11° Capitolo - Sapere

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11° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _A_ > Dio

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

DIO
11°Capitolo

Panteismo

Iddio è un essere distinto, o è, secondo l’opinione di alcuni l’insieme di tutte le forze e di tutte le intelligenze riunite dell’universo?
Se così fosse, non esisterebbe Dio, poiché egli sarebbe l’effetto, e non la causa. Egli non può essere a un tempo e l’una e l’altra cosa. Dell’esistenza di Dio non potete dubitare: e questo è l’essenziale. Datemi retta, e non andate più in là. Non vi smarrite in un labirinto, di cui non potreste trovare l’uscita: il che non vi farebbe migliori, ma vi renderebbe forse un po’ più orgogliosi, perché credereste di sapere, mentre in realtà non sapreste nulla. Mettete dunque da parte tutti i vostri sistemi. Voi avete molte cose, che vi toccano più da vicino, a cominciare da voi medesimi: studiate le vostre imperfezioni allo scopo di liberarvene, e questo vi tornerà più proficuo che il voler penetrare l’impenetrabile».

Che dobbiamo pensare della opinione secondo la quale tutti i corpi della natura, tutti gli esseri, tutti i globi dell’universo sarebbero parti della Divinità, e costituirebbero nel loro insieme la Divinità stessa? In altri termini: Che dobbiamo pensare della dottrina panteista?
Che l’uomo, non potendo essere un Dio, ne vuol essere almeno una parte.

Coloro che professano questa dottrina, pretendono di trovarvi la dimostrazione di alcuni fra gli attributi della Divinità, e ragionano così: I mondi sono infiniti, dunque è infinito anche Dio. Il vuoto o il nulla non esiste in alcun luogo, quindi Iddio è dappertutto. Essendo dappertutto, giacché tutto è parte integrale di lui, Dio dà a tutti i fenomeni della natura il carattere della intelligenza. Che cosa opporre a questa opinione?
La ragione. Riflettete bene e non vi sarà difficile scoprirne l’assurdità.

Kardec: Questa dottrina fa di Dio un essere materiale, che, sebbene dotato d’intelligenza suprema, sarebbe in grande quello che noi siamo in piccolo. Ora, se così fosse, poiché la materia si trasforma perennemente, Dio non avrebbe alcuna stabilità,
sarebbe soggetto a tutti i mutamenti e a tutti i bisogni dell’uomo e gli mancherebbe uno degli attributi divini più essenziali, quale è l’immutabilità.
Le proprietà della materia sono incompatibili col concetto di Dio, e non fanno che profanarlo. Tutte le sottigliezze del sofisma non giungeranno mai a risolvere il problema della sua intima natura. D’altra parte, se non sappiamo ciò che Dio è,
sappiamo bene ciò che Egli non può essere. Ora questo sistema è in aperta contraddizione con gli attributi divini più essenziali, e confonde il Creatore con la creatura, come se si dicesse, che una macchina ingegnosa è una parte integrale del
meccanico che l’ha concepita.
L’intelligenza di Dio si rivela nelle sue opere, come quella di un pittore vi si rivela nel suo quadro; ma le opere di Dio non sono Iddio come il quadro non è il pittore che lo ha eseguito.
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