostri libri, non siate i primi a rinnegarli, non barattate i miei segni a poco prezzo, abbiate timore di me,
42 non vestite di falsità la verità e non nascondetela, voi che conoscete tutto questo.
43 Eseguite la preghiera, versate l'elemosina e prosternatevi insieme a chi si prosterna.
44 Chiamerete gli uomini alla pietà, dimenticando di chiamare voi stessi? Eppure i libri voi li leggete. Non ragionate?
45 Aiutatevi con la pazienza e con la preghiera: sono cose gravi ma non per coloro che si umiliano,
46 i quali pensano che incontreranno il loro Signore, che a Lui faranno ritorno.
47 Figli d'Israele, ricordate la grazia di cui vi ho colmato, Io vi ho preferito sui mondi.
48 Temete il giorno in cui nessuno avrà la ricompensa di un altro, in nulla, e nessuna intercessione sarà accolta, e neppure compensazione, e nessuno sarà soccorso.
49 Ricordate quando vi salvammo dalla gente di Faraone che vi infliggeva un crudele tormento e sgozzava i vostri figli risparmiando le vostre donne, fu una dura prova da parte del vostro Signore.
50 Ricordate quando dividemmo il mare in due e vi salvammo, e facemmo annegare la gente di Faraone davanti ai vostri occhi.
51 E ricordate quando stringemmo un patto con Mosè, per quaranta notti, e poi, in sua assenza, voi sceglieste il vitello e foste colpevoli,
52 ma in seguito noi vi perdonammo affinché ci foste grati.
53 Ricordate quando demmo a Mosè il libro e il discernimento affinché fosse una guida per voi,
54 e quando Mosè disse al suo popolo: «Popolo mio, avete fatto torto a voi stessi scegliendo il vitello, fate ritorno al vostro Creatore e uccidete i colpevoli tra voi, è meglio per voi presso Colui che vi ha creato», Egli vi perdonò, è l'Indulgente, il compassionevole.
55 Ricordate quando diceste: «Mosè, non ti crederemo finché non vedremo Dio chiaramente», e il fulmine vi colse, davanti ai vostri occhi,
56 e poi, una volta morti, vi risuscitammo affinché ci ringraziaste,
57 e vi abbiamo mandato le nubi perché vi facessero ombra e abbiamo fatto discendere su di voi la manna e le quaglie: «Mangiate» dicemmo «delle cose buone che vi abbiamo donato come cibo». Essi non fecero torto a Noi, invece fecero torto a se stessi.
58 Ricordate quando dicemmo: «Entrate in questa città e mangiate tranquillamente e dove volete, entrate dalla porta prosternandovi e chiedendo perdono e noi vi perdoneremo le colpe, e a chi farà il bene daremo di più».
59 ma i colpevoli scambiarono la parola che era stata detta loro con una parola diversa, e allora sui colpevoli inviammo un castigo dal cielo, perché erano degli empi.
60 Ricordate quando Mosè chiese dell'acqua per il suo popolo e noi gli dicemmo: «Percuoti la roccia con il tuo bastone», e ne zampillarono dodici sorgenti e ogni tribù seppe a quale dissetarsi. Bevete e mangiate ciò che Dio vi ha donato e non portate violenza sulla terra, non portatevi la corruzione.
61 ricordate quando diceste: «Mosè, non possiamo sopportare un unico cibo, prega per noi il tuo Signore che tragga per noi dalla terra ciò che vi germoglia, legumi, cetrioli, aglio, lenticchie e cipolle». E Mosè rispose: «Preferite il peggio al meglio? Allora scendete in Egitto e avrete quel che avete chiesto». Li colse l'abiezione e la miseria e incorsero nell'ira che viene da Dio, e così sia, perché rifiutavano i segni di Dio e uccidevano i profeti senza averne il diritto, così sia, perché si ribellarono a Dio e trasgredirono.
62 Invece quelli che credono, siano essi ebrei, cristiani o sabei, quelli che credono in Dio e nell'ultimo giorno e compiono le buone azioni avranno la loro ricompensa presso il loro Signore e non dovranno temere, non patiranno tristezza.
63 E ancora ricordate quando stringemmo il patto con voi ed elevammo il monte sopra di voi: «Prendete con forza quel che vi abbiamo donato e tenete a mente quanto contiene affinché abbiate timore di Dio».
64 Ma poi vi allontanaste nuovamente e, non fosse per il favore di Dio e la sua misericordia nei vostri confronti, sareste nel numero dei perdenti.
65 Eppure sapevate cosa era accaduto a quelli di voi che avevano trasgredito a proposito del sabato. Dicemmo loro: «Siate scimmie spregevoli»
66 e ne facemmo un esempio per chi era con loro e anche per i posteri, un monito per chi teme Dio.
67 Ricordate quando Mosè disse al suo popolo: «Dio vi ordina di sacrificare una vacca», ed essi risposero: «Ti prendi gioco di noi?». Disse: «Mi rifugio in Dio dall'essere tra gli ignoranti».
68 Chiesero: «Implora per noi il tuo Signore, che ci spieghi come deve essere». Rispose: «Egli ha detto: una vacca né vecchia né giovane, di età media. Fate quel che vi è stato ordinato».
69 Chiesero: «Implora per noi il tuo Signore che ci spieghi di quale colore dovrà essere». Rispose: «Egli ha detto: giallo vivo, di modo che rallegri chi guarda».
70 Chiesero: «Implora per noi il tuo Signore che ci spieghi qual è la vacca, perché tutte le vacche ci sembrano uguali, e così, se Dio vuole, avremo una guida».
71 Rispose: «Egli ha detto che è una vacca non domata per il lavoro della terra né per l'irrigazione dei campi, sana, senza di- fetti». Risposero: «Adesso ci hai portato la verità». Così sacrificarono la vacca, e poco mancò che non lo facessero.
72 Ricordate quando uccideste un uomo e vi incolpaste l'un l'altro, ma Dio portò alla luce quel che nascondevate.
73 Vi dicemmo: «Colpitelo con una sua parte». Così Dio risuscita i morti e vi mostra i suoi segni affinché possiate ragionare.
74 Ma poi i vostri cuori si sono induriti, come pietre, anzi, più duri ancora. Vi sono pietre dalle quali sgorgano i fiumi e altre che si spaccano, e ne zampilla l'acqua, e altre ancora che crollano per paura di Dio, Dio non è disattento a quel che fate.
75 Volete che essi credano a voi quando tra loro c'è un gruppo che ascolta la parola di Dio per poi alterarla scientemente, dopo averla compresa?
76 Quando incontrano i credenti dicono: «Crediamo», ma quando sono soli tra di loro dicono: «Racconterete loro quel che Dio vi ha rivelato perché lo usino come argomento contro di voi al cospetto del vostro Signore? non ragionate?».
77 Dunque non sanno che Dio conosce ciò che tengono segreto e ciò che manifestano?
78 Tra loro ci sono degli analfabeti che non conoscono il libro ma solo delle invenzioni e altro non fanno che supporre.
79 Guai a coloro che scrivono il libro con le proprie mani e poi dicono: «Questo viene da Dio», per barattarlo a poco prezzo, guai a loro per quel che le loro mani hanno scritto, guai a loro per il guadagno che ne hanno ricavato.
80 Dicono: «Il fuoco ci toccherà solo per un dato numero di giorni». Rispondi: «Avete ricevuto qualche promessa da Dio? Dio non verrà meno alla sua promessa. Oppure dite di Dio quel che non sapete?».
81 No, chi si acquista del male ed è avviluppato nella sua colpa, ecco chi sono quelli del fuoco dove rimarranno in eterno,
82 mentre quelli che credono e compiono le buone azioni sono quelli del giardino dove rimarranno in eterno.
