Capitolo 1°
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tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Primo Atto: Quando andò in India con Abbanes il mercante.
Capitolo 1°
Passi da 1.- a 4.-
1.- In quel tempo tutti noi apostoli eravamo
a Gerusalemme, Simone che è chiamato Pietro e Andrea suo fratello, Giacomo
figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e
Matteo il pubblicano, Giacomo figlio di Alfeo e Simone il Canaanita, e Giuda il
fratello di Giacomo.
Ci dividemmo le regioni del mondo,
affinché ognuno di noi andasse nella regione che era toccata a lui e nella
nazione in cui il Signore lo mandava.
Secondo la sorte, quindi, l'India cadde a
Giuda Tommaso, che è anche il gemello: ma non voleva andarci, dicendo che a
causa della debolezza della carne non poteva viaggiare, e 'Io sono un ebreo, come posso andare tra
gli indiani e predicare la verità? ' E mentre ragionava e parlava così, il
Salvatore gli apparve di notte e gli disse: “Non temere, Tommaso, vai in India
e predica lì la parola, perché la mia grazia è con te.”
Ma non voleva obbedire e diceva:
Dove vuoi mandarmi, mandami, ma altrove, poiché agli indiani io non andrò.
2.- E mentre lui parlava e pensava,
accadde che c'era un certo mercante venuto dall'India, il cui nome era Abbanes,
inviato dal re Gundaphorus [Gundaphorus è un personaggio storico che regnò su
una parte dell'India nel primo secolo dopo Cristo . Le sue monete portano
il suo nome in greco, come Hyndofheres], e gli era stato da lui comandato di
comprare un falegname e di portarlo da lui.
Ora il Signore, vedendolo camminare nel
luogo del mercato a mezzogiorno, gli disse: Vuoi comprare un falegname? E
lui gli disse: Sì.
Ed il Signore gli disse: io ho uno schiavo
che è un falegname e desidero venderlo. E così dicendo gli mostrò Tommaso
da lontano, e fu d'accordo con lui per tre litrae d'argento non stampato, e
scrisse un atto di vendita, dicendo: Io, Gesù, figlio di Giuseppe il falegname,
riconosco che ho venduto il mio schiavo, di nome Giuda, a te Abbanes, un
mercante di Gundaphorus, re degli indiani. E quando l'atto fu completato,
il Salvatore prese Giuda Tommaso e lo condusse da Abbanes, il mercante, e
quando Abbanes lo vide gli chiese: È questo il tuo padrone? E l'apostolo
disse: Sì, è il mio Signore. E lui disse: Ti ho comprato da lui. Ed il tuo
apostolo ebbe la sua pace.
3.- Il giorno seguente l'apostolo si alzò presto
e, pregando e invocando il Signore, diceva: "Io andrò dove vuoi, Signore
Gesù: sia fatta la Tua volontà". E se ne andò da Abbanes, il
mercante, non portando con sé nulla, tranne il suo prezzo. Poiché il
Signore glielo aveva dato, dicendo: Che il tuo prezzo sia anche con te, insieme
con la mia grazia, dovunque tu vada.
E l'apostolo trovò Abbanes che portava il
suo bagaglio a bordo della nave; così anche lui cominciò a trasportarlo a
bordo insieme a lui.
E quando furono imbarcati sulla nave e
furono poi fatti sistemare Abbanes interrogò l'apostolo, dicendo: Che
artigianato conosci? Ed egli disse: “In legno posso fabbricare aratri,
gioghi e trivelle (pungoli per buoi), e barche e remi per barche e alberi e
carrucole; ed in pietra, pilastri e templi e palazzi di giustizia per i
re.
Ed il mercante Abbanes gli disse: Sì, è di
un tale operaio che abbiamo bisogno. Cominciarono quindi a navigare verso
casa; e avevano un vento favorevole, e navigarono prosperosamente fino a
raggiungere Andrapolis, una città reale.
4.- E
lasciarono la nave ed entrarono in città, ed ecco, c'erano clamori di flauti e
organi d'acqua, e trombe suonavano su di loro; e l'apostolo chiese,
dicendo: “Che cos'è questa festa che c’è in questa città?” E quelli che
erano là gli dissero: “Anche tu hai portato gli dei a far allegria in questa
città. Poiché il re ha una figlia unica, e ora la dà in sposa a un marito:
questa gioia, quindi, e il raduno delle nozze di oggi è la festa che tu hai
visto. Ed il re ha mandato araldi per proclamare ovunque che tutti
dovrebbero venire al matrimonio, ricchi e poveri, prigionieri e liberi,
stranieri e cittadini: e se qualcuno rifiuta e non viene al matrimonio,
risponderà per questo al re. E Abbanes sentendo ciò, disse all'apostolo: “Andiamo
anche noi, per non offendere il re, specialmente vedendo che siamo estranei.” E
lui disse: “Andiamo.”
E dopo che si accomodarono nella locanda e
riposarono per un po', essi andarono al matrimonio; e l'apostolo, vedendo
che tutti erano distesi (sdraiati), si sdraiò anche lui, in mezzo, e tutti lo
guardavano, come uno straniero e uno venuto da una terra straniera: ma Abbanes
il mercante, essendo il suo padrone, si sdraiò in un altro posto.