Capitolo 18°
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tradotto in INGLESE da: Wesley W. Isenberg
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Il Vangelo Apocrifo di Filippo
Capitolo 18°
Passi da 91.- a 95.-
91.- Forza e debolezza
Laddove in questo mondo l'unione è di marito con la moglie - un caso di forza accompagneto dalla debolezza (?) - nell'Eone (regno eterno), la forma dell'unione è differente, anche se noi facciamo riferimento a loro con gli stessi nomi. Esistono altri nomi, comunque; essi sono superiori a ogni altro nome che viene chiamato e sono più forti del forte. Perché dove c'è una dimostrazione di forza, ci appaiono quelli che eccellono in forza. Queste non sono cose separate, ma entrambe sono questa sola cosa. Questo è quello che non sarà in grado di risorgere al di sopra del cuore della carne.
92.- Conoscenza di se stesso
Non è necessario per tutti coloro che possiedono tutto, conoscere se stessi? Alcuni infatti, se non conoscono se stessi, non godranno di quello che possiedono. Ma coloro che si sono venuti a conoscenza di loro stessi godranno del loro patrimonio.
93.-
Non solo essi non saranno in grado di trattenere l'Uomo Perfetto, ma non saranno in grado di vederlo, perché se lo vedranno, lo tratteranno. Non c'è altro modo per una persona di acquisire questa qualità, tranne che vestire la luce perfetta ed anche lui diventare luce perfetta. Colui che l'ha vestita entra [...]. Questo è il perfetto [...] che noi [...] diventiamo [...] prima di partire [...]. Chiunque riceve tutto [...] quaggiù [...] sarà in grado [...] quel posto, ma [...] il Mezzo come imperfetto. Solo Gesù conosce la fine di questa persona.
94.-
Il sacerdote è completamente santo, fino al suo stesso corpo. Poiché se ha preso il pane, lo consacrerà. O la tazza o qualsiasi altra cosa che riceve, egli la consacrerà. Allora come non consacra anche il corpo?
95.-
Perfezionando l'acqua del battesimo, Gesù la svuotò della morte. Così noi scendiamo nell'acqua, ma non scendiamo nella morte, affinché non possiamo essere versati dentro lo spirito del mondo. Quando quello spirito soffia, esso porta l'inverno. Quando lo Spirito Santo soffia arriva l'estate.