Capitolo 27° - Sapere

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Capitolo 27°

La Gnosi > Ritrovamenti > Nag Hammadi > Vangeli Apocrifi > Apocrifo di Tommaso > Atti di Tommaso > Nono Atto

Tratto da: The Acts of Thomas - The Gnostic Society Library
tradotto in INGLESE da: M. R. James
tradotto in ITALIANO da Giuseppe Ricciardi
Atti del Santo Apostolo Tommaso
Il Nono Atto: Riguardo la Moglie di Carisio.

Capitolo 27°
Passi da 85.- a 87.-

 
85.- Ma voi diventate graditi a Dio in tutte le cose buone, nella mansuetudine e nella quiete; poiché queste ci risparmi Iddio, e ci conceda la vita eterna ed annulli la morte. E nella gentilezza che segue tutte le cose buone, e supera tutti i nemici e da sola riceve la corona della vittoria: con gentilezza (Siriaco.), ed porgendo la mano ai poveri, e rifornendo la richiesta dei bisognosi, e distribuendola a quelli che sono per necessità, specialmente a quelli che camminano in santità. Perché questa è scelta dinanzi a Dio e conduce alla vita eterna: perché davanti a Dio è la città principale di ogni bene: perché quelli che non lottano nella via (stadio) di Cristo non otterranno la santità. E la santità apparve da Dio, eliminando la fornicazione, rovesciando il nemico, piacendo a Dio: perché essa è una campionessa invincibile (atleta), che ha l'onore da Dio, glorificata da molti: essa è ambasciatrice di pace, che annunzia la pace: se qualcuno la conquista, dimora senza preoccupazione, piacente al Signore, aspettando il tempo della redenzione: perché essa non fa nulla di male, ma dà vita, riposo e gioia a tutti coloro che la ottengono. [P non ha nulla di questo, e Siriaco. ha più senso, ma non è molto interessante.]
 

86.- Ma la mansuetudine (sottomissione) ha vinto la morte e l'ha posta sotto l'autorità, la mansuetudine ha reso schiavo il nemico (U e P e Siriaco, ora presentano lo stesso testo), la mansuetudine è il buon giogo: la mansuetudine non teme e non si oppone ai molti: la mansuetudine è pace e gioia ed esaltazione del riposo. Rimanete dunque nella santità e ricevete la libertà da me e siate vicini alla mansuetudine, poiché in questi tre principi è raffigurato il Cristo che io proclamo a voi. La santità è il tempio di Cristo, e chi abita in essa la riceve per abitazione [Siriaco. è il temperamento ed il riposo di Dio e], perché per quaranta giorni e quaranta notti Egli ha digiunato, non assaggiando nulla, e chi la detiene dimorerà in lei come su una montagna. E la mansuetudine è il suo vanto: perché disse a Pietro nostro compagno apostolo: ritrai la spada e rimettila nel fodero perché se avessi voluto fare ciò, non avrei portato più di dodici legioni di angeli da Padre Mio?
 

87.- E quando l'apostolo aveva detto queste cose nell'audizione di tutta la moltitudine, si  premevano e calpestavano l'un l'altro; e la moglie di Carisio la parente del re balzò dalla sua sedia e si gettò sulla terra davanti all'apostolo, e prese i suoi piedi e supplicò e disse: O discepolo del Dio vivente, tu sei venuto in una terra deserta, poiché viviamo nel deserto; essendo come brute bestie nella nostra conversazione, ma ora saremo salvati dalle tue mani; Ti supplico dunque, pensaa me e prega per me, che la compassione del Dio che tu predichi possa venire su di me, e io possa diventare suo luogo di dimora ed essere unita nella preghiera, nella speranza e nella fede in lui, e che io possa anche ricevere il sigillo e diventare un tempio santo e possa Egli dimorare in me.
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