83 Ricordate quando stringemmo un patto con i figli di Israele: «Non adorate altri che Dio, farete del bene ai genitori, ai parenti, agli orfani e ai poveri, e direte parole buone a tutti, e adempirete alla preghiera e verserete l'elemosina». Ma voi, tranne pochi, avete voltato le spalle e vi siete allontanati.
84 Ricordate quando stringemmo un patto con voi: «Non spargerete il sangue, non vi scaccerete a vicenda dalle vostre case». Voi avete accettato, ne siete stati i testimoni,
85 ed ecco che proprio voi vi uccidete gli uni gli altri e alcuni dei vostri li scacciate dalle loro case facendo lega contro di loro per fare loro torto e per opprimerli, e poi quando vengono da voi come prigionieri voi li riscattate, quando anche il solo scacciarli vi era proibito. Credete in una parte del libro e l'altra la rinnegate? a quelli di voi che fanno così non è riservata altra punizione che l'ignominia nella vita terrena, e poi nel giorno della resurrezione saranno gettati nel più crudele tormento, Dio non è disattento a quel che fate.
86 Ecco quelli che barattano la vita dell'aldilà con la vita terrena, il tormento non sarà loro alleviato, e nessuno li aiuterà.
87 Noi abbiamo dato il libro a Mosè e dopo di lui abbiamo fatto seguire i messaggeri, e abbiamo dato a Gesù figlio di Maria le prove evidenti e lo abbiamo confermato con lo spirito di santità. Dunque, ogni volta che un messaggero vi porta ciò che non gradite vi riempite di superbia? Alcuni messaggeri li avete accusati di menzogna, altri li avete uccisi. 88 Dicono: «I nostri cuori sono incirconcisi». Dio li maledica per la loro miscredenza, quanto poco credono!
89 Quando è giunto loro un libro da parte di Dio che confermava quel che avevano già avuto, ebbene, mentre prima invocavano la vittoria sui miscredenti, quando è giunto loro quel che ben conoscevano lo hanno rinnegato, Dio maledica i miscredenti.
90 Che pessimo baratto hanno fatto delle loro anime, non hanno creduto a quel che Dio ha rivelato, pieni di invidia perché Dio fa discendere il suo favore su chi vuole tra i suoi servi, e hanno albergato in se stessi ira su ira, i miscredenti avranno un tormento avvilente.
91 Quando si dice loro: «Credete in ciò che Dio ha rivelato», rispondono: «Crediamo in quel che è stato rivelato a noi», e così rinnegano quanto è venuto poi, che è la verità, e dà conferma di quel che già hanno. Di': «Allora perché, se siete credenti, prima avete ucciso i profeti?».
92 Mosè vi portò le prove chiare e poi, in sua assenza, voi sceglieste il vitello e foste colpevoli.
93 Ricordate quando stringemmo il patto con voi ed elevammo il monte sopra di voi. «Afferrate con forza» dicemmo «ciò che vi abbiamo dato, e prestate ascolto.» Risposero: «Ascoltiamo, ma ci ribelliamo», e furono in cuor loro abbeverati dal vitello, per la loro miscredenza. Di': «Se davvero siete credenti, quali turpi ordini vi dà la vostra fede ! » .
94 Di' : «Se davvero l'ultima dimora, presso Dio, è riservata a voi al di fuori di ogni altro, auguratevi la morte, se siete sinceri».
95 No, non se la augureranno mai, per quel che le loro mani hanno commesso, Dio conosce bene i colpevoli,
96 e anzi troverai che bramano la vita più di tutti gli uomini, più degli idolatri. A qualcuno di loro piacerebbe restare in vita per mille anni, e comunque non sfuggirebbe al castigo, Dio vede bene quel he fanno.
97 Di': «Chi è nemico di Gabriele il quale ha fatto discendere il Corano sul tuo cuore, con il permesso di Dio, a conferma di quel che è giunto prima, come guida e lieto annuncio ai credenti?
98 Chi è nemico di Dio e dei suoi angeli e dei suoi profeti e di Gabriele e di Michele? Ebbene, per i miscredenti il nemico è Dio».
99 Ti abbiamo rivelato dei segni evidenti che solo gli empi rinnegano.
100 Forse ogni volta che stringono un patto alcuni di loro lo infrangono? Di più, la gran parte di loro non crede,
101 e quando è giunto loro un messaggero da parte di Dio, a confermare quel che già possedevano, alcuni di quelli che avevano ricevuto il libro si sono gettati alle spalle il libro di Dio, come se non sapessero nulla,
102 e hanno seguito il dettato dei demoni contro il Regno di Salomone. Salomone non fu un miscredente e invece lo furono i demoni, che insegnavano agli uomini la magia e le rivelazioni dei due angeli, Hµr»t e Mµr»t, a Babilonia, ma non insegnavano nulla ad alcuno senza dire: «Noi siamo una tentazione, non cadere nell'empietà». La gente ha appreso da loro come dividere l'uomo dalla sua compagna, ma non nuocevano ad alcuno senza il permesso di Dio. Hanno appreso ciò che nuoce, non ciò che giova, eppure sapevano che chi avesse acquistato quell'arte non avrebbe avuto parte nell'aldilà, hanno venduto se stessi a un prezzo tanto orribile, se lo avessero saputo.
103 Se avessero avuto fede e timore di Dio, il loro premio presso Dio sarebbe stato migliore, se lo avessero saputo.
104 Voi che credete, non dite rµ'inµ ma dite un¬urnµ, e ascoltate questo monito, i miscredenti avranno un castigo doloroso. 105 Ai miscredenti della gente del libro e agli idolatri non piace che il vostro Signore faccia discendere su di voi il bene che viene da lui, ma Dio ammette chi vuole alla sua misericordia, Dio è colui che dispensa il favore immenso.
106 Non abrogheremo un versetto, né te lo faremo dimenticare, senza sostituirlo con uno migliore o uguale. Non sai che Dio è potente su ogni cosa?
107 Non sai che Dio possiede il Regno dei Cieli e della terra e che, al di fuori di Dio, non c'è chi vi protegga, non c'è chi vi difenda?
108 Forse volete chiedere al vostro inviato quel che nel tempo passato venne chiesto a Mosè? Ma chi ha barattato la fede con la miscredenza ha perso la via piana.
109 A molti della gente del libro piacerebbe farvi tornare miscredenti dopo che avete creduto, per l'invidia che hanno in se stessi dopo che la verità è apparsa loro con chiarezza. Perdonateli e non curatevi di loro, finché Dio porterà il suo ordine, Dio su tutte le cose è potente.
110 Eseguite la preghiera e pagate l'elemosina e il bene che farete per le vostre anime lo ritroverete presso Dio, Dio quel che fate lo vede.
111 Dicono: «Entreranno nel giardino solo gli ebrei o i cristiani», ed è quel che sperano. Rispondi: «Portatene la prova certa, se siete sinceri».
112 Chi ha sottomesso il proprio viso a Dio e fa il bene, costui avrà la sua ricompensa presso il suo signore e non dovrà temere, non patirà tristezza.
113 Gli ebrei hanno detto: «I cristiani non sanno cosa alcuna», e i cristiani hanno detto: «Non sanno cosa alcuna gli ebrei», eppure gli uni e gli altri recitano lo stesso libro. Anche quelli che non conoscono nulla dicono le stesse parole e nel giorno della resurrezione Dio giudicherà delle loro discordie.
