128° Capitolo - Sapere

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128° Capitolo

Premesse > La Dottrina degli Spiriti > _D_ > Legge di Progresso

di Allan Kardec
Domande agli Spiriti e relative risposte. - Da Allan Kardec

LEGGE DI PROGRESSO
128°Capitolo

Efficacia dello Spiritismo sul Progresso

Lo Spiritismo diverrà credenza comune, o rimarrà patrimonio di pochi?
Diverrà credenza comune, e segnerà un’era nuova nella storia dell’umanità, perché essendo esso nella natura, è venuto il tempo in cui deve prendere posto fra lo scibile umano; avrà tuttavia da combattere grandi battaglie, e più contro l’interesse che contro la convinzione, poiché non bisogna dimenticare che molti fra coloro che avversano
lo Spiritismo lo fanno perché temono, non senza ragione, di vedere compromesso il predominio che esercitano, predominio che è intimamente legato coi loro interessi materiali; ma gli oppositori si troveranno ogni giorno più isolati, e finiranno col pensare come tutti gli altri, sotto pena di rendersi ridicoli.

Kardec: Le idee si trasformano a poco a poco e non subitamente: s’indeboliscono di generazione in generazione, e scompaiono a poco a poco con quelli che le professano, e che sono sostituiti da altri imbevuti dei nuovi principi, come accade per le idee politiche. Osservate il paganesimo: oggi non vi è più alcuno che lo professi; eppure, ancora molti secoli dopo l’avvento del cristianesimo aveva lasciato di sé non poche tracce, che soltanto il totale rinnovamento delle razze ha potuto cancellare. E così sarà dello Spiritismo: esso fa molti progressi, ma nondimeno per tre o quattro generazioni vi sarà ancora un resto d’incredulità, che il tempo solo potrà dissipare. Tuttavia il suo cammino riuscirà più rapido di quello del cristianesimo, perché il cristianesimo stesso, su cui si appoggia, gli apre la via. Il cristianesimo doveva distruggere: lo Spiritismo non ha che da edificare.

In qual maniera può lo Spiritismo favorire il progresso?
Abbattendo il materialismo, cancrena della società, esso fa comprendere agli uomini dove si trovi il loro vero interesse, in modo che, non essendo più la vita futura velata dal dubbio, conosceranno di potersi assicurare l’avvenire col presente. Distruggendo inoltre i pregiudizi di setta, di casta e di colore, lo Spiritismo li illuminerà sui reciproci obblighi, che devono unirli come fratelli.

Potrà lo Spiritismo superare la noncuranza degli uomini e il loro attaccamento alle cose materiali?
Li conoscerebbe assai poco chi pensasse che una causa, qualunque essa sia, possa trasformarli come per incanto. Le idee si modificano a poco a poco, e ci vogliono generazioni per cancellare compiutamente le tracce d’inveterate consuetudini. Quindi, la trasformazione non si può effettuare che a poco a poco, gradatamente, di padre in figlio. Ogni generazione vedrà dileguarsi una parte del velo che nasconde la verità, fino a che lo Spiritismo non lo avrà dissipato del tutto. Ma intanto, se pur non riuscisse che a correggere in un uomo un solo difetto, sarebbe sempre un passo che gli avrebbe fatto fare, e perciò un gran bene, poiché quel primo passo gli renderà più facili gli altri.

Perché mai gli Spiriti non hanno insegnato sempre quello che insegnano oggi?
Insegnate voi ai bambini le stesse cose che agli adulti, e date al neonato un cibo che non potrebbe digerire? Ogni cosa a suo tempo. Nondimeno, insegnarono parecchie cose, che gli uomini non hanno compreso, od hanno snaturato, ma che ora possono intendere. Col loro insegnamento, anche incompiuto, essi prepararono il terreno a ricevere la semente, che adesso sta per fruttificare.

Dal momento che lo Spiritismo deve segnare un progresso nell’umanità, perché non lo sollecitano gli Spiriti con manifestazioni così generali e potenti da convincere anche i più restii?
Voi vorreste dei miracoli: Dio non li spande forse a piene mani sui vostri passi? Eppure quanti di voi non li rinnegano! Lo stesso Cristo non ha convinto i suoi contemporanei coi prodigi da lui compiuti. E non vi sono oggi fra voi degli uomini che negano i fatti più evidenti accaduti sotto i loro occhi? Non ce ne sono forse di quelli i quali dichiarano che non vi crederebbero, anche se li vedessero coi loro occhi? No! Dio non vuole far ravvedere gli uomini coi miracoli, e nella sua bontà lascia loro il merito di convincersi per mezzo della ragione.
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