71° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
EMANCIPAZIONE DELL’ANIMA
71°Capitolo
Estasi
Che differenza passa fra l’estasi ed il sonnambulismo?
Risposta: «L’estasi è un sonnambulismo di grado superiore, perché l’anima dell’estatico gode maggiore indipendenza.
Lo Spirito dell’estatico va nei mondi superiori?
Sì li vede, e comprende la felicità di coloro che vi abitano, e quindi vorrebbe rimanervi; però vi sono anche mondi inaccessibili agli Spiriti non ancora abbastanza purificati.
Quando l’estatico esprime il desiderio di abbandonare la terra, parla egli sinceramente, e non è trattenuto dall’istinto di conservazione?
Dipende dal suo grado di elevatezza. Se vede la sua condizione futura migliore della sua vita presente, fa degli sforzi per rompere i lacci che lo tengono legato alla terra.
Se si abbandonasse l’estatico a se stesso, l’anima sua potrebbe proprio separarsi definitivamente dal corpo?
Sì: potrebbe morire. Quindi giova richiamarlo, ricordandogli la missione che ancora deve compiere sulla terra, e soprattutto facendogli comprendere che, infrangendo la catena che lo tiene unito al corpo, egli non potrebbe più rimanere nel luogo dove scorge che sarebbe felice.
Ci sono cose che l’estatico crede di vedere, ma che sono evidentemente il prodotto di una immaginazione esaltata dalle credenze e dai pregiudizi terrestri. Dunque non è tutto reale ciò che egli vede?
Ciò che egli vede è reale per lui; ma, essendo il suo Spirito sempre sotto l’influenza delle idee terrene, egli può vedere le cose a modo suo, o meglio, esprimerle in un linguaggio conforme ai suoi pregiudizi e alle sue idee preconcette, od anche alle vostre, per farsi meglio comprendere.
Le rivelazioni degli estatici meritano fede?
Sì, purché si avverta che anch’essi possono ingannarsi, specialmente quando vogliono penetrare ciò che deve rimanere occulto all’uomo, poiché allora si abbandonano alle proprie idee, o diventano zimbello di Spiriti ingannatori, che approfittano del loro entusiasmo per affascinarli.
Quali conseguenze si possono dedurre dai fenomeni del sonnambulismo e dell’estasi? Non sarebbero essi una specie d’iniziazione alla vita futura?
L’uomo per mezzo di questi fenomeni intravede la vita avvenire e la passata. Studiando quei fenomeni, vi troverà la spiegazione di molti misteri, che la sua ragione cerca inutilmente di penetrare.
Potrebbero i fenomeni del sonnambulismo e dell’estasi conciliarsi col materialismo?
Chi li studia in buona fede e senza prevenzione non può essere né materialista, né ateo.