Capitolo 22°
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Il Trattato Tripartito
Parte I° - 6. - La Generazione Imperfetta dalla Parola
Capitolo 22°
Colui che Egli (f), Egli stesso aveva generato come un Eone unitario, corse su verso ciò che è suo, a questo suo parente nel Pleroma (b), abbandonò Colui (i) che è venuto in essere nel difetto, insieme a coloro che erano venuti avanti da Lui in un modo immaginario, poiché essi non sono dei suoi.
Quando Colui che ha prodotto Se Stesso come perfetto in realtà ha portato avanti Se Stesso, è diventato debole come una natura femminile che ha abbandonato la sua controparte virile.
Da Quello (f) che era nel difetto, in Se Stesso lì vennero quelle cose che vennero in essere dal suo pensiero e dalla sua arroganza, ma a causa di ciò che è perfetto in Lui, Egli le lasciò e si elevò verso coloro che sono dei suoi. Egli (b) era nel Pleroma come un ricordo per Lui (f), in modo che fosse salvato dalla sua arroganza.
Colui che correva in alto e Colui che lo attirava a sé non erano sterili, ma nel portare avanti un frutto nel Pleroma, essi sconvolgevano coloro che erano nel difetto.
Come nel Pleroma, sono le cose che sono venute in essere dal pensiero arrogante, che sono le loro sembianze (di quelli del Pleroma), copie, ombre e fantasmi, privi di ragione e di luce, questi che appartengono al pensiero vano, poiché Essi (g) non sono prodotti di qualcosa. Pertanto, la loro fine sarà come il loro inizio: da ciò che non esisteva (essi sono fatti) per tornare ancora una volta a ciò che non sarà. Sono loro, tuttavia, da se stessi che sono più grandi, più potenti e più onorati dei nomi che vengono dati loro, di cui sono le ombre. Secondo una riflessione essi sono belli. Perché il volto della copia normalmente prende la sua bellezza da quello di cui è una copia.
Note: ____________________________________________________________________________________________________