Sura 18
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Il Corano
Traduzione di Ida Zilio-Grandi
Sura 18 - Al-Kahf - La Caverna
Nel nome di Dio, il Clemente, il Compassionevole
1 Sia lode a Dio che ha fatto discendere sul Suo servo il libro, e non vi ha posto alcuna stortura
2 ma lo ha reso piano, per minacciare dura calamità e per annunciare ai credenti, i quali compiono le azioni pure, che avranno una buona ricompensa
3 dove dimoreranno sempre,
4 e per ammonire quelli che dicono: «Dio Si è preso un figlio».
5 Essi non hanno alcuna conoscenza di questo, e nemmeno i loro padri, la parola che esce loro di bocca è gravissima, dicono
soltanto una menzogna.
6 Vuoi forse consumarti di dolore per causa loro, perché non credono a questo racconto?
7 Abbiamo reso tutte le cose che sono sulla terra un ornamento della terra per metterli alla prova e vedere chi di loro agisce meglio,
8 ma un giorno ridurremo tutto a suolo nudo.
9 Non pensi che, tra i Nostri segni, i Compagni della Caverna e di Al-Raqim siano una cosa mirabile?
10 Quando quei giovani si rifugiarono nella caverna, dissero: «Signore, dà a noi della misericordia che viene da Te, donaci la buona direzione nella nostra vicenda».
11 Noi abbiamo colpito di sordità le loro orecchie, nella caverna, per numerosi anni
12 e poi li abbiamo risuscitati, per conoscere quale dei due gruppi avrebbe contato meglio per quanto tempo erano rimasti lì.
13 Noi ti racconteremo la loro storia in tutta verità. Erano dei giovani che credevano nel loro Signore. Noi demmo loro un sovrappiù di guida
14 e fortificammo i loro cuori quando si alzarono e dissero: «Il nostro Signore è il Signore dei cieli e della terra, non invocheremo altro dio che Lui, se lo facessimo diremmo una cosa orrenda.
15 Questa gente, il nostro popolo, si è scelta degli dèi al di fuori di Lui, almeno portassero un’autorità evidente a loro discolpa. Chi è più ingiusto di chi inventa menzogne contro Dio?
16 Quando vi sarete allontanati da loro e dagli idoli che essi adorano al di fuori di Dio, rifugiatevi nella caverna e
allora il vostro Signore spargerà su di voi parte della Sua misericordia e addolcirà per voi la vostra sorte».
17 Avresti visto il sole, quando sorgeva, deviare verso destra dalla loro caverna e, quando tramontava, passare alla loro sinistra, e intanto essi stavano all’interno in un luogo spazioso. Fu uno dei segni di Dio. Colui che Dio guida è ben guidato, mentre non troverai alcun patrono che possa guidare chi Dio travia.
18 Li avresti creduti svegli, ma dormivano. Li facevamo voltare sul fianco destro e sul fianco sinistro, mentre il loro cane stava accucciato sulla soglia, le zampe distese. Se li avessi visti saresti fuggito via da loro, ti saresti riempito di spavento.
19 E così fu che li risvegliammo perché si interrogassero l’un l’altro. Uno di loro disse: «Per quanto tempo siete rimasti qui?». Risposero: «Siamo rimasti un giorno o parte di un giorno». Dissero gli altri: «Il vostro Signore sa meglio di chiunque per quanto tempo siete rimasti qui. Mandate qualcuno in città, con queste monete, per cercare chi abbia il cibo più puro e quindi procurare qualche provvista. Costui sia dolce e faccia sì che nessuno si accorga di voi,
20 perché se vi scopriranno vi lapideranno oppure vi condurranno alla loro credenza e non prospererete».
21 E così fu che Noi facemmo scoprire la loro presenza, perché la gente sapesse che la promessa di Dio è verità e che l’ora verrà indubbiamente. Si misero a discutere sulla loro vicenda, e alcuni dissero: «Costruite sopra di loro un edificio, il vostro Signore li conosce meglio di chiunque». Ma quelli la cui opinione prevalse dissero: «Eleviamo un santuario sopra di loro».
22 Alcuni diranno: «Erano tre, e quattro con il cane». Altri diranno: «Erano cinque, e sei con il cane». E altri ancora: «Erano sette, e otto con il cane». Rispondi: «Il mio Signore sa meglio di chiunque quale fosse il loro numero, solo pochi sono quelli che lo conoscono». Discuti di loro solo superficialmente, non domandare di loro a nessuno.
23 E di nessuna cosa dirai: «La farò domani»
24 senza aggiungere: «Se Dio vuole», e se lo dimenticherai invocherai il nome del tuo Signore dicendo: «Può darsi che il mio Signore mi guidi a fare qualcosa di più retto».
