72° Capitolo
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Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec
EMANCIPAZIONE DELL’ANIMA
72°Capitolo
Seconda Vista
Il fenomeno indicato col nome di seconda vista ha qualche rapporto col sogno e col sonnambulismo?
Sono tutti una sola e medesima cosa. Ciò che voi chiamate seconda vista, è la vista dell’anima, vale a dire dello Spirito, che gode della più grande libertà, quantunque il suo corpo non sia addormentato.
La seconda vista è permanente?
La facoltà sì: l’esercizio no. Nei mondi meno materiali del vostro gli Spiriti si emancipano più facilmente dal corpo, e comunicano col solo pensiero, senza tuttavia escludere il linguaggio articolato; quindi per essi la seconda vista è per lo più una facoltà permanente: il loro stato normale può paragonarsi a quello dei vostri sonnambuli lucidi, e questa è la ragione per la quale si manifestano a voi con maggiore facilità degli altri, che sono incarnati in corpi più grossolani.
La seconda vista si svolge spontanea, o ad arbitrio di chi ne è dotato?
Il più delle volte è spontanea: ma spesso vi ha anche molta parte la volontà. Prendete, per esempio, quei tali, che si chiamano indovini, e di cui parecchi hanno questa prerogativa, e vedrete che per provocarla si aiutano con la volontà.
La seconda vista può svolgersi con l’esercizio?
In gran parte sì: alcuni organismi hanno questa attitudine, e il velo che copre le cose si dissipa.
Da che proviene che la seconda vista sembra ereditaria in certe famiglie?
In primo luogo dalla somiglianza dell’organismo, che si trasmette come le altre qualità fisiche; e poi da una specie di educazione adatta a svolgere la facoltà, e che si trasmette pure di padre in figlio.
E’ vero che certe circostanze favoriscono lo sviluppo della seconda vista?
Sì; una malattia, l’imminenza di un pericolo, una forte commozione possono svilupparla, cioè mettere il corpo in uno stato particolare, che permette allo Spirito di vedere quello che voi non potete con gli occhi materiali.
Kardec: I tempi di crisi e di calamità, le grandi commozioni, tutte insomma le cause che sovreccitano il morale, provocano talora lo sviluppo della seconda vista. Pare che la Provvidenza, davanti al pericolo ci dia il mezzo di scongiurarlo. Tutte le sette e tutte le fazioni perseguitate ne offrono numerosi esempi.
Le persone dotate della seconda vista ne sono sempre consapevoli?
Non sempre: per esse la cosa è naturalissima, e molti credono che, se tutti si osservassero, troverebbero di averla ugualmente.
Si potrebbe attribuire a una specie di seconda vista la perspicacia di alcuni, che, senz’avere in sé alcunché di straordinario, giudicano le cose con maggiore precisione di altri?
E’ sempre questione dell’anima, che irradia in essi con più libertà, e quindi giudica meglio, anche sotto il velo della materia.
Può questa facoltà, in certi casi, giungere fino alla prescienza?
Sì: essa dà anche i presentimenti, poiché vi sono diversi gradi di questa facoltà, e il medesimo soggetto può averli tutti, o solamente alcuni.