Capitolo 81° - Sapere

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Capitolo 81°

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Tratto da: PISTIS SOFIA - Codice di ASKEW - Britsh Museum di Londra



Pistis Sophia - 2° Libro.

Capitolo 81°
Gesù, dunque, terminò di narrare ai suoi discepoli tutti gli eventi accaduti a Pistis Sophia mentre si trovava nel caos: come ella lodò la luce fino a quando la liberò, la trasse dal caos e la guidò nel dodicesimo eone, e come essa fu salvata da tutte le oppressioni con le quali l'opprimevano gli arconti, nel caos, perché lei anelava alla luce.
Poi Gesù proseguì di nuovo il discorso ai suoi discepoli, dicendo:
- Dopo tutto questo, presi Pistis Sophia e la guidai nel tredicesimo eone: io ero tutto splendente, la mia luce sorpassava ogni misura. Entrai, tutto splendente, nel luogo dei ventiquattro invisibili, ed essi restarono grandemente sconvolti: guardarono e videro Sophia, ma non riconobbero me; non conobbero chi ero io, mi ritennero una specie di emanazione del paese della luce.
Quando Sophia vide i suoi compagni, gli invisibili, ne provò grande gioia e si rallegrò; volle annunziare loro le meraviglie che avevo compiuto in lei giù sulla terra dell'umanità fino a quando la liberai.
Si recò nel mezzo degli invisibili e qui, in mezzo a loro, mi lodò dicendo:
1.- «Ti voglio lodare, o luce, perché tu sei il mio salvatore. Tu sei un liberatore per sempre.
2.- Voglio innalzare quest'inno alla luce perché mi ha liberato, mi ha estratto dalla mano degli arconti miei nemici.
3.- Tu mi hai liberato da ogni luogo: mi hai liberato dalla altezza e dalla profondità del caos, e dagli eoni degli arconti della sfera.
4.- Quando, io uscii dall'altezza, andai vagando qua e là in luoghi senza luce, incapace di ritornare al tredicesimo eone, la mia dimora.
5.- Infatti, in me non c'era né luce né forza. La mia forza era integralmente svanita.
6.- La luce mi liberò da tutte le oppressioni: mentre ero oppressa, lodai la luce, ed essa mi esaudì.
7.- Essa mi condusse nel creato degli eoni per introdurmi nel tredicesimo eone, nella mia dimora.
8.- Voglio ringraziarti, luce, perché mi hai liberata e per le tue gesta meravigliose verso il genere umano.
9.- Allorché ero priva della mia forza, tu mi desti forza. Allorché ero priva della mia luce, tu mi hai riempito di luce pura.
10.- Mi trovai nelle tenebre e nell'ombra del caos, legata con le violenti catene del caos, e senza alcuna luce.
11.- Io, infatti, avevo amareggiato e trasgredito il comandamento della luce, avevo irritato il comandamento della luce, avendo abbandonato il mio luogo.
12.- Non appena scesi giù, fui priva della mia forza e senza luce: nessuno mi soccorse.
13.- Nella mia oppressione, lodai la luce, ed essa mi liberò da tutte le mie oppressioni.
14.- Poi ha infranto tutti i miei lacci, e mi ha estratta dalle tenebre e dall'oppressione del caos.
15.- Voglio ringraziarti, o luce, perché mi hai liberata, e perché le tue gesta meravigliose si sono realizzate nel genere umano.
16.- Tu hai spezzato le porte superiori delle tenebre, e le vigorose spranghe del caos.
17.- Tu mi hai retrocesso dal luogo nel quale ho compiuto la trasgressione e mi fu sottratta la mia forza, perché avevo trasgredito.
18.- Abbandonai i misteri, e discesi alle porte del caos.
19.- Ma quando venni oppressa, lodai la luce: essa mi liberò da tutte le mie oppressioni.
20.- Tu mandasti il tuo flusso: mi diede forza, e mi liberò da tutte le mie oppressioni.
21.- Voglio lodarti, luce, perché mi hai liberato, e per le tue gesta meravigliose verso il genere umano».
Questo è l'inno di lode pronunciato da Pistis Sophia in mezzo ai ventiquattro invisibili, volendo che essi conoscessero tutte le meravigliose gesta che operai per lei, e volendo che conoscessero la mia venuta nel mondo degli uomini ai quali diedi i misteri dell'alto.
Ora, chi ha il pensiero elevato si faccia avanti ed esponga la soluzione dell'inno di lode pronunciato da Pistis Sophia.

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