83° Capitolo - Sapere

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83° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _B_ > Intervento degli Spiriti

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

EMANCIPAZIONE DELL’ANIMA
83°Capitolo

Gli Spiriti nelle Battaglie

In una lunga battaglia ci sono Spiriti, che assistono, e sostengono ciascuna delle due parti?
Sì; ne stimolano il coraggio.

Kardec: Così, una volta gli antichi ci rappresentavano gli dei, parteggianti per questo, o per quel popolo. Questi dei non erano che Spiriti rappresentati sotto forme allegoriche.

In una guerra, la giustizia non può essere che da una sola parte: come mai ci sono Spiriti che parteggiano per chi ha torto?
Ben sapete, che ci sono Spiriti i quali non cercano che la discordia e la distruzione; per questi la guerra è guerra, e della giustizia non si preoccupano affatto.

Certi Spiriti possono influire sul generale, mentre egli concepisce il suo piano di campagna?
Senza dubbio. Gli Spiriti possono influire su questa come su tutte le altre idee.

Allora Spiriti malvagi potrebbero suggerirgli cattive idee allo scopo di perderlo?
Sì, ma egli ha pure il libero arbitrio. Se il suo criterio non arriva a distinguere un’idea giusta da una falsa, egli ne subisce le conseguenze, e farebbe meglio a ubbidire che a comandare.

Può un generale essere talora guidato da una specie di seconda vista, da una vista intuitiva, che gli faccia prevedere il risultato dei suoi piani?
Spesso è così per l’uomo di genio, che la chiama ispirazione, e in forza di cui opera con sicurezza. Essa gli viene dagli Spiriti, che lo dirigono, e approfittano delle sue facoltà.

Che fanno gli Spiriti di coloro che cadono in battaglia? Vi prendono ancora parte dopo la morte?
Alcuni sì; altri se ne allontanano.

Kardec: Ai caduti in battaglia succede come in tutti i casi di morte violenta: lo Spirito, stupito e smemorato, non crede di essere morto, bensì di prendere ancora parte all’azione; solo a poco a poco discerne la realtà.

Gli Spiriti, che da vivi combattevano in campo diverso, dopo la morte si riconoscono per nemici, e sono ancora accaniti l’uno contro l’altro?
In principio può darsi; ma, allo schiarirsi delle idee, capiscono che non vi è più fra loro alcuna ragione di animosità. Alcuni, peraltro, ne serbano ancora tracce più o meno forti secondo il loro carattere.

Intendono ancora il rumore delle armi?
Perfettamente.

Uno Spirito, che assistesse ad un combattimento come semplice spettatore, sarebbe testimonio della separazione dell’anima dal corpo nei caduti? E come gli si svolgerebbe davanti questo fenomeno?
Poche morti sono del tutto istantanee. Nel maggior numero dei casi, lo Spirito, il cui corpo fu colpito mortalmente non ne ha subito coscienza. Quando egli poi comincia a riconoscersi, lo si vede accanto alla sua salma, che non desta alcun ribrezzo, perché allora, essendo la vita tutta nello Spirito, questo solo si attira l’attenzione, e quindi a lui solo si parla, a lui solo si comanda.
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