Capitolo 3°
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La Testimonianza della Verità.
Capitolo 3°
Poiché
il Figlio dell'Uomo si è rivestito dei loro primi frutti; Egli scese nell'Ade
ed eseguì molte opere potenti. Egli ha risuscitato i morti in esso; e i
governanti del mondo delle tenebre divennero invidiosi di Lui, perché non
trovarono il peccato in Lui. Ma Egli distrusse anche le loro opere tra gli
uomini, in modo che allo zoppo, al cieco, al paralitico, al muto (e) al
posseduto dal demone fosse concessa la guarigione. E camminò sulle acque del
mare. Per questo ha distrutto la sua carne da [...] che Lui [...]. Ed Egli
divenne [...] salvezza [...] la sua morte...
[...]
[...]
[...]
[...]... (4 righe irrecuperabili)
...
ognuno [...] quanti sono! Essi sono guide cieche, come i discepoli. Salirono a
bordo dell’imbarcazione; a circa una trentina di stadi, videro Gesù camminare
sul mare. Questi sono martiri vuoti, poiché rendono testimonianza solo a se
stessi. Eppure sono malati, e non sono in grado di rialzarsi.
Ma
quando essi sono "perfezionati" con una morte (da martire), questo è
il pensiero che hanno dentro di loro: "Se ci consegniamo alla morte per
amore del Nome, saremo salvati". Queste questioni non sono risolte in
questo modo. Ma attraverso l'intervento delle stelle erranti dicono di aver
"completato" il loro futile "corso", e [...] dicono, [...].
Ma questi [...] si sono consegnati da soli ...
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
[...]
... (7 righe irrecuperabili)
... ma essi assomigliano
[...] a loro. Non hanno la parola che dà la vita.