114 Chi è più ingiusto di chi impedisce il ricordo del nome di Dio nelle sue moschee, e tenta di distruggerle? Invece, dovrebbe- ro entrarvi solo pieni di timore. In questo mondo avranno umiliazione e nell'aldilà un castigo immenso.
115 a Dio appartengono l'oriente e l'occidente, ovunque vi rivolgiate lì è il volto di Dio, Dio è ampio e sapiente.
116 Dicono: «Dio si è preso un figlio». Sia gloria a Lui, tutti, nei cieli e sulla terra, sono devoti a lui,
117 Egli è il Creatore dei cieli e della terra e quando ha decretato una cosa le dice: «Sii» ed essa è.
118 Quelli che non conoscono nulla dicono: «Noi crederemmo se Dio ci parlasse oppure se ci arrivasse un segno da Lui». lo stesso hanno detto quelli prima di loro, i loro cuori si somigliano. Eppure noi abbiamo mostrato i segni a gente che crede fermamente,
119 noi ti abbiamo invi(t)ato a portare il lieto annuncio e ad ammonire in tutta verità, e di quelli della fornace non ti verrà chiesto conto.
120 Né gli ebrei né i cristiani saranno paghi di te finché non seguirai la loro religione. Rispondi: «La guida è quella di Dio», e se ubbidirai ai loro desideri dopo avere ricevuto la conoscenza che hai ricevuto, non ci sarà chi ti protegga, non ci sarà chi ti difenda contro l'ira di Dio.
121 Quelli a cui abbiamo dato il libro e lo recitano come va recitato, ecco i credenti, mentre chi lo rinnega, ecco i perdenti. 122 Figli di Israele, ricordate la grazia di cui vi ho colmato, Io vi ho preferito sui mondi.
123 Temete il giorno in cui nessuno potrà pagare per un altro, in nulla, e non sarà accolta alcuna intercessione, né compensazione, e nessuno sarà soccorso.
124 Ricordate quando il suo Signore mise alla prova Abramo con certe parole cui egli ubbidì. Disse: «Io ti renderò un principe per gli uomini». Chiese: «Cosa ne sarà della mia discendenza?». Rispose: «Il mio patto non concerne gli ingiusti» .
125 Ricordate quando facemmo della santa casa un luogo di riunione per gli uomini e un rifugio sicuro - prendete come oratorio la stazione di Abramo! - e pattuimmo con Abramo e Ismaele: «Purificate la mia casa per quelli che vi correranno attorno e vi pregheranno e si inchineranno e si prosterneranno » .
126 Ricordate quando Abramo disse: «Signore mio, rendi questo paese un rifugio sicuro e dona i suoi frutti come cibo alla sua gente, a quelli di loro che credono in Dio e nell'ultimo giorno». Disse Dio: «Quanto a chi non crede, lo farò gioire per breve tempo e poi lo spingerò nel castigo del fuoco, che destino orribile».
127 Quando Abramo e Ismaele ebbero elevato le fondamenta della casa, invocarono: «Accettala da noi, Signore nostro, Tu sei Colui che ascolta e colui che sa.
128 Signore nostro, rendici sottomessi a Te, fa' della nostra discendenza una comunità a Te sottomessa e mostraci i Tuoi riti, Tu sei l'Indulgente, il Compassionevole.
129 Signore nostro, fa' che vi sia tra loro un inviato, uno di loro, che reciti loro i Tuoi segni e insegni il libro e la sapienza e li purifichi, Tu sei il Potente, il saggio».
130 Chi, tranne lo stolto, avversa la religione di Abramo? Noi lo abbiamo prescelto in questo mondo, e nell'aldilà sarà tra i santi.
131 Quando il suo Signore gli disse: «Sii sottomesso a me», egli rispose: «Sono sottomesso al Signore dei mondi».
132 È questa la fede che Abramo ha raccomandato ai suoi figli e a Giacobbe: «Figli miei, Dio ha prescelto la fede per voi, badate di non morire in altra fede che non sia la sottomissione a Lui».
133 Forse eravate presenti quando Giacobbe fu in punto in morte? Disse ai suoi figli: «Chi adorerete, quando non ci sarò più?». Risposero: «Adoreremo il tuo Dio, il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Ismaele e di Isacco, un unico Dio al quale siamo sottomessi».
134 Quella è una comunità del passato che avrà quel che ha guadagnato, come voi avrete quel che avete guadagnato voi, e non vi sarà chiesto conto di ciò che hanno fatto gli altri.
135 Diranno: «Fatevi ebrei o cristiani e sarete ben guidati». Rispondi: «Noi siamo della religione di Abramo, che era òan¶f e non idolatra».
136 Dite: «Noi crediamo in Dio e in ciò che è stato rivelato a noi e in ciò che è stato rivelato ad Abramo, a Ismaele, a Isacco, a Giacobbe e alle tribù, in ciò che è stato dato a Mosè e a Gesù, in ciò che è stato dato ai profeti da parte del loro Signore, noi non facciamo alcuna differenza tra costoro, noi siamo sottomessi a Dio».
137 Se crederanno in quel che credete voi, saranno ben guidati, ma se vi daranno le spalle, allora si troveranno in dissenso aperto e contro di loro Dio ti è sufficiente, Egli è Colui che ascolta e conosce.
138 Ecco la tintura di Dio, e chi sa tingere meglio di Dio? Noi adoriamo Lui soltanto.
139 Di': «Volete discutere di Dio con noi? ma Dio è il Signore nostro e il Signore vostro, noi abbiamo le nostre azioni e voi le azioni vostre, noi Gli rendiamo il culto puro.
140 O forse pretendete che Abramo e Ismaele e Isacco e Giacobbe e le tribù fossero ebrei o cristiani?». Dì: «Siete voi i più sapienti, oppure Dio?». Chi è più ingiusto di chi nasconde una testimonianza che ha ricevuto da parte di Dio? Dio non è disattento a quel che fate.
141 Quella è una comunità del passato che avrà quel che ha guadagnato, come voi avrete quel che avete guadagnato voi, e non vi sarà chiesto conto di ciò che hanno fatto gli altri.
142 Gli stolti tra gli uomini diranno: «Cosa li ha stornati dalla qibla di prima?». Rispondi: «A Dio appartiene l'oriente e l'occidente, Egli guida chi vuole a una via diritta».
143 Abbiamo fatto di voi una comunità del giusto mezzo perché siate testimoni di fronte agli uomini e perché l'inviato di Dio sia testimone di fronte a voi. La qibla di prima l'abbiamo stabilita solo per riconoscere chi seguiva l'inviato e chi se ne discostava, è stato un fatto grave, tranne per chi è ben guidato, Dio non voleva mandare perduta la vostra fede, Dio è pieno di dolcezza e di compassione.
144 Vediamo che volgi il viso verso il cielo e adesso ti daremo una qibla che ti soddisferà: Volgi il viso verso la sacra moschea, tutti volgetevi verso quella direzione ovunque siate. Quelli a cui fu dato il libro sanno che è la verità che viene dal loro Signore, Dio non è disattento a quel che fanno.
145 Se anche tu portassi ogni sorta di segni a quelli che hanno avuto il libro, essi non seguirebbero la tua qibla, né tu devi seguire la loro, e del resto essi non seguono la qibla gli uni degli altri e se ubbidirai ai loro desideri dopo la conoscenza che hai ricevuto sarai tra i colpevoli.
146 Quelli a cui abbiamo dato il libro lo conoscono come conoscono i loro figli, ma un gruppo di loro tiene nascosta la verità, scientemente,
147 ma la verità viene dal tuo Signore e dunque non siate tra i dubbiosi.
