149° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
PERFEZIONE MORALE
149°Capitolo
Il principio delle passioni
Il principio delle passioni, che viene dalla stessa natura, è cattivo per se stesso?
No: il male della passione consiste nell’eccesso volontario, giacché il principio ne fu dato all’uomo per il bene; ma egli abusa, e lo converte in colpa.
Come determinare il limite dove le passioni cessano di essere buone, o cattive?
Le passioni sono come i cavalli: utili, se domati; pericolosi, se indomiti. Sappiate dunque che una passione diviene dannosa, quando non potete più dominarla, e in una maniera qualsiasi nuoce a voi stessi o ad altri.
Kardec: Le passioni sono leve, che moltiplicano le forze dell’uomo, e lo aiutano a compiere i disegni della Provvidenza; ma se, invece di guidarle, egli se ne lascia trascinare, cade negli eccessi, e la forza medesima, che in mano sua poteva fare il bene, gli si ritorce contro, e lo schiaccia. Tutte le passioni hanno il loro principio in un sentimento o in un bisogno di natura, il quale per se stesso non è un male, poiché riposa sopra una condizione provvidenziale della nostra esistenza. La passione propriamente detta è l’esagerazione, di un bisogno o di un sentimento, e consiste non nella causa, ma nell’eccesso, che diventa un male, quando è causa di altri mali. Ogni passione che porta l’uomo verso la natura animale, lo allontana dalla spirituale. Ogni sentimento, che lo eleva al di sopra della natura animale, annuncia la prevalenza dello Spirito sulla materia, e lo avvicina alla perfezione.
Potrebbe l’uomo vincere con i suoi sforzi le sue cattive inclinazioni?
Sì, e talvolta con sforzi ben lievi; ma di solito gliene manca la volontà! Quanto sono pochi coloro che cercano di vincere le loro cattive inclinazioni!
Può l’uomo trovare negli Spiriti assistenza efficace per vincere le sue passioni?
Se prega Dio e la sua Guida con sincerità, i buoni Spiriti gli verranno sicuramente in aiuto, perché questa è la loro missione».
Ci sono passioni così vive e irresistibili che la volontà sia impotente a domare?
Ci sono molti che con le labbra dicono voglio, e in cuore godono della debolezza della propria volontà. Chi persuade se stesso di non poter vincere le sue passioni, si appaga della sua bassezza; chi, all’opposto, cerca di
reprimerle, comprende la sua natura spirituale, ed ogni passo in quella via è un trionfo del suo Spirito sulla materia.
Qual è il mezzo più efficace per combattere il predominio della natura corporale?
L’abnegazione di sé medesimo.