Capitolo 6° - Sapere

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Capitolo 6°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Alle origini del mondo > _A_

tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi

Capitolo 6°
Il vanto di YALTABAOTH

Da quel giorno, il Cielo insieme con la sua Terra, si sono consolidati mediante Sophia (43ac), la figlia di Yaltabaoth (42), Colei (43ac) che è al di sotto di tutti loro. Dopo che i cieli si consolidarono con le loro forze e tutta la loro amministrazione, il Creatore Principale (42) esaltava se stesso ed era glorificato dall’intero esercito di Angeli. E tutti gli Dei (43) e i loro Angeli davano benedizione e onore a Lui (42).
 
 
E da parte sua, Egli (42) era contento e si vantava continuamente, dicendo loro: "Io non ho bisogno di niente."  Egli (42) disse: - "Sono io che sono Dio, e non c'è nessun altro dio che esiste oltre me". Ma quando disse ciò, Egli (42) peccò contro tutti gli Esseri Immortali Imperituri (5)(di sopra) che tennero i loro occhi su di Lui (42) e lo presero in considerazione per un suo futuro.
 
 
Poi, quando Pistis (10) vide l'empietà dell'Arconte Principale (42), fu piena di rabbia. Rendendosi invisibile Lei (10) disse: "Ti sbagli, Samael (42)," (che vuol dire, "Dio cieco"). C'è un Immortale Uomo di Luce (11) che era già in esistenza prima di te, e che apparirà tra le vostre forme modellate; Egli (11) ti calpesterà con disprezzo, proprio è pestata l'argilla per vasi. E tu discenderai a tua madre, l'Abisso (41c), insieme a quelli che appartengono a te, perché al compimento delle vostre opere, l'intero difetto (10b) che è diventato visibile nella Verità, sarà dissolto. Esso (10b) cesserà di essere, e sarà come qualcosa che non è mai esistito."
 
 
Dicendo questo, Pistis (10) rivelava la sembianza della sua grandezza nelle acque. E così facendo, si ritirò in alto fino alla sua Luce.
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