Capitolo 136° - Sapere

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Capitolo 136°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 5° Libro.

Capitolo 136°

Allorché il nostro Signore Gesù fu crocifisso e, nel terzo giorno, risorse dai morti, i suoi discepoli si radunarono attorno a lui, e lo pregarono dicendo: Signore nostro, abbi misericordia di noi giacché abbiamo abbandonato padre, madre, tutto il mondo, e ti abbiamo seguito.
Allora Gesù, stando con i suoi discepoli presso l’acqua dell’oceano, elevò questa preghiera, dicendo: Ascoltami, Padre mio, Padre di ogni paternità, luce infinita: αεηιουω. ιαω. αωι. ωια. ψινωϑερ. ϑερνωψ. νωψιτερ. ζαγουρη. παγουρη. νεϑµοµαω. νεψιοµαωϑ. µαραχαχϑα. ϑµβαρραβαυ. ϑαρναχαχαν. ζοροχοϑορα. ιεου. σαβαωϑ  [aeeiouo iao aoi oia psinother Thernops nopsither sagoure pagoure nethmomaoth nepsiomaoth marachachtha thobarrabau tharnachachan zorocothora ieou (Jeu) Sabaoth].
Mentre Gesù parlava così, Tommaso, Andrea, Giacomo e Simone il cananeo si trovavano con lo sguardo rivolto verso oriente; Filippo e Bartolomeo si trovavano rivolti verso settentrione; gli altri discepoli e discepole stavano dietro Gesù; Gesù, poi, stava presso l'altare.
Con i discepoli indossanti abiti di lino e rivolgendosi ai quattro angoli del mondo, Gesù gridò: ιαω ιαω ιαω. [iao iao iao] Questa è la spiegazione: jota, perché e scaturito il tutto; alfa, perché ritornerà di nuovo; omega, perché avrà luogo il compimento di tutti i compimenti. Dopo avere parlato così, Gesù disse: ιαϕϑα. ιαϕϑα. µουναηρ µουναηρ ερµανουηρ. ερµανουηρ [iaphtha iaphtha mounaer mounaer ermanouer ermanour].
Cioè: tu, Padre di ogni paternità delle cose infinite, ascoltami per amore dei miei discepoli, che ho condotto davanti a te, affinché credano a tutte le parole della tua verità, e concedi tutto ciò che ti chiederò, giacché conosco il nome del padre del tesoro della luce.
Pronunciando il nome del padre del tesoro della luce, Gesù - cioè Aberamentho - gridò nuovamente, dicendo: - Tutti i misteri degli arconti, le potestà, gli angeli, gli arcangeli, tutte le potenze, tutte le cose del dio invisibile Agrammachamarei e Barbelo, e la sanguisuga (Bdella), si pongano da un lato e si separino sulla destra.
In quel momento tutti i cieli andarono verso occidente, tutti gli eoni, la sfera, gli arconti e tutte le loro forze fuggirono insieme verso occidente sulla sinistra del disco solare e del disco lunare.
Il disco solare era un grande drago dalla coda in bocca, raggiungeva le sette forze di sinistra ed era tirato da quattro forze aventi l'aspetto di cavalli bianchi.
La base della luna aveva la forma di una nave, pilotata da un drago maschio e da un drago femmina, e tirata da due tori; sulla parte posteriore della luna si trovava la figura di un bambino il quale guidava i draghi che sottraevano la luce agli arconti, mentre sulla parte anteriore c'era una faccia di gatto.
Tutto il mondo, le montagne e i mari, fuggirono insieme verso occidente, sulla sinistra. Mentre Gesù e i suoi discepoli restarono in mezzo a un luogo aereo sulle vie della via di mezzo, posta sotto la sfera, e giunsero al primo ordine della via di mezzo.
Gesù poi si fermò nell'aria del luogo della via di mezzo con i suoi discepoli.
I discepoli domandarono a Gesù: - Che luogo è questo nel quale ci troviamo? - Gesù rispose: -
Sono i luoghi della via di mezzo. Quando gli arconti di Adamas si ribellarono ed esercitarono continuamente l'unione sessuale generando arconti, arcangeli, angeli, ministri e decani, da destra venne Jeu, padre di mio padre, e li legò in una sfera del destino.
Esistono, infatti, dodici eoni: su di sei domina Sabaoth Adamas; sugli altri sei domina suo fratello Yabraoth.
Allora Yabraoth, con i suoi arconti, credette ai misteri della luce, fu operoso nei misteri della luce, e abbandonò il mistero dell'unione sessuale.
Mentre Sabaoth Adamas, con i suoi arconti, si ostinò nell'esercizio dell'unione sessuale.
Allorché Jeu, padre di mio padre, vide che Yabraoth aveva creduto, lo prese con tutti gli arconti che avevano creduto insieme a lui, lo trasse seco, fuori della sfera, e lo condusse in un'aria pura in faccia alla luce del sole tra i luoghi di coloro che sono nel mezzo, e tra i luoghi del Dio invisibile: lo pose là con gli arconti che gli avevano creduto.
Prese, invece, e legò dentro la sfera Sabaoth Adamas e i suoi arconti, che non erano stati operosi nei misteri della luce, ma continuamente operosi nei misteri dell'unione sessuale: in ogni eone legò 1800 arconti, e sopra di essi ne mise 360; sopra i 360 e sopra tutti gli arconti pose, come sovrani, cinque altri grandi arconti, che in tutto il mondo dell'umanità sono chiamati con questi nomi: il primo è chiamato Cronos, il secondo Ares, il terzo Hermes, il quarto Afrodite, il quinto Zeus.

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