148 Ognuno ha una direzione verso cui si volgerà, ma ovunque vi troviate fate a gara nel compiere il bene, e Dio vi riunirà tutti insieme, Egli è potente su ogni cosa.
149 Volgi il viso verso la sacra moschea da qualunque luogo uscirai, questa è la verità che viene dal tuo Signore, Dio non è disattento a quel che fate,
150 da qualunque luogo uscirai volgi il viso verso la sacra moschea e ovunque voi siate volgetevi in quella stessa direzione affinché la gente non trovi pretesti contro di voi. Solo gli ingiusti lo faranno, ma voi non temeteli e invece abbiate timore di me, Io porterò a compimento la mia grazia su di voi affinché siate guidati.
151 Così abbiamo inviato un messaggero tra voi, uno di voi, che recita i miei segni e vi purifica e vi insegna il libro e la sapienza e vi insegna ciò che non sapevate.
152 Ricordatevi di me e Io mi ricorderò di voi, siate grati a me e non mi rinnegate.
153 Voi che credete, aiutatevi con la pazienza e la preghiera, Dio è con i pazienti,
154 e non dite di chi è stato ucciso sulla via di Dio: «Sono morti», no, sono vivi anche se non ve ne accorgete.
155 Noi vi metteremo alla prova con la paura e con la fame, privandovi delle ricchezze e della vostra vita e dei frutti della terra, ma tu, porta un lieto annuncio a quelli che hanno pazienza,
156 quelli che, se li coglie una disgrazia, dicono: «Noi siamo di Dio e a lui facciamo ritorno»:
157 avranno le benedizioni del loro Signore, avranno misericordia, i ben guidati sono loro.
158 Al-©afµ e al-Marwa sono tra i riti di Dio, e per chi compie il pellegrinaggio alla casa oppure compie la visita non sarà un peccato andare attorno a entrambi, perché chi fa una buona azione volontariamente, Dio è riconoscente e pieno di sapienza.
159 E quelli che nascondono le prove chiare e la guida che abbiamo rivelato dopo che le abbiamo spiegate agli uomini nel libro, ebbene, sono maledetti da Dio e sono maledetti dagli uomini,
160 tranne quelli che si pentono e fanno ammenda manifestamente, a costoro Io farò ritorno, Io sono l'Indulgente, il
 
 
compassionevole.
161 E quelli che mi rinnegano e muoiono nella miscredenza sono maledetti da Dio, dagli angeli e dagli uomini insieme.
162 Lì resteranno in eterno, non avranno alleviato il castigo e non avranno dilazione alcuna.
163 Il vostro Dio è un Dio unico, non c'è altro Dio che Lui, pieno di clemenza, pieno di compassione.
164 Nella creazione dei cieli e della terra, nell'alternarsi della notte e del giorno, nelle navi che solcano il mare cariche di vantaggi per gli uomini, e nell'acqua che Dio fa discendere dal cielo vivificando la terra che era morta, dove Egli ha sparso ogni sorta di animali, e anche nel mutare dei venti e delle nubi, gli uni e le altre asserviti, tra il cielo e la terra, in tutto questo ci sono dei segni per gente che sa ragionare.
165 Tra gli uomini, alcuni si sono scelti degli idoli al di fuori di Dio, che essi amano come si ama Dio, ma i credenti amano Dio più ardentemente. Se i colpevoli vedessero, quando si troveranno davanti al castigo, che tutta la forza appartiene a Dio e Dio nel castigare è violento!
166 Quando chi ha avuto seguaci abbandonerà i propri seguaci, quando vedranno il tormento e ogni legame sarà infranto,
167 allora i seguaci diranno: «Se potessimo tornare sulla terra li abbandoneremmo, come essi hanno abbandonato noi». Così sia, Dio mostrerà loro le azioni che hanno compiuto, per la loro rovina, e non scamperanno al fuoco.
168 Uomini, mangiate quel che di lecito e di buono c'è sulla terra e non seguite le orme di satana che è un vostro chiaro nemico,
169 il quale vi induce al male e alla turpitudine e a dire di Dio ciò che non sapete.
170 Quando si dice loro: «Seguite quel che Dio ha rivelato», rispondono: «Ma noi preferiamo seguire la tradizione dei nostri padri». Anche se i loro padri non capivano nulla? anche se non erano guidati?
171 Ecco l'esempio dei miscredenti: è come gridare a degli armenti, che nulla percepiscono tranne uno strillo e un appello, sordi, muti e ciechi, non ragionano.
172 Voi che credete, mangiate le buone cose che vi abbiamo donato come cibo e siate riconoscenti a Dio, se adorate lui.
173 Dio vi ha proibito gli animali morti, il sangue, la carne di maiale e gli animali dedicati ad altri che a Dio, però chi si troverà costretto, senza desiderio e senza intenzione, costui non farà peccato, Dio è indulgente e compassionevole.
174 Quelli che nascondono parte del libro che Dio ha rivelato e lo comprano a vile prezzo non avranno che fuoco da divorare nel loro ventre. Nel giorno della resurrezione Dio non rivolgerà loro la parola e non li purificherà, e avranno un castigo doloroso.
175 Sono coloro che hanno barattato la guida con l'errore e il perdono con il castigo, non potranno resistere al fuoco.
176 Così sia, perché Dio ha rivelato un libro in tutta verità e quelli che dissentono sul libro si troveranno in dissenso aperto e lontano.
177 La vera pietà non è volgere il viso verso oriente o verso occidente, la vera pietà è quella di chi crede in Dio e nell'ultimo giorno, negli angeli, nel libro e nei profeti, di chi dona dei propri beni per amore suo ai parenti, agli orfani, ai poveri, ai viandanti e ai mendicanti e per il riscatto dei prigionieri, è quella di chi compie la preghiera e paga l'elemosina e tiene fede al patto dopo averlo stipulato, di chi è paziente nei dolori, nelle avversità e nei momenti di tribolazione. Ecco quelli che sono sinceri, ecco quelli che temono Dio.
178 Voi che credete, in materia di omicidio vi è prescritto il taglione: uomo libero per uomo libero, schiavo per schiavo, donna per donna, e quanto a chi abbia condonato qualcosa dal suo fratello, verso costui si procederà come si conviene ma egli ripagherà l'offeso con generosità. Così sono alleviate le sanzioni di prima da parte del vostro signore, per sua mi- sericordia, ma chi in seguito trasgredirà avrà un castigo doloroso.
179 Voi che avete sano intelletto, nel taglione c'è una garanzia di vita per voi, affinché temiate Dio.
180 Quando a uno di voi si presenterà la morte, vi è prescritto, se costui lascia dei beni, che faccia testamento a favore dei genitori e dei parenti, come si conviene, e questo è un dovere per chi teme Dio.
181 Se qualcuno, una volta udito il testamento, lo altererà, è un peccato per chi lo ha alterato, Dio ascolta e conosce.
182 Ma chi teme che il testatore abbia commesso una parzialità o un'ingiustizia e mette concordia tra gli eredi non commette un peccato, Dio è Colui che perdona, pieno di compassione.
183 Voi che credete, vi è prescritto il digiuno come è stato prescritto a quelli prima di voi affinché temiate Dio,
184 per un dato numero di giorni, e chi di voi è malato o in viaggio, costui digiunerà in seguito per altrettanti giorni. Gli abili che lo infrangeranno lo riscatteranno nutrendo un povero, ma chi farà del bene spontaneamente sarà meglio per lui. Digiunare è un bene per voi, se lo sapeste.
