Capitolo 15° - Sapere

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Capitolo 15°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Sesto Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Sesto Atto: Riguardo al giovane che uccise la donna.

Capitolo 15°
Passi da 51.- a 53.-

51.- Ora vi era un certo giovane che aveva compiuto un'azione abominevole, e si avvicinò e ricevette l'eucaristia con la sua bocca; ma le sue due mani si seccarono, così che non poté più metterle alla sua propria bocca. E quelli che erano là lo videro e dissero all'apostolo cosa era accaduto; e l'apostolo lo chiamò e gli disse: Dimmi, figlio mio, e non vergognarti, cos’è che hai fatto e sei arrivato qui? poiché l'eucaristia del Signore ti ha dichiarato colpevole. Poiché questo dono che passa in mezzo a molti guarisce quelli che con fede e amore vi si avvicinano, ma a te esso ti ha seccato; e ciò che è accaduto non è successo senza qualche causa effettiva. Ed il giovane, essendo condannato dall'eucaristia del Signore, venne a dire ai piedi dell'apostolo e lo supplicò, dicendo: io ho fatto una cattiva azione, eppure pensavo di fare qualcosa di buono. Io ero innamorato di una donna che dimorava in una locanda fuori città, ed anche lei mi amava; e quando udii di te e credetti che tu proclamavi un Dio vivente, io sono venuto e ho ricevuto da te il sigillo con gli altri; poiché tu dicevi: chiunque prenderà parte all'unione contaminata, e specialmente in adulterio, non avrà vita con il Dio che predico. Dato che io l'amavo molto, l'ho supplicata e l'avrei persuasa a diventare la mia consorte in castità e pura conversazione, come anche tu insegni: ma lei non volle. Quando, dunque, lei non acconsentì, presi una spada e la uccisi: perché non potevo sopportare di vederla commettere adulterio con un altro uomo.

52.- Quando l'apostolo udì questo, disse: O unione folle, come degradi nella spudoratezza! Oh lussuria sfrenata, come hai fatto agitare quest'uomo per fare questo! O opera del serpente, come ti sei infuriato contro il proprio tuo! E l'apostolo ordinò che gli venisse portata dell'acqua in un catino; e quando fu portata l'acqua, egli disse: Venite, voi acque dalle acque vive, che siete state mandate a noi, vero dal vero, riposo che ci è stato inviato dal riposo, potere della salvezza che viene da quel potere che conquista tutte le cose e le sottomette alla propria volontà: venite e dimorate in queste acque, affinché il dono dello Spirito Santo possa essere perfettamente consumato in esse. E disse al giovane: Vai, lavati le mani in queste acque. E quando si fu lavato, esse furono risanate; e l'apostolo gli disse: Credi nel Nostro Signore Gesù Cristo che è in grado di fare ogni cosa? E lui disse: Anche se io sono il più piccolo, tuttavia io credo. Ma ho commesso quest'azione pensando che stavo facendo qualcosa di buono: perché l'ho supplicata come ti ho detto, ma lei non voleva obbedirmi, per mantenere se stessa casta.

53.- E l'apostolo gli disse: "Vieni, andiamo alla locanda dove hai commesso quest'azione". E il giovane andò davanti all'apostolo sulla strada, e quando arrivarono alla locanda la trovarono che giaceva morta. E l'apostolo quando la vide fu dispiaciuto, perché era una ragazza avvenente. E comandò che essa fosse portata in mezzo alla locanda: e la misero su di un letto e la trasportarono fuori e la misero giù in mezzo al cortile della locanda. E l'apostolo posò la sua mano su di lei e cominciò a dire: Gesù, che sempre ti mostri a noi; perché questa è la tua volontà, che dovremmo sempre cercarti, e tu stesso ci hai dato questo potere, di chiedere e di ricevere, e non hai permesso solo questo, ma ci hai insegnato a pregare: che non sei visto dai nostri occhi corporei, ma non sei mai nascosto agli occhi della nostra anima, e nel tuo aspetto sei nascosto, ma nelle tue opere sei manifestato a noi: e nei tuoi numerosi atti ti abbiamo conosciuto fino a dove siamo capaci e tu stesso ci hai dato i tuoi doni senza misura, dicendo: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto: Ti supplichiamo, quindi, avendo la paura (sospetto) dei nostri peccati; e ti chiediamo, non ricchezze, non oro, non argento, non possedimenti, null’altro delle cose che vengono dalla terra e che tornano di nuovo alla terra; ma questo ti chiediamo e ti supplichiamo, che nel tuo santo nome tu voglia risuscitare la donna che giace qui, mediante il tuo potere, alla gloria e la fede di coloro che stanno accanto.
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