Capitolo 9° - Sapere

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Capitolo 9°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Terzo Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Terzo Atto: Riguardo al servitore.

Capitolo 9°
Passi da 34.- a 36.-

34.- Ma il giovane disse all'apostolo con molte lacrime: In cosa ho peccato contro di te? poiché tu sei un uomo che ha due forme, e dovunque tu voglia, là hai trovato, e non sei trattenuto da nessun uomo, come io osservo. Poiché io vidi quell'uomo che ti stava accanto e ti disse: Ho molte meraviglie da mostrare con i tuoi mezzi ed ho grandi opere da compiere tramite te, per le quali riceverai una ricompensa; e farai vivere molti, ed essi saranno a riposo nella luce eterna come figli di Dio. Tu allora, dice lui parlando a te di me, rianima questo giovane che è stato colpito dal nemico ed sii sempre il suo sorvegliante. Bene, dunque, sei tu venuto qui, e te ne andrai di nuovo a lui, e tuttavia egli non ti lascerà mai in nessun momento. Ma io sono diventato senza preoccupazione o disappunto: ed egli mi ha illuminato dalla preoccupazione della notte e io sono a riposo dalla fatica del giorno: e sono liberato da colui che mi ha stimolato a fare così, peccando contro di lui che mi ha insegnato a fare il contrario di ciò: ed ho perso colui che è il parente della notte che mi ha indotto a peccare con le sue proprie azioni, ed ho trovato colui che è della luce ed è mio parente. Io ho perso colui che oscura e acceca i suoi sudditi così che non sanno ciò che fanno e, vergognandosi delle proprie opere, possono allontanarsi da lui e le loro opere vengono a finire; e ho trovato colui i cui lavori sono leggeri e le sue opere verità, che se un uomo li fa non si pente di loro. E l'ho lasciato con chi rimaneva mentendo, e davanti a chi l'oscurità sta come un velo, e dietro a lui segue la vergogna, spudorato nell'indolenza; ed ho trovato colui che mi mostra cose giuste che posso prendere e tenerle, anche il Figlio della Verità che è simile alla concordia, che disperde la nebbia ed illumina la sua stessa creazione, e guarisce le ferite e ne rovescia i nemici. Ma ti prego, o uomo di Dio, fai sì che io possa vederlo di nuovo, e vederlo perché ora è divenuto nascosto a me, che io possa anche sentire la sua voce della quale non sono in grado di esprimere la meraviglia, perché essa non appartiene alla natura di questo organo corporeo.

35.- E l'apostolo gli rispose, dicendo: Se tu ti diparti da queste cose di cui hai ricevuto la conoscenza, come tu hai detto, e se sai chi è che ha fatto questo in te, ed impari e diventi un ascoltatore di colui che ora tu cerchi nel tuo fervente amore, tu lo vedrai e starai con lui per sempre, e riposerai nel suo riposo e sarai nella sua gioia. Ma se sei vagamente disposto verso di lui e torni di nuovo verso le tue opere precedenti, e lasci quella bellezza e quel volto luminoso che ora ti è stato mostrato, e dimentichi il brillare della sua luce che ora desideri, non solo tu sarai privo di questa vita, ma anche di ciò che deve venire e tu partirai verso colui che hai detto che tu hai perduto, e non vedrai più colui che hai detto di aver trovato.

36.- E quando l’apostolo ebbe detto ciò, egli andò in città tenendo la mano di quel giovane, e gli disse: Queste cose che tu hai visto, figlio mio, sono solo alcune delle molte che Dio fa, perché Egli non ci dà buone notizie riguardo a queste cose che si vedono, ma ci ha promesso cose più grandi di queste; ma finché noi siamo nel corpo non siamo in grado di parlare e mostrare quelle cose che egli darà alle nostre anime. Se diciamo che Egli ci dà la luce, è questo ciò che si vede, e noi l’abbiamo: e se lo parliamo della ricchezza, che è ed appare nel mondo, noi la nominiamo (parliamo di qualcosa che è nel mondo , Siriaco), e non ne abbiamo bisogno, perché è stato detto: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli: e se parliamo di capi di abbigliamento con cui sono vestiti quelli che sono lussuosi in questa vita, è chiamato (menzioniamo qualcosa che indossano i nobili, Siriaco), ed è stato detto: Quelli che indossano abiti morbidi sono nelle case dei re. E se dei costosi banchetti riguardo a questi, abbiamo ricevuto un comandamento di stare attenti a loro, di non essere gravati dalla baldoria, dall'ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita - parlando delle cose che sono - e si è detto: Non pensate per la vostra vita (anima), a ciò che mangerete o a ciò che berrete, né al vostro corpo, o a ciò che vi mettete, perché l'anima è più della carne e del corpo che della veste. E del riposo, se parliamo di questo riposo temporale, un giudizio è fissato anche per questo. Ma parliamo del mondo che è sopra, di Dio e degli angeli, degli osservatori e dei santi, del cibo immortale (ambrosia) e della bevanda della vera vite, delle vesti che resistono e non invecchiano, delle cose che occhio non ha visto né orecchio udito, né sono entrate nel cuore di uomini peccatori, delle cose che Dio ha preparato per coloro che Lo amano. Conversiamo di queste cose e di queste portiamo buone notizie. Credi anche tu in Lui così che tu possa vivere e riponi la tua fiducia in Lui, e tu non morirai. Poiché Egli non è persuaso con doni che tu li offriresti a lui, né ha bisogno di sacrifici che sacrificheresti a Lui. Ma guarda a Lui, ed Egli non ti trascurerà; e rivolgiti a Lui, ed Egli non ti abbandonerà. Perché la sua avvenenza e la sua bellezza ti renderanno completamente desideroso di armarlo: ed in realtà Egli non ti permette di allontanarti.
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