185 Il rama¿µn è il mese in cui è stato rivelato il Corano come guida per gli uomini, prove chiare di guida e di discernimento. Quando vedete la luna nuova digiunate per l'intero mese, e chi è malato o in viaggio digiunerà in seguito per altrettanti giorni. Dio vuole l'agio per voi, non vuole il disagio per voi, e vuole che portiate a termine il numero dei giorni e rendiate gloria a Dio che vi ha guidato affinché Gli siate riconoscenti.
186 Quando i miei servi ti chiedono di me, dì loro che Io sono vicino. Io esaudirò la supplica di chi prega quando mi prega, ma essi mi rispondano e credano in me affinché siano ben diretti.
187 Nelle notti del digiuno vi è permesso avere rapporti con le vostre donne, esse sono una veste per voi come voi siete una veste per loro. Dio sa che ingannavate voi stessi e si è rivolto a voi e vi ha assolto, dunque accostatevi a loro e desiderate quel che Dio vi ha permesso, bevete e mangiate finché distinguerete il filo bianco dal filo nero e poi osserverete il digiuno fino a notte e non vi accosterete alle vostre donne ma starete in preghiera nei luoghi di preghiera, ecco i termini di Dio, non li trasgredite. Così Dio spiega i suoi segni agli uomini affinché abbiano timore di lui.
188 Non dilapidate tra voi le vostre ricchezze e non impiegatele per corrompere i giudici affinché consumino parte dei beni della gente, ben sapendo quel che fate.
189 Ti chiederanno delle lunazioni. Rispondi: «Sono periodi stabiliti a vantaggio degli uomini e per il pellegrinaggio». La vera pietà non consiste nel rientrare in casa dalla parte posteriore, la vera pietà è quella di chi teme Dio, perciò entrate in casa dalla porta, e temete Dio affinché abbiate fortuna.
190 Combatterete sulla via di Dio quelli che vi combatteranno, ma non trasgredite, Dio non ama gli eccessivi.
191 Ucciderete quelli che vi combatteranno ovunque li troverete e li scaccerete da dove hanno scacciato voi perché la discordia è peggiore dell'uccisione, ma non li combatterete presso la sacra moschea a meno che non siano loro ad aggredirvi lì, e in tal caso li ucciderete, è il compenso che spetta ai miscredenti,
192 ma se desisteranno, ebbene, Dio è indulgente e compassionevole.
193 Li combatterete fino a che non ci sarà più scandalo e la religione sarà quella di Dio, ma se desisteranno, in tal caso non vi sia più inimicizia, solo nei confronti dei colpevoli.
194 Il mese sacro per il mese sacro, tutti i luoghi sacri seguono il taglione, e chi vi aggredirà in quei luoghi anche voi lo aggredirete come egli vi ha aggredito. Temete Dio e sappiate che Dio è con chi lo teme.
195 Dispenserete parte dei vostri beni sulla via di Dio e non vi getterete in perdizione con le vostre stesse mani, invece farete il bene perché Dio ama chi fa il bene.
196 Adempierete, per Dio, al pellegrinaggio e alla visita, e se ne sarete impediti farete le offerte che potrete fare facilmente e non vi raderete il capo finché l'offerta non sia giunta a destinazione. Se uno di voi è malato o soffre di un inconveniente alla testa, espierà digiunando o facendo della carità o dei sacrifici. E quando sarete ristabiliti, chi approfitterà della visita per fare il pellegrinaggio farà le offerte che potrà, e se non troverà il modo digiunerà tre giorni durante il pellegrinaggio e sette al suo ritorno, e sono dieci giorni completi. Così sia per chi non ha famiglia presso la sacra moschea. Temete Dio e sappiate che Dio è violento a castigare.
197 Il pellegrinaggio avviene nei mesi già noti, e chi adempirà all'obbligo del pellegrinaggio, in quei mesi non dovrà accostarsi a donne né darsi al libertinaggio e ai litigi, e il bene che farete Dio lo saprà. Preparate le provviste per il viaggio, ma la migliore provvista è il timore di Dio, temete me, voi che avete sano intelletto.
198 Non sarà peccato per voi se cercherete di guadagnarvi il favore di Dio durante il pellegrinaggio, e quando avrete compiuto l'ifµ¿a da 'arafµt, ri- cordate il nome di Dio presso il monumento sacro, ricordate come Egli vi ha indicato la via mentre prima eravate tra gli erranti.
199 Compirete l'ifµ¿a dove la compiono tutti e chiederete perdono a Dio, Dio è indulgente e compassionevole.
200 E quando avrete compiuto i riti, ricordate il nome di Dio come si ricorda il nome dei propri padri, e ancora più vivido sia il ricordo. Tra gli uomini c'è chi dice: «Signore nostro, accordaci le ricchezze della vita terrena», e nell'aldilà non avranno alcuna parte.
201 Altri dicono: «Signore nostro, accordaci del bene nella vita terrena e del bene nell'aldilà e preservaci dal tormento del fuoco»,
202 e avranno parte di quel che hanno meritato, Dio conta rapidamente.
203 Ricordate Dio nei giorni computati, ma se qualcuno anticiperà, nei primi due giorni, questo non sarà una colpa per costui, né sarà una colpa se qualcuno si attarderà, se teme Dio. Abbiate timore di Dio e sappiate che voi tutti sarete radunati al suo cospetto.
204 Tra gli uomini c'è chi ti piace per come parla della vita terrena e chiama Dio a testimone di quel che ha nel cuore, e invece è il tuo avversario più insistente.
205 Quando ti volge le spalle, corre sulla terra per corromperla e per rovinare le messi e il bestiame - Dio non ama la corruzione -
206 e quando gli si dice: «Temi Dio», è colto da un orgoglio peccaminoso. Avrà per compenso la Geenna, che giaciglio orribile.
207 Ma c'è anche, tra gli uomini, chi si sacrifica per desiderio di compiacere Dio, e Dio con i suoi servi è mite.
208 Voi che credete, entrate tutti nella pace e non seguite le orme di satana che è un vostro chiaro nemico,
209 e se scivolerete nell'errore dopo che avete ricevuto le prove della fede, sappiate che Dio è potente e saggio.
210 Cosa resta loro da attendere oltre a Dio che li afferrerà, all'ombra di nubi, insieme agli angeli? L'ordine è ormai decretato, a Dio faranno ritorno tutte le cose.
211 Chiedi ai figli di Israele quanti segni chiari abbiamo dato loro, e chi altera la grazia di Dio dopo che gli è giunta, costui Dio lo punisce con violenza.
212 La vita terrena è parsa bella ai miscredenti che si fanno beffe dei credenti, ma quelli che temono Dio saranno sopra di loro nel giorno della resurrezione, Dio favorisce chi vuole, senza contare.
213 Un tempo gli uomini formavano una sola comunità. Dio ha inviato i profeti ad avvertire e ad ammonire, e insieme a loro ha fatto discendere il libro in tutta verità per giudicare delle discordie sorte tra gli uomini. E oggetto delle discordie altro non fu che il libro, tra quelli a cui era stato rivelato, dopo che erano giunte loro le prove chiare, per reciproca invidia.
Ma Dio ha guidato i credenti verso quella verità sulla quale, con il suo permesso, essi erano stati discordi, Dio guida chi vuole sulla via diritta.
214 Credete di entrare nel giardino senza patire ciò che patirono quelli prima di voi? Toccò loro l'angustia e la calamità, e hanno vacillato. E così l'inviato, insieme ai credenti, dirà: «Quando arriverà il soccorso di Dio ? Il soccorso di Dio non è prossimo?».
215 Ti chiederanno cosa devono dare in carità. Rispondi: «Quel che donate del bene che possedete sia per i genitori, i parenti, gli orfani, i poveri, i viandanti, e tutto il bene che farete Dio lo conoscerà».