25 Sono rimasti nella loro caverna trecento anni, con l’aggiunta di nove.
26 Rispondi: «Dio sa meglio di chiunque quanto tempo sono rimasti lì, a Lui appartiene il mistero dei cieli e della terra, e com’è lucida la Sua vista, com’è acuto il Suo udito, gli uomini non hanno altro patrono che Lui, Egli non associa nessuno al Suo decreto».
27 Leggi quel che ti è stato rivelato del libro del tuo Signore, nessuno può mutare le Sue parole, al di fuori di Lui non troverai rifugio.
28 Sii paziente con quelli che invocano il loro Signore di mattina e di sera per desiderio del Suo volto, e i tuoi occhi non si distolgano da loro desiderando gli ornamenti di questa vita terrena. Non ubbidire a colui a cui abbiamo reso il cuore sbadato nel ricordare il Nostro nome, che segue la propria passione insolente nel comportamento.
29 Invece dì: «La verità viene dal vostro Signore, chi vuole credere creda, e chi non vuole credere non creda, per i colpevoli abbiamo preparato un fuoco le cui fiamme li avvolgeranno da ogni parte, e se chiederanno da bere saranno dissetati con un liquido che è come rame fuso e brucerà loro il volto, che bevanda orribile, quale orrendo luogo».
30 Quanto a coloro che hanno creduto e compiuto le azioni pure, ebbene, Noi non manderemo perduto il compenso di chi ha agito bene.
31 Per loro ci sono i giardini di Eden alla cui ombra scorrono i fiumi, e lì ciascuno sarà adornato di bracciali d’oro, vestiranno abiti verdi di seta e di broccato, staranno adagiati su divani alti, che bella ricompensa, che magnifico luogo.
32 Porta loro l’esempio di due uomini. Per l’uno facemmo due giardini di vigne che circondammo di palme, tra le quali mettemmo un campo seminato.
33 I due giardini diedero il loro frutto e in nulla fecero torto al loro padrone, e tra essi facemmo zampillare una sorgente.
34 Quell’uomo ne ebbe dei frutti e disse al suo compagno, mentre conversava con lui: «Io possiedo più ricchezze di te e sono più potente di te grazie alla mia gente».
35 Entrò nel proprio giardino facendo torto a se stesso e dicendo tra sé: «Non credo che tutto questo finirà,
36 non credo che l’ora verrà mai e comunque, se sarò ricondotto al mio Signore ne avrò del bene in cambio».
37 Il suo compagno gli disse, mentre conversava con lui: «Rifiuti di credere in Colui che ti ha creato di terra e poi da una goccia di sperma e poi ti ha dato la forma di un uomo?
38 Ma Egli è Dio, il mio Signore, al quale io non associo alcuno.
39 Perché, quando sei entrato nel tuo giardino, non hai detto: “Sia fatta la volontà di Dio, non c’è forza che in Dio”? Tu mi vedi inferiore a te per ricchezze e figli,
40 ma può darsi che il mio Signore mi dia qualcosa di più bello del tuo giardino e mandi dal cielo un flagello che lo colpirà e all’indomani sarà suolo nudo,
41 oppure può darsi che la sua acqua sparisca, e non potrai ritrovarla».
42 Una calamità avvolse i suoi frutti e la mattina dopo quell’uomo si torceva le mani per tutto quel che aveva speso nel giardino, la vigna era distrutta, crollata sui sostegni, ed egli diceva: «Povero me, magari non avessi associato a Dio nessuno».
43 Al di fuori di Dio non trovò alleati che lo soccorressero,
44 qui la protezione è solo quella di Dio che è la verità, Egli ricompensa meglio di chiunque e meglio di chiunque pone fine alle cose.
45 Porta loro l’esempio della vita terrena: è come acqua che abbiamo fatto discendere dal cielo perché la assorbano le piante della terra, e all’indomani sono paglia dispersa dai venti, Dio è potente su tutte le cose.
46 Le ricchezze e i figli sono gli ornamenti della vita terrena e invece le azioni pure, che non periscono, hanno migliore ricompensa presso il tuo Signore, sono speranza migliore.
47 Nel giorno in cui faremo camminare i monti e vedrai la terra spianata, Noi li raduneremo tutti insieme, nessuno lasceremo indietro,
48 saranno presentati a schiere davanti al loro Signore e una voce dirà: «Siete venuti a Noi come vi abbiamo creato la prima volta, eppure pensavate che Noi avremmo mancato l’incontro».
49 A ciascuno sarà messo in mano il libro delle sue azioni e allora vedrai i malfattori pieni di angoscia per quel che il libro contiene. Diranno: «Guai a noi, che libro è questo che non manca di contare alcuna cosa, piccola o grande che sia?». Vi troveranno, lì davanti a loro, quel che avranno fatto, a nessuno fa torto il tuo Signore.
