Sura 38
Il Corano > _C
Il Corano
Traduzione di Ida Zilio-Grandi
Sura 38 - Sad
Nel nome di Dio, il Clemente, il Compassionevole
1 Sad. Per il Corano che porta l’avvertimento.
2 E invece quelli che non credono vivono nell’alterigia e nel dissenso.
3 Tante generazioni abbiamo annientato prima di loro, che Ci hanno supplicato quando ormai non avevano più il tempo di fuggire.
4 Si stupiscono che sia giunto loro un ammonitore che è uno di loro. I miscredenti hanno detto: «È un mago bugiardo.
5 Ha fatto di molti dèi un Dio solo? Davvero è una cosa strana».
6 I notabili si sono ritirati dicendo: «Andate e siate costanti nel culto dei vostri dèi; è quanto vi è richiesto».
7 «Non abbiamo udito nulla di simile nella religione ultima, è solo impostura,
8 e poi, l’avvertimento sarebbe disceso su di lui tra tutti noi?» Dubitano ancora del Mio monito, ancora non hanno assaporato il castigo.
9 Hanno i forzieri ricolmi della misericordia del tuo Signore, il Potente, Colui che molto dona?
10 Possiedono il regno dei cieli e della terra e di quel che è in mezzo? Allora salgano al cielo con delle corde.
11 Ma qui non c’è che un esercito di confederati in fuga.
12 Già prima di loro, hanno accusato gli inviati di menzogna il popolo di Noè, e gli ‘Ad, e Faraone, quello dei saldi pilastri,
13 e i Thamud e il popolo di Lot, e quelli di Al-Ayka; e così si comportano i confederati.
14 Tutti non fecero che smentire gli inviati, e il Mio castigo si avverò.
15 Altro non resta loro da attendere che un grido, uno solo, ininterrotto.
16 Hanno detto: «Signore nostro, dacci in fretta la nostra parte prima del giorno della resa dei conti».
17 Sii paziente di fronte alle loro parole, e ricorda il Nostro servo Davide, forte di mano e pieno di pentimento.
18 Con lui, Noi inducemmo i monti a glorificarci, sera e mattina,
19 e anche gli uccelli, ubbidienti, tutti venivano a lui;
20 e rafforzammo il suo regno, gli demmo la saggezza e il giudizio eloquente.
21 Ti è giunta notizia dei due avversari, quando salirono sul muro del tempio,
22 entrarono da Davide ed egli si spaventò? Dissero: «Non temere, siamo due avversari, uno di noi ha trattato ingiustamente l’altro, giudica tu tra noi secondo verità; non essere iniquo e guidaci sulla via piana.
23 Costui è mio fratello, aveva novantanove pecore e io una pecora sola; mi ha detto: “Affidala a me”, e nel discorso ha avuto la meglio su di me».
24 Disse Davide: «Ti ha fatto torto chiedendoti la tua pecora per aggiungerla alle sue; molti soci in affari si trattano l’un l’altro ingiustamente, tranne coloro che credono e compiono le azioni pure, ma sono così pochi». Poi Davide capì che Noi l’avevamo messo alla prova, chiese perdono al suo Signore, si gettò a terra inchinandosi e si pentì.
25 Noi lo abbiamo perdonato ed egli possiede un luogo vicino, presso di Noi, asilo ottimo.
26 «Davide, ti abbiamo posto sulla terra come luogotenente: giudica tra gli uomini secondo verità e non seguire le passioni che ti fanno smarrire il sentiero di Dio»; quelli che deviano dal sentiero di Dio avranno un tormento grande perché hanno scordato il giorno della resa dei conti.
27 Noi non abbiamo creato il cielo e la terra e quel che è in mezzo per gioco; questa è l’opinione di chi non crede, e chi non crede badi bene al fuoco.
28 Dovremmo trattare allo stesso modo quelli che hanno creduto e compiuto il bene e quelli che portano la corruzione sulla terra? Dovremmo trattare allo stesso modo chi teme Dio e i dissoluti?
29 Questo è un libro benedetto che abbiamo fatto discendere su di te perché i suoi versetti siano meditati, perché gli assennati riflettano.
30 A Davide donammo Salomone, splendido servo, pieno di pentimento.
31 Quando gli presentarono le cavalle, dal piede immobile, di razza eccellente,
32 disse: «Le ho preferite al ricordo del nome del mio Signore finché sono scomparse nel velo del buio;
33 mi siano ricondotte». E prese a tagliare loro il collo e i garretti.
