13° Capitolo - Sapere

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13° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _A_ > L'Universo

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

L'Universo
13°Capitolo

Spirito e Materia

La materia è esistita ab aeterno come Dio, oppure è stata creata un tempo da Lui?
Questo lo sa Dio solo. Nondimeno la vostra ragione non vi può non dimostrare come Dio, amore e carità per essenza, non sia mai stato inoperoso. Per quanto lontano v’immaginiate il principio della sua azione, potreste figurarvelo inerte un momento solo?».

La materia si definisce in generale ciò che ha estensione; ciò che può far impressione sui nostri sensi; ciò che è impenetrabile. Sono esatte queste definizioni?
Secondo il vostro modo di vedere, sì, perché voi parlate alla stregua di quel che conoscete; ma la materia esiste anche in altri stati, che voi non conoscete ancora. Essa può essere, a modo di esempio, così eterea e sottile da non fare la minima impressione sui vostri sensi; nondimeno, essa è pur sempre materia, mentre per voi non sarebbe tale.

Quale definizione ci dareste voi della materia?
La materia è il legame, che avvince lo Spirito, e nello stesso tempo lo strumento, che lo serve, e su cui quello esercita la sua azione».

Kardec: Ciò ammesso, può dirsi che la materia è l’agente, o l’intermedio, con l’aiuto del quale e sul quale opera lo Spirito.

Che cosa è lo spirito? Inteso come il principio dell’intelligenza, e non uno degli esseri individui extraterreni designati con questo nome.
Il principio intelligente dell’universo.

Qual è la natura intima dello spirito?
Lo spirito non si può facilmente analizzare, nel vostro linguaggio. Esso per voi non è niente, perché non è cosa palpabile; ma per noi è qualche cosa. Ricordatevi, che niente è il nulla, e il nulla non esiste».

Lo Spirito è egli sinonimo d’intelligenza?
L’intelligenza è un attributo essenziale dello spirito; ma l’uno e l’altra si confondono in un principio comune, di modo che per voi sono una stessa cosa.

Lo spirito è indipendente dalla materia, o è invece una proprietà di essa, come i colori sono una proprietà della luce, e il suono una proprietà dell’aria?
L’uno è distinto dall’altra; ma è necessaria l’unione di entrambi per dare un’intelligenza alla materia.

E’ forse del pari necessaria questa unione anche per la manifestazione dello spirito?
E’ necessaria per voi, giacché non siete organizzati così da percepire lo spirito scevro dalla materia: la limitazione dei vostri sensi non lo permette».

Si può concepire lo spirito senza la materia, e la materia senza lo spirito?
Sì, certamente, col pensiero.

In tal modo, vi sarebbero due elementi generali nell’universo: la materia e lo spirito?
Sì, e al di sopra di essi Dio, creatore di ogni cosa. Ecco il principio di tutto quanto esiste, la triade dell’universo. Ma all’elemento materia conviene aggiungere il fluido universale, che fa parte intermedia fra lo spirito e la materia propriamente detta, troppo grossolana, perché lo spirito possa agire su di lei. Questo fluido, benché in certo modo sia da considerarsi come parte dell’elemento materiale, pure se ne distingue per alcune speciali proprietà. Se questo fluido fosse materia, non vi sarebbe ragione, per non supporre tale anche lo spirito. Sta fra lo spirito e la materia; è fluido, come la materia è materia, e, per le innumerevoli sue combinazioni con questa, sotto l’azione dello spirito può produrre un’infinita varietà di cose, di cui voi non conoscete che una piccolissima parte. Questo fluido universale, o cosmico, o primitivo, o elementare, come l’agente, di cui si serve lo spirito, è il principio, senza di cui la materia rimarrebbe in uno stato di perpetua dissoluzione, e non acquisterebbe mai i caratteri, che le danno la gravità.

Questo fluido sarebbe forse quello, che noi definiamo col nome di elettricità?
Abbiamo già detto che può produrre innumerevoli combinazioni. Gli agenti fisici che voi chiamate fluido elettrico e fluido magnetico, sono semplici modificazioni del fluido cosmico, il quale, propriamente parlando, non è che materia più nobile, più sottile di quella solitamente chiamata così.

Poiché lo spirito è anch’esso qualche cosa, non sarebbe più esatto e meno vago chiamare questi due elementi generali materia inerte e materia intelligente?
Le parole importano poco a noi: vedete voi di precisare il vostro linguaggio in modo da intendervi. Le vostre dispute provengono quasi sempre dal non essere d’accordo sul valore dei vocaboli, perché la vostra favella è inetta ad esprimere le cose che non vi cadono sotto i sensi».

Kardec: Un fatto evidente domina tutte le ipotesi, ed è che vediamo da una parte la materia non intelligente, dall’altra un principio intelligente, che non dipende dalla materia. Ma quali siano l’origine e la connessione di queste due cose, lo ignoriamo. Se abbiano o non abbiano origine comune, o punti di contatto necessari; se l’intelligenza esista di per sé, o sia soltanto una proprietà, un effetto; se essa, secondo l’opinione di alcuni, sia una emanazione della Divinità; non sappiamo. Materia e intelligenza ci appaiono distinte, e perciò le riguardiamo come due principi, che costituiscono l’universo. Al di sopra, poi, di ogni cosa vediamo una intelligenza, che domina tutte le altre, le governa, e se ne distingue per attributi essenziali, e questa intelligenza suprema chiamiamo Dio.
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