Capitolo 3°
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Capitolo 3°
Questo è il Padre, il secondo Demiurgo. Mediante il soffio della sua bocca, la previdenza ha ispirato quelli senza esistenza. Essi sono venuti in essere mediante la volontà di Questo, perché Egli è Colui che comanda il Tutto, così che esso venga all'esistenza.
Creò il santo Pleroma in questo modo:
quattro ingressi con quattro monadi dentro di esso,
una monade a ciascun ingresso e sei aiutanti (parastatai) ad ogni ingresso, e dodici (una dodecade) a ciascun ingresso e cinque (una pentade) di potenze a ciascun ingresso, facendo (così) 24 Aiutanti (parastatai);
e 24 miriadi di potenze ad ogni ingresso, e nove enneadi a ciascun ingresso, e dieci decadi a ciascun ingresso, e dodici dodecadi a ciascun ingresso, e cinque pentadi di potere a ciascun ingresso,
ed un sovrintendente che ha tre aspetti: un aspetto ingenerato, un aspetto vero e un aspetto inesprimibile - ad ogni ingresso.
Uno dei suoi aspetti guarda dall'ingresso agli eoni esterni, l'altro guarda dentro verso il Setheus, e l'altro guarda all'altezza, e alla figliolanza che è in ogni monade.
E Aphrêdon è lì con i suoi dodici beneficienti.
L'antenato è lì;
Adamo è là, che è di Luce, ed i suoi 365 eoni;
e la mente perfetta è lì.
Ed essi circondano una regola (kanôn) che è nell'immortalità.
L'aspetto inesprimibile del sovrintendente guarda verso il Santo degli Santi, cioè l'Infinito che è il capo del santuario.
Egli ha due aspetti: uno è aperto al luogo della profondità, e poi l'altro è aperto al luogo del soprintendente che è chiamato: il Figlio.
E vi è una profondità che è chiamata: la Luce o la Donatrice di Luce. E un Unigenito è nascosto in essa, che manifesta tre poteri, che è potente in ogni potere.
Questo è l'Indivisibile, questo è Colui che non è mai stato diviso. Questo è Colui a cui il Tutto si è aperto, perché a Lui appartengono i poteri.
Egli ha tre aspetti: un aspetto invisibile, un aspetto onnipotente, e un aspetto Aphrêdon che è chiamato Aphrêdon-Pęxos. E c'è un Unigenito nascosto dentro di lui, ovvero Colui dalla triplice forza. Quando il pensiero viene fuori dalla profondità, Aphrêdon prende il pensiero e lo porta all'Unigenito. L'Unigenito lo porta al Figlio ed essi lo portano avanti a tutti gli eoni fino al luogo di Colui dalla triplice forza, ed essi sono completati e portati ai cinque ingenerati.