45° Capitolo - Sapere

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45° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _B_ > Pluralità delle esistenze

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

PLURALITA’ DELLE ESISTENZE
45°Capitolo

Parentela e Filiazione

I genitori trasmettono ai figli una parte della loro anima, o danno loro soltanto la vita animale, a cui un’anima viene più tardi ad aggiungere la vita morale?
I genitori danno ai figli la vita animale soltanto, perché l’anima è indivisibile. Un padre idiota può avere figli d’ingegno e viceversa.

Poiché abbiamo avuto parecchie esistenze, la parentela deve risalire al di là dell’attuale?
Non può essere diversamente. La successione delle esistenze corporee stabilisce in ciascuna fra gli Spiriti dei legami, che risalgono alle anteriori: da ciò spesso le cause della simpatia, che vi lega a persone da voi credute estranee.

Ad alcuni può sembrare che la dottrina della reincarnazione distrugga i legami di famiglia col farli risalire al di là della esistenza attuale.
Li estende ma non li distrugge. Poiché la parentela è fondata sopra affetti anteriori, i vincoli che uniscono i membri di una stessa famiglia, sono anzi meno precari. Essa rafforza e moltiplica i doveri della fraternità poiché il vostro vicino o il vostro servo può essere uno Spirito a voi già congiunto in passato per legami di sangue.

Essa tuttavia diminuisce l’importanza che alcuni annettono alla propria discendenza, poiché uno può aver avuto per padre uno Spirito, il quale sia appartenuto a tutt’altra famiglia o sia vissuto in tutt’altra condizione che la sua.
E’ vero: ma questa importanza si appoggia unicamente sull’orgoglio. Quello che in gran parte gli uomini onorano nei loro sentimenti, sono i titoli, i gradi, la fortuna. Molti si adonterebbero di aver avuto per avo un onesto calzolaio, e invece si gloriano di discendere da un gentiluomo dissoluto. Ma, checché‚ dicano o facciano, non toglieranno alle cose di essere quelle che sono, poiché‚ Dio non ha regolato le leggi della natura sulla loro vanità».

Dal non esserci filiazione tra gli Spiriti dei discendenti a una stessa famiglia ne segue che il culto degli antenati sia cosa vana e ridicola?
No, poiché è naturale che un uomo si onori di appartenere ad una famiglia, in cui si sono incarnati Spiriti superiori. Sebbene gli Spiriti non procedano gli uni dagli altri, non per questo portano minore affezione a quelli con cui sono congiunti da legami di sangue, che hanno radice in simpatia, od in vincoli anteriori. Ricordatevi però che gli Spiriti dei vostri avi non si tengono punto onorati dal culto che rendete ad essi per orgoglio. Il loro merito non si riflette su di voi se non in quanto vi adoperate di seguirne i buoni esempi; in questo solo caso la vostra memoria può riuscir loro non solamente grata, ma anche proficua.
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