216 Vi è prescritta la guerra anche se vi dispiacerà. Può darsi che vi dispiaccia qualcosa che invece è un bene per voi e può
 
 
darsi che vi piaccia qualcosa che invece è un male per voi, Dio sa e voi non sapete.
217 Ti chiederanno se la guerra è lecita nel mese sacro. Rispondi: «La guerra in quel mese è un peccato grave ma allontanare gli altri dalla via di Dio, rinnegare Lui e la sacra moschea e scacciare di lì la sua gente è un peccato più grave presso Dio, la discordia è peggiore dell'uccisione. Non smetteranno di combattervi finché non vi toglieranno dalla vostra fede se lo potranno fare, e quanto a quelli di voi che avranno abbandonato la loro fede e saranno morti nell'empietà, tutte le loro azioni in questo mondo e nell'aldilà saranno vanificate, ecco quelli del fuoco, dove resteranno in eterno.
218 Ma quelli che hanno creduto e sono emigrati e hanno lottato sul sentiero di Dio, ecco coloro che sperano nella mise- ricordia di Dio, Dio è colui che perdona, pieno di pietà».
219 Ti chiederanno del vino e del maysir. rispondi: «In entrambi c'è un peccato grave e anche un vantaggio per gli uomini, però il peccato è maggiore del vantaggio». Ti chiederanno quanto devono donare in carità. Rispondi: «Donate il superfluo. così Dio spiega i suoi segni affinché meditiate
220 sulle cose del mondo e sull'aldilà». Ti chiederanno degli orfani. Rispondi: «Beneficarli è una buona azione, e se mescolerete i loro affari ai vostri allora essi saranno i vostri fratelli. Dio distingue chi porta la corruzione da chi fa il bene, se Dio volesse vi tormenterebbe, Egli è potente e saggio».
221 Non sposate donne idolatre finché non abbiano creduto, è meglio una schiava credente di una sposa idolatra, anche se vi piace. Non date donne credenti in spose a degli idolatri finché essi non abbiano creduto, è meglio lo schiavo credente di uno sposo idolatra, anche se vi piace. Gli idolatri vi chiamano al fuoco mentre Dio vi chiama al giardino e al perdono se Egli vuole, e spiega i suoi segni agli uomini affinché ricordino.
222 Ti chiederanno delle mestruazioni. Rispondi : « È una sozzura. Astenetevi dalle donne durante le mestruazioni e non accostatevi a loro finché siano purificate, e quando sono purificate vi accosterete a loro nel modo che Dio vi ha ordinato, Dio ama chi si pente, ama chi è puro».
223 Le vostre donne sono come un campo per voi. Recatevi al vostro campo come volete ma premettete, a vostro vantaggio, una buona azione e temete Dio e sappiate che lo incontrerete, di questo porta ai credenti un annuncio lieto.
224 Non giurate su Dio che sarete giusti e avrete timore di Dio e metterete pace tra gli uomini, Dio sa e ascolta.
225 Dio non vi punirà per la leggerezza nei vostri giuramenti ma vi punirà per ciò che il vostro cuore si è guadagnato, Dio è indulgente e compassionevole.
226 A quelli che hanno giurato di separarsi dalle loro donne è imposta un'attesa di quattro mesi. Se ritorneranno sul loro proposito, ebbene, Dio perdona ed è compassionevole,
227 se invece resteranno saldi sul proposito di ripudio, Dio è colui che ascolta e conosce.
228 Quanto alle donne ripudiate, prima di risposarsi attenderanno tre cicli mestruali. Non è concesso loro occultare quel che Dio ha creato nel loro ventre se credono in Dio e nell'ultimo giorno, e se i loro mariti vorranno rappacificarsi con loro, è più giusto che le riprendano mentre si trovano in quello stato. Esse agiranno con i mariti come i mariti agiranno con loro, in modo conveniente, tuttavia gli uomini sono un gradino più in alto, Dio è potente e saggio.
229 Il ripudio potrà avvenire due volte dopodiché terrete la donna presso di voi, come si conviene, oppure la allontanerete con bontà, e non vi è concesso riprendere nulla di quel che le avete donato; a meno che entrambi non temano di non osservare i termini di Dio, perché se temono di non osservare i termini di Dio allora non sarà peccato per loro se la moglie offrirà una compensazione. Questi sono i termini di Dio, non li trasgredite perché quelli che trasgrediscono i termini di Dio sono i colpevoli.
230 Dunque, se un uomo avrà ripudiato sua moglie, essa non gli sarà più lecita se prima non avrà sposato un altro uomo e, se costui la ripudierà a sua volta, non sarà una colpa se i due coniugi si riuniranno nuovamente, se riterranno di poter osservare i termini di Dio. Ecco i termini di Dio che Egli spiega a gente che sa.
231 Quando avrete ripudiato le donne ed esse avranno trascorso il periodo stabilito, le terrete presso di voi, in modo conveniente, oppure in modo conveniente le allontanerete e non le terrete con voi ingiustamente, chi agirà così farà torto a se stesso. non fatevi beffe dei segni di Dio ma siate riconoscenti per la grazia che Dio vi ha dato, per il libro che vi ha ri- velato e la sapienza con cui vi ammonisce. Temete Dio e sappiate che Dio conosce ogni cosa.
232 Quando avrete ripudiato le donne ed esse avranno trascorso il periodo stabilito, non impedirete loro di sposare i loro mariti se si accorderanno tra loro nel modo conveniente. Queste parole ammoniscono quelli di voi che credono in
 
Dio e nell'ultimo giorno, è quanto di più puro e di più lindo possiate fare, Dio sa e voi non sapete.
233 Quanto a chi vorrà dare ai suoi figli un allattamento completo, le madri li allatteranno per due anni interi. Il padre dovrà provvedere al cibo della madre e ai suoi abiti, come si conviene, ma nessuno è obbligato a fare più di quello che può. La madre non dovrà patire un danno per il figlio, e nemmeno il padre. L'erede ha i medesimi obblighi. Se i due sposi vorranno interrompere l'allattamento per mutuo accordo, non faranno peccato; né farete peccato voi se darete da allattare i vostri figli a una nutrice a patto che versiate il dovuto, come si conviene. Temete Dio e sappiate che Dio quel che fate lo osserva.
234 Se uno di voi morirà lasciando delle mogli, esse attenderanno quattro mesi e dieci giorni e poi, trascorso quel periodo, i tutori non saranno responsabili di quel che le donne vorranno fare di se stesse nel modo conveniente, Dio sa tutto delle vostre azioni.
235 Non farete peccato se durante quel periodo avanzerete alle donne proposte di matrimonio oppure se avrete l'intenzione di farlo; queste donne non ve le levereste dalla mente, e Dio lo sa. Ma non impegnatevi in promesse segrete, dite solo parole oneste e non decidete di unirvi in matrimonio con loro finché la loro prescrizione sia giunta al termine. Sappiate che Dio conosce il contenuto delle vostre anime, badate bene e sappiate che Dio è indulgente e compassionevole.
236 Non sarà peccato se ripudierete le donne prima di averle toccate o prima di avere stabilito una dote per loro, ma provvedete alla loro sussistenza, ricchi o poveri che siate, ciascuno come può e nel modo conveniente, e questo è un dovere per i buoni.
237 E se le ripudierete prima di averle toccate ma avrete già assegnato loro una dote, la metà resterà a loro a meno che non vi rinuncino o che non vi rinunci chi ha in mano il vincolo del matrimonio. Però è più vicino al timore di Dio che vi rinunciate voi. Non dimenticate di favorirvi l'un l'altro, Dio osserva quel che fate.
