Capitolo 51° - Sapere

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Capitolo 51°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 1° Libro.

Capitolo 51°

Pronunciate queste parole ai suoi discepoli, Gesù disse loro: - Chi tra voi è desto, ne annunzi la loro soluzione. Si fece avanti Giacomo; baciò il petto di Gesù e disse: - Mio Signore, il tuo spirito mi ha risvegliato, e sono volenteroso di annunziare la loro soluzione. In merito a esso la tua forza ha già profetato per mezzo di Davide nel Salmo 34 col quale egli così espresse la nona penitenza di Pistis Sophia:
1.- Giudica, Signore, chi mi fa torto, combatti contro coloro che mi combattono.
2.- Imbraccia arma e scudo, levati in mio aiuto.
3.- Sfodera la spada e mascherala davanti ai miei oppressori; di’ alla mia anima: «Io sono la tua salvezza!».
4.- Siano confusi e svergognati quanti insidiano l’anima mia; indietreggino e siano confusi quanti meditano il male contro di me.
5.- Siano come paglia in balia del vento, l’angelo del Signore li insegua.
6.- La loro strada sia tenebrosa e scivolosa, li perseguiti l’angelo del Signore.
7.- Poiché senza ragione hanno nascosto un laccio contro di me, a loro propria rovina, e vanamente hanno disprezzato l’anima mia.
8.- Li sorprenda il laccio che non conosco, li avvolga la rete che nascosero contro di me e cadano nel laccio.
9.- La mia anima esulti, invece, nel Signore, si allieti per la propria salvezza.
10.- Tutte le mie ossa, diranno: «Chi è come te, Signore, che liberi il misero da chi è più forte di lui, che salvi il misero e il povero dalle mani di coloro che lo rapinano?».
11.- Comparvero testimoni maligni e mi interrogarono su ciò che non conosco;
12.- mi ripagavano il bene col male, e (con) sterilità (per) l’anima mia.
13.- Quando mi affliggevano, io mi vestivo di sacco, umiliavo con il digiuno l’anima mia, e la mia preghiera tornava al mio seno.
14.- Ti ero gradito come mio vicino e mio fratello, mi sono umiliato come chi è in lutto, come un afflitto.
15.- Esultavano su di me e divennero svergognati; a mia insaputa, si ammassarono flagelli contro di me; si separarono senza rimpianto.
16.- Mi hanno messo alla prova e mi hanno sprezzantemente disprezzato; hanno digrignato i denti contro di me.
17.- Quando volgerai a me il tuo sguardo, Signore? Restaura la mia anima dalle loro azioni malvagie, salvami dalle mani dei leoni.
18.- Ti loderò, Signore, in una grande adunanza, tra un popolo numeroso inneggerò a te.
19.- Non si rallegrino su di me coloro che ingiustamente mi avversano, quelli che senza motivo mi odiano e strizzano l’occhio.
20 .- Poiché mi rivolgono parole pacifiche, mentre astutamente covano ira.
21.- Spalancano contro di me le loro fauci, e dicono: «Bene! I nostri occhi l’hanno contemplato».
22.- Hai visto, Signore, non tacere! Non allontanarti da me, Signore!
23.- Sorgi, Signore! Presta attenzione al mio giudizio; presta attenzione alla mia vendetta, mio Dio e mio Signore!
24.- Giudicami, Signore, conformemente alla tua giustizia; non si rallegrino essi su di me, mio Dio;
25.- non dicano: «Bene, anima nostra!»; non dicano: «L’abbiamo divorato!».
26.- Siano insieme confusi e svergognati, quanti si rallegrano sulla mia sfortuna; siano rivestiti di onta e di obbrobrio quanti si vantano contro di me.
27.- Esultino e si rallegrino quanti desiderano la mia giustizia; e dicano: «Il Signore sia grande e si innalzi!» quanti vogliono la pace del suo servo.
28.- La mia lingua gioirà tutto il giorno della tua giustizia e del tuo onore.

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