130° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
LEGGE DI EGUAGLIANZA
130°Capitolo
Disparità delle Attitudini
Perché non ha dato Iddio le stesse attitudini a tutti gli uomini?
Dio ha creato uguali tutti gli Spiriti; ma ciascuno di essi ha vissuto più o meno, è quindi ha più o meno imparato. La differenza sta nel grado di esperienza e nella volontà che è il libero arbitrio, per mezzo del quale alcuni si perfezionano più rapidamente, il che dà loro diverse attitudini. La varietà di queste è necessaria, acciocché ognuno possa cooperare ai fini della Provvidenza nel limite dello sviluppo delle sue forze fisiche ed intellettuali: quel che non fa l’uno, lo fa l’altro, e così hanno tutti il proprio compito utile. Inoltre, poiché tutti i mondi sono solidali fra loro, gli abitanti dei superiori, che nella maggior parte furono creati prima del vostro, vengono ad abitare fra voi per darvi esempio.
Allorché passa da un mondo superiore in uno inferiore, lo Spirito conserva integre tutte le facoltà acquistate?
Vi abbiamo già detto che lo Spirito non retrocede: può scegliere un corpo più rozzo, o una condizione più precaria di quella di prima, ma solo perché gli serva da insegnamento, e lo aiuti a progredire».
Kardec: La diversità delle attitudini dell’uomo non deriva dalla natura intima della sua creazione, ma dal grado di perfezionamento al quale è pervenuto lo Spirito incarnato in lui. Dunque, Iddio non ha creato facoltà disuguali, ma ha permesso che i vari gradi di sviluppo fossero a contatto, affinché chi è più innanzi possa aiutare a progredire chi è più indietro, e affinché gli uomini, avendo bisogno gli uni degli altri, comprendessero la legge di carità, che li deve stringere insieme.