34 Ancora mettemmo alla prova Salomone quando gettammo un corpo sul suo trono. Poi si pentì
35 e disse: «Signore mio, perdonami e donami un regno che mai nessuno avrà dopo di me, Tu sei Colui che molto dona».
36 Gli abbiamo asservito il vento che soffiava dolcemente al suo comando ovunque lo dirigesse,
37 e anche i demoni tutti, costruttori, pescatori di perle
38 e altri incatenati a coppie.
39 «Questo è il Nostro dono, dispensalo o tienilo per te, senza contare.»
40 Presso di Noi possiede un luogo vicino, asilo ottimo.
41 Ricorda il nostro servo Giobbe quando chiamò il suo Signore: «Satana mi ha toccato con sofferenza e tormento».
42 «Batti col piede la terra, avrai dell’acqua fresca per lavarti e per bere.»
43 Gli abbiamo dato nuovamente la sua famiglia, e altrettanti ancora, misericordia che viene da Noi per chi è assennato.
44 «Afferra con la mano un fascio d’erbe e batti con quello, e non spergiurare.» Lo abbiamo trovato paziente, splendido servo, pieno di pentimento.
45 Ricorda i Nostri servi Abramo, Isacco e Giacobbe, forti di mano e di vista,
46 Noi li purificammo con il monito della dimora
47 e sono presso di Noi, tra gli eletti migliori.
48 E ricorda Ismaele, Eliseo e Dhu Al-Kifl, tutti tra i migliori.
49 Questo è un avvertimento. Quelli che temono Dio avranno asilo ottimo,
50 i giardini di Eden, a porte spalancate,
51 e lì, adagiati, lì chiederanno frutta in quantità e bevande
52 e avranno accanto a loro fanciulle dagli sguardi modesti, coetanee.
53 «È quel che vi è stato promesso per il giorno della resa dei conti,
54 è grazia Nostra che non si consuma.»
55 Così sia. E i ribelli avranno un pessimo alloggio,
56 la Geenna dove arrostiranno, un giaciglio orribile.
57 Forza, la gustino, acqua bollente o fetida
58 o altro della stessa specie,
59 ecco una folla che si avventura insieme a voi, non siano i benvenuti, arrostiranno nel fuoco.
60 Diranno: «Non siate i benvenuti voi che ci avete preparato questo rifugio orrendo!».
61 Diranno: «Signore, aumenta del doppio il tormento del fuoco a chi ci ha preparato questo rifugio».
62 E ancora diranno: «Perché non vediamo degli uomini che pure noi contavamo tra i malvagi
63 e abbiamo deriso? Forse si sottraggono ai nostri sguardi?».
64 Queste parole della gente del fuoco sono verità.
65 Di’: «Io sono soltanto un ammonitore, non c’è altro dio che Dio, l’Unico, il Dominatore,
66 il Signore dei cieli e della terra e di quel che è in mezzo, il Potente, l’Indulgente».
67 Di’: «È un annuncio supremo
68 e voi vi allontanate.
69 Io non conoscevo da prima quel che si discute nell’eccelsa assemblea,
70 mi è stato rivelato adesso perché sono un ammonitore chiaro».
71 Quando il tuo Signore disse agli angeli: «Io creerò un uomo dall’argilla
72 e, appena gli avrò dato forma e avrò soffiato in lui del Mio spirito, gettatevi prosternati davanti a lui»,
73 tutti gli angeli insieme si prosternarono 74 tranne Iblis, che si insuperbì e non credette.
75 Dio gli disse: «Iblis, cosa ti ha impedito di prosternarti di fronte a quel che ho creato con la Mia mano? Ti sei insuperbito?
O sei di rango elevato?».
76 Rispose: «Io sono migliore di lui, hai creato me di fuoco e lui di fango».
77 Gli disse Dio: «Esci di qui, tu sia lapidato,
78 e il Mio biasimo sia su di te fino al giorno della resurrezione».
79 Chiese: «Signore mio, lasciami attendere fino al giorno in cui risorgeranno».
80 Rispose il Signore: «Attendi
81 fino al giorno del momento designato».
82 Disse: «Per la Tua potenza, tutti insieme li travierò
83 fuorché i Tuoi servi che sono i purificati».
84 Rispose: «Questa è verità, Io dico la verità,
85 riempirò la Geenna di te e di quelli che ti seguiranno, tutti insieme».
86 Di’: «Io non vi chiedo una ricompensa per questo, non ho nulla da chiedere;
87 questo è soltanto un ammonimento per i mondi
88 del quale avrete notizia tra qualche tempo».