Capitolo 29° - Sapere

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Capitolo 29°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Nono Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Nono Atto: Riguardo la Moglie di Carisio.

Capitolo 29°
Passi da 91.- a 93.-

 
91.- Quando sentì ciò egli andò in un altro letto e dormì; e svegliandosi dal sonno disse: Mia signora Migdonia, ascolta il sogno che ho fatto. Ho visto me stesso che mi trovavo alla carne vicino al re Misdaeus, e davanti a noi c'erano piatti di ogni sorta: e vidi un'aquila scendere dal cielo e portare via da davanti a me e al re due pernici, che essa appoggiò davanti al suo cuore; e di nuovo venne su di noi e volò sopra di noi, ed il re ordinò che gli fosse portato un arco; e l'aquila catturò di nuovo di fronte a noi un piccione e una colomba, e il re gli scoccò contro una freccia, che la trapassò da una parte all'altra; ma non la ferì, ed essendo illesa si levò in alto al suo proprio nido. E mi sono svegliato pieno di paura, dolente ed irritato, perché avevo assaggiato la pernice, ed essa non mi ha permesso di metterlo di nuovo in bocca. E Migdonia gli disse: Il tuo sogno è buono: perché tu mangi ogni giorno pernici, ma quest'aquila non aveva mai assaggiato una pernice fino ad ora.
 

92.- E quando fu mattina, Carisio andò, si vestì ed infilò il piede destro nella scarpa sinistra; e si fermò e disse a Migdonia: Che cos'è questo fatto? perché guarda, il sogno e questa mia azione! Ma Migdonia gli disse: Ed anche questo non è male, anzi mi sembra molto buono; perché da un atto sfortunato ci sarà un cambiamento in meglio. Ed egli si lavò le mani e andò a salutare il re Misdaeus.
 

93.- Ed allo stesso modo, Migdonia si alzò presto e andò a salutare Giuda Tommaso l'apostolo, e lo trovò a parlare con il capitano e tutta la folla; egli li raccomandava e parlava della donna che aveva ricevuto il Signore nella sua anima, che era sua moglie; e il capitano disse: Lei è la moglie di Carisio, il parente del re Misdaeus. E: Suo marito è un uomo duro, e per ogni cosa che dice al re egli gli obbedisce: ed egli non sopporta che lei continui in questa idea che lei ha promesso; perché spesso l'ha lodata davanti al re, dicendo che non c’è altra innamorata come lei: tutte le cose dunque che le dici sono strane per lei. E l'apostolo disse: Se veramente e sicuramente il Signore e risorto sulla sua anima e lei ha ricevuto il seme che è stato gettato in lei, essa non si preoccuperà di questa vita temporale, né temerà la morte, né Carisio sarà in grado di arrecarle alcun danno: perché è più grande Colui che lei ha ricevuto nell’anima, se lei lo ha ricevuto davvero.
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