139° Capitolo - Sapere

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139° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _D_ > Legge di Libertà

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

LEGGE DI LIBERTA'
139°Capitolo

Libertà di Coscienza

La libertà di coscienza è conseguenza della libertà di pensiero?
La coscienza è un pensiero intimo, che appartiene all’uomo come a tutti gli altri.

Ha l’uomo diritto di costringere la libertà di coscienza?
No, come non ne ha di costringere quella del pensiero. Questo diritto appartiene unicamente a Dio. Se l’uomo regola con le leggi umane i rapporti da uomo ad uomo, Dio con le leggi di natura regola quelli dell’uomo verso di Lui.

Quale effetto ha il voler soffocare la libertà di coscienza?
Quello di costringere gli uomini ad agire diversamente di come pensano, e quindi farne degli ipocriti. La libertà di coscienza è uno dei caratteri della vera civiltà e del vero progresso.

E’ rispettabile ogni credenza, quando anche fosse notoriamente falsa?
Ogni credenza è rispettabile quando è sincera e conduce alla pratica del bene. Biasimevoli sono quelle credenze che inducono al male.

E’ riprovevole scandalizzare nella sua fede chi non pensa come noi?
E’ mancare di carità e attentare alla libertà di pensiero.

Lede la libertà di coscienza chi pone ostacoli alla diffusione di credenze che possono sconvolgere la società?
Si possono reprimere gli atti; ma la credenza intima è inaccessibile.

Kardec: Reprimere gli atti esterni di una credenza, quando essi pregiudicano in qualche modo gli interessi degli altri, non è ledere la libertà di coscienza, perché tale repressione lascia comunque alla credenza la sua piena libertà.

Si deve forse lasciare, per rispetto alla libertà di coscienza, che si propaghino dottrine perniciose; oppure è lecito, senza attentare a questa libertà cercare di ricondurre sulla retta via chi si è smarrito per falsi principi?
Senza dubbio è lecito, anzi doveroso; ma insegnate, secondo l’esempio di Gesù, con la dolcezza e con la persuasione; non con la violenza, il che sarebbe peggio della credenza erronea di colui che vorreste convertire. Il bene e la fratellanza si devono istillare con la dolcezza, non con la violenza: la convinzione non si impone mai.

Tutte le dottrine pretendono di essere l’unica espressione della verità. Come possiamo riconoscere quella che abbia maggior diritto di proclamarsi tale?
Sarà quella che formerà il maggior numero di onesti e il minor numero d’ipocriti; vale a dire, che insegnerà a praticare la legge d’amore e di carità nella sua massima purezza e nella sua più larga applicazione. Da questo segno ne riconoscerete la bontà, poiché ogni dottrina che attizzi la discordia e stabilisca una distinzione tra i figli di Dio, non può essere che falsa e perniciosa.
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