Capitolo 120°
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Pistis Sophia - 3° Libro.
Capitolo 120°
Dopo aver parlato così, il Salvatore domandò ai suoi discepoli: - Comprendete il modo in cui vi parlo?
Maria rispose: - Mi sono impadronita di tutte le parole che hai detto. Or dunque, mio Signore, questa è la parola detta da te: «Coloro che riceveranno i misteri dell'ineffabile - quelle anime sono davvero beate! -, ma se tornano indietro, se commettono trasgressioni, se vengono meno alla loro fede, ed escono dal corpo senza essersi pentite da quest'ora in poi non sono più capaci di tornare alle trasformazioni del corpo, né a qualcosa d'altro, bensì verranno gettate fuori nelle tenebre esteriori, in quel luogo saranno consumate ed eternamente prive di esistenza».
È a proposito di questa parola che tu, una volta, ci hai detto: «Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che cosa lo si può salare? Non è più buono né per il letame né per la terra, ma lo si getta via»; cioè sono beate tutte le anime che parteciperanno ai misteri dell'ineffabile ma se una volta commettono trasgressioni da quell'ora in poi non sono più capaci di ritornare nel corpo né a qualcosa d'altro, saranno invece gettate nelle tenebre esteriori, e in quel luogo verranno consumate.
Detto questo al Salvatore, egli le rispose: - Bene! Tu sei pneumatica e genuina, Maria! Questa è la soluzione della parola.
Maria proseguì ancora, dicendo: - Mio Signore, a tutti gli uomini che hanno ricevuto i misteri del primo mistero e i misteri dell'ineffabile, e non hanno commesso trasgressioni e con rettitudine, senza ipocrisia, hanno conservato la loro fede nei misteri, qualora - per impulso del destino - pecchino, ma poi si convertano, si pentano e preghino nuovamente in ognuno dei loro misteri, quante volte sarà accordato loro il perdono?
Il Salvatore rispose e disse a Maria, tra i suoi discepoli: - In verità in verità vi dico: tutti gli uomini che riceveranno i misteri dell'ineffabile e, inoltre, i misteri del primo mistero, peccano ogni volta sotto l'impulso del destino. Se, mentre sono ancora in vita, si convertono, si pentono, e restano in ognuno dei loro misteri, sarà loro accordato il perdono in ogni tempo, poiché quei misteri sono misericordiosi e perdonano in ogni tempo. Perciò, una volta, vi dissi: «Quei misteri non solo perdoneranno loro i peccati commessi (fin) dall'inizio, ma da quel momento non li ascrivono più a coloro, dei quali vi ho detto che si pentono in ogni tempo, e perdoneranno anche i peccati commessi di nuovo».
Se, invece, coloro che partecipano al mistero dell'ineffabile e ai misteri del primo mistero tornano indietro, peccano, ed escono dal corpo senza essersi pentiti, anche costoro diverranno come quelli che commisero trasgressioni e non se ne sono pentiti: anche per essi, la dimora sarà tra le fauci del drago delle tenebre esteriori, saranno consumati ed eternamente privi di esistenza. Perciò vi dico: tutti gli uomini che riceveranno i misteri se conoscessero il tempo della loro uscita dal corpo starebbero attenti e non peccherebbero, per potere così ereditare eternamente il regno della luce.