VII_L'Ignoranza_su_Dio
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Ermete Trismegisto
CORPUS HERMETICUM
Libro VII
IL MALE PIU' GRANDE FRA GLI UOMINI
E' L'IGNORANZA SU DIO
Dove correte, o uomini ubriachi, voi che avete bevuto il vino dell'ignoranza e non potete sopportarlo e già lo rigettate?
Diventate sobri e aprite gli occhi del vostro cuore, se non tutti voi, almeno quelli che possono.
Giacché il flagello dell'ignoranza inonda tutta la terra, corrompe l'anima rinchiusa nel corpo e le impedisce di entrare nel porto della salvezza.
Non vi lasciate trascinare dalla grande corrente: tornate, se potete, al porto della salvezza !
Cercate un pilota che vi conduca verso le porte della Gnosi dove brilla la sfolgorante luce, pura di tenebre, dove nessuno s'inebria, dove tutti son sobrii e girano gli occhi del cuore verso colui che vuol essere contemplato, il non-udibile, l'ineffabile, l'invisibile agli occhi, ma visibile all'intelligenza e al cuore.
Prima di tutto, bisogna che tu abbandoni questo vestimento che porti, tessuto d'ignoranza, sostegno di malvagità, catena di corruzione, viluppo tenebroso, morte vivente, cadavere sensibile, tomba che tu porti con te, ladro domestico, nemico nell'amore, geloso nell'odio.
Tale è il vestimento nemico che ti ricopre: ti attira in basso per timore che la visione della verità e del bene non ti faccia odiare la sua malvagità, scoprire le sue insidie che ti tende, rendendo oscuro per te quel che è chiaro, tuffandoti nella materia, ubriacandoti d'infami voluttà, affinché tu non possa intendere quel che devi intendere né vedere quello che devi vedere.