106° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
LEGGE DI RIPRODUZIONE
106°Capitolo
Matrimonio e Celibato
Il matrimonio, cioè l’unione permanente di due esseri, è contrario alla legge di natura?
E’ un progresso nel cammino dell’umanità.
Che effetto avrebbe sull’umana società l’abolizione del matrimonio?
Il ritorno alla vita bestiale.
Kardec: L’unione libera e fortuita dei sessi è lo stato di natura. Il matrimonio è uno dei primi atti di progresso nelle società umane, perché stabilisce i vincoli di famiglia, e si ritrova presso tutti i popoli, benché in diverse condizioni. L’abolizione del matrimonio sarebbe quindi il ritorno all’infanzia dell’umanità, e porrebbe l’uomo al di sotto di certi animali, che gli danno l’esempio di costanti unioni.
L’indissolubilità assoluta del matrimonio è nella legge di natura, o solamente nella legge umana?
E’ legge umana assai contraria a quella di natura; ma gli uomini possono cambiare le proprie leggi: soltanto quelle della natura sono immutabili.
Il celibato volontario è uno stato di perfezione, che ha merito innanzi a Dio?
No; e coloro che scelgono questo stato per egoismo dispiacciono a Dio, e ingannano gli uomini.
Ma non può il celibato essere in alcuni un sacrificio, allo scopo di dedicarsi interamente al servizio dell’umanità?
La cosa è ben diversa; ho detto: per egoismo. Ogni sacrificio personale è meritorio, quando ha uno scopo di bene e quanto è più grave il sacrificio, tanto è maggiore il merito.
Kardec: Iddio non si può contraddire, né può condannare ciò che ha fatto; dunque non può vedere un merito nella violazione della sua legge. Ma, se il celibato per se stesso non è meritorio, diventa tale quando, per la rinunzia alle gioie della famiglia, è un sacrificio fatto a vantaggio dell’umanità. Ogni sacrificio fatto a scopo di bene e senza secondi fini di egoismo, eleva l’uomo al di sopra della sua condizione materiale.