112° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
LEGGE DI CONSERVAZIONE
112°Capitolo
Privazioni volontarie. Mortificazioni
La legge di conservazione obbliga a provvedere ai bisogni del corpo?
Sì: senza la forza e la salute il lavoro è impossibile.
Fa male chi cerca il benessere?
Il benessere è un desiderio di natura, e Dio non vieta che l’abuso, perché contrario alla conservazione. Dunque non fa male chi cerca il benessere, purché questo non sia procacciato a danno di alcuno, e non indebolisca le sue forze né morali, né fisiche.
Le privazioni volontarie per volontaria espiazione hanno merito presso Dio?
Fate del bene agli altri e meriterete di più.
La vita di mortificazioni ascetiche fu praticata in tutta l’antichità da popoli diversi: è meritoria per qualche rispetto?
Chiedetevi a chi giovi, e avrete la risposta. Se essa non serve che a chi la pratica, per esimerlo di fare il bene, è puro egoismo, qualunque sia il pretesto del quale esso si rivesta. Imporsi privazioni e lavorare per gli altri; ecco vera mortificazione secondo la legge della carità.
L’astinenza da certi cibi, prescritta presso diversi popoli, è fondata sulla ragione?
E’ lecito all’uomo cibarsi di tutto ciò che lo può nutrire senza pregiudizio della sua salute; ma alcuni legislatori hanno interdetto certi alimenti per ragioni utili; e per accreditare meglio le propri leggi, le presentarono come sancite da Dio.
Il nutrimento animale è contrario alla legge di natura per l’uomo?
Nella vostra costituzione fisica la carne nutre la carne; altrimenti l’uomo deteriorerebbe. La legge di conservazione gli impone il dovere di sostenere le sue forze e la sua salute per compiere la legge del lavoro, deve quindi nutrirsi secondo quello che richiede il suo organismo.
L’astenersi da nutrimenti animali, od altro, come espiazione, è meritorio?
Sì, se ce ne asteniamo per farne parte agli altri; poiché Iddio non vede merito dove non ci sia privazione vera ed utile. Ecco perché abbiamo detto che coloro i quali s’impongono privazioni solo apparenti sono ipocriti.
E le mutilazioni del corpo?
A che questa domanda? Dovreste ormai avere compreso che Iddio non guarda alle cose inutili, e punisce le nocive. Graditi gli riescono solo quei sentimenti che elevano l’anima verso di Lui. E’ praticando, non già violando la sua legge, che potrete scuotere il giogo della materia.
Se le sofferenze di questo mondo elevano l’uomo secondo il modo col quale le sopporta, lo eleveranno anche quelle che egli si procura volontariamente?
Le sole sofferenze che elevano sono le naturali, perché vengono da Dio; quelle volontarie non servono a nulla, qualora non procaccino qualche bene ad altri. Credete voi che chi abbrevia la propria vita con rigori inumani, come fanno i bonzi, i fachiri, e certi fanatici di parecchie sette, progredisca di un solo passo? Perché non si adoperano piuttosto a vantaggio dei loro simili? Vestano gl’ignudi, consolino chi piange, lavorino per chi è infermo, sopportino privazioni in sollievo degli infelici, e la vita loro sarà proficua, sarà preziosa agli occhi di Dio. Soffrire volontariamente per se stesso è egoismo; soffrire volontariamente per gli altri è carità: così ha insegnato Gesù Cristo.
Se non dobbiamo crearci sofferenze volontarie che non giovino agli altri, possiamo cercare di preservarci da quelle che prevediamo, o ci minacciano?
L’istinto di conservazione fu dato a tutti gli esseri contro i pericoli e le sofferenze. Flagellate il vostro Spirito, e non il vostro corpo; mortificate il vostro orgoglio; soffocate il vostro egoismo simile ad un serpe che vi rode il cuore: e farete assai più per il vostro avanzamento, che dandovi a rigori insensati e delittuosi.