238 Siate assidui nelle preghiere e nella preghiera di mezzo, state in piedi rivolti a Dio con devozione.
239 Pregate se temete un pericolo, a piedi oppure a cavallo,  e quando sarete al sicuro ricordate Dio come Egli vi ha insegnato, vi ha insegnato quel che non sapevate.
240 Quelli di voi che moriranno lasciando delle mogli provvederanno per testamento alla sussistenza delle loro mogli fino a un anno dopo, così non saranno scacciate, e se invece se ne andranno, quel che faranno di se stesse nel modo conveniente non è un vostro peccato, Dio è potente e saggio.
241 Alle ripudiate spettano mezzi di sussistenza, come si conviene, e questo è un dovere per chi teme Dio.
242 Così Dio vi spiega i suoi segni affinché ragioniate.
243 Non hai visto? A migliaia sono usciti dalle loro case per paura della morte e Dio ha detto loro: «Morite», e poi li ha risuscitati, Dio è generoso con gli uomini ma la gran parte di loro non ringrazia.
244 Combattete sul sentiero di Dio e sappiate che Dio ascolta e conosce.
245 Chi di voi vuole fare a Dio un prestito buono, che gli sarà restituito, raddoppiato molte volte? Dio lesina la sua grazia oppure la dispensa ampiamente, e sarete tutti ricondotti a lui.
246 Non hai visto i notabili dei figli di Israele, dopo Mosè? Ricorda quando dissero a un loro profeta: «Fa' che vi sia un re per noi, e noi combatteremo sul sentiero di Dio». Rispose: «Potrà accadere che non combattiate, qualora vi fosse prescritto di combattere». Dissero: «Come potrà accadere che noi non combattiamo sul sentiero di Dio? Siamo stati scacciati dalle nostre case, lontano dai nostri figli». Però, quando fu loro prescritta la guerra, tutti voltarono le spalle tranne pochi, Dio sa bene chi sono i colpevoli.
247 Il loro profeta disse loro: «Dio vi ha dato Saul come re». Risposero: «Come potrà regnare su di noi, se noi abbiamo maggior diritto di lui al regno, se non possiede ricchezze in abbondanza?». Il loro profeta rispose: «Dio lo ha eletto su di voi e gli ha dispensato in abbondanza scienza e forte corporatura, Dio dà il suo regno a chi vuole, Dio è ampio e conosce ogni cosa».
248 Il loro profeta aggiunse: «E il segno del suo regno sarà che vi giungerà l'arca con la divina presenza che viene dal vostro Signore e inoltre con quel che resta del lascito della gente di Mosè e della gente di Aronne, e sarà portata dagli angeli. C'è un segno in questo per voi, se siete credenti».
249 Quando Saul partì con le sue truppe, disse: «Dio vi metterà alla prova con l'acqua di un fiume: chi ne berrà non sarà dei miei mentre chi non la assaggerà oppure ne prenderà nel cavo della mano, costui sarà dei miei». Essi ne bevvero, tranne pochi, e quando lui e quelli che avevano creduto insieme a lui ebbero passato il fiume, gli altri dissero: «In questo giorno non potremo resistere contro Golia e le sue truppe». Invece quelli che pensavano di incontrare Dio dissero: «Molte volte è accaduto che dei piccoli eserciti prevalessero su eserciti consistenti, con il permesso di Dio, Dio i pazienti li accompagna».
250 E quando affrontarono Golia e le sue truppe dissero: «Signore nostro, colmaci di pazienza, rendi saldi i nostri piedi e donaci la vittoria sul popolo dei miscredenti».
251 E li misero in fuga, con il permesso di Dio. Davide uccise Golia e Dio gli diede il regno e la sapienza e gli insegnò quel che Egli volle. Se Dio non respingesse gli uomini gli uni per mezzo degli altri la terra si corromperebbe, Dio è generoso con i mondi.
252 Ecco i segni di Dio che ti recitiamo in tutta verità, tu sei tra i messaggeri di Dio,
253 alcuni di quegli inviati li abbiamo innalzati sugli altri. Tra loro c'è chi parlò con Dio, Egli ne ha elevati alcuni sugli altri di vari gradi, e a Gesù figlio di Maria abbiamo dato le prove chiare e lo abbiamo confermato con lo spirito di santità. Se Dio avesse voluto, i loro seguaci non si sarebbero uccisi l'un l'altro dopo che erano giunte loro le prove chiare, e invece furono discordi, ci fu chi credette e ci fu chi rinnegò. Se Dio avesse voluto non si sarebbero uccisi l'un l'altro, ma Dio fa ciò che vuole.
254 Voi che credete, date in carità parte di ciò che vi abbiamo donato prima che arrivi un giorno in cui non varranno a nulla commerci e amicizie e nessuna intercessione sarà accolta, i miscredenti sono i colpevoli.
255 Dio, non c'è altro Dio che Lui, il Vivo, il Sussistente, non lo prendono mai né sopore né sonno, quel che è nei cieli e quel che è sulla terra Gli appartengono, e chi potrebbe intercedere presso di Lui senza il suo permesso? Egli conosce ciò che è avanti a loro e ciò che è alle loro spalle e invece essi abbracciano della sua scienza solo ciò che Egli vuole, il suo trono si estende sui cieli e sulla terra e custodirli non lo stanca, Egli è l'Altissimo, l'Eccelso.
256 Non c'è costrizione nella fede, la guida si è ben distinta dall'errore, e chi ha rinnegato i ¨µgh»t e ha avuto fede in Dio ha afferrato l'impugnatura salda, che non si spezza, Dio ascolta e conosce.
257 Dio è il protettore di quelli che credono e che Egli trae dalle tenebre alla luce, mentre quelli  che rifiutano Dio hanno per protettori i ¨µgh»t che li traggono dalla luce alle tenebre, ecco quelli del fuoco dove rimarranno in eterno.
258 non hai visto chi discuteva con Abramo del suo Signore perch é Dio gli aveva dato l'autorità regale? Abramo disse: « Il mio Signore è Colui che dà la vita e dà la morte». L'altro replicò: «Sono io che do la vita e do la morte». Disse Abramo: «Dio fa sorgere il sole dall'oriente. Tu fallo nascere dall'occidente». E il miscredente rimase confuso, Dio non guida la gente ingiusta.
259 Ricorda chi passò accanto a una città deserta e in rovina. Disse: «Come potrà Dio farla rivivere dopo la morte?». Allora Dio lo fece morire e restare così per cento anni, poi lo risuscitò e gli chiese: «Per quanto tempo sei rimasto così?». Rispose: «Sarò rimasto così per un giorno o parte di un giorno». Disse Dio: «Invece sei rimasto così per cento anni. Guarda il tuo cibo e la tua bevanda che non sono avariati e guarda il tuo asino, noi ti renderemo un segno per gli uomini. Guarda le ossa, come le raduniamo e poi le rivestiamo di carne». E quando gli fu mostrato chiaramente, quello esclamò: «So che Dio è potente su ogni cosa».
260 Ricorda quando Abramo disse: «Signore mio, mostrami come ridoni la vita ai morti». Dio disse: «Non sei credente?». «Sì» rispose Abramo. «Te lo chiedo perché il mio cuore si acquieti.» Dio disse: «Prendi quattro uccelli e poi falli a pezzi e metti un pezzo su ogni montagna, poi chiamali ed essi ritorneranno di corsa da te. Sappi che Dio è potente e saggio».
261 Quelli che donano parte delle loro ricchezze sul sentiero di Dio somigliano a un seme da cui germogliano sette spighe, ciascuna con cento semi. Così Dio raddoppia molte volte la sua grazia a chi vuole, Dio è ampio e sapiente.
