Capitolo 5°
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L'Apocalisse (Rivelazione) di Pietro
Capitolo 5°
Quando Egli ebbe detto queste cose, io lo vidi come se venisse ghermito da essi. Ed io dissi: «Che cosa vedo, Signore? Sei proprio tu quello che essi afferrano, e che tu mi stai afferrando? O ancora, chi è questo felice e sorridente che è sull'albero? Ed è un altro quello al quale colpiscono le mani e i piedi?».
Il Salvatore mi rispose: «Colui che tu hai visto sull'albero felice e sorridente, costui è Gesù il Vivente. Ma colui nelle cui mani e piedi essi piantano i chiodi, nella sua parte corporea, che è il sostituto esposto a vergogna, è colui che venne in essere nella sua somiglianza. Guarda lui e me!».
Ma io, dopo avere guardato, dissi: «Signore, nessuno ti sta guardando! Fuggiamo di qui!».
Ma Egli, mi disse: «Io ti ho detto:"Lascia i ciechi da soli! E tu, vedi quanto poco comprendano quello che dicono. Perchè essi hanno esposto a vergogna il figlio della loro Gloria, invece del mio servo».
Ed io vidi avvicinarsi a noi uno che rassomigliava a Lui, ed anche a Colui che era sorridente sull'albero.
Ed Egli era (pieno) con uno Spirito Santo, ed egli è il Salvatore.
E vi fu una grande e ineffabile luce attorno a loro, e la moltitudine di ineffabili e invisibili angeli che li lodavano.
E allorché lo guardai, quello che dava lode si manifestò.
Ed Egli mi disse: Fatti forte, perchè tu sei colui a cui sono stati dati questi misteri, per conoscerli mediante rivelazione: - che Colui che hanno inchiodato è il primogenito, e la casa dei demoni, ed la giara di pietra nel quale essi abitano, di Elohim, della croce, che è sotto la Legge.
Ma quello, che sta vicino a lui, è il Salvatore vivente, il primo in lui, Colui che essi afferrarono e rilasciarono, Colui che sta felice guarda coloro che gli hanno fatto violenza, mentre erano divisi tra di loro. Perciò Egli ride della loro mancanza di percezione, sapendo che essi sono nati ciechi. Perciò verrà Quello che è suscettibile alla sofferenza; dato che il corpo è il sostituto. Ma ciò che essi hanno rilasciato era il mio corpo incorporeo.
Ma Io sono lo Spirito Intellettuale, pieno di luce splendente. Colui che tu hai visto venire da me, è il nostro Pleroma intellettuale, che unisce la Luce Perfetta con il mio Santo Spirito.
Queste cose, dunque, che tu hai visto, tu le esporrai devi tramandarle a quelli di un'altra razza, che non sono di questo tempo. Perché non ci sarà onore in ogni uomo che non è immortale, ma solo in quelli che sono scelti da una sostanza immortale, che ha mostrato che è in grado di contenere chi dà la sua abbondanza.
Perciò io dissi: «Ad ognuno che ha sarà dato e lui ne avrà in abbondanza.
Ma colui che non ha, che è l'uomo di questo luogo, che è completamente morto, che è rimosso dalla semina della creazione di ciò che è generato, a cui una delle essenze immortali appare, essi pensano di possederlo, sarò preso da lui e sarà aggiunto a quello che è.
«Tu, dunque, sii coraggioso, e non avere timore di alcuno! Poiché io sarò con te affinché nessuno dei tuoi nemici possa prevalere su di te. La pace sia con te! Sii forte!».
Quando Egli (Gesù) disse queste cose, egli (Pietro) ritornò in se stesso.