Capitolo 9°
La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Tre Forme del Primo Pensiero_ > _B
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Le Tre Forme del Primo Pensiero
Sul Destino: la seconda discesa
Capitolo 9°
E un grande tuono turbò grandemente le assegnazioni del Fato e coloro che ripartiscono i domicili. I troni delle Potenze furono turbati, perché venivano rovesciati ed il loro Re ebbe paura. E quelli che seguono il destino pagarono per la loro assegnazione di visite al sentiero, e hanno detto alle Potenze: "Che cos'è questo turbamento e questo scuotimento che ci sono venuti addosso attraverso una Voce (a2) che appartiene al Discorso Elevato? E il nostro intero mondo è stato scosso, l'intero circuito del nostro percorso di ascesa è andato incontro alla distruzione, e il percorso su cui noi andiamo, che porta su all’Archigenitore (i) (il Principale Creatore) della nostra nascita, ha cessato di essere stabilito per noi.
Poi le Potenze (g) risposero, dicendo: "Anche noi siamo perplessi perché non sapevamo cosa li avesse causati. Ma alziamoci e andiamo dall’Archigenitore (i) (il Creatore Principale) e chiediamoglielo".
E le Potenze (g) tutte si riunirono e salirono al Creatore Principale (i) . Essi gli dissero: "Che tipo di vanto è questo? Non ti abbiamo sentito dire: "Io sono Dio, e Io sono vostro Padre e sono Io che vi ho generato, e non c'è nessuno oltre Me"? Ora guarda, è apparsa una Voce (a2) che appartiene a quel Discorso Invisibile dell'Eone, e che noi non conosciamo. E noi stessi non sappiamo a chi apparteniamo, perché quella Voce (a2) che abbiamo sentito è straniera per noi e noi non l’abbiamo riconosciuta; non sappiamo da dove fosse. È’ venuta ed ha portato la paura in mezzo a noi, e indebolimento nelle membra delle nostre braccia. Quindi piangiamo e lamentiamoci amaramente! E per il futuro, facciamo la nostra intera fuga, prima di essere imprigionati forzatamente e di essere portati giù nelle viscere dell'Ade (Mondi Sotterranei), perché già l’allentamento dei nostri legami si è avvicinato, i tempi sono abbreviati, i giorni sono accorciati, e il nostro tempo è compiuto. Il pianto della nostra distruzione si è avvicinato a noi e possiamo essere portati nel luogo che riconosciamo perché, quanto all'albero da cui siamo cresciuti, ha il frutto dell’ignoranza. La Morte dimora nelle sue foglie e le Tenebre dimorano all'ombra dei suoi rami. Ed è con l'inganno e la lussuria che abbiamo raccolto dall'albero, attraverso il quale il Caos ignorante è diventato un luogo di dimora. Perché guardate, anche Lui (i), il Creatore Principale (i) della nostra nascita, del quale ci vantiamo, non conosceva questo Discorso".
Note: ____________________________________________________________________________________________________