262 Quelli che donano parte delle loro ricchezze sul sentiero di Dio e poi non rinfacciano quello che hanno donato e non offendono, avranno la loro ricompensa presso il loro Signore; non avranno nulla da temere e non patiranno tristezza.
263 Parlare come si conviene e perdonare è meglio della carità seguita da un'offesa, Dio basta a se stesso ed è mite.
264 Voi che credete, non vanificate le vostre offerte rinfacciandole e offendendo, come colui che dona i suoi beni per farsi vedere dalla gente e non crede in Dio e nell'ultimo giorno. Il suo esempio è quello di una roccia coperta di terra: quando un acquazzone la colpisce la denuda, e similmente costoro non avranno alcun potere su ciò che si saranno guadagnati, Dio non guida la gente infedele.
265 Invece quelli che donano i loro beni per desiderio di compiacere Dio e confermare se stessi somigliano a un giardino sopra una collina: quando un acquazzone lo colpisce esso produce i suoi frutti raddoppiati e, se un acquazzone non lo colpirà, lo bagnerà la rugiada, Dio quel che fate lo osserva.
266 Piacerebbe a qualcuno di voi possedere un giardino di palme e di viti alla cui ombra scorrono i fiumi, pieno di ogni sorta di frutti, e che poi la vecchiaia lo cogliesse, con i suoi figli ancora deboli, e che un uragano infuocato colpisse il giardino e lo bruciasse? Così Dio vi spiega i suoi segni affinché meditiate.
267 Voi che credete, donate parte delle cose buone che vi siete procurati da voi e anche di quel che noi abbiamo fatto germogliare dalla terra per vostra utilità. Non scegliete per donarlo ciò che è vile, ciò che potreste prendere per voi solo con gli occhi chiusi, e sappiate che Dio basta a se stesso ed è degno di lode.
268 Satana vi minaccia di povertà e vi induce all'avarizia, mentre Dio vi promette perdono che viene da lui e vi promette favore, Dio è vasto e sa,
269 Egli dà la sapienza a chi vuole e chi ha avuto la sapienza ha avuto un bene abbondante, ma solo gli uomini di sano intelletto ricordano.
270 Qualunque elemosina donerete e qualunque voto vi proporrete Dio lo sa, e gli ingiusti non avranno alleati.
271 Le elemosine che farete pubblicamente sono una cosa buona, ma nasconderle e darle ai poveri è cosa migliore per voi, serviranno a rimettervi parte delle vostre colpe. Dio è bene informato di quel che fate
272 - guidarli non spetta a te, è Dio che guida chi vuole - e quel che donerete di bene sarà a vostro vantaggio, ma dovrete donare solo per desiderio del volto di Dio, e quel che di buono avrete donato vi sarà reso senza farvi alcun torto.
273 Donerete ai poveri che sono caduti in miseria sul sentiero di Dio e non possono percorrere la terra per commerciare.
L'ignorante li crede ricchi per la loro riservatezza. La loro caratteristica, per cui li riconoscerai, è che non chiedono la carità alla gente inopportunamente. Ciò che donerete di buono Dio lo sa.
274 Quelli che danno in carità parte delle loro ricchezze di notte e di giorno, in segreto e in pubblico, avranno la loro ricompensa presso il loro Signore, non dovranno temere, non patiranno tristezza.
275 E quanto a quelli che praticano l'usura, nel giorno della resurrezione si leveranno dalle tombe come chi sia in- demoniato, per il contatto di Satana. Così sia, perché essi hanno detto: «La compravendita è come l'usura», mentre Dio ha permesso la compravendita e invece ha vietato l'usura. Chi sarà raggiunto da questo ammonimento che viene dal suo Signore e la smetterà, costui terrà per sé quanto ha già avuto e giudicarlo sta a Dio, ma quelli che faranno ritorno all'usura, ecco quelli del fuoco dove rimarranno in eterno,
276 Dio annienterà l'usura e accrescerà le opere di carità, Dio non ama l'empio, il peccatore.
277 Quelli che credono e compiono le buone azioni e adempiono alla preghiera e versano l'elemosina, costoro avranno la loro ricompensa presso il Signore, non dovranno temere e non patiranno tristezza.
278 Voi che credete, temete Dio e rinunciate a ogni residuo dei proventi dell'usura se siete credenti,
279 e se non lo farete, allora aspettatevi una guerra da parte di Dio e del suo inviato. Se vi pentirete i vostri capitali resteranno a voi, non farete torto ad alcuno e a voi non sarà fatto torto;
280 se il vostro debitore si troverà in difficoltà gli sia accordata dilazione finché una buona occasione gli si presenterà, ma se rimetterete il debito sarà meglio per voi, se lo sapeste.
281 Temete un giorno in cui sarete tutti ricondotti a Dio e ogni anima riceverà quello che ha guadagnato e non sarà fatto torto a nessuno.
282 Voi che credete, il debito che contrarrete con scadenza fissa lo scriverete, e uno scrivano tra voi lo scriverà giustamente. Lo scrivano non rifiuterà di scrivere come Dio gli ha insegnato, scriva dunque il debito sotto la dettatura del debitore e abbia timore di Dio, il suo Signore, e non tolga nulla. Se il debitore è un folle, se è debilitato, se non può dettare da sé, allora detterà il suo tutore, giustamente. Convocherete due testimoni scelti tra i vostri uomini e, se non vi saranno due uomini, siano allora un uomo e due donne scelti fra coloro che accettate come testimoni, cosicché se una donna sbaglierà l'altra potrà farle memoria. I testimoni non rifiuteranno di testimoniare quando sono invitati a farlo. Non disdegnate di mettere per iscritto il debito, piccolo o grande che sia, fissandone la scadenza, questa è cosa più equa presso Dio, più utile alla testimonianza e più atta a tenervi al riparo dal dubbio, a meno che non si tratti di un commercio da concludersi immediatamente, perché allora non farete peccato se non scriverete nulla. Comunque chiamate dei testimoni al momento della compravendita. Gli scrivani e i testimoni non siano oppressi, se lo farete sarà una cosa turpe, abbiate timore di Dio e Dio vi insegnerà, Dio conosce ogni cosa.
283 Se sarete in viaggio e non troverete uno scrivano, si esigerà un pegno; se uno di voi affiderà qualcosa a un altro, il depositario restituirà il deposito nel timore di Dio, suo Signore. Non occultate la vostra testimonianza, chi lo fa ha il cuore pieno di colpa, Dio ciò che fate lo sa.
284 Manifestate il contenuto del vostro cuore oppure nascondetelo, Dio ve ne chiederà conto e perdonerà chi vuole e chi vuole punirà, Dio è potente su ogni cosa.
285 L'inviato di Dio crede in ciò che gli è stato rivelato dal suo Signore e così tutti i credenti, ognuno crede in Dio, nei suoi angeli, nei suoi libri e nei suoi inviati, «Tra i suoi messaggeri non facciamo alcuna differenza, abbiamo udito e ubbidito, perdonaci, Signore nostro, tutti faremo ritorno a Te», così essi dicono.
286 Dio non imporrà a nessuno un carico pesante più di quanto ognuno possa portare, e ciò che ognuno ha guadagnato sarà a suo vantaggio, oppure sarà a suo danno ciò che ha guadagnato. «Signore nostro, se dimentichiamo e sbagliamo non ci riprendere. Signore nostro, non ci imporre il carico che hai imposto a quelli prima di noi. Signore nostro, non ci imporre il carico che non possiamo portare ma condona, perdona e abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro protettore, dunque donaci la vittoria sulla gente infedele.»
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