50 Ricorda quando dicemmo agli angeli: «Prosternatevi davanti a Adamo», e si prosternarono tutti tranne Iblis, uno dei jinn, che deviò dall’ordine del Signore. Prenderete per patroni lui e la sua progenie anziché Me, loro che sono vostri nemici? Che pessimo scambio per gli ingiusti!
51 Non li presi come testimoni della creazione dei cieli e della terra, né della creazione di loro stessi, né presi come aiutanti quelli che traggono in errore.
52 Un giorno una voce dirà: «Chiamate adesso quelli che avete creduto Miei compagni», ed essi li chiameranno, ma non risponderanno, e Noi metteremo fra loro una valle di perdizione.
53 Allora i malfattori vedranno il fuoco e penseranno di essere sul punto di cadervi, e non troveranno modo di sfuggirvi.
54 Questo Corano lo abbiamo riempito di ogni sorta di esempi per gli uomini, ma l’uomo è il più cavilloso che ci sia.
55 Ciò che ha impedito agli uomini di credere, quando è giunta loro la guida, e di chiedere perdono al loro Signore è solo che toccherà loro quel che già toccò agli antichi, o che li coglierà il castigo al cospetto di tutti, null’altro.
56 Ma Noi mandiamo i messaggeri divini solo come annunciatori e ammonitori, e i miscredenti discutono, in tutta vanità, per confutare la verità, e si burlano dei Miei segni e del Mio ammonimento.
57 Chi è più ingiusto di chi ha ricevuto avvertimento dei segni del tuo Signore e ha dato le spalle e ha dimenticato quel che le Sue mani hanno compiuto? Abbiamo messo loro un involucro sul cuore affinché non comprendano, e abbiamo reso pesanti le loro orecchie, anche se li chiamerai alla guida non saranno mai guidati.
58 Il tuo Signore è pieno di perdono, Egli ha misericordia, se avesse voluto punirli per quel che si sono meritati avrebbe affrettato loro il castigo, ma essi hanno un incontro fissato per un dato giorno, e al di fuori di Lui non troveranno rifugio.
59 Quelle antiche città Noi le abbiamo distrutte quando hanno agito ingiustamente e abbiamo fissato un termine per la loro distruzione.
60 Ricorda quando Mosè disse al suo servo: «Non smetterò di andare avanti finché giungerò al confluire dei due mari, anche se dovrò passare lunghi anni in cammino».
61 E quando giunsero al confluire dei due mari dimenticarono il pesce che avevano portato, ed esso, liberamente, prese la sua via nel mare.
62 E quando furono andati oltre, Mosè disse al suo servo: «Porta il cibo per la nostra colazione, questo viaggio ci ha stancato molto».
63 Il servo rispose: «Ti dirò cos’è accaduto: quando ci siamo rifugiati contro la roccia, ho dimenticato il pesce – è solo Satana che mi ha fatto scordare di parlartene – ed esso, mirabilmente, ha preso la sua via nel mare».
64 «È proprio ciò che volevamo» disse Mosè, e quindi tornarono indietro seguendo al contrario i propri passi.
65 Si imbatterono in uno dei Nostri servi a cui avevamo dato della misericordia da parte Nostra, e gli avevamo insegnato della scienza che viene da Noi.
66 Mosè gli disse: «Posso seguirti affinché tu mi insegni parte di quel che è stato insegnato a te, così da guidarmi nella buona direzione?».
67 Rispose: «Tu non saprai pazientare con me,
68 e come potresti avere pazienza su ciò che non comprendi?».
69 Disse Mosè: «Se Dio vuole mi troverai paziente, non ti disubbidirò».
70 Disse: «Se vuoi seguirmi, non domandarmi nulla di alcuna cosa finché non te la spiegherò».
71 Così partirono e, quando salirono sulla nave, egli la forò. «L’hai forata» gli chiese Mosè «per fare annegare la sua gente? Hai commesso un’enormità.»
72 Rispose: «Non ti ho detto che non avresti potuto pazientare con me?».
73 Disse Mosè: «Non mi riprendere se ho dimenticato, non mi imporre una grave punizione».
74 E andarono avanti finché incontrarono un ragazzo, ed egli lo uccise. «Hai ucciso un’anima pura senza necessità di vendicare altri? Hai commesso una cosa abominevole.»
75 Rispose: «Non ti ho detto che non avresti potuto pazientare con me?».
76 Disse Mosè: «Se ti chiederò ancora una cosa sola, non accompagnarti più a me e riceverai le mie scuse».
77 E andarono avanti finché giunsero dagli abitanti di una città, chiesero del cibo, ma quelli rifiutarono di ospitarli. Nella città trovarono un muro che minacciava di crollare ed egli lo raddrizzò. Disse Mosè: «Se tu avessi voluto, avresti potuto chiedere una retribuzione per questo».
