Capitolo 25°
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Il Trattato Tripartito
Parte I° - 7. - La Conversione della Parola
Capitolo 25°
Fino a quando Colui (f) che ha portato nel difetto queste cose che erano così nel bisogno, fino a quando Egli (f) non ha giudicato coloro che sono venuti in essere a causa sua, contrariamente alla ragione - che è il giudizio che è diventato una condanna – fino alla distruzione Egli (f) ha lottato contro di loro, cioè, quelli che hanno lottato contro la condanna e che l'ira li persegue, mentre essa (l'ira) accetta e redime (loro) dalla loro (falsa) opinione e apostasia, poiché da essa è la Conversione che è anche chiamata "Metanoia". La Parola (f) cambiò verso un'altra opinione e a un altro pensiero. Dopo essersi allontanato dal male, si volse verso le cose buone. Dopo la Conversione è venuto il Pensiero delle cose che esistono e la preghiera di Colui che si è convertito al bene.
Colui (b) che è nel Pleroma era Quello che per primo ricordava e pregava; poi (si ricordò) dei suoi fratelli individualmente e (ancora) sempre l'uno o l'altro; poi tutti loro insieme; ma prima di tutti loro, il Padre (a) . La preghiera dell'accordo fu un aiuto per Lui (f) nel suo proprio ritorno e (in quello della) Totalità, perché una delle cause del suo ricordare coloro che sono esistiti dall’inizio era il suo essere ricordato. Questo è il pensiero che chiama da lontano, e che Lo riporta indietro.
Tutta la sua preghiera e il suo ricordo erano numerosi Poteri, secondo quel limite, perché non c'era nulla di sterile nel suo pensiero.
Questi Poteri erano buoni ed erano più grandi di quelli della somiglianza. Perché coloro che appartengono alla somiglianza appartengono anche a una natura di falsità. Da un'illusione di similitudine e da un pensiero di arroganza è venuto fuori ciò che Loro (g) sono diventati. Essi provengono dal pensiero che per primo li ha conosciuti.
Note: ____________________________________________________________________________________________________
(g).- Le Autorità del Caos.