78 Rispose: «È giunto il momento della nostra separazione, ma prima ti spiegherò ciò su cui non hai avuto pazienza.
79 La nave apparteneva a della povera gente che lavorava in mare, ho voluto danneggiarla perché li inseguiva un re che
si impadroniva di ogni nave.
80 E quanto al ragazzo, i suoi genitori erano credenti e abbiamo temuto che egli li forzasse alla ribellione e alla miscredenza,
81 abbiamo voluto che il loro Signore desse loro in cambio un figlio più puro e più degno di misericordia.
82 Infine il muro apparteneva a due giovani orfani di quella città e sotto c’era un tesoro che era loro; il padre era un uomo puro e il tuo Signore ha voluto che essi raggiungessero la maggiore età e poi trovassero il tesoro per loro conto, fu una misericordia da parte del tuo Signore. Quel che ho fatto non l’ho deciso da me, ecco la spiegazione di ciò su cui non hai potuto pazientare».
83 Ti chiederanno di Dhu l-Qarnayn. Rispondi: «Vi narrerò una storia su di lui».
84 Noi lo rendemmo potente sulla terra e gli donammo una via a ogni cosa,
85 ed egli seguì una via.
86 Quando ebbe raggiunto il luogo in cui tramonta il sole, trovò che tramontava in una fonte limacciosa e vicino a
essa trovò un popolo. Gli dicemmo: «Dhu l-Qarnayn, puniscili oppure prendili con bontà».
87 Rispose: «Quanto a chi di loro ha agito ingiustamente, noi lo puniremo e poi sarà ricondotto al suo Signore che lo castigherà di un tormento terribile,
88 e invece chi ha creduto e compiuto azioni pure avrà come premio l’ottima cosa e gli daremo ordini facili da eseguire».
89 Poi seguì un’altra via.
90 Quando ebbe raggiunto il luogo in cui sorge il sole, trovò che sorgeva su un popolo al quale, dal sole, non avevamo dato riparo.
91 Così fu. Noi sapevamo tutto quel che possedeva.
92 Poi seguì un’altra via. 93Quando ebbe raggiunto un luogo fra le due barriere, trovò, al di qua di esse, un popolo che a malapena capiva una parola.
94 Gli dissero: «Dhul-Qarnayn, Gog e Magog portano la corruzione sulla terra. Accetterai un tributo da noi per costruire una barriera tra noi e loro?».
95 Rispose: «Il potere che il Signore mi ha dato è meglio di ogni altra cosa, voi aiutatemi con forza e io porrò fra voi e loro una muraglia.
96 Portatemi dei blocchi di ferro finché lo spazio tra i due versanti dei monti sarà colmato». Disse: «Soffiate finché diverrà fuoco». Disse: «Portatemi del bronzo fuso, lo verserò sopra».
97 E Gog e Magog non poterono scalare la muraglia né poterono aprirvi una breccia.
98 Dhul-Qarnayn disse: «Ecco una misericordia che viene dal mio Signore. Quando si avvererà la promessa del mio Signore, Egli ridurrà la muraglia in polvere, la promessa del mio Signore è verità».
99 In quel giorno, Noi lasceremo che gli uomini sbattano l’uno contro l’altro come fossero onde, la tromba squillerà e poi li raduneremo tutti insieme.
100 In quel giorno esporremo apertamente la Geenna a quelli che non hanno creduto,
101 i quali hanno avuto gli occhi velati al Mio ammonimento e non hanno potuto udire.
102 I miscredenti pensano forse di prendersi come patroni dei servi Miei anziché Me? Per i miscredenti abbiamo preparato come rifugio la Geenna.
103 Di': «Vi informerò su chi sono quelli che più hanno mandato perdute le loro azioni?
104 Sono quelli il cui sforzo nella vita terrena è stato sviato mentre pensavano di agire bene,
105 sono quelli che non hanno avuto fede nei segni del Signore e nell’incontro con Lui, e così le loro azioni sono vanificate e a esse non daremo alcun peso nel giorno del giudizio.
106 La loro ricompensa sarà la Geenna perché non hanno avuto fede, perché hanno schernito i Miei segni e i Miei inviati.
107 Invece quelli che hanno creduto e agito bene avranno come rifugio i giardini del paradiso
108 dove resteranno in eterno, e non brameranno alcun mutamento».
109 Di': «Se il mare fosse inchiostro per scrivere le parole del mio Signore, il mare si esaurirebbe prima che si esauriscano
le parole del mio Signore, anche se aggiungessimo altrettanto inchiostro».
110 Di': «Io sono un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio unico, dunque chi spera di incontrare il suo Signore compia azioni pure, e non associ nessuno